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    luigi.pucci

    @luigi.pucci

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    Post creati da luigi.pucci

    • Webinar Deliverability

      Ciao, se siete interessati ad approfondire il tema della deliverability, vi segnalo questo webinar dove sarò presente oggi:

      Le tue email arrivano nella casella giusta?
      4 marzo 2021 / Ore 16:30

      Per iscrizioni:
      https://academy.mailup.it/webinar/?passCode=37222522&id_webinar=0&wk=355581

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Newsletter troppo lunghe!

      @caygri-com questa composizione che problemi pensi possa rappresentare?

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Newsletter troppo lunghe!

      @caygri-com Si avevo letto i commenti e non metto in dubbio la tua competenza ci mancherebbe. La mia era solo un'indicazione per salvaguardare la reputazione del dominio agli occhi dei provider.

      Per le email se devi veicolare comunque quelle info l'alternativa che vedo per evitare di scrivere il romanzo è creare dei video da "sponsorizzare" nelle newsletter.

      Oppure aumentare la frequenza degli aggiornamenti magari con dei workflows.

      Pensandoci bene visto che hai il 100% di aperture una customer journey a più step ti permetterebbe di capire anche se quel 60% di mancati click si possono riattivare ed in che step si fermano o vanno avanti.

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Newsletter troppo lunghe!

      Ciao @caygri-com,

      dai dati che hai condiviso - effettivamente unici - si desume che il tuo DB oltre ad essere stato raccolto in modo impeccabile riflette due elementi:

      • La base dati è estremamente interessata ai tuoi contenuti, sicuramente perchè vendi un servizio legato strettamente a degli aggiornamenti.

      • La chiave argomentativa piace molto

      Questi sono elementi fondamentali.
      Devi tenere presente però - ed inizio a rispondere alla tua domanda - che normalmente sulle newsletter il tempo di attenzione è di circa 8 secondi, il che con un testo che diventa man mano troppo lungo potrebbe rappresentare un limite per l'ottimizzazione ed il mantenimento delle le performance nel lungo perdiodo.
      Oltre a questo se un template diventa troppo lungo potrebbe provocarti due problemi:

        1. Verrebbe troncato da alcuni provider di posta (sopratutto se letto da outlook)
        1. Andrebbe ad insospettire i filtri antispam dei provider che potrebbero passare la tua newsltter come Spam facendo decadere le performance.

      Detto questo in casi di comunicazioni molto articolate da veicolare tramite #newsletter il consigli che ti posso dare sono:

      • Utlizza un'anteprima di testo ed aggiungi una CTA (esempio un bottone) che rimanda al file pdf completo che l'utente può leggere nel browser stesso. Questo ti permetterebbe di mantenere newsltter stringate e eye-catching

      • Se non vuoi utlizzare un file PDF puoi creare (se il tuo sistema di invio newsletter te lo permette) un landing page con il contenuto del testo completo.

      Entrambe le modalità sopra sono le best-practices in situazioni come la tua e entrambe hanno il vantaggio che puoi tracciare il comportamento dell'utente.

      Come avrai visto non ho prlato di mettere un allegato "separato" alla newsletter, in quanto (salvo casi molto molto particolari) è una pratica molto molto sconsigliata poichè agli occhi dei provider email dei tuoi utenti (non sapendo essi cosa contiene l'allegato) pensando che possa essere un virus li insospettirebbe facendo ricadere le tue comunicazioni in SPAM. Cosa che con i tuoi numeri sarebbe un vero peccato.

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: I miei utenti non rispondono alle newsletter che ricevono: facciamo un test insieme?

      @glanzi Ciao e piacere di conoscerti e mi fa molto piacere aver stimolato la tua cusiosità in merito al tema #engagement #newsletter.

      Quello che succede solitamente è che nel corso del tempo si cristallizzano metodi di invio ripetitivi dove l'unica variabile su cui si pone attenzione è "come faccio il messaggio".
      In realtà l'efficacia di ogni campagna mail è basata sulla capacità di mantenere nel tempo la reputazione dei tuo dominio costante o crescente nel tempo ed al contempo un elevato livello di engagement degli utenti.
      Il livello di "engagement" sulle newsletter è uno degli elementi che i provider valutano per dare un punteggio ad ogni tua campagna e, essendo tale punteggio uno specchio della reputazione, da esso dipenderà la gran parte delle email in posta in arrivo ovvero #aperture e #click.
      I provider di posta nel valutare l'engagement prendono in considerazione sia ogni songolo utente ma anche tutto l'invio, per cui se in una newsltter indirizzata a utenti gmail, se su una base di 500 utenti (oltre il 50% non fa azioni ovvero è inattivo questo peserà sul punteggio che gmail attribuirà al tuo dominio e quindi farà da "zavorra" impedendo di ottenre una valutazione tale da spingere il provider a mostrare più messaggi possibili nella casella di posta in arrivo.
      Per provare a fare il test che ti dicevo, se utilizzi una piattaforma per le newsletter che monitora e filtra i livelli di attività puoi provare a:

      • **Isolare gli utenti attivi da quelli meno attivi o inattivi

      • Iniziare ad inviare per un periodo di almeno un mese solo agli utenti attivi

      • Successivamente iniziare ad introdurre man mano pezzi di utenti inattivi che avevi isolato.**

      Così facendo con buone probalità i provider sull'onda della buona valutazione verso gli attivi, nel momento in cui avranno qualche inattivo dovrebbero comunque rivalutarlo positivamente.
      Questo dovrebbe indurre a recapitare il messaggio, che prima con molta probabilità era in #SPAM, in posta in arrivo con relativa ripresa di click e aperture.

      Prova ad utlizzare questa strategia per te o per i tuoi clienti.
      Funzionerà 😉

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • I miei utenti non rispondono alle newsletter che ricevono: facciamo un test insieme?

      Ciao a Tutti,

      volevo proporvi, qualora lo vogliate, un test per migliorare l'engagement dell vostre newsletter semplicemente cambiando il modo di inviarle. Senza toccare il messaggio ma solo cambiando il metodo.

      Qualcuno di voi ha fatto un'analisi di quali utenti sono attivi e quali inattivi?
      Vi siete rassegnati all'ide ache il vostro DB non reagisce?

      Chi vuole fare un test insieme per provare a riattivare un DB dormiente?

      Fatemi sapere, vi assicuro che sarà molto interessante

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: piattaforma per invio alternativa a Mailchimp

      @esteban Ciao,

      la soluzione MailUp che hai citato è molto valida e dispone di un editor email molto potente con tante opzioni.
      Puoi creare form di iscrizione e di autoprofilazione e fare embeed all'interno del sito grazie alle funzioni di export del codice. Inoltre puoi creare anche dei moduli di iscrione che vengono ospitati su mailup direttamente.
      Lato DB ha anche li molte opzioni e ti permette di gestire esportare e profilare il tutto.
      Ha anche canale sms e messaggistica diretta.
      Ti consiglio di fare una richiesta e farti seguire da un consulente.
      Offrono trial gratuita 🙂

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      luigi.pucci
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    • RE: Amazon SES

      @edoardo-vigo ciao. Il sistema SES è in sostanza un motore di invio che sfrutta l'infrastruttura AWS, ha una buona qualità di deliverability ma con una logica industrializzata. È indicato come canale di distribuzione per applicativi dove il "lavoro" è fatto prima. Se cerchi qualità e per fare email marketing ti consiglio suite verticali.
      In generale AWS ha ogni tipo di servizio ma non tutto è ottimizzato.

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • Newsletter in SPAM: il segreto è partire dal DB

      Ciao a tutti, vorrei chiedervi - in modo da far partire un confronto - quanto di voi osservando che le proprie campagne di #email marketing venivano recapitate in #SPAM, quali di queste azioni avete fatto?

      • Cambio ESP/Piattaforma di invio mail
      • A/B Test sul messaggio
      • Analisi di come è composto il DB

      Vi sembrerà strano ma fra tutti i punti il terzo è proprio uno dei segreti nel lungo periodo.
      Ogni provider di destinazione (Gmail, libero, etc..) hanno proprie regole di ingaggio .

      Siete interessati a un provider in particolare?
      Approfondiamo insieme alcune best practice?

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      luigi.pucci
    • RE: Nuovo Moderatore: Luigi Pucci

      @simone-paciarelli grazie mille sarà un piacere 😀

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Nuovo Moderatore: Luigi Pucci

      @pierfrancescomp grazie mille sarà un piacere 😀

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • Gli allegati alle newsletter: Integrati nelle CTA oppure allegati separati?

      Ciao a Tutti,

      vorrei confrontarmi con voi per capire quali sono le esigenze che spingono ad utlizzare gli allegati nelle campagne email massive ed in che modo li utilizzate.

      Avete mai avuto questa esigenza?
      Mi piacerebbe un confronto per scambiarci un pò di idee.

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: piattaforma per invio alternativa a Mailchimp

      Ciao,

      se il focus è far si che lo strumento email debba essere uno strumento di crescita, bisogna orientarsi su console che hanno un grado di deliverability delle email molto buono.

      Dal mio punto di vista piattafrome gratuite hanno dei limiti in termini di qualità di invio.

      Ti consiglio di valutare delle console a pagamento con dei costi ridotti.

      Luigi

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      luigi.pucci
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    • Deliverability email: IP Dedicato. Cosa ne pensate? Segreto del successo o arma a doppio taglio?

      Ciao a tutti,

      vorrei aprire con voi una discussione che riguarda un tema molto dibattuto quando ci si trova di fronte all'esigenza di migliorare la delivery delle newsletter/DEM.

      IP Dedicato: Chi di voi lo usa? O pensa di usarlo? Che idea vi siete fatti prima di implementarlo?

      Mi piacerebbe partire dalle vostre opinioni per darvi il mio feedback degli ultimi anni.

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      luigi.pucci
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    • BIMI: Come migliorare le performance delle vostre newsletter. Quanti di voi la utilizzano?

      Ciao a tutti,

      per migliorare il recapito delle #email e le performance, oltre ai classici record SPF, DKIM, DMARC di qui a breve si sta affermando una nuova certificazione chiamata BIMI.

      Ancora è supportata ufficialmente solo da Yahoo ma a breve sarà lo standard per tutti provider.
      Vi permetterà di mostrare il logo della vostra azienda invece che le iniziali nel tondino di anteprima del cliento posta destinatario:
      Eccovi un esempio:
      10310264-a039-42c7-b7a3-a253bba2814a-image.png

      Chi di voi l'ha già implementata?

      Vi consiglio di farlo.

      postato in Web Marketing e Content
      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Consiglio per Hosting o server dedicato

      @recapiti Serverplan ha ottimo livello di assistenza e ottima stabilità dei servizi.

      postato in Hosting e Cloud
      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: mail marketing business to business

      Ciao @danielmine,

      sono entrato da poco nel forum, ma lavoro da anni nel mondo dell'email marketing.

      La cosa più importante per avere effetti positivi delle tue comunicazioni è utlizzare una buona piattaforma per invio email massive ed evitare il più possibile attività generalizzate o utilizzo di elenchi email scaricate.

      Solo così potrai con il tempo costruire una base dati di qualità.

      postato in Web Marketing e Content
      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Mi presento: Luigi Pucci

      @giorgiotave Ecco fatto. Ho cercato si sintetizzare ma essendo argomento enorme se inizia ad interessare possiamo fare dei focus. https://connect.gt/post/1273081

      postato in Presentati alla Community
      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • Deliverability: Che cos'è? Quali fattori la influenzano? Come si può migliorare?

      Ciao a Tutti,

      mi piace condividere con voi un approfondimento importante riguardo al tema della deliverability che spero possa essere utile per migliorare le attività di email marketing ed in generale l'efficiacia di tutte le attività di digital marketing che utilizzano le email come strumento di comunicazione e business.

      Che cosè la Deliverability?
      Possiamo intendere la deliverability come la recapitabilità della email e quindi la "capacità" che ha quel messaggio di essere recapitato nella casella Inbox invece che in tab promozionali o peggio ancora come SPAM.

      Molto spesso quando aziende e professionisti iniziano ad utilizzare piattaforme per fare email marketing o marketing automations in generale, si commette l'errore di considerare il messaggio (inteso come template email, colori, impaginazione, immagini, testo, etc..) come unico elemento che determina il successo o meno delle campagne e di conseguenza viene considerata l'unica area di miglioramento su sui poter agire.
      Sicuramente l'aspetto estetico del messaggio e tutte le best practice che si possono utilizzare per migliorarlo rappresentano un elemento di primaria importanza ma, in realtà nell'utilizzo di piattaforme per l'invio massivo per potere ottenere le performance desiderate è ancora più importante il pezzo precedente ovvero, come il messaggio viene recapitato ai destinatari.
      Le modalità attraverso cui il messaggio è recapitato detemina il grado di "deliverabilty" ovvero di recapitabilità, per cui più sarà alta la deliverabily del vostro dominio e dei vostri messaggi, maggiore sarà la visibilità (messaggio in inbox) e di conseguenza maggiori possibilità d interazioni (Aperture e Click).
      Questo tema molto spesso trascurato ,perchè meno evidente, è in realtà di fondamentale importanza per ottenere performance ottimali.

      Quali sono fattori che influenzano la deliverability?
      Una delle domande che mi sono spesso sentiro rivolgere negli ultimi anni dal marketing di aziende di ogni tipo e' stata:
      Cosa ci impedisce di avere migliore deliverability e quindi aperture e click, dal momento in cui abbiamo già ottimizzato le email dal punto di vistra grafico seguendo le best practice?

      Sono decine i fattori che influenzano la deliverability delle email, così come sono molto diversi gli algortimi di lettura di questi fattori per ogni provider.
      Se siete interessati possiamo fare un focus approfondito sulle differenze (Gmail, Microsoft, Cloudmark etc...)

      I provider di destinazione, al di là delle differenze tecniche, per poter valutare la qualità delle vostre comunicazioni e di conseguenza decidere dove e come mostrare ai loro utenti le email (posta in arrivo, tab promozionali o Spam) prendono quasi tutti in considerazioni come fattori primari degli apsetti legati al dominio.
      Questi aspetti sono:

      Autenticazioni (SPF, DMARK e DKIM)
      Essendo il dominio l'elemento chiave su cui si basa la valutazione le autenticazioni nel momento il cui si utilizzano piattaforme per l'invio massivo ( ma vale anche per tutte le altre comunicaizioni) sono fattore fondamentale.
      Nel momento in cui un proveder riceve un'email la prima cosa che fa è analizzare il dominio mittente e verificarne le autenticazioni
      Nello specifico sono due le autenticazioni che faranno salire il vostro punteggio del vostro dominio agli occhi dei provider sono:

      • SPF: Questo record TXT inserito nel vostro dominio, e che varia in base alle piattafrome utilizzate per le vostre newsletter, permetterà al provider di sapere che il dominio delle piattaforma utilizzata è stata autenticata da voi come mittente per effettuare gli invii. Questa valutazione andrà ad impattare direttamente sulla vostra reputazione che, come dicevamo prima è quello su cui il provider di destinazione si basa per decidere come trattare le vostre comunicazioni.

      • DKIM: Questo secondo record TXT inserito nel vostro dominio è la seconda autenticazione che impatta sulla reputazione e di conseguenza sulle performance. Inserendolo nel dominio andrà ad agire inserendo una firma criptata all'interno dell'header impedendo la possibilità che possa essere manomesso per scopi fraudolenti. Questo tipo di autenticazione oltre ad essere un livello di sicurezza per le email ordinarie è in relatà un elemento molto determinante pe la vostra reputazione agli occhi dei provider, soprattutto se il vostro business è molto vulnerabile ad attacchi di phising .
        Se siete una banca ed inviate una newsltter attraverso una piattaforma di email marketing, nel momento in cui un provider dovrà valutare la vostra comunicazione, se il vostro dominio avrà entrambe le autenticazioni l'algoritmo sarà più rassicurato sul fatto che sia una email " buona e sicura", e sarà incentivato a mostrarla ai sui utenti.

      Engagement: Oltre a valutare gli elementi tecnici sull'infrastruttura (autenticazioni) la reputazione e quindo la deliverability dipende molto dal grado di engagement ovvero di reattività che la vostra base utenti ha verso le vostre comunicazioni.
      Nel momento in cui viene effettuato un invio massivo, i provider associano un punteggio in base al grado di attività di tutta la base utenti attraverso un determinato algoritmo. In questa fase è molto importante che la % di utenti attivi su ogni invio sia almento del 70% in modo da evitare che la % di inattivi vada a compromettere la reputazione e quindi la possibilità che le vostre email siamo il più possibile in posta in arrivo. Può valere come linea guida generale con un peso diferso in base ai provider di destinazione.

      Molto altri sono i fattori, ma sicuremente è fondamentale partire da questi come base inziale.

      Cosa si può fare per ottimizzare le performance?

      • Verificare con il vostro privider di email i record SPF e DKIM ed inserirli nel vostro dominio.

      • Verificare l'engagement per ogni invio cercando di isolare i più attivi dai meno attivi e provare a fare campagne mirate.

      La deliverability e la sua ottimizzazione resta comunque un processo non immediato ed è molto importante avere pazienza nel momento in cui ci troviamo di fronte a perdite di reputazione o elementi di criticità da risolvere.
      Gli aspetti descritti sono di fondamentale importanza per poter iniziare un lavoro sistematico di ottimizzazione e performance.
      Maggiore deliverability=Maggiore Reputazione=Maggiore Visibilità email= Maggiore opportunità Aperture e Click

      Per ogni approfondimento o dubbio commentate pure.

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      luigi.pucci
      luigi.pucci
    • RE: Le discussioni più interessanti di Email Marketing e Messaggistica

      @giorgiotave Per la parte di email marketing, possiamo aggiungere se ti va un punto che possimao definire:

      • Deliverability: Che cos'è e perchè è importante? Quali sono i fattori che la influenzano? Cosa si può fare per ottimizzare le performance.

      All'interno provo a spiegare in modo veloce le linee guida.
      Che ne pensi?

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      luigi.pucci
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