@criceto said:
Sono spiacente di contraddirti, secondo le norme vigenti sei tu a dover PROVARE e sottolineo PROVARE di non aver introitato quanto stabilito dallo studio e questo è praticamente impossibile.
Questo è frutto di una snaturazione degli studi, nati per semplificare il lavoro dei finanzieri che così potevano restringere il campo dei controlli (e su questo i contribuenti non potevano che assentire) sono via via diventati essi stessi prova sufficiente di evasione (allo scopo ovvio di fare cassa senza fatica).
Quindi allo stato attuale se non ti adegui vieni chiamato a discolparti (si chiama contradditorio ma non farti incantare dal nome) e dato che non potrai farlo perchè scuse del tipo "dato che non sono bravo ho lavorato poco" oppure "gli affari non vanno bene" non vengono accettate dovrai pagare sanzioni etc..
Il fatto di essere in contabilità ordinaria ed eventualmente aver depositato bilanci è, ai fini delle scuse, irrilevante.
[...]
Comunque, chi vivrà vedrà, speriamo bene.
Secondo me non è possibile. Come si può provare di non aver ricevuto soldi? Un non ricevimento non lascia tracce, sono i soldi ricevuti che ne lasciano (assegni, bonifici o spese effettuate).
Non sto dicendo se è o non è così (anche se preferisco la risposta di Rubis, la circolare l'ho letta e mi sembra abbia un senso), sto dicendo che è impossibile. Sarebbe come dimostrare di non essere mai andati in una città o di non essere mai andati a letto con una donna. Non si può, al limite dimostri di aver fatto altro invece di quelle cose.
Per il caso dei guadagni non so proprio come si faccia. O si parte da spese che ho effettuato che non sono giustificabili alla luce del dichiarato. Ma di nuovo stiamo parlando di un'azione (la spesa) e non di una non azione. Dimostrare di non aver fatto qualcosa è impossibile.