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    france974

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    • Portone di accesso a strada privata

      La mia casa dispone di una pertinenza consistente in un cortile interno accedibile solo dall'appartamento.
      Detto cortile confina per un lato con una strada privata che si collega a quella pubblica di accesso alla mia casa. Detto confine consiste in un muro di mia proprietà.
      Sarebbe mia intenzione realizzare un portoncino pedonabile che mi consenta di entrare/uscire da suddetto cortile con la bici senza passare dall'appartamento. Ne ho diritto?

      Allego un link con disegno:

      www . fotolivorno.net/disegnoperportoncino.jpg

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      F
      france974
    • Detrazione 36%

      Dal 2007 usufruisco della detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione del mio appartamento nel quale ho la residenza. Restano quindi ancora 7 rate di rimborso da percepire.

      Il prossimo anno dovrei cambiare residenza in altra casa non di mia proprietà e vorrei quindi affittare il mio appartamento che rimarrà altrimenti vuoto.

      Potrò ancora usufruire della detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione?
      Potrò ancora usufruire della detrazione fiscale del 19% degli interessi passivi del mutuo?

      grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Donazioni con Paypal

      @r8401 said:

      Dunque...vediamo se ho capito bene... 🙂

      Le donazioni devono essere di MODICO VALORE e cioè non superare i 50 EUR .

      50 euro??? in base a cosa?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Donazioni con Paypal

      Tutto chiaro ma la legge dovrebbe essere scritta senza lasciar spazio ad interpretazioni soggettive.

      Cosa vuol dire "modico valore"? Forse il 10% del mio reddito annuo? perchè non il 9,5% o il 12.4% ? Magari mi sono allargato troppo, forse modico valore è ciò che eccede lo 0,5% del reddito annuo, ma no!... Anche una donazione pari al 30% del tuo reddito annuo mica di cambia la vita no? te la migliora un po'.. ma certamente non ti estingue il mutuo di casa!

      Ed allora cosa diavolo significa ESATTAMENTE modico valore? dove la devo mettere la lancetta?

      E poi il modico valore interessa la singola donazione o la somma annua di tutte le donazioni rispetto al reddito annuo del ricevente?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Donazioni di valore minimo (imposto) x Open Source = vendita = P.IVA ?

      @uforobot said:

      Il mio commercialista mi ha detto che si possono tranquillamente ricevere donazioni senza dover pagare alcuna imposta purchè la singola donazione non sia superiore a 50 euro. Credo che vanno comunque dichiarate tutte ma non c'e' tassazione. Invece oltre i 50 euro unitari fanno parte del normale reddito che presenti a fine anno.

      Dove sta scritto del limite dei 50 euro per singola donazione?
      In quali casi una singola o più donazioni debbono essere dichiarate?

      Se per ipotesi dal mio sito ricevessi un totale di 100mila euro l'anno derivanti da molte piccole donazioni libere e volontarie a fronte di nessun corrispettivo reso sono tenuto a dichiararlo al Fisco?

      Se un barbone col piattino riceve 100 mila euro di carità l'anno in monete da piccolo taglio deve dichiararlo al fisco? non credo proprio.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Donazioni con Paypal

      Nella circolare si fa riferimento alle donazioni di modico valore.

      Una domanda: Modico valore per chi? per il donante o per il ricevente?

      Se ad esempio 1.000 utenti del tuo sito donano 10 euro cadauno, per i singoli donanti la cifra è certamente modica ma ciò che incassa nel complesso il ricevente (10.000 euro) modica non è!

      Se poi gli utenti donanti non sono mille ma diecimila o centomila come si configura fiscalmente la sommatoria di tutte queste piccole donazioni?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      Ho aperto questo argomento quasi un anno fa ed ancora ne stiamo discutendo.

      Dice bene Bmastro, l'argomento è stato trattato e sviscerato approfonditamente e solo l'interpello taglierebbe la testa al toro.

      Resta ancora senza una risposta la mia domanda iniziale:

      Quelli della Yogunet ( www .yogunet .com ) hanno o no trovato la soluzione su misura per i microwebmaster nel rispetto della legge? Il sito è ancora attivo e non mi risulta quindi sia stato "attenzionato" dalla GdF.

      Per sapere chi siano e cosa fanno basta leggersi i primissimi post.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • adsense e partita IVA

      Salve a tutti,

      Lo so che questo è un argomento supergettonato ma penso e spero di poter apporre un utile contributo.

      Recentemente mi sono imbattuto in questo sito: http://www.yogunet.com/
      il quale offre la possibilità di guadagnare con ad-sense senza partita IVA.

      Vi riporto pari pari il meccanismo cosi' come spiegato sul sito:

      *Il servizio Webmaster Easy è basato sul particolare contratto che si sottoscrive tra Yogunet (Sicuro.net S.r.l.) ed il webmaster. Questo particolare contratto, di cessione degli spazi pubblicitari , permette al webmaster di continuare a gestire il suo sito e guadagnare, senza che però il suo operato ricada nell'ambito dell'attività professionale, per la quale è sempre necessaria una partita iva. *
      Yogunet (Sicuro.net S.r.l.) si occupa integralmente della gestione degli spazi pubblicitari , utilizzando i propri circuiti all'interno del sito dell'iscritto e corrispondendo essa stessa gli utili derivanti dal traffico di competenza del Webmaster.

      In virtù di tale contratto i guadagni percepiti si classificano esclusivamente come concessione a favore della società di un “diritto di fare”, con espressa esclusione per il webmaster di ogni coinvolgimento nell’attività commerciale posta in essere dalla società stessa.
      Gli introiti vengono pagati con ritenuta d'acconto e possono essere dichiarati sotto la voce "Redditi diversi: obblighi di fare, non fare, permettere".

      A livello operativo dopo aver firmato il contratto è sufficiente sostituire il nostro ID (dentro il codice html degli annunci) con quello della società in questione.

      qui c'e' un parere legale: http://www.yogunet.com/docs/parerelegale.pdf

      Vorrei sapere se qualcuno di voi lo conosce già e lo ha provato.
      Io sto valutando l'opportunità di iscrivermi e vorrei sentire altre opinioni.

      grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      @lodiablo said:

      Ma continuare a dire che un sito sia un prodotto editoriale, quando è sancito e chiaro, che non si tratta di un prodotto editoriale se non vi sono aggiornamenti continui...ecc, e continuare a dire che i nostri controesempi sono solo delle metafore che non hanno nulla in comune con il problema in esame mi sembra veramente ridicolo.

      Confondi il concetto di prodotto editoriale con quello di testata giornalistica.

      Tutti i siti o blog sono PRODOTTI EDITORIALI, e solo allorquando vengano aggiornati con periodicità sono equiparati a TESTATE GIORNALISTICHE e necessitano quindi di registrazione in Tribunale e Direttore Responsabile iscritto all'albo. Ma questo prescinde dal concetto di reddittività.

      Se un prodotto editoriale (non necessariamente testata giornalistica) produce reddito, fosse anche solo un euro, questo deve essere tassato nella dovuta forma.

      Ed è altrettanto chiaro che il reddito prodotto da un sito/blog che ospita adsense non è di affitto di spazi o programmazione ma è legato al successo, in termini di click, degli stessi annunci pubblicitari visualizzati nel proprio prodotto editoriale.

      Si è parte attiva della campagna pubblicitaria, inserendo i codici e lavorando sul loro posizionamento affinchè gli annunci abbiano il massimo rendimento, non determinabile come in ogni attività imprenditoriale.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      Il problema non è avere torto o ragione. Moralmente ripeto, hai ragione da vendere ma tutto questo non centra nulla con l'eventuale accertamento fiscale della Guardia di Finanza che applica le normative vigenti.

      Un sito web o un blog è senz'altro giuridicamente un prodotto editoriale
      *(1. Per «prodotto editoriale», ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici. - **Legge 7 marzo 2001, n. 62 *Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416)

      Se su un tuo prodotto editoriale esponi pubblicità, direttamente scegliendoti il cliente, o indirettamente affidandoti ad una concessionaria (leggasi Google) tu stai facendo impresa come qualsiasi proprietario di giornale cartaceo.

      Non importa se i tuoi guadagni sono minimi, ripeto dipende dalla tua capacità di attirare visite.

      Se il tuo blog/sito conta 30 visite giornaliere probabilmente non arriverai al dollaro al giorno ma se ne conta 5 milioni allora statisticamente è probabile che ne guadagnerai molti di più. Ma in tutti e due i casi per il Fisco stai facendo comunque impresa, quello che cambia è la dimensione del giro di affari.

      Per lavoro occasionale si intende non già l'occasionalità dei pagamenti ma la modalità di prestazione del servizio (pubblicitario) che è continuativa nel tempo e quindi al di fuori di regime fiscale della ritenuta d'acconto.

      La tassazione dei guadagni da adsense quindi, fino a quando non verranno cambiate le norme è da considerarsi reddito di impresa.

      Che poi la G.d.F. abbia di meglio da fare che pizzicare piccoli webmaster da 30 dollari il mese è un altro discorso.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      Il problema non è avere torto o ragione. Moralmente ripeto, hai ragione da vendere ma tutto questo non centra nulla con l'eventuale accertamento fiscale della Guardia di Finanza che applica le normative vigenti.

      Un sito web o un blog è senz'altro giuridicamente un prodotto editoriale
      *(1. Per «prodotto editoriale», ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici. - **Legge 7 marzo 2001, n. 62 *Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416)

      Se su un tuo prodotto editoriale esponi pubblicità, direttamente scegliendoti il cliente, o indirettamente affidandoti ad una concessionaria (leggasi Google) tu stai facendo impresa come qualsiasi proprietario di giornale cartaceo.

      Non importa se i tuoi guadagni sono minimi, ripeto dipende dalla tua capacità di attirare visite.

      Se il tuo blog/sito conta 30 visite giornaliere probabilmente non arriverai al dollaro al giorno ma se ne conta 5 milioni allora statisticamente è probabile che ne guadagnerai molti di più. Ma in tutti e due i casi per il Fisco stai facendo comunque impresa, quello che cambia è la dimensione del giro di affari.

      Per lavoro occasionale si intende non già l'occasionalità dei pagamenti ma la modalità di prestazione del servizio (pubblicitario) che è continuativa nel tempo e quindi al di fuori di regime fiscale della ritenuta d'acconto.

      La tassazione dei guadagni da adsense quindi, fino a quando non verranno cambiate le norme è da considerarsi reddito di impresa.

      Che poi la G.d.F. abbia di meglio da fare che pizzicare piccoli webmaster da 30 dollari il mese è un altro discorso.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      Pur condividendo da un punto di vista morale ciò che dici, e cioè che un webmaster non possa essere paragonato, nella maggior parte dei casi, ad un imprenditore, ciò non trova riscontro nell'applicazione delle norme.

      A fronte di un semplice "inserimento di codici html nel proprio blog o sito" si può guadagnare da zero a centinaia di migliaia di dollari l'anno, tutto dipende dalla bravura del webmaster, come del resto in ogni attività imprenditoriale (leggasi rischio di impresa).

      Il Fisco attualmente non prevede la fattispecie giuridico/fiscale di *ricavi minimi da attività di gestione di sito web *perchè per la legge semplicemente non esistono attività lucrative amatoriali.

      Che ci piaccia o no, l'Agenzia delle Entrate assimila ogni guadagno di tipo continuativo attaverso la gestione di propri beni e mezzi come attività imprenditoriale, a prescindere dall'entità dei ricavi o dal tempo dedicato per ottenerli.

      Il fatto poi che non sei tu a determinare i prezzi ed il contenuto della pubblicità non preclude minimamente il fatto che stai comunque facendo impresa. Stai semplicemente attenendoti ad un preciso accordo commerciale stipulato con Google spa che prevede questo, a fronte del quale ottieni dei guadagni.

      Guadagni che per inciso sono:

      • Continuativi nel tempo e quindi non occasionali,
      • Non derivanti da lavoro dipendente.
      • Non derivante da lavoro autonomo in quanto l'attività non è quella del programmatore per conto Google ma nell'esposizione, in un proprio prodotto editoriale (leggasi sito/blog), di messaggi pubblicitari per conto terzi.
      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      Pur condividendo da un punto di vista morale ciò che dici, e cioè che un webmaster non possa essere paragonato, nella maggior parte dei casi, ad un imprenditore, ciò non trova riscontro nell'applicazione delle norme.

      A fronte di un semplice "inserimento di codici html nel proprio blog o sito" si può guadagnare da zero a centinaia di migliaia di dollari l'anno, tutto dipende dalla bravura del webmaster, come del resto in ogni attività imprenditoriale (leggasi rischio di impresa).

      Il Fisco attualmente non prevede la fattispecie giuridico/fiscale di *ricavi minimi da attività di gestione di sito web *perchè per la legge semplicemente non esistono attività lucrative amatoriali.

      Che ci piaccia o no, l'Agenzia delle Entrate assimila ogni guadagno di tipo continuativo attaverso la gestione di propri beni e mezzi come attività imprenditoriale, a prescindere dall'entità dei ricavi o dal tempo dedicato per ottenerli.

      Il fatto poi che non sei tu a determinare i prezzi ed il contenuto della pubblicità non preclude minimamente il fatto che stai comunque facendo impresa. Stai semplicemente attenendoti ad un preciso accordo commerciale stipulato con Google spa che prevede questo, a fronte del quale ottieni dei guadagni.

      Guadagni che per inciso sono:

      • Continuativi nel tempo e quindi non occasionali,
      • Non derivanti da lavoro dipendente.
      • Non derivante da lavoro autonomo in quanto l'attività non è quella del programmatore per conto Google ma nell'esposizione, in un proprio prodotto editoriale (leggasi sito/blog), di messaggi pubblicitari per conto terzi.
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      F
      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      @i2m4y said:

      Non capisco: gli editori che guadagnano in pubblicità sulle loro riviste in realtà non dovrebbero identificare tali guadagni come discendenti da servizi pubblicitari prestati bensì come guadagni da stampa tipografica offset KZ25 a 256 colori su carta da 40gr/al mq per 3 moduli e mezzo con rilegatura sulla sinistra ?????
      Sappiamo tutti che non è così.

      Voler dire che guadagno con adsense perchè scrivo un po' di codice sul mio sito mi sembra che sarebbe un inquadramento del genere.
      Il che mi sembra, personalmente, davvero lontano dalla realtà, ma magari sbaglio.

      Paolo

      A tutto questo è da aggiungere che una prestazione professionale può essere pagata anche in più trance, come dice Kurk ma è chiaro che l'importo deve essere definito sin dall'inizio.

      Ipotizzando che l'utente svolga una prestazione informatica inserendo il codice dell'annuncio sul proprio sito, bene quanto vale questa prestazione? la quale ripeto, viene effettuata una tantum all'atto di inserimento del codice e non dietro incarico di Google ma bensì autonomamente dall'utente in base a proprie valutazioni imprenditoriali, di marketing e grafiche.

      Di certo non può essere parametrizzata ai numeri di click sugli annunci perchè è chiaro che non si tratterebbe più di prestazione informatica ma di compartecipazione ai ricavi pubblicitari di Google.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      @i2m4y said:

      Non capisco: gli editori che guadagnano in pubblicità sulle loro riviste in realtà non dovrebbero identificare tali guadagni come discendenti da servizi pubblicitari prestati bensì come guadagni da stampa tipografica offset KZ25 a 256 colori su carta da 40gr/al mq per 3 moduli e mezzo con rilegatura sulla sinistra ?????
      Sappiamo tutti che non è così.

      Voler dire che guadagno con adsense perchè scrivo un po' di codice sul mio sito mi sembra che sarebbe un inquadramento del genere.
      Il che mi sembra, personalmente, davvero lontano dalla realtà, ma magari sbaglio.

      Paolo

      A tutto questo è da aggiungere che una prestazione professionale può essere pagata anche in più trance, come dice Kurk ma è chiaro che l'importo deve essere definito sin dall'inizio.

      Ipotizzando che l'utente svolga una prestazione informatica inserendo il codice dell'annuncio sul proprio sito, bene quanto vale questa prestazione? la quale ripeto, viene effettuata una tantum all'atto di inserimento del codice e non dietro incarico di Google ma bensì autonomamente dall'utente in base a proprie valutazioni imprenditoriali, di marketing e grafiche.

      Di certo non può essere parametrizzata ai numeri di click sugli annunci perchè è chiaro che non si tratterebbe più di prestazione informatica ma di compartecipazione ai ricavi pubblicitari di Google.

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      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      Dal punto di vista morale hai perfettamente ragione, ma ti sei risposto da solo, non è un problema di Google accertare fatti e situazioni che sono interesse esclusivo della controparte contrattuale e competenza del Fisco Italiano.

      Vedi, gli americani sono calvinisti anche in queste cose. Il loro sistema pone al centro la libertà dell'individuo e non si sognerebbe mai di ostacolare in via preventiva la libera iniziativa. Però, non ti far beccare con le mani nella marmellata perchè allora sono guai seri.

      Li non hanno i nostri politici, per falso in bilancio si va in galera perdavvero e senza indulti!

      E' chiaro che se Google in Italia obbligasse l'inserimento della partita IVA in fase di registrazione probabilmente dimezzerebbe le iscrizioni, ed i relativi guadagni.
      Ed è altrettanto chiaro che la Guardia di Finanza ha ben altro da fare che rincorrere ragazzini da 10euro al mese di adsense.

      postato in Consulenza Fiscale
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      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      Dal punto di vista morale hai perfettamente ragione, ma ti sei risposto da solo, non è un problema di Google accertare fatti e situazioni che sono interesse esclusivo della controparte contrattuale e competenza del Fisco Italiano.

      Vedi, gli americani sono calvinisti anche in queste cose. Il loro sistema pone al centro la libertà dell'individuo e non si sognerebbe mai di ostacolare in via preventiva la libera iniziativa. Però, non ti far beccare con le mani nella marmellata perchè allora sono guai seri.

      Li non hanno i nostri politici, per falso in bilancio si va in galera perdavvero e senza indulti!

      E' chiaro che se Google in Italia obbligasse l'inserimento della partita IVA in fase di registrazione probabilmente dimezzerebbe le iscrizioni, ed i relativi guadagni.
      Ed è altrettanto chiaro che la Guardia di Finanza ha ben altro da fare che rincorrere ragazzini da 10euro al mese di adsense.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      Il fatto che la prestazione sia esente IVA in quanto a favore di soggetto extracomunitario non cambia di una virgola la questione, ossia che trattasi comunque di attività imprenditoriale e non di libera professione.

      Ad ogni modo visto che sei convinto di quello che dici e considerato che stai già fatturando i guadagni adsense come "generiche prestazioni informatiche" è inutile polemizzare ulteriormente, ognuno rimanga della propria opinione.

      Ti pregherei solamente, nel caso ricevessi un accertamento dalla Guardia di Finanza, di farci sapere il risultato in modo da condividere la tua esperienza con il forum.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: Ulteriori considerazioni per Adsense e impresa

      Il fatto che la prestazione sia esente IVA in quanto a favore di soggetto extracomunitario non cambia di una virgola la questione, ossia che trattasi comunque di attività imprenditoriale e non di libera professione.

      Ad ogni modo visto che sei convinto di quello che dici e considerato che stai già fatturando i guadagni adsense come "generiche prestazioni informatiche" è inutile polemizzare ulteriormente, ognuno rimanga della propria opinione.

      Ti pregherei solamente, nel caso ricevessi un accertamento dalla Guardia di Finanza, di farci sapere il risultato in modo da condividere la tua esperienza con il forum.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      france974
    • RE: adsense e partita IVA

      @ignatz said:

      Bene,
      comunque, al di là di ogni ipocrisia,
      a Google non gli frega se non gli mandi la fattura
      e ti paga lo stesso,
      ossia accetta miliardate di "lavoro nero".

      Data la sua eticità presunta, Google dovrebbe specificare chiaramente che il servizio, per essere svolto in maniera legale in Italia, è aperto solo ai possessori di partita iva. Altrimenti Goolge è complice degli evasori, come il datore di lavoro che assume senza contratto e il lavoratore che accetta l'incarico: entrambi non sono i regola.

      ciao

      Google non è un datore di lavoro ma un partner commerciale con il quale si firma un contratto di cessione di spazi pubblicitari, nessun rapporto quindi di lavoro dipendente.

      Inoltre ha sede ed opera in California e non deve rispondere al Fisco Italiano ma solo a quello americano che evidentemente segue altre procedure per l'accertamento del reddito. Reddito che, per inciso, non proviene dal webmaster, il quale rappresenta invece una spesa e non un guadagno, ma dagli inserzionisti, verso i quali produrrà debita documentazione fiscale per i pagamenti ricevuti.

      Lo chiami "tecnicismo", perché non ne capisci il funzionamento. Ma credimi, Adsense funziona come da me descritto.

      Ti assicuro che comprendo sia il funzionamento di adsense che del linguaggio di programmazione javascript.
      Ciò che affermo inoltre è comprovato dal parere di vari commercialisti, che ti invito a consultare, e dalla stessa Agenzia delle Entrate con la quale ho già avuto modo interloquire più volte.

      L'oggetto del contratto firmato virtualmente con Google riguarda la pubblicazione sulle tue pagine web di annunci pubblicitari per i quali ricevi dei compensi proporzionali ai click sugli stessi.

      Mi sembra come minimo fantasioso spacciarli per "lavoro di programmazione" quando il codice viene inserito soltanto la prima volta mentre i ricavi si susseguono teoricamente all'infinito.

      Quale prestazione professionale prevede un pagamento non certo sia nella quantità che nella durata!?!?

      Ti invito ad inviare un quesito all'Agenzia delle Entrate spiegando loro che fatturi a Google i ricavi publicitari da adsense come "prestazioni informatiche" e farci sapere cosa ti rispondono!

      postato in Consulenza Fiscale
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      france974