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    robyfz6

    @robyfz6

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    Post creati da robyfz6

    • RE: Cessata attività: 730 o redditi PF

      Grazie Ascariello!
      Nel frattempo mi ha risposto anche l'AdE, e conferma in sostanza quanto dici anche tu:

      nel caso prospettato è possibile presentare il modello 730 e indicare gli importi ricevuti nel Quadro D al rigo D5 come redditi derivanti da attività occasionale (commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi di fare, non fare e permettere.

      postato in Consulenza Fiscale
      R
      robyfz6
    • Cessata attività: 730 o redditi PF

      Buongiorno a tutti,
      ho un duddio inerente il modello da compilare per i redditi percepiti nel corso del 2017, dato che mi trovo in questa situazione:

      1. Al 31/12/2016 ho chiuso partita iva come libero professionista e non ho più emesso fatture
      2. Nel MODELLO IVA 2017 ho inserito tutte le fatture emesse (ovviamente anche quelle non ancora saldate)
      3. Nel corso 2017 ho lavorato solo come dipendente
      4. Nel corso del 2017 mi sono state saldate 2 fatture emesse nel corso del 2016

      Non so se compilare il 730, utilizzando il rigo D3 per la parte relativa a queste 2 fatture, oppure se debba necessariamente inviare il modello redditi PF.

      Qualcuno di voi si trova/si è trovato in una situazione analoga o sa darmi un consiglio?
      Grazie a tutti!

      postato in Consulenza Fiscale
      R
      robyfz6
    • RE: Deducibilità contributi dopo cessata attività

      Grazie per la risposta!
      Il modello 730 lo prevede o devo necessariamente fare l'unico?

      postato in Consulenza Fiscale
      R
      robyfz6
    • Deducibilità contributi dopo cessata attività

      Ciao a tutti,
      come da titolo, ho un dubbio circa la possibilità di poter dedurre gli oneri previdenziali versati alla cassa professionale l'anno successivo alla cessazione dell'attività.
      Mi spiego meglio: ho chiuso piva il 31/12/2016 per iniziare a lavorare come dipendente nel 2017, e a breve dovrò pagare il saldo inarcassa per l'anno 2016.
      So che nella prossima dichiarazione dei redditi dovrò inserire anche gli importi delle fatture incassate dopo la cessazione dell'attività (anche se non so bene a che voce) e mi stavo chiedendo se dualmente potrò portare in deduzione il contributo soggettivo inarcassa che verserò quest'anno. In linea teorica mi verrebbe da pensare di sì, ma non ne ho la certezza.
      Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi un suggerimento.

      postato in Consulenza Fiscale
      R
      robyfz6
    • Dubbio su inserimento costi chilometrici ed autostradali in fattura

      Buongiorno a tutti,
      sono un libero professionista (ancora per poco) e svolgo l'attività di consulente IT.
      Il mio attuale committente mi ha chiesto di effettuare delle trasferte per recarmi presso la sua sede con la mia auto (in uso promiscuo), ed abbiamo concordato di utilizzare le tabelle aci per il calcolo dei costi chilometrici che inserirò in fattura.
      Mi è parso di capire che dovrò inserire in fattura questi costi, considerandoli come se fossero una parte del mio onorario professionale, quindi di fatto rientreranno a far parte del mio reddito, corretto?
      Se così fosse quindi mi troverei in sede di dichiarazione a dover pagare imposte sull'importo totale, mentre in realtà essendo l'auto uso promiscuo i costi che ho sostenuto saranno deducibili solo al 20%... mi sembra follia!
      Mi auguro che qualcuno mi dica che mi sto sbagliando :?:?:?.

      postato in Consulenza Fiscale
      R
      robyfz6
    • RE: Recesso del professionista

      Grazie mille criceto!
      Nel frattempo ho ottenuto le risposte di due diversi legali a cui avevo girato il contratto per chiedere un'opinione ed ho ottenuto due risposte differenti. Uno dice quello che ipotizzavi anche tu, mentre l'altro mi risponde che secondo lui la situazione si configura comunque come recesso senza giusta causa, quindi sarei esposto ad una richiesta di risarcimento... Non so più che pesci pigliare 😢😢😢 .

      Se avesse ragione il secondo, non mi resterebbe che contare, in assenza di penali, sulla difficoltà di dimostrare e quantificare un danno risarcibile ❌x:x .

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      R
      robyfz6
    • RE: Recesso del professionista

      Pensavo di impostare la raccomandata in questo modo:

      La presente per avvisarVi che a partire dal xxxxx terminerò l'attività di libero professionista e procederò alla chiusura della partita iva, pertanto successivamente a detta scadenza cesserò di fornire la mia attività di consulenza.
      Mi dichiaro disponibile fino a tale data a prestare la mia opera con le consuete modalità, e se lo riterrete necessario, ad agevolare il passaggio di consegne ad altro soggetto da Voi indicatomi.
      Mi impegno inoltre a non pretendere altro compenso se non quello maturato pro rata temporis fino al xxxxx.

      Potrebbe andare?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      robyfz6
    • RE: Recesso del professionista

      Ah ok, non vedevo la cessazione dell'attività considerabile come giusta causa, grazie per il suggerimento.
      Sicuramente cercherò di avvertirli con un congruo anticipo, anche se temo già che quello che ritengo congruo io possa non esserlo per loro...

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      robyfz6
    • RE: Recesso del professionista

      Spulciando un po' su internet ho trovato il riferimento ad una sentenza della cassazione che nelle motivazioni contiene questi passaggi:

      "[...] ove la giusta causa di recesso non fosse sussistente, non potendosi certamente imporre coattivamente l'esercizio dell'attività professionale, la manifestazione della volontà di recesso produce egualmente l'effetto estintivo del rapporto, e, dunque, la risoluzione o lo scioglimento del contratto d'opera."

      Sarà ovvio, ma sempre meglio esserne certi :D.
      La sentenza poi prosegue con:

      "[...] il recesso del professionista, senza giusta causa, comporterà il diritto del cliente ad ottenere il risarcimento del danno subito, sempre che l'esistenza di un danno risarcibile sia provata."

      Quindi il committente dovrebbe provare di aver ricevuto un danno risarcibile derivante dal mio recesso. Ipotizzando che il committente non incorra in sanzioni per scadenze da lui non rispettate (che comunque dovrebbe dimostrare di non aver rispettato a causa mia), dando per scontato che col recesso rinuncio al compenso che avrei maturato nel periodo successivo allo scioglimento, nel mio specifico caso è difficile che si possa dimostrare un danno risarcibile, quindi dovrei essere abbastanza tranquillo.

      Ammetto però di essere abbastanza ignorante in materia legale per cui è possibile che abbia preso un abbaglio e sia giunto ad una conclusione non corretta. Se qualcuno avesse qualcosa da aggiungere o volesse confermare/smentire la mia tesi gliene sarei grato!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      robyfz6
    • RE: Recesso del professionista

      Grazie criceto! Sul contratto non è riportato nulla riguardo alla mia possibilità di recesso, né termini di preavviso né penali, viceversa sono riportate le condizioni per le quali il committente si riserva facoltà di recedere.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      robyfz6
    • Recesso del professionista

      Buongiorno a tutti,

      Sono un ingegnere informatico libero professionista e svolgo l'attività di consulente IT presso un unico committente con il quale ho un contratto che scadrà il 31/12/2017, ma avendo ricevuto un'offerta per un posto di lavoro a tempo indeterminato presso un'altra azienda, con il vincolo di non collaborazione contemporanea con altri soggetti, stavo valutando la possibilità di chiudere PIVA e accettare.
      L'articolo 2237 cc dice che "Il prestatore d'opera può recedere dal contratto per giusta causa." quindi a quanto pare non avrei facoltà di recedere unilateralmente.
      Nella mia intenzione ci sarebbe quella di proporre all'azienda committente un periodo per il passaggio delle consegne ad un soggetto da individuare nella loro struttura, per poi procedere di comune accordo alla chiusura del contratto, ma esiste la possibilità che comunque possano rifiutare.
      In tal caso, che cosa rischierei se interrompessi la mia attività presso di loro e contemporaneamente chiudessi PIVA?

      Grazie in anticipo chiunque volesse darmi un parere!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      robyfz6
    • Da gestione separata ad inarcassa

      Buongiorno a tutti, ho un dubbio sul comportamento che devo seguire nel passaggio dalla gestione separata ad Inarcassa, spero che qualcuno tra voi mi sappia aiutare.

      Essendo lavoratore autonomo titolare di PIVA ed iscritto alla gestione separata, ho sempre applicato il 4% di rivalsa INPS in fattura.
      Il 2 aprile però ho effettuato l'iscrizione all'ordine degli ingegneri, e in questi giorni farò domanda di iscrizione ad Inarcassa, che a quanto mi dicono avrà effetto retroattivo a partire dalla data di iscrizione all'ordine.

      Il problema è che ad aprile ho emesso delle fatture (già liquidate) che riportano la voce rivalsa INPS, e adesso no so se è il caso di correggerle.

      L'importo relativo all'IVA rimarrebbe invariato, l'unica cosa che cambierebbe (oltre naturalmente alla descrizione della voce relativa alla rivalsa) sarebbe la base per calcolare la ritenuta d'acconto, e di conseguenza gli importi di ritenuta e totale da versare.

      Non so come comportarmi e se ne valga la pena, oltretutto essendo già liquidate dovrei mandare indietro il bonifico ricevuto e farmelo rifare dell'importo corretto (per pochi euro di differenza)... voi che dite?

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6
    • Fisconline: tempistiche aggiornamento posizione

      Buongiorno a tutti,

      qualcuno sa dirmi all'incirca quanto tempo occorre normalmente perché la dichiarazione trasmessa telematicamente compaia nel cosiddetto "cassetto fiscale" sul sito dell'agenzia delle entrate?

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      robyfz6
    • RE: Fatture telepass e dati mancanti

      Autostrade mi risponde questo

      Gentile Cliente,

      in riferimento alla Sua comunicazione Le facciamo presente che,in
      virtù di quanto disposto dall'art. 21 del D.P.R. 633/72 attualmente
      in vigore, sulle fatture emesse da Autostrade per l'Italia e Telepass
      S.p.a. non viene riportata l'indicazione della partita Iva e del
      codice fiscale del Cliente, anche se tali dati sono presenti nella
      nostra banca dati...
      Me ne sto 🙂 .

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      robyfz6
    • Fatture telepass e dati mancanti

      Ciao a tutti, stavo sistemando un po' di fatture dell'anno in corso e mi sono accorto che quelle relative al telepass (ho sottoscritto un contratto telepass con viacard) non riportano né il mio numero di partita iva, né il mio codice fiscale, ma unicamente il mio nome, cognome ed indirizzo di residenza (che corrisponde a quello dell'attività).
      Secondo voi posso scaricarle ugualmente? In caso negativo cosa posso fare?

      Grazie!

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6
    • RE: Come si calcola il limite dei 30.000,00 euro?

      Però porrei attenzione su questo punto:

      non rientrano tra i compensi i contributi previdenziali dei professionisti iscritti a una cassa di categoria, che vengono addebitata al cliente per obbligo di legge.
      Quindi parrebbe che se non si è iscritti ad una cassa il discorso non valga, il contributo del 4% non è un obbligo di legge, ma una facoltà del professionista.
      Che ne pensi?

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6
    • RE: Come si calcola il limite dei 30.000,00 euro?

      La rivalsa INPS del 4% costituisce parte integrante del compenso, quindi devi considerare 2.589,60.

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6
    • RE: Professionista: acquisto 2 mezzi nello stesso anno

      Lo scooter lo terrei alternandone l'utilizzo in primavera/estate.
      Dici che nel momento in cui cambierò il mezzo in carico dovrò comunque fare una vendita a me stesso?

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6
    • Professionista: acquisto 2 mezzi nello stesso anno

      Nell'ipotesi di rimanere nel limite di 15000 euro (quindi 30000 x 50%) è consentito durante lo stesso anno acquistare più di un mezzo, ovviamente considerandone in carico solo uno per volta?

      Se ad esempio acquistassi uno scooter a marzo, ed a novembre acquistassi un'auto, potrei dedurre:
      il 50% del costo dello scooter
      il 50% del costo dell'auto
      il 50% delle spese relative allo scooter sostenute da marzo a ottobre
      il 50% delle spese relative all'auto sostenute da ottobre a fine anno

      Corretto?

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      robyfz6
    • RE: Se dovessi uscire dal regime dei minimi...

      Chiarissimo, grazie 😉 .

      postato in Consulenza Fiscale
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      robyfz6