altro che ignoranza, il tuo è un fine ragionamento giuridico.
La legge non dispone termine perentorio per il tuo dubbio, per cui secondo lo statuto del contribuente, stante la palese incertezza della norma, puoi dare seguito al tuo ragionamento salvo poi, in caso di contestazione agenzia entrate, far valere la norma sopra evidenziata per non pagare alcuna sanzione (ma ricordati che se l'Iva fosse stata dovuta, quella la pagherai comunque).
A mio giudizio l'obiezione che il regime minimi non preveda iva in assoluto è piuttosto fragile stante il presupposto che tu VOGLIA uscire dal regime stesso.
Resta un piccolo dubbio da risolvere in merito alle indicazioni temporali univoche stabilite dal disposto normativo e relative circolari per i fuoriusciti e rientranti (il riferimento esplicito all'opzione in sede di dichiarazione redditi e IVA) ma si tratterebbe di un'interpretazione per estensione analogica molto debole da difendere per A.E. nel tuo caso.
In sintesi e con pochi paroloni
Hai poco da rischiare e discrete probabilità di vedere il tuo punto di vista riconosciuto in sede di colloquio preventivo in Agenzia Entrate (quando e se ti convocherà).
Buona fortuna
Marco
ps. male che ti vada, in caso di non riconoscimento della tua posizione, l'iva pagata nell'esercizio (a quel punto non dovuta) la porterai nella dichiarazione dell'anno successivo (perché ti chiederanno di pagare l'iva dell'anno in ogni caso)
@sepori said:
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