Buongiorno,
qualche esperto può aiutarmi?
Abito in una casa con tre abitazioni distinte e indipendenti in tutto, così composte: una abitazione al piano terra (la mia) e due abitazioni al piano primo.
Abbiamo in comune solo il tetto di tutta la casa.
Adesso occorrono alcuni lavori di manutenzione, come devono essere suddivise le spese?
A quanto so c?è differenza tra chi abita sopra o sotto e in base alle dimensioni.
Come posso calcolare le percentuali spettanti?
Grazie per l?aiuto e buona giornata.

Concordo con Lokken. Nelle successioni c'è la legittima, che spetta per legge agli eredi. Ma tuo padre, se non ho capito male, è ancora vivo giusto? quindi non si può certo fare una successione di una persona viva. L'unica cosa che puoi fare è farti intestare gli immobili, se lui è d'accordo.

I beni in questione non sono tuoi ma di tuo padre. Se lui decide di venderli e con il ricavato fare ciò che vuole non puoi certo impedirlo. Del resto fa con il suo, e può farne quello che gli pare.

Sicuramente il proprietario del bar non vi farà certo causa per 30 euro, però credo che sia giusto e onesto che tornate a pagare.

Buonasera,sono un lavoratore stagionale,ogni anno ho un contratto a tempo determinato dal 1/5 al 31/10. Dal 1 novembre al 31 aprile percepisco quindi la disoccupazione con requisiti totali (ASPI). Adesso mi hanno proposto di entrare a far parte del consiglio di una ASD (associazione sportiva dilettantistica) affiliata UISP con un compenso di circa 400/500 euro mese. Mi sono informato che questi sono redditi da non dichiarare fino ad un massimo di 7500 euro/anno. Però mi chiedo se questo compenso, che percepirei da novembre ad aprile (cioè nei mesi dove percepisco la ASPI) è in conflitto con il ricevere appunto la disoccupazione. Ne ho diritto lo stesso o questo decade in quanto diverrei percettore di reddito anche in quei mesi? Grazie per la risposta.

Ma perchè giurista o chi per lei/lui non risponde più a certi quesiti prettamente legali? In alto c'è scritto "consulenza legale" ma dov'è finita?

Ciao, premetto che non mi intendo di francobolli, ma in generale di vendite on line si. Credo che hai agito correttamente, hai dato possibilità di chiedere spiegazioni, hai descritto l'oggetto in vendita (omettere un particolare non significa mentire). Per meglio, se vendo un auto con 100.000 km. percorsi e non lo scrivo non vuol dire che ne ha 20.000. Se inoltre scrivo che sono disponibile a chiarimenti ed info sarà cura dell'aquirente chiedere quanti km ha percorso. Per quanto riguarda la richiesta di prezzo tu puoi chiedere quello che vuoi, certo anche per una maglietta da 20 euro ne puoi chiedere 5.000 o anche 100.000. Deciderà chi compra se il valore è adeguato. Per me è così, magari la legge sarà più precisa. La parola a giurista.

Ciao a tutti, stamani mi hanno comunicato dalla segreteria della mia scuola che una prof mi ha visto fumare in giardino, ed ha comunicato il mio nome in ufficio per sanzionarmi di 27 euro, in base a non so quale legge che vieta il fumo anche fuori dal fabbricato della scuola, ma cmq dentro il suo perimetro. Sapevo di questa legge da una circolare di settembre 2013 ma tutti hanno sempre fumato ugualmente al di fuori dell'edificio, professori inclusi. Amici mi dicono che mi verrà consegnato un bollettino da pagare ma, mi chiedo, è regolare tale procedura? la prof sembra che mi abbia visto da lontano, io non mi sono accorto di nulla, non mi ha contestato niente nel momento e nemmeno dopo, devono stilare un verbale o simile? devo riceverlo per posta? insomma se questa legge recita che vi è il divieto assoluto di fumo in tutti gli spazi indicherà anche il modo di comminare le multe, o no? Avrò eventualmente diritto ad un ricorso? Qualcuno sa dirmi la procedura esatta che devono seguire e come posso difendermi? Anche in questo caso la legge NON è uguale per tutti, i prof fanno quello che vogliono, perchè io non posso fare loro la multa quando fumano e loro a me si? Grazie a chi vorrà aiutarmi.

Ci credo che l'avvocato ti consiglia di pagare.....non usa il suo portafoglio ma il tuo! Dai retta...cambia LEGALE.

Buonasera a tutti, dopo la mia raccomandata spedita a marzo 2013 non ho avuto più notizie di nessun genere. Sembra finita, cmq eventualmente io sono pronto anche a continuare !

Ciao, è incredibile quello che scrivi, cmq da profano ti suggerisco di chiedere anche ad un altro avvocato che non sia amico di nessuno! non si sa mai...

Giurista sei tornata? per cortesia mi leggi anche questo post? Grazie

@pgi said:

Buongiorno Giurista,
la mia risposta alla sua raccomandata è stata ritirata il 6/3/2013 e ad oggi non ho più ricevuto notizie di nessun genere.
Il fatto è accaduto il 19/2/2013, quindi la scadenza per presentare eventuale querela di ingiurie scade più o meno il 19/5/2013.
Ti chiedo se mi conviene fare comunque la querela entro la scadenza prevista così da tutelarmi per il futuro, oppure la controparte ha a sua volta un limite massimo per portare avanti la questione ?
Ad esempio potrei ricevere qualcosa anche a maggio o giugno? dopo mesi di silenzio?
E la querela alla procura della Repubblica può essere poi ritirata? cosa comporta tale ritiro?
Grazie e ciao

Non c'entra quando ti è stata notificata ma è importante la data dell' ordinanza.
Praticamente se al 28/03/2011 questa ordinanza non esisteva l'immobile era in regola con le vigenti leggi del momento.
E' chiaro che se nel tempo il comune decide nuove regole e disposizioni il vecchio proprietario non c'entra niente, non può certo rimanere respnsabile a vita.
Questo è quello che penso io, poi aspettiamo un legale e vediamo cosa dice.

@marino83 said:

E' stata notificata a gennaio di quest'anno, quindi sembrerebbe che è successiva, capisco cosa vuoi dire, solo che il problema esiste da quando è stato costruito lo stabile.

Come sta procedendo la faccenda?
p.s. perchè non chiami le Iene? almeno vedremo in faccia questo co...to!

@max_ said:

Bene, seguirò tutte le indicazioni.

Potrebbe essere utile a qualcuno del forum se in futuro riportassi lo svilgimento della vicenda, qualora ci fossero (come spero) degli sviluppi?

Grazie ancora e complimenti per il lavoro svolto!

max

Sottoscrivo quanto detto da glm, i gestori dei servizi hanno un protocollo di conciliazione con le maggori associazioni di consumatori.

@glm2006ITALY said:

io farei istanza di conciliazione presso il CoReCom.

Mi meraviglio che il tuo fornitore ti mpedisca di usare le foto per rivendere cose tue ma che acquisti regolarmente da lui.
Così facendo perde delle vendite e relativi guadagni anche lui, non mi sembra difficile da capire!
Cmq tu puoi dirgli di darti il permesso di usare le foto altrimenti cambierai fornitore.....è semplice.

@allaricerca said:

Ho acquistao su ebay da un fornitore alcuni articoli che successivamente ho rimesso in vendita sempre su Ebay.
Per rivendere gli articoli ho riutilizzato le foto che erano nell' inserzione di vendita.
Sono stato successivamente contattato dal venditore che mi chiedeva di non usare le sue foto cosa che ho fatto.
Ora per certi articoli la sola opzione é riutilizzare la foto del venditore articoli che acquisto imballati e spedisco imballati.
AD esempio un capanno per gli atrrezzi montarlo per fare le foto (in un' appartamnto risulterebbe molto difficile).
Domanda?
Con l'acquisto acquisisco il diritto ad utilizzare le foto che erano nell' inserzione, per la rivendita oppure no.
Grazie

Penso che quello che scrive Giurista sia più che giusto.
Se tutti i clienti pagassero alla fine delle cause, visto che le cause in Italia durano anche 10 anni, con cosa dovrebbe vivere un avvocato?
Poi non vedo il problema, se l'acordo era la metà (5%) intanto pagate quello e la restante metà quando la ditta vi avrà pagato gli stipendi.
Non potete pretendere che il vostro legale vi segua gratis per anni.

@giurista said:

Bridge, ti sbagli. io non tutelo gli interessi di nessuna "casta" ma dichiaro quella che è la normalità nell'ordine delle cose...Chi lavora va retribuito.
Il medico si paga anche solo per la visita... e, sfortunatamente, non tutti guariscono.
Gli ingegneri si fan pagare un acconto e quando consegnano il progetto della casa. Se seguono i lavori prendono acconti e saldo.
Gli avvocati sono esattamente come tutti gli altri.. inoltre, da quello che ho capito, questo collega non ha avuto nessun acconto, difendendo ben 40 persone, e sostenendo egli stesso le spese vive.

Secondo il tuo ragionamento chi perde una causa non dovrebbe pagare l'avvocato?

La fase esecutiva è una fase ulteriore. Si tratta della fase di giudizio che va pagata e fase esecutiva che va pagata. 2 fasi.

Comunque, se hai un accordo scritto che al collega nulla è dovuto sino al recupero effettivo della somma, allora non devi pagare in questa fase. Ma io non ci credo. Anche perchè se così fose (accordo scritto) il collega avrebbe fatto un'azione indebita con conseguente violazione del codice deontologico e conseguente sanzione disciplinare.

In ogni caso gli studi di avvocati con la A maiuscola, come dici tu, sono studi di professori... dove anche solo guardare in faccia al luminare cosa qualche migliaio di euro.

Se, viceversa, alludevi a ipotetici studi che fanno beneficenza...io non ne ho mai sentito parlare. Purtroppo anche gli avvocati devono sopravvivere e al supermercato non basta presentare la tessera dell'Ordine per andarsene a credito.
Di fatto oramai è cosa nota che i clienti tendono a non pagare... è per questo motivo che sento tanti e tanti colleghi che si devono risolvere a rinunciare al mandato in corso di causa e restituire i documenti al cliente.

Io ovvio a questa cosa (non mi piace discutere) facendomi dare un acconto e un accordo scritto oltre che avallato.

Pur dispiacendomi molto per quello che ti è accaduto, devo però dire che 7 anni per trovare un nascondiglio sono un pò troppi! in questo tempo si demolisce e si ricostruisce una casa intera. Pur essendo stato un grande sopruso sui cittadini. la tv ed i giornali hanno informato ripetutamente su quello che stava per accadere......quindi mea culpa.

@freejus said:

Nonno nel 1995 intesta a nipote (senza che questi ne abbia conoscenza libretto postale nominativo di risparmio effettuando versamento in lire. Poi non sono più stati fatti versamenti ma nel 1999 il nonno ha presentato il libretto in posta per aggiornare gli interessi e da allora il libretto è rimasto in un posto segreto e non è stato più toccato.Nel 2005 il nonno è deceduto, a fine 2012 il nipote cercando ha finalmente trovato il nascondiglio, si è recato alle poste dove però gli hanno detto che il libretto non ha più validità e il denaro è stato incamerato dallo Stato nell’anno 2007. Volevo chiedere: la legge non prevede che le poste inviino una raccomandata all’intestatario di un libretto prima che venga fatto l’esproprio del denaro? C’è la possibilità di ricorrere contro questo sopruso? Grazie della risposta.

E che difesa possiamo avere nel segreto dell'urna? tanto, come giustamente dici tu, i governi sono quasi tutti uguali.....cioè dei LADRI !!!!!!!!!!

@criceto said:

I vari governi finora succedutesi hanno abituato a questo genere di scippi ...
L'unica difesa possibile è ricordarsene nel segreto dell'urna.

Buongiorno Giurista,
la mia risposta alla sua raccomandata è stata ritirata il 6/3/2013 e ad oggi non ho più ricevuto notizie di nessun genere.
Il fatto è accaduto il 19/2/2013, quindi la scadenza per presentare eventuale querela di ingiurie scade più o meno il 19/5/2013.
Ti chiedo se mi conviene fare comunque la querela entro la scadenza prevista così da tutelarmi per il futuro, oppure la controparte ha a sua volta un limite massimo per portare avanti la questione ?
Ad esempio potrei ricevere qualcosa anche a maggio o giugno? dopo mesi di silenzio?
E la querela alla procura della Repubblica può essere poi ritirata? cosa comporta tale ritiro?
Grazie e ciao

@giurista said:

il regolamento vieta di trattare in privato con i moderatori questioni del forum.
Comunque ho capito il senso di ciò che ha scritto... ma la GdF proprio non c'entra niente.

La procedura per una querela è semplice: se non vuoi fartela scrivere da un legale ti rechi dai carabinieri e la fai attraverso di loro. Ricordati solo di dire ai C.C. di mettere l'avviso in caso di archiviazione.

La querela puoi proporla entro e non oltre 3 mesi dal fatto.