Indicativamente direi di sì, ma non sono un avvocato e non conosco tutta la disciplina applicabile alle comunicazioni, quindi non so risponderti.

Per il momento sembra che la rete stia a guardare, in attesa di qualche novità in merito.

Aggiungo anche che penso che il fatto che la lotta allo spam passasse per una disciplina per la protezione del trattamento dei dati personali mi è sempre sembrata una forzatura e credo che sia un bene che almeno in parte non sia più così. Personalmente ritengo che non sia nemmeno giusto considerare un indirizzo email un dato personale, a meno che non sia direttamente associabile ad una persona e penso che la normativa dovrebbe combattere lo spam con meccanismi diversi dal trattamento dei dati personali (anche nei confronti di privati).

Aggiungo un'ultima cosa per me fondamentale: indipendentemente dalla legge c'è da tenere in considerazione comunque la tecnologia. Oggi la tecnologia permette di distinguere abbastanza bene lo spamming e penalizzare pesantemente la "deliverability" degli spammer. I filtri antispam se ne fregano della legge e applicano i loro algoritmi, gestiscono le proprie blacklist e le proprie tabelle di reputazione.