Salve,
sono un ingegnere informatico (v.o) ed avendo da poco sostenuto, con esito positivo, esame di abilitazione all'esercizio della professione, ho scelto di iscrivermi all'albo (sez. a, settori a/b/c).
Volendo svolgere attività di consulenza informatica (progettazione e sviluppo software/progettazione reti informatiche/soluzioni di backup etc.) ed essendo tali attività non prettamente legate alla figura dell'ingegnere (n.b.: non vorrei cadere in errore ma, non esistono tariffe minime o obblighi di firma da parte del professionista abilitato per le attività da me precedentemente indicate), vorrei un consiglio su quale regime fiscale intraprendere considerando anche il fatto che per adesso, svolgo attività di docenza (pon/por) in cui non è necessariamente richiesta la p.iva.
Inoltre, approfittando dell'occasione, vorrei porgere i seguenti quesiti:
- aprire p.iva comporterebbe l'apertura della posizione INARCASSA anche non svolgendo attività prettamente ingegneristica?
- è possibile, essendo ing. abilitato ed iscritto all'albo, emettere ricevute occasionali (dunque senza p.iva) per le attività sopra indicate? Se sì, c'è una soglia di reddito limite?
- per un ingegnere informatico, che voglia svolgere attività prevalentemente se non esclusivamente nel settore "c" (ingegneria dell'Informazione), l'iscrizione all'albo è realmente necessaria???
Ringrazio sin d'ora chiunque possa/voglia darmi dei chiarimenti.