Ho un'associazione no profit, l'attività commerciale oramai diventa prevalente per cui perdo i requisiti per i benefici degli enti no profit, come mi comporto?
Posso d'ora in poi operare con una contabilità semplificata (come una qualsiasi altra piccola impresa commerciale sas o snc) sempre sotto il nome della mia associazione?
Oppure devo obbligaotriamente trasformare l'associazione?
Oppure ancora devo chiudere l'associazione e aprire un'attività commerciale da zero?
Sono 3 opzioni possibili (credo), non so quale sia giusto scegliere.
Grazie

Ciao a tutti, avrei una questione da porre: il tariffario dei dottori commercialisti non è molto chiaro riguardo alla tariffa da applicare ad una consulenza. Esempio: *sono un dott.comm. abilitato, ho svolto una consulenza di 3 ore ad un cliente, voglio addebitargli la prestazione, a quale articolo mi devo riferire? *Quello che mi sembre più attinente sembra l'art.26 che ha una tabella dove ci sono dei massimi e minimi orari, ma sinceramente non penso che sia quello visto che parla di 12/13 euro all'ora e mi sembra pochino. Come faccio a quantificare in moneta la prestazione?
Si tratta di una consulenza per un cliente che vuole aprire una società, quindi "consulenza iniziale pre-costituzione società".
Stesso problema ho trovato a quantificare la prestazione di assistenza nel caso voglia aprire partita iva al cliente e iscriverlo alla camera di commercio, dove trovo queste prestazioni all'interno del tariffario???
Grazie

Salve,
se degli avvocati che già pagano la cassa previdenziale forense, vogliono costituire una SAS...con riguardo all'obbligo di iscrizione all'INPS come si fa? Non c'è nessun obbligo perchè già pagano la cassa forense...no? Quindi in sostanza la parte più pesante dei costi di costituzione iniziale (più di 2.500 euro di INPS) la si evita...no?
Grazie

Ciao a tutti, avrei due domande da porvi:

1. Che differenza c'è tra "società aperte che ricorrono al capitale di rischio" e "società chiuse che non fanno ricorso al capitale di rischio"?

2. Le SPA che hanno azioni quotate in borsa sono considerate società che fanno ricorso al capitale di rischio?

Grazie ragazzi e buone feste!!! :1145963735-Party (5

Ragazzi riporto su questa cartella per chiedervi: "E' ancora possibile scaricare il 19% dei costi di un Master Universitario oppure è cambiato qualcosa con l'ultima finanziaria?".
Sto per iniziare un Master tenuto da una nota Università italiana e al momento dell'iscrizione mi hanno garantito la detrazione del 19% dei costi. Tra l'altro deduco che se pago la prima rata entro il 2007 avrò il rimborso col 730 entro Luglio 2008 mentre la seconda rata che pagherò nel 2008 avrò il rimborso l'anno successivo nel 2009? E' così?
Grazie

Incredibile!!! :bho:
Sono stato all'agenzia delle entrate...ho portato regolare denuncia della questura del 21/12/2003...i documenti della rottamazione di aprile 2004...e loro cosa mi dicono? Che la rottamazione doveva esser fatta entro febbraio!!!!
Ma se ho ritrovato la macchina ad aprile come facevo a fare la rottamazione a febbraio!!! Cosa mi rottamavo????
Tra l'altro ho pure speicificato che io non ho mai ritrovato la macchina intera ma solo la scocca senza nient'altro...tutto era stato smontato e rubato.
Ma è incredibile!!! E' vergognoso!!! Ora che diavolo faccio? :bho:

L'art.25 del DPR 29/09/1973, n.602, dispone che:
"Il concessionario notifica la cartella di pagamento, al debitore iscritto a ruolo, a pena di decadenza entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo, per le somme dovute in base agli accertamenti dell'Ufficio".

Il caso: mi era stata rubata la macchina il 21/12/03, mi è arrivato il 4 Ottobre 2007 a casa un atto di accertamento e di irrogazione sanzioni per bollo non pagato nell'anno 2004.
Secondo voi è applicabile al mio caso la prescrizioe di cui sopra? L'atto non mi doveva esser notificato entro il 31/12 del secondo anno successivo al 2004? Oppure quell'articolo vale solo per le imposte dirette e il bollo auto ha una diversa prescrizione?
Thanx

E comunque nel caso di poche centinaia di euro al mese secondo me non è importante che ci sia un regime agevolato o meno, tempo fa avevo fatto due calcoli con mia sorella (che aveva lo stesso problema) e alla fine si è aperta la partita iva "ordinaria" perchè alla fine il forfettario non dava degli effettivi vantaggi per una persona che fatturava pochissimo in un anno. Sul piano delle imposte dirette poi non mi ero posto nemmeno il problema visto che sarebbe stata di sicuro al di sotto dei limiti minimi reddituali.
Come spesa ha dovuto sostenere la cassa degli avvocati...in questo caso l'inps...ma non so come siano i minimali.

Sostanzialmente è un metodo alternativo allo "storico" che è basato sull'imposta dovuta nel periodo d'imposta precedente. In base al previsionale il contribuente fa una stima del reddito che andrà a produrre nel perio do d'imposta che si considera, e dunque delle correlate imposte. Ovvio che si corre il rischio che l'acconto versato in misura minore al dovuto provochi una sanzione del 30% sulle somme ancora da corrispondere.

@lorenzo-74 said:

Ciao Fernandez.
Però 300 euro mensili coincidono con 3600 euro annui... a meno che la stanza la affitti per brevi periodi.
Dai più info

Ecco, dopo un anno di affitto, dovrei calcolare l'85% e pagare le tasse su quell'importo? Ma il limite minimo per non pagar tasse non è più elevato dell'85% di 3.600 euro? E soprattutto se sono al di sotto del limite minimo dovrò ugualmente fare la dichiarazione dei redditi Unico 2008?

Ciao a tutti, una domanda:
una persona senza reddito affitta una stanza a 300 euro mensili, deve presentare l'Unico 2008 obbligatoriamente? Nel rigo dei fabbricati dovrà mettere il maggiore tra l'85% del canone annuo a la rendita catastale e su questo pagar le tasse? E' giusto? Ma a occhio e croce con 300 euro al mese dovrebbe rientrare sotto il minimo per non pagar tasse...è vero? O addirittura sotto i 2.840,51 euro per restare a carico dei genitori...risolvete questi miei atroci dubbi...grazie mille a tutti sin d'ora.

Buongiorno a tutti.
Un avvocato emette una fattura, ha un imponibile, l'iva, e poi un importo di "spese vive", cioè spese che ha anticipato per conto del cliente e che sono escluse dall'iva per l'art.15 DPR 633/72.
La domanda che vi pongo è: nel calcolo del reddito ai fini IRPEF, queste anticipazioni segnate in fattura come "spese vive", vanno poste tra i ricavi per cui sono a tutti gli effetti imponibili irpef oppure siccome sono dei soldi anticipati di tasca propria e rimborsati poi, non devono essere considerati ricavi imponibili?
Grazie.
Buone vacanze...per chi le ha!!! :(:x
Fernandez

Ciao a tutti.
Mia sorella è neoabilitata avvocato, pensavo di consigliarle un regime forfetario visto che non prevede di detrarsi tante spese durante l'esercizio.
Una domanda: ma col regime forfetario nelle fatture emesse non deve evidenziare la ritenuta d'acconto? Oppure va posta ugualmente nonostante poi in sede di versamento d'imposta pagherà un tanto fisso forfetario?
Grazie
Fernandez

@fab75 said:

Ciao Fernandez,
tua sorella dovrà compilare solo il modello UNICO 2008 per i redditi che percepirà nel corso del 2007.
Non mi risulta vadano dichiarati i redditi come scrutatore.

Fabrizio

Grazie mille...Fabrizio sei stato gentilissimo.
Per quanto riguarda invece i redditi come scrutatore anche io avevo la medesima opinione. Grazie ancora.

Salve,
mia sorella si è abilitata alla professione di avvocato quest'anno, ha aperto la partita iva nel mese di Febbraio ma non ha ancora fatturato nulla praticamente. Deve presentare il Modello Unico e la dichiarazione iva ugualmente ora al 31/07/07? Oppure lei dovrà "regolare" col fisco esclusivamente con l'Unico 2008 per i redditi che percepirà in questo esercizio 2007?

E poi una curiosità: se ho partita iva e percepisco un compenso come scrutatore alle elezioni, devo dichiarare anche questo tipo di reddito?

Grazie a tutti.
Fernandez

Grazie mille. Ora cerco di capire qualcosa da questo sito "economistas"...che Dio me la mandi buona.

Buongiorno a tutti voi.
Lavoro presso uno studio di Dottore Commercialista, non ho ancora sostenuto l'esame di Stato per l'abilitazione alla professione ma oramai...siamo a buon punto. Avrei una domanda da porVi: visto e considerato che, dopo essermi abilitato, mi piacerebbe fare un'esperienza all'estero, potreste dirmi quale è la professione corrispondente al Dottore Commercialista in Italia? Mi interessa in particolar modo la Spagna ed eventualmente la Francia. Ho avuto varie esperienze in Spagna ma non ho mai capito se esiste una professione analoga alla nostra, come si opera, se esiste un albo professionale, se posso esercitare pur essendo iscritto al nostro albo, insomma...chi sa metta un suo contributo se possibile.
Grazie mille.