Mi hanno anche detto che (sempre prendendo con le molle l'attendibilità delle fonti), in quanto collaboratori occasionali a titolo gratuito, non sono tenuto a regolarizzare nulla per quanto concerne INPS e INAIL e che, nel caso in cui ci dovesse essere un controllo mentre partecipano ad una manifestazione per vendere i prodotti, è sufficiente l'esistenza di un contratto di collaborazione gratuita approvato e firmato dalle parti in maniera tale da dimostrare a che titolo sono presenti all'interno dello stand.
Qualcuno può aiutarmi a fare un po di chiarezza? Perché sto cominciando ad essere un pochino confuso........
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RE: Nota 10478 del 21/06/2013: Prestazioni occasionali, vero che non serve nulla?
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Nota 10478 del 21/06/2013: Prestazioni occasionali, vero che non serve nulla?
Buongiorno a tutti,
in questi giorni sto rilevando l'attività di mio padre e mi trovo a dover risolvere una questione fonte di non pochi dubbi in quanto sto ricevendo indicazioni discordanti.
Ho aperto nuova partita iva (sono un piccolo produttore del settore agroalimentare e la partita iva ha due codici ATECORI, produzione di condimenti e spezie come codice primario e commercio al dettaglio in itinere di altri prodotti alimentari e bevande).Per questioni logistiche capita, spesso ma comunque abbondantemente entro le 90 giornate / 720 ore annue, di dover partecipare a fiere o manifestazioni su suolo pubblico, in giornate nelle quali io non posso fisicamente assentarmi dalla sede per seguire la produzione.
In questi casi la mia intenzione sarebbe quella di mandare mio padre e mia madre a fare promozione/vendita dei prodotti.Secondo la nota n. 10478 del 21 giugno 2013, cito testualmente, "**la circostanza che il lavoro sia reso da un familiare contribuisce a determinare in molti casi la natura occasionale della prestazione, così da escludere l?**obbligo di iscrizione in capo al familiare. In alcune circostanze, inoltre, l?occasionalità può essere qualificata come regola generale da tenere conto in sede di verifica ispettiva", e ancora "La presunzione di occasionalità è applicata alle prestazioni di pensionati, parenti o affini dell?imprenditore, in veste di collaborazione gratuita, tale da non richiedere iscrizione nella Gestione assicurativa né da ricondurre alla subordinazione. L?attività non deve avere sistematicità e stabilità dei compiti, né presupporre comportamenti abituali e prevalenti per quanto riguarda il funzionamento dell?azienda. Inoltre, se il familiare è impiegato full-time presso altro datore di lavoro, si considera residuale il tempo a disposizione per poter espletare altre attività o compiti con carattere di prevalenza e continuità presso l?azienda del familiare".
Ora vorrei capire: è vera questa cosa o segue come al solito tutta una serie di interpretazioni contrastanti che la rendono inapplicabile?
Nel senso, se io mando mio padre e mia padre in fiera a vendere i miei prodotti, saltuariamente, ed ovviamente questi emettono regolare ricevuta fiscale ad ogni compravendita e quindi sono perfettamente in regola a fronte di qualsiasi controllo della finanza, non c'è bisogno di fare altro se non poter dimostrare che effettivamente si tratta di una collaborazione saltuaria e non di un lavoro continuativo?Perché i miei dubbi sono, uno che questo sia tutto molto bello ma la realtà non sia questa. Due mi chiedo una cosa: nel caso in cui questo sia corretto e fattibile, c'è bisogno di mettere giù un contratto scritto con le condizioni tra le parti? Perché onestamente faccio fatica a capire come, nel caso in cui non serva nulla, sia possibile dimostrare a che titolo stiano facendo promozione e vendita dei prodotti dell'azienda del figlio........
Grazie in anticipo a tutti quelli che sapranno darmi notizie utili (magari se necessario con link a norme in grado di farmi un po di chiarezza.....).
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Modulo infortunio per collaboratore familiare
Buongiorno a tutti,
forse ho sbagliato sezione e forse la mia domanda è stupida, ma sono collaboratore di mio padre in una ex ditta individuale (51% lui 49% io).
Pagando annualmente inps e inail, nel caso in cui io mi faccia male sul lavoro (come adesso che mi sono bloccato con la schiena) ho diritto all'infortunio?
E, nel caso, qual'è la procedura oltre ovviamente a dichiararlo al medico di base?Ringrazio tutti in anticipo!
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Ricerca estrattore email facebook per newsletter (legale)
Buongiorno a tutti,
premetto che ho utilizzato la funzione cerca ma, pur avendo trovato diverse discussioni sull'argomento non ho trovato nulla che rispondesse alla mia domanda.
Come da titolo sto cercando un software per l'estrazione degli indirizzi email da facebook; in particolare ho trovato un tutorial su youtube di un software perfetto per le mie necessità ma purtroppo il link allegato per il download non funziona e non sono riuscito a trovare nulla di equivalente.
Questa la situazione: avrei bisogno di estrarre gli indirizzi email (assegnati da facebook) degli utenti registrati in determinati gruppi; conosco perfettamente tutta la normativa per regolamentare il fenomeno spam ma non è il mio caso, sulla mia pagina facebook ho il form di registrazione alla newsletter, quindi mi servirebbe soltanto un corposo database di indirizzi facebook per inviare una mail a ciascun singolo utente con l'invito all'iscrizione, indicando in maniera chiara che nel caso in cui l'utente non si registri non riceverà ulteriori comunicazioni.
Detto questo, qualcuno di voi conosce software affidabili (ovviamente gratuiti sarebbe da preferire ma considerato che la maggior parte degli estrattori email gratuiti non consente il download dei risultati non scarto a priori soluzioni a pagamento), o soluzioni alternative per realizzare un database utenti facebook in tempi relativamente brevi?Grazie in anticipo a tutti per l'aiuto.
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RE: Compatibilità collaboratore impresa familiare con altra attività
Purtroppo non ho ancora ottenuto nessuna risposta.....
Ed ho ancora il medesimo problema, ho creato diversi siti internet, tutti con un discreto "seguito" che potrei monetizzare in diversi modi (spazi pubblicitari e non solo) ma in questo caso dovrei aprire partita iva e ad oggi non so ancora se posso farlo o meno. -
Consorzio, associazione, rete d'imprese o cosa?
Buongiorno,
sto valutando assieme ad altre aziende un progetto di aggregazione che cerco di riassumere brevemente.
gli obiettivi principali sono sostanzialmente due: il primo stipulare un contratto d'affitto per un locale commerciale destinato alla vendita ed alla promozione dei prodotti delle aziende interessate (non impostato come un supermercato ma come un locale all'interno del quale organizzare degustazioni ed eventi per mettere a diretto contatto produttore e consumatore, con un rappresentante di ciascuna azienda coinvolta), il secondo è riuscire a partecipare a fiere di settore del food con la formula dello stand collettivo (manifestazioni quasi sempre precluse a piccole realtà artigiane a causa di eccessivi costi di partecipazione).
Premesso questo, quella che io per il momento definisco "associazione di imprese" non genererebbe alcun tipo di utile ma assolverebbe soltanto alla funzione di ripartizione delle spese (spese di affitto del locale commerciale mediante fondo comune, e spese di assegnazione stand nel caso in cui si decida di partecipare ad una manifestazione).
Pur non generando utili, in quanto sia nel locale commerciale sia all'interno degli stand ogni produttore avrebbe il proprio corner e di conseguenza il proprio registratore di cassa, la cosa migliore sarebbe poter intestare alla "associazione di imprese" sia il contratto di affitto che i moduli di partecipazione a ciascuna fiera.
Questa necessità nasce per diverse motivazioni, tra le quali evitare che, nel caso in cui un ipotetico contratto d'affitto venisse intestato ad una sola delle aziende partecipanti e questa decidesse (per scelta o per cause di forza maggiore) di rinunciarvi o risultasse inadempiente le altre aziende si ritrovassero a subirne le conseguenze, economiche e di immagine.Spero di aver grossomodo reso l'idea delle necessità, se così non fosse domandate pure.
Detto questo, quale ritenete la formula di aggregazione migliore, consorzio, associazione, rete di imprese, rete di imprese temporanea o cosa?
Ed inoltre, è possibile evidenziarne pro e contro ed i relativi costi di costituzione/mantenimento?Ringrazio anticipatamente tutti per le informazioni.
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Problema con foglio di calcolo
Ciao a tutti,
come da titolo ho un problema con un foglio di calcolo su Openoffice: ho a disposizione un database con circa 8.000 nominativi, quindi improponibile spuntarli uno ad uno, disposto su singola colonna, con diversi dati al suo interno (esempio di due righe sotto).
[TABLE]
[TD]Tim Bardin (Chambéry, France) ? Étudiant[/TD]
[/TR][TD]Luciana Salles (Porto, Portugal) ? interprete/traductrice[/TD]
[/TR]
[/TABLE]Ho la necessità di individuare tutti i contatti italiani, quelli francesi, quelli tedeschi e suddividerli.
Ho provato ad utilizzare la funzione CERCA, la funzione CERCA.VERT, a selezionare tutta la colonna, a selezionare tutte le celle ecc.... ricercando ad esempio il termine Italia, ma l'esito della ricerca è sempre lo stesso, "nessun termine individuato per la ricerca effettuata".L'ideale sarebbe individuare tutte le celle con all'interno la chiave di ricerca e copiarle nella colonna accanto, in modo da poterli suddividere per provenienza velocemente con un semplice copia incolla......
Se qualcuno ha idee e suggerimenti mi fa un enorme favore.......
Grazie a tutti !!!!!!!
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RE: Consigli per nuovo progetto social network
Ho provato a smanettare un pochino con il social dei tuoi amici e con la demo, sono giunto alla conclusione che forse non è adatto al mio scopo: a spanne potrebbe garantirmi la quasi totalità delle funzioni di cui ho bisogno, però ci sono alcune cose che non mi sembrano molto funzionali e soprattutto, cercando supporto (purtroppo ho un inglese alquanto maccheronico) ho notato che l'ultimo post sul forum italiano risale ad agosto 2013 :bho: (e non è che prima di quella data fosse particolarmente attivo.....).
Ti ringrazio ancora ma quasi certamente utilizzerò drupal.... -
RE: Consigli per nuovo progetto social network
Ti ringrazio vado subito a buttare un occhio!!!!
Ps: per quello che ho in mente io mi è sicuramente più utile questo del sito per adulti -
RE: Consigli per nuovo progetto social network
@francois007 said:
Hai valutato la possibilità di adottare un cms dedicato ai social come Dolphin della Boonex?
Attualmente credo sia il più completo, con all'interno la possibilità di installare moduli come blog, forum, creare gruppi etc.
È rilasciato in licenza Creative Commons con delle minime limitazioni, ma volendo c'è anche la possibilità di acquistare la licenza.Per quel che mi riguarda lo adotto su due social, uno per adulti e l'altro per un progetto social di amici. Non mi ha dato mai problemi!
Sì grazie, Dolphin onestamente mi incuriosisce (ho trovato diverse informazioni in rete), dato che lo usi ti "sfrutto" per chiederti un parere: il mio non sarebbe un social puro, ma un portale con un'area dedicata alle news e a diverse rubriche, oltre ad un servizio futuro (parlo di un mese dal lancio se gli iscritti sono suff) di couponing e sconti vari (con area iscritti premium a pagamento). Secondo te Dolphin può essere la scelta giusta o lo vedi più da social puro? Grazie mille!!!!!
Ps:se vuoi mandarmi anche in privato il link ai tuoi social li guardo volentieri, giusto per capire come si sviluppano. Grazie!
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RE: Consigli per nuovo progetto social network
Bhè, se consideri che per un hosting linux condiviso spendo in media intorno ai 30€, spenderne 100 non mi sembra particolarmente impegnativo, pensavo che tra i 100 e i 150€ non si potessero avere soluzioni "decenti"........ beata ignoranza
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RE: Consigli per nuovo progetto social network
Ciao coolnetwork e grazie per aver risposto.
La domanda sembra ovvia ma, cosa intendi per hosting più corazzato? Nel senso, ovvio che tu intenda di evitare un hosting condiviso da 20? l'anno, ma nello specifico quali caratteristiche dovrebbe avere per poter essere "decente" almeno nella primissima fase di start up? -
RE: Compatibilità secondo lavoro, possibile?
Grazie ad entrambi, sto cercando di capirci qualcosa perchè con l'impresa familiare siamo seguiti da cna ma preferisco sorvolare sulla capacità di fornire risposte certe.....
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Consigli per nuovo progetto social network
Ciao a tutti,
mi scuso in anticipo se alcune domande o considerazioni risulteranno stupide ai più ma sono un appassionato autodidatta senza "solide basi scolastiche" alle spalle che si sta cimentando nel primo progetto impegnativo (impegnativo per il sottoscritto.......).
Vi riassumo in breve il progetto cercando di essere il più completo possibile prima di porre le domanda: ho intenzione di creare un portale suddiviso in due tronconi, uno dedicato ai contenuti (news, eventi, documentazione scaricabile ecc..) e l'altro ad una piattaforma social (niente pretese facebookiane, un portale mirato e dedicato ad una nicchia ben definita con le funzionalità di base presenti in qualsiasi social network ovvero profilo personale, possibilità di creare gruppi e dialogare attraverso chat e post pubblici, pubblicazione foto e condivisione contenuti con i social "autorevoli").
Questo in partenza, con il progetto poi di ampliare i servizi attraverso la possibilità di iscrizione come utente premium, di usufruire di offerte sotto forma di couponing ecc.....
Dato che non sono un programmatore, leggendo diverse discussioni sul forum e non solo, penso di cimentarmi nella realizzazione della mia idea con drupal.
Al momento posso contare su una community già presente di circa 3.000 persone, delle quali in base ad alcune indagini preventive suppongo che 1.500/2.000 si iscriverebbero dal giorno stesso della presentazione o quasi.
Questa a grandi linee la situazione, ora passo alla domanda:Non sono onassis quindi non ho tanti soldi da investire: l'idea è di partire con un hosting condiviso stile aruba per poi passare ad un cloud server e a server dedicati se i numeri e lo sviluppo lo renderanno necessario/conveniente. Partendo dai dati teorici ( 2.000 iscritti nel primissimo periodo ), con conseguenti 2.000 profili, eventuali foto ecc.. ecc.. ( diciamo che per assurdo posso "garantire" 2.000 iscritti totali ma non quanti utenti saranno connessi contemporaneamente ), pensate sia fattibile uno sviluppo simile o su un server condiviso mi troverei già impallato il secondo giorno?
Ovviamente sto cercando di fornirvi dei dati teorici per impostare un ragionamento, gli iscritti potrebbero essere 500 dopo un mese come 5.000 dopo tre giorni.....
Grazie a tutti in anticipo, per ora attendo i vostri pareri, vi pongo una domanda per volta
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Compatibilità secondo lavoro, possibile?
Ciao a tutti,
circa un anno fa avevo posto una domanda simile ma essendo cambiate alcune condizioni riformulo aggiornando alla situazione attuale.
Al momento faccio parte di una impresa familiare composta da me e mio padre (49% io 51% lui), con partita iva, regolare iscrizione inps/inail ecc.. ecc..
La domanda è questa: mi piacerebbe, per sfruttare la mia manualità e l'attrezzatura con la quale con gli anni ho trasformato il garage in una simil officina/falegnameria, trasformare una mia passione in una fonte di reddito, realizzando arredi e complementi di arredamento con materiale di scarto/recupero per poi rivenderli, su portali come blomming, ebay e similari.
Ovviamente è scontato, altrimenti non cercherei pareri ed informazioni, che la mia intenzione è quella di farlo in piena regola e con la possibilità di emettere fatture e ricevute fiscali.
Riassunta la situazione la domanda: vista la mia attuale posizione lavorativa, potrei aprire una srls, anche con 1 € di capitale sociale in quanto non ho necessità di accedere al credito degli istituti finanziari (la produzione sarebbe molto limitata ed i materiali utilizzati reperiti a costo zero o quasi) e dedicarla a questa mia seconda attività?
E nel caso fosse possibile come funzionerebbe? Nel senso, ovvio che le entrate sarebbero da inserire in dichiarazione dei redditi e sommate alle attuali, ma con contributi, inps, inail, dovrei pagare due volte? Perchè pagando attualmente oltre 3.000 € se dovessi pagarli due volte lascerei perdere a priori......Grazie mille a tutti in anticipo per la disponibilità
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RE: Tassazione attività commerciale in dropship
Grazie mille per le informazioni, a stento ma comincio a capirci qualcosa.....
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Tassazione attività commerciale in dropship
Buonasera a tutti,
premetto che ho provato ad utilizzare la funzione cerca ma non ho trovato grandi risposte ai miei dubbi.....
Attualmente ho una piccola azienda a conduzione familiare e produciamo prodotti tipici Modenesi, abbiamo tra le varie autorizzazioni anche quella al commercio ma ci capita molto di rado (es:periodo natalizio) di acquistare prodotti che non produciamo direttamente, tipo parmigiano reggiano & co...... ed essendo una cosa saltuaria non mi sono mai preoccupato più di tanto della convenienza economica.....
Ultimamente però sto pensando di ampliare la gamma di prodotti offerti in particolar modo sul negozio online per cercare di attirare clienti e aumentare i volumi di vendita con il sistema del dropshipping.
Tralasciando il problema delle spedizioni, che volendo è risolvibile trattandosi di un appoggio a due max tre aziende, quello che non riesco a capire (ho avuto diverse soc. e ho visto parecchi bilanci ma non sono mai riuscito a capirlo, mea culpa) è quale ricarico dovrei applicare per avere un margine di guadagno accettabile (e quantificare questo margine).
Giusto per fare un esempio pratico, ho alcune aziende che mi offrirebbero i loro prodotti con sconto 50% rispetto al prezzo al dettaglio (es: prezzo al dettaglio 10? prezzo mio di acquisto 5?). Se a questo prezzo applicassi un ricarico del 50% e rivendessi a 7,50? o del 75% e rivendessi a 8,75?, quanto mi rimarrebbe in tasca? Ok capitemi, ci sono tante variabili non voglio un valore reale però non riesco a capire indicativamente come posso regolarmi sui prezzi di vendita di un prodotto che acquisto per non guadagnare 0,01?/pz.....
Anche perchè non vorrei che aumentando il fatturato mi trovi per assurdo a dover pagare una marea di tasse per poi vedermi ridurre l'utile netto a fine anno.....Grazie a tutti in anticipo
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Compatibilità collaboratore impresa familiare con altra attività
Ciao a tutti e come sempre grazie in anticipo per l'attenzione...
Due anni fa mio padre era titolare di una ditta individuale; circa un anno e mezzo fa ho deciso di entrare ed abbiamo cambiato (spero di ricordarmi bene) in impresa familiare nella quale mio padre detiene il 51% ed io il 49%.
In questi giorni mi è capitata una opportunità davvero interessante per realizzare un progetto che studio da tempo, ma ovviamente per regolarizzare il tutto dovrei creare una azienda mia (non è ancora certo come inquadrarla, se ditta individuale, srl o impresa agricola).
Le due cose sono incompatibili? Posso mantenere la "partecipazione" nell'azienda di famiglia pur aprendo una nuova partita iva tutta mia? E in questo caso come funzionerebbe con contributi & co?
Scusate per le diverse domande ma vorrei farmi un'idea sommaria della situazione prima di chiedere (come credo sia ovvio) un parere specifico ad un professionista fornendogli tutti i dettagli della situazione.......
Grazie ancora !!! -
Attività di commercio su aree pubbliche itinerante & isole pedonali
Buongiorno a tutti, scrivo per cercare di capire se l'idea che ho in testa è applicabile o meno.
Premesso che possiedo tutti i requisiti per vendere regolarmente i miei prodotti, sono in possesso di una licenza per l'attività di commercio su aree pubbliche itinerante che utilizzo regolarmente per fiere, sagre & co dopo aver pagato il suolo pubblico per la giornata.
In parte per aumentare il volume di vendita ma soprattutto per fare promozione, mi piacerebbe allestire una bici da cargo come questa : (i43.tinypic.com/2zzuid4.jpg)
ovviamente non per vendere gelati ma allestita in base all'immagine dei miei prodotti e girare per le vie dei centri (stavo pensando alla riviera Romagnola e a zone battute da stranieri come Lago di Garda, Montecatini Terme ecc..).
La degustazione dei nostri prodotti (ho una acetaia e produco aceto balsamico tradizionale di modena dop e condimenti) verrebbe fatta, come abitualmente accade in fiera, a titolo assolutamente gratuito.
L'idea era di far promozione, presentare ed illustrare i prodotti, farli assaggiare e nel caso il cliente decidesse poi di acquistarli venderli (ovviamente emettendo regolare ricevuta fiscale).
Quello che non capisco è questo: ho regolare licenza per l'attività di commercio itinerante, sono disposto (giustamente) a pagare la quota per l'utilizzo del suolo pubblico, effettuo degustazione gratuita di un prodotto che non va in diretta concorrenza ad esercizi commerciali quali bar, chioschi & co., nel caso in cui venda un prodotto emetto regolare ricevuta d'acquisto ma mi sono sentito negare (parlo dell'estate scorsa) la possibilità di farlo.
O meglio, me lo lascerebbero fare ma nelle zone periferiche dove praticamente non c'è passaggio e visibilità pari a zero, poi nei centri mi trovo i venditori con le borse taroccate appoggiate a terra e il banchetto con il gioco dei tre bicchierini.Riassunta la situazione la mia domanda è la seguente: non trattandosi di una attività di commercio (io tra l'altro sono produttore e non acquisto per rivendere) in pianta stabile ma di una serie di soste tra una pedalata e l'altra, avendo tutti i permessi e potendo vendere con regolare ricevuta d'acquisto, non esiste qualche normativa valida a livello nazionale (e quindi prevalente rispetto alla miriade di regolamenti comunali tutti differenti uno dall'altro) o cavillo legale che dir si voglia al quale attaccarsi per risolvere la situazione?
Grazie mille in anticipo a chiunque avrà voglia e modo di chiarirmi la situazione.