@valentina83 said:
Prima dell'esplosione di Google, quando ancora c'era Lycos e si usava Virgilio, chi aveva un sito non pensava ad altro che a creare contenuti di qualità. Si scriveva bene, senza considerare la key density. Senza considerare nemmeno le keyword, in realtà (adesso sarebbe impossibile, lo so).
Beh insomma, prima dell'esplosione di google (ma anche i primi anni di google stesso), c'erano siti con parole nascoste o di colore uguale allo sfondo per far salire i siti nelle serp, e tante altre tecniche che oggi vengono definite black hat che permettevano a siti inutili di apparire ai primi posti.
Si scriveva meglio, questo è vero, se scrivi senza vincoli scrivi sicuramente meglio che non quando sai che la key principale deve essere nel titolo e poi apparire nel corpo del contenuto almeno 2-3-4 volte, e che i grassetti vanno dosati sulle key, ecc ecc... e questo è ovviamente una colpa di google.
Ma la cosa fondamentale è che oggi nessuno "regala" link, per il semplice fatto che tutti sanno che sono importanti.
@valentina83 said:
Ora tutto è cambiato, ma credo che ragionare come a quei tempi non farebbe male. Perché se tutti dicono "novità", la novità non è più tale. Se tutti scrivono le stesse cose, quelle cose sono noiose e nessuno le vuole condividere.
Secondo me la cosa che veramente è cambiata, è la concorrenza. Oggi google si può permettere di decidere quali sono i siti migliori senza preoccuparsi di farlo bene o male, non ha concorrenza e decide lui come DEVE evolversi il "mercato". 10 anni fa, e anche di più, i motori erano tanti, quindi anche i siti avevano più possibilità di posizionarsi, e questo ti dava la possibilità di non dover seguire pedissequamente le direttive di un motore di ricerca.
Per quanto riguarda il fatto che "tutti scrivono le stesse cose", c'è da ricordare che anni fa i "player" erano molti meno, in alcuni casi (parlo del segmento italiano) i grossi editori non avevano ancora un sito, e se ce l'avevano non lo usavano come oggi. Adesso il mercato è praticamente saturo, e non si riesce nemmeno a distinguere a volte, chi scrive e chi fa content farming con gli rss degli altri.
@valentina83 said:
Quindi, quello che credo sia davvero utile, è scrivere BENE. Si inizierebbero a vedere contenuti buoni, sul serio. Così buoni da generare backlinks naturali, perché il passaparola è la più potente forma di sponsorizzazione. E questo lo sappiamo tutti.
In conclusione, direi che con il tempo si possono ottenere backlinks ottimi. Il trucco sta solo nel produrre ottimi testi.
Tu dici il vero, la chiave dovrebbe essere "Scrivere BENE", ma il mercato è fatto per far girare i soldi e non le parole, e per come è messo oggi, con un monopolio di big G, a vincere sarà sempre e solo il player che potrà permettersi di investire soldi per aumentare il traffico (nel modo intelligente ovviamente, e non con traffico cinese da un euro a tonnellata).