Buongiorno, voorei spiegare come si sta risolvendo la situazione: si aprirà una ditta intestata a mia moglie come piccolo imprenditore, regime minimi, esente iva, ed esente dal pagamento delle contribuzioni in quanto già dipendente full time (come anche specificato da studionicola) ma io per prudenza è meglio non appaia. Comunque e se non ho capito male da quello che mi ha spiegato il commercialista, potrei comunque in qualche modo figurare e percepire anche un compenso, magri in ritenuta di acconto e se non sbaglio intorno ad una cifra di € 5.000 annui. Ultima precisazione: il dipendente pubblico (sia statale che comunale o altro) lavora in esclusiva per l'ante, quindi se si dovesse in qualche modo instaurare un qualsivoglia rapporto lavorativo al di fuori dell'ente è obbligo chiedere l'autorizzazione all'ente di appartenenza (semplice autorizzazione, protocollo d'intese, progettualità tra enti, ecc. ecc.); questo è quello che so io, se del caso smentitemi pure che nella vita c'è sempre da imparare. Conlcludo: i costi dell'operazione sono contenutissimi e senza entrare nello specifico, nel nostro caso andrò a spendere indicativamente, per apertura, bolli, consulenze varie, circa €1.500/1.700. Ciao a tutti. A presto. Antonello
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