Salve,
è noto, se non mi sbaglio, che il libero professionista non emette una semplice fattura con IMPONIBILE+IVA ma una versione con IVA-RITENUTA-RIVALSA INPS 4%.
Ringrazio in anticipo chi potrà spiegare come si imposta quest'ultima e come si calcola, può essere utile a me come a tanti altri neofiti e allergici all'aritmetica!
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evandro.curreli
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La fattura dei liberi professionisti
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RE: Partita Iva - Artista
@Entropy-Art said:
Salve a tutti,
ho qualche dubbio in merito all'apertura della partita iva...
Sono studentessa e mi occupo di arte, per arte intendo dalla pittura alla web art.. perciò senza una categoria specifica di appartenenza..
I lavori che mi vengono proposti più che occasionali sono casuali, perciò non ho la possibilità di calcolare in anticipo un possibile reddito annuo..
La maggiorparte delle volte devo declinare le proposte perchè in assenza di partita iva non posso fatturare lavori che superano i 5000 euro... (credo)
Per esempio, se mi viene proposta la realizzazione di un sito e-commerce (la quale non è proprio gratuita) mi viene richiesto il possesso di partita iva..(con la quale si designa anche una certa professionalità)..
Domande:- Se aprissi una partita iva sotto quale categoria mi dovrei iscrivere? Immagino che la professione di "Artistachefaunpòditutto" non esista..
- Quali costi devo sostenere aprendo una partita iva? E se in un anno non fatturo niente? ovviamente non lo posso sapere in anticipo..
- eventualmente chiudere la partita iva comporta costi ulteriori?
- nel mio caso sarebbe meglio la ritenuta d'acconto? e se un singolo lavoro supera i 5000 Euro?
- quali costi posso scaricare? uso dai colori ad olio ai sensori per l'interazione ambientale..
....chiedo perdono per le domande ma sono completamente ignorante in materia...
Grazie in anticipo...Guarda io ti parlo da tecnico e artista cinetelevisivo e multimediale(oltre che ancora studente universitario).Ho lavorato con le ricevute di prestazione occasionale sino al raggiungimento del massimale dei 5.000 euro, dopo di che avrei dovuto fare l'iscrizione alla Gestione separata dell'inps e proseguire ma ho preferito iniziare un discorso come libero professionista, ho chiesto la partita iva (gratis) all'Agenzia delle entrate, ora comincio a emettere le fatture speciali con l'Iva, la ritenuta, la rivalsa Inps. Se non hai una vera continuità di lavoro, non hai sede e grandi spese in attrezature non ti consiglio la forma di ditta individuale, io ho chiuso perché non ce la faccevo più a pagare più di 2.300 euro all'anno di Inps+l'Inail e l'iscrizione all'albo degli artigiani. Quando sarà il momento e potrò permettermi di fare veramente impresa tornerò su quei passi, che mi garantiscono anche più sicurezza nel versante pensionistico. Intanto se lavori da libero professionista non c'è neppure l'obbligo dell'Enpals, a meno che non
Io non sono esperto, ma posso esporre la mia esperienza, tutto quì, e non sai quanto ho imparato dagli errori e dalle ingenuità iniziali.;) -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Si, puoi... Non so in che termini e come funziona praticamente la cosa perchè non ho ancora approfondito l'argomento col mio commercialista...
Bene! ora tutte le nostre discussioni serviranno anche a chiarire le idee a tanti altri colleghi confusi e quasi rassegnati.;) TANTI AUGURI A TUTTI I COLLEGHI, CHE PRESI DALLA PASSIONE PER LA LORO PROFESSIONE NON SI ARRENDERANNO MAI DIFFRONTE ALLE DIFFICOLTA'.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Non guardare alla definizione che trovi nella gestione separata INPS... Come libero professionista sei tenuto a rirspettare un eventuale contratto stipulato tra te e il committente ma non hai nessun vincolo di esclusività...
Le definizioni di libero professionista e parasubordinato sono diverse...
Con il termine libero professionista si indica un lavoratore che, avendo una professionalità acquisita tramite percorsi di istruzione o per esperienza pregressa, fornisce la stessa a vari clienti senza avere datori di lavoro.
In questo senso, quindi, il libero professionista è il capo di sé stesso.Il parasubordinato Per lavoro parasubordinato s?intende una tipologia di rapporti di lavoro con una struttura giuridica particolare, talvolta vicina per caratteristiche al lavoro subordinato e altre volte a quello autonomo. Si tratta, infatti, di forme di collaborazione svolte continuativamente nel tempo, coordinate con la struttura organizzativa del datore di lavoro, senza vincolo di subordinazione. Sono considerati lavoratori parasubordinati:
- i lavoratori a progetto;
- i collaboratori occasionali la cui prestazione ha il carattere della continuità e sia resa per un massimo di 30 giorni nel corso dell?anno solare con lo stesso committente e il compenso percepito nel medesimo anno solare non sia superiore a 5.000 euro.
Per i lavoratori parasubordinati è prevista, dalla Legge 335/95 art. 2, l?iscrizione alla Gestione Separata Inps, mediante il versamento di un contributo che è pari al 17,80%, di cui 1/3 a carico del lavoratore e 2/3 a carico del committente.
Anche i lavoratori autonomi che non risultano iscritti ad altro Istituto Previdenziale devono iscriversi alla Gestione Separata Inps. In questo caso il versamento è interamente a carico del lavoratore....
Non so come ringraziare, se penso alla confusione che avevo in testa prima di iscrivermi al forum!...ora tutto mi sembra chiaro, non mi resta che fissare appuntamento col commercialista e portare avanti il discorso.
Sai se si può anche usufruire di prestazioni occasionali di terzi, che mi rilascino ricevuta o fattura (ritenuta d'acconto o iva)?:? -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Beh, se sei "libero" professionista mi sembra difficile che qualcuno possa vincolarti a lavorare per sé e basta... anche perché da libero professionista il tuo unico obbligo nei confronti del committente è eseguire il lavoro professionalmente, ad arte, nei tempi concordati e per la cifra concordata... non sei voncolato né a lavorare solo con lui, né ad orari né a un sacco di altre cose ma anche la resposabilità di quello che fai grava solo su te stesso e non sul committente)
fatti consigliare dal tuo commercialista su come comportarti eventualmente coi committenti... per quelli di cui mi fido ho deciso che andrò tranquillo... con quelli che non conosco preparerò dei bei contrattini scritti da firmare prima di muovere un dito...
Io ho già avuto esperienze con clienti che ti fanno preparare un lavoro per mesi, investi tempo denaro, richiedi preventivi, fai dei viaggi e due giorni prima di consegnare il lavoro ti mollano lì...
io chiederò una consulenza al mio commercialista su come tutelarmi in ogni eventualità e ti consiglio di fare lo stesso...meglio spendere prima che rimetterci dopo...
Coi tempi che corrono mi pare giusto il ragionamento, ma da liberi professionisti sai se entriamo nell'ambito dei lavoratori parasubordinati?
E' su questa categoria che rientrano strani vincoli, se non sbaglio è come essere dei PARAdipententi esterni a un'impresa. Quì mi sfugge qualcosa, meglio fare una considerazione. Allego una descrizione sui requisiti dei parasubordinati. ?!?!? ma ho notato che c'è distinzione tra professionista e collaboratore.Parasubordinati
CHI SONO
I lavoratori parasubordinati sono quei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata che hanno redditi derivanti da:
collaborazione coordinata e continuativa o a progetto
attività professionale
lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
vendita a domicilio (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
associazione in partecipazione
Parasubordinati -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Ho fatto i salti mortali insieme alla mia commercialista per capire qualcosa di enpals (perchè anche per lei l'argomento è nuovo) e inps e alla fine abbiamo sentito sia la sede centrale inps che quella enpals a roma, ho anche contattato qualcuno dei miei colleghi per laovra in cooperativa e quello che ne è venuto fuori è questo...
Come libero professionista non puoi essere iscritto all'enpals perchè il singolo professionista (se non musicista o attore) non può iscriversi... E' il suo datore di lavoro che deve iscriverlo... (quindi conferma quello che avevi scritto nel tuo primo post)... Quindi il professionista deve iscriversi all'inps gestione separata... La questione però è che, nel nostro caso, avremo comunque una doppia posizione...
Se lavori con un soggetto (privato, azienda, un fotografo) che non è soggetto a versare ai suoi dipendenti contributi enpals o lavori per un evento che non richiede agibilità enpals... versi all'inps...
Se il tuo datore di lavoro invece è un'azienda o un soggetto che è obbligato a versare ai dipendenti (anche se liberi professionisti) i contributi enpals (quindi teatro, cinema, radio, emittenti televisive, case di produzione audiovisiva) o lavori per un evento che richiede un agibilità enpals (concerti, spettacoli teatrali e in genere tutte le esibizioni dal vivo, anche i concerti nei locali) e la tua prestazione rientra in quelle soggette al contributi enpals (operatore video, tecnico luci etc...) il tuo datore di lavoro verserà i contributi enpals per te (con una rivalsa sulla tua fattura del 8,90%)... In questo caso tu non devi versare l'inps ma il datore di lavoro verserà per te l'enpals (cioè gli costi di più)... Quindi è sempre opportuno verificare col tuo datore di lavoro... Lui è "obbligato" a versare il contibuto per te ma, per esperienza di colleghi, alcuni datori di lavoro fanno figurare la tua prestazione come "consulenza" quindi sei tu a dover versare l'inps... A mio avviso, questa pratica, non è corretta nei confronti del lavoratore che, diventando complice del datore di lavoro evasore, rischia sanzioni...
Sulle cooperative... dipende da dove vivi... A Verona ci sono Technè (mi hanno detto che è affidabile) e DocServizi (che ha sedi anche a Bolzano, Rimini e Venezia). A Modena c'è la CoopArt (anche questa, per sentito dire, è affidabile)... Ce ne sono tante, in tutta Italia: Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige etc... Anche se non sei residente nel luogo dove ha sede la cooperativa puoi comunque iscriverti ma almeno una volta dovrai andarci di persona...
Per quanto mi riguarda, visto che l'ambiente in cui lavoro io è compossto per lo più da soggetti non rientranti nelle categorie contributive enpals, ho deciso di aprire partita IVA con gestione separata inps e quando mi toccherà lavorare sotto enpals... lo farò... tanto i contributi sono ricongiungibili...
Lo svantaggio della cooperativa è che non puoi tenere sotto controllo personalmente tutto il sistema di deduzioni e detrazioni che la partita iva comporta...
Valuta bene e buona fortuna...
Che gentile, grazie per questa cooperazione nel trovare chiarimenti e soluzioni. Dimenticavo di dire che risiedo a Cagliari, con un mercato assai difficile. Giusto a titolo di cronaca risulta esistente una cooperativa anche in Sardegna? anche se comunque io viaggio spessissimo per andare a Bologna, e da li raggiungere Ferrara o Argenta per gli esami e laboratori del corso di laurea in Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale. E si! quanti sacrifici per fare della propria innata passione una vera professione senza confini!
Rimane un dubbio fondamentale per completare il "puzzle":
Il libero professionista è vincolato a lavorare per un'azienda in particolare come "lavoratore autonomo", oppure può lavorare semplicemente per chi ne fa richiesta? forse non mi sono espresso perfettamente ma spero che si comprenda ciò che intendo dire. Ringrazio ancora per la collaborazione. -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Ho fatto i salti mortali insieme alla mia commercialista per capire qualcosa di enpals (perchè anche per lei l'argomento è nuovo) e inps e alla fine abbiamo sentito sia la sede centrale inps che quella enpals a roma, ho anche contattato qualcuno dei miei colleghi per laovra in cooperativa e quello che ne è venuto fuori è questo...
Come libero professionista non puoi essere iscritto all'enpals perchè il singolo professionista (se non musicista o attore) non può iscriversi... E' il suo datore di lavoro che deve iscriverlo... (quindi conferma quello che avevi scritto nel tuo primo post)... Quindi il professionista deve iscriversi all'inps gestione separata... La questione però è che, nel nostro caso, avremo comunque una doppia posizione...
Se lavori con un soggetto (privato, azienda, un fotografo) che non è soggetto a versare ai suoi dipendenti contributi enpals o lavori per un evento che non richiede agibilità enpals... versi all'inps...
Se il tuo datore di lavoro invece è un'azienda o un soggetto che è obbligato a versare ai dipendenti (anche se liberi professionisti) i contributi enpals (quindi teatro, cinema, radio, emittenti televisive, case di produzione audiovisiva) o lavori per un evento che richiede un agibilità enpals (concerti, spettacoli teatrali e in genere tutte le esibizioni dal vivo, anche i concerti nei locali) e la tua prestazione rientra in quelle soggette al contributi enpals (operatore video, tecnico luci etc...) il tuo datore di lavoro verserà i contributi enpals per te (con una rivalsa sulla tua fattura del 8,90%)... In questo caso tu non devi versare l'inps ma il datore di lavoro verserà per te l'enpals (cioè gli costi di più)... Quindi è sempre opportuno verificare col tuo datore di lavoro... Lui è "obbligato" a versare il contibuto per te ma, per esperienza di colleghi, alcuni datori di lavoro fanno figurare la tua prestazione come "consulenza" quindi sei tu a dover versare l'inps... A mio avviso, questa pratica, non è corretta nei confronti del lavoratore che, diventando complice del datore di lavoro evasore, rischia sanzioni...
Sulle cooperative... dipende da dove vivi... A Verona ci sono Technè (mi hanno detto che è affidabile) e DocServizi (che ha sedi anche a Bolzano, Rimini e Venezia). A Modena c'è la CoopArt (anche questa, per sentito dire, è affidabile)... Ce ne sono tante, in tutta Italia: Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige etc... Anche se non sei residente nel luogo dove ha sede la cooperativa puoi comunque iscriverti ma almeno una volta dovrai andarci di persona...
Per quanto mi riguarda, visto che l'ambiente in cui lavoro io è compossto per lo più da soggetti non rientranti nelle categorie contributive enpals, ho deciso di aprire partita IVA con gestione separata inps e quando mi toccherà lavorare sotto enpals... lo farò... tanto i contributi sono ricongiungibili...
Lo svantaggio della cooperativa è che non puoi tenere sotto controllo personalmente tutto il sistema di deduzioni e detrazioni che la partita iva comporta...
Valuta bene e buona fortuna...
Che gentile, grazie per questa cooperazione nel trovare chiarimenti e soluzioni. Dimenticavo di dire che risiedo a Cagliari, con un mercato assai difficile. Giusto a titolo di cronaca risulta esistente una cooperativa anche in Sardegna? anche se comunque io viaggio spessissimo per andare a Bologna, e da li raggiungere Ferrara o Argenta per gli esami e laboratori del corso di laurea in Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale. E si! quanti sacrifici per fare della propria innata passione una vera professione senza confini!
Rimane un dubbio fondamentale per completare il "puzzle":
Il libero professionista è vincolato a lavorare per una azienda in particolare come "lavoratore autonomo", oppure può lavorare semplicemente per chi ne fa richiesta? forse non mi sono espresso perfettamente ma spero che si comprenda ciò che intendo dire. -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Su questo non so aiutarti ma tip osso dire una cosa che a me sta facendo riflettere molto sull'aprire partita IVA...
Dal 2005, tutte le attività comprese nel codice 92.11.0 svolte sia da dipendente che con partita IVA sono obbligatoriamente soggette a contributi ENPALS, per cui un libero professionista,, oltre alla ritenuta d'acconto, è obbligato a pagare salatissime quote contributive...Io sto tentando una strada alternativa che è quella di associarmi a una cooperativa di lavoratori... In pratica paghi una quota di circa 50 euro annue e dai 10 ai 20 euro al mese di gestione e puoi emettere fattura a nome della cooperativa che si occupa, per te, di tutte le pratiche burocratiche e contributive e ti paga l'imponibile che tu hai fatturato meno i contributi che vengono versati da loro per te... Sono cooperative di lavoratori del teatro, del cinema, del video che si sono uniti proprio con lo scopo di ridurre al minimo gli oneri e le preoccupazioni di noi video operatori e montatori che, per un motivo o per l'altro, non veniamo assunti ma ci chiedono di fatturare e siamo costretti ad aprire partita iva quando non abbiamo un giro d'affari tale da giustificarlo...
Vai sul sito www.ziogiorgio.it e cerca la sezione "associazioni di tecnici"... ci sono diverse realtà a cui ci si può rivolgere e molti siti internet da cui ottenere informazioni. Se fai una ricerca in google e cerchi "cooperative di tecnici dello spettacolo" ottieni anche altri indirizzi. C'è un mio collega che ha scelto questa strada e si trova molto bene... Io la sto valutando seriamente...
Non è assolutamente un modo per eludere il fisco ma un modo per lavorare nel pieno rispetto delle regole contributive e fiscali senza essere vessati inultilmente dalle spese di gestione che una partita iva comporta... Inoltre, facendo così, si accululano anche giornate lavorative non solo a fini previdenziali ma anche per accedere a un eventuale sostegno di disoccupazione...
Interessante la soluzione con la cooperativa, se ne trovi una adatta alla nostra esigenza ti chiedo se per cortesia me la puoi segnalare, non riesco a trovarla. Ma oltre ai servizi video potrei anche proporre altri servizi di mia competenza, quali il suono e l'illuminazione? Ho cercato sia su Zio Giorgio.it che sui motori di ricerca ma non trovo niente di particolarmente rassicurante.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Su questo non so aiutarti ma tip osso dire una cosa che a me sta facendo riflettere molto sull'aprire partita IVA...
Dal 2005, tutte le attività comprese nel codice 92.11.0 svolte sia da dipendente che con partita IVA sono obbligatoriamente soggette a contributi ENPALS, per cui un libero professionista,, oltre alla ritenuta d'acconto, è obbligato a pagare salatissime quote contributive...Io sto tentando una strada alternativa che è quella di associarmi a una cooperativa di lavoratori... In pratica paghi una quota di circa 50 euro annue e dai 10 ai 20 euro al mese di gestione e puoi emettere fattura a nome della cooperativa che si occupa, per te, di tutte le pratiche burocratiche e contributive e ti paga l'imponibile che tu hai fatturato meno i contributi che vengono versati da loro per te... Sono cooperative di lavoratori del teatro, del cinema, del video che si sono uniti proprio con lo scopo di ridurre al minimo gli oneri e le preoccupazioni di noi video operatori e montatori che, per un motivo o per l'altro, non veniamo assunti ma ci chiedono di fatturare e siamo costretti ad aprire partita iva quando non abbiamo un giro d'affari tale da giustificarlo...
Vai sul sito www.ziogiorgio.it e cerca la sezione "associazioni di tecnici"... ci sono diverse realtà a cui ci si può rivolgere e molti siti internet da cui ottenere informazioni. Se fai una ricerca in google e cerchi "cooperative di tecnici dello spettacolo" ottieni anche altri indirizzi. C'è un mio collega che ha scelto questa strada e si trova molto bene... Io la sto valutando seriamente...
Non è assolutamente un modo per eludere il fisco ma un modo per lavorare nel pieno rispetto delle regole contributive e fiscali senza essere vessati inultilmente dalle spese di gestione che una partita iva comporta... Inoltre, facendo così, si accululano anche giornate lavorative non solo a fini previdenziali ma anche per accedere a un eventuale sostegno di disoccupazione...
Grazie per questa nuova "illuminazione", non ci ho mai pensato ma può essere una via.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
CiaoSalve! e buona Epifania.:)
Sa se il libero professionista deve per forza essere un lavoratore autonomo parasubordinato di ditta, organizzazione più grande, e debba collaborare obbligatoriamente con la stessa, senza libertà di accettare collaborazioni anche per altri che ne facciano richiesta occasionalmente?
Fare il libero professionista può essere alternativa alla ditta individuale, che non posso economicamente permettermi? -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?Quest'ultima è la domanda da un milione di dollari! Io non ho ancora avuto risposta, ma se un mio collega è iscritto in Camera di Commercio, non è impresa ma è registrato nella sezione speciale come piccolo imprenditore e nella gestione separata Inps senza minimo fisso...due sono le cose:
- Sta ingenuamente pagando un' iscrizione del tutto inutile, ma non credo, vista la convinzione della sua commercialista.
- E' opzionale e forse c'è qualche vantaggio per chi è iscritto e chi non lo è. Ma gari chi non è iscritto è un semplice lavoratore autonomo legato ad altra attività più grande che gli assicura l'occupazione.
Ma il solo fatto che sia iscritto nella sezione speciale continua a farmi pensare che bisogna chiedere maggiori informazioni su di essa.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
p.s. per quanto riguarda l'enpals ho chieto ulteriori informazioni...
anche un lavoratore autonomo (libero professionista) è tenuto al versamento obbligatorio dei contributi enpals se la sua prestazione appartiene alle categorie elencate nel mio post precedente...
Da quanto ho capito, non è il codice 92.11.0 che obbliga all'iscrizione enpals ma la prestazione erogata... cioè se lei lavora come operatore video in un ambito non legato allo spettacolo (ad esempio video aziendali) è tenuto al versamento dei contributi inps, se invece lavora per una emittente televisiva (anche come lavoratore autonomo) rientra nelle categoria "operatore di ripresa televisiva" che è tenuta al versamento dei contributi enpals... insomma, mi sembra una bella complicazione... Va da sè che il contributo enpals grava sul lavoratore solo per il 9% (quello inps per il 18.20%) mentre il resto (circa 23%) grava sull'azienda... quindi lei costa di più all'azienda...
E' comunque una questione che vorrei approfondire...All'Inps ho chiesto con quali criteri accettano di iscrivermi alla gestione separata e mi hanno risposto comunicandomi che i termini della domanda vengono accettati a seguito di indagine sul codice fiscale, anche alla fine del primo anno di attività in osservazione, ma non è comunque chiaro su quali valori economici si basa tale osservazione. Devo ancora chiarire.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Non solo il mio commercialista mi ha assicurato che con codice attività 92.11.0 si può esercitare sia come libero professionista che come impresa ma ciò è confermato anche dagli studi di settore della categoria...
Per quanto riguarda la questione del suo amico non so rispondere ma mi viene un dubbio: un'impresa deve iscriversi alla camera di commercio per obbligo di legge... non è che invece un professionista può comunque iscriversi alla camera di commercio anche se non vi è tenuto?Devo dire che sul dubbio sull'iscrizione o meno del libero professionista alla Camera di Commercio resta la certezza che per tale categoria è sufficiente la sola partita iva e gestione separata Inps, pare senza neppure l'obbligo dell'Inail, ma dovrei informarmi bene sull'iscrizione alla "sezione speciale" della Camera di Commercio, forse la chieve di tutto sta li. Resta anche da vedere quali sono i limiti di servizio per un libero profesionista rispetto alla ditta individuale.
Io avevo già la partita iva col codice 92.11.0 ma era sotto il nome di fantasia della ditta individuale, ora la nuova partita iva dovrei chiederla direttamente con il mio nome e cognome? e in tal modo avere minori vincoli di scelta obbligatoria di una forma giuridica al posto di altra? -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@i2m4y said:
La "gestione separata Inps" è infatti riservata ai lavoratori autonomi non coperti da altra forma di previdenza obbligatoria e non alle imprese individuali (anche piccole).
Paolo
salve, ma il mio collega operatore di ripresa come fa ad essere iscritto alla gestione separata se risulta iscritto alla Camera di Commercio? Ha forse a che vedere con la sua iscrizione nella "sezione speciale" da piccolo imprenditore? Esiste sul serio alternativa regolare alla ditta artigiana?
Se fosse solo un semplice libero professionista mi pare che non dovrebbe essere iscritto in Camera di Commercio, invece lo è, e col vantaggio di pagare l'Inps con la gestione separata e non con il minimo fisso. ?!?
Questo mistero si infittisce sempre di più.:? -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoMi scusi ancora, ma se il collega è iscritto al registro imprese quale potrebbe essere il motivo che gli permette di essere iscritto alla gestione separata Inps senza avere le quote minine annuali che le ditte commerciali o artigianali dovrebbero pagare obbigatoriamente? Forse dipende semplicemente dal fatto che è iscritto nella sezione speciale? Ho verificato i requisiti per la sezione speciale alla Camera di Commercio, ma si parla di piccoli imprenditori nel campo dell'agricoltura...
-
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@pablitojuarez said:
Ho letto con interesse il tuo post. Anch'io sto per aprire partita iva in questo campo e, secondo il mio commercialista, l'attività può essere esercitata come libero professionista qualora non possiedi una struttura dove svolgi il tuo lavoro nè delle attrezzature tali che il tuo lavoro sia chiaramente inquadrato come lavoro d'impresa... Come libero professionista, quindi, non paghi nessun contributo minimo all'INPS ma ti iscrivi alla gestione separata e versi il 18,20% su quello che guadagno, fermo restando che in fattura puoi aggiungere una rivalsa INPS del 4% a carico del committente...
L'unico nodo che mi resta da sciogliere è proprio quello contibutivo perchè nè il mio commercilista, né gli impiegati dell'INPS della mia zona sanno se effettivamente l'attività col codice 92.11.0 sia soggetta a contributi inps o enpals perchè un decreto legislativo del 2005 recita...
Decreto ministeriale 15 marzo 2005
Sono obbligatoriamente iscritti all’Ente tutti gli appartenenti alle seguenti categorie di qualsiasi nazionalità:
1) artisti lirici; 2) attori di prosa, operetta, rivista, varietà ed attrazioni, cantanti di musica leggera, presentatori, disc-jockey ed animatori in strutture ricettive connesse all’attività turistica; 3) attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; 4) registi e sceneggiatori teatrali e cinematografici, aiuti-registi, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi; 5) organizzatori generali, direttori, ispettori, segretari di produzione cinematografica, cassieri, segretari di edizione; 6) direttori di scena e doppiaggio; 7) direttori d’orchestra e sostituti; concertisti e professori d’orchestra, orchestrali e bandisti; 9) tersicorei, coristi, ballerini, figuranti, indossatori e tecnici addetti alle manifestazioni di moda; 10) amministratori di formazioni artistiche; 11) tecnici del montaggio, del suono, dello sviluppo e stampa; 12) operatori di ripresa cinematografica e televisiva, aiuto operatori e maestranze cinematografiche, teatrali e radio televisive; 13) arredatori, architetti, scenografi, figurinisti teatrali e cinematografici; 14) truccatori e parrucchieri; 15) macchinisti pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami e tappezzieri; 16) sarti; 17) pittori, stuccatori e formatori; 18) artieri ippici; 19) operatori di cabine, di sale cinematografiche; 20) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche e televisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa; maschere, custodi e personale di pulizia dipendenti dagli enti ed imprese soprannominati; 21) impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi e dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi; prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche; addetti agli impianti sportivi; dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti; 22) calciatori ed allenatori di calcio; 23) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films.Ma effettivamente all'INPS (nell'ufficio di zona) non sanno se questo decreto è applicabile ai professionisti che offrono servizi di ripresa e post-produzione video con codice 92.11.0 o ai soli lavoratori che operano in ambito televisivo e cinematografico in senso stretto...
Qualcuno sul forum ha un'idea più chiara o maggiori informazioni?
Grazie per il contributo alla conoscenza e alla risoluzione dei dubbi, ma il suo commercialista le ha detto con certezza che il codice attività corrispondente a: "produzione cinematografica e di video" può essere scelto anche inquadrandosi come libero professionista, e non solo come ditta individuale artigiana? alla camera di commercio mi hanno detto che un libero professionista non ha bisogno di iscrizione al loro registro, che deve solo richiedere partita iva e farsi iscrivere alla gestione separata dell'Inps.
Per quanto riguarda l'Enpals ci andai quando aprii la ditta individuale artigiana e mi dissero che non spettava a me iscrivermi e che doveva interessarsi il mio datore di lavoro, quindi in caso di lavoro dipendente,inoltre le aliquote solo assai salate. Io credo che comunque tutto dipenda anche dal punto di vista, io parlo da squatrinato, onesto ma squatrinato!
Ops, dimenticavo chi chiederle come faccio a capire quali sono i limiti di attività e di attrezzature con una posizione di libero professionista? -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoMa se il mio collega è iscritto alla gestione separata non capisco come possa essere anche ditta individuale non iscritta all'artigianato, e neppure libero professionista, perché in questo caso non dovrebbe essere neppure iscritto in Camera di Commercio...non capisco proprio, c'è qualcosa che mi sfugge alla comprensione.
Intanto tanti auguri di buone feste!!! -
RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
La descrizione dell'attività deve essere attinente al codice atecofin relativo ma di pura fantasia, cioè puoi scrivere quello che vuoi.
Le diciture dei tuoi colleghi sono attinenti al codice 92.11.0.
Come ho detto prima con questo codice puoi essere anche libero professionista come risulta dalle note tecniche e metodologiche del relativo studio di settore del codice 92.11.0 (vedi Cluster 2 a pag.4) che ti allego sotto:
http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/notesg_2004/sg94u.pdf
Quindi con cassa gestione separata.
I tuoi colleghi sono comunque ditte individuali poichè risultano nel registro delle imprese.
CiaoGrazie ancora, ci vuole certamente tanta pazienza per spiegare a un disperato certi argomenti, comunque ora comincio a scorgere una soluzione al mio caso.
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
Togliti stà curiosità cercando il tuo collega qui:
http://www.infoimprese.it/impr/index.jspgrazie, proposta molto utile. ho verificato la posizione del mio collega e ho avuto conferma che la sua attività è: servizi di videoripresa, e non è quindi sotto il codice attività 92.11.0 che avevo io quand'ero ditta artigiana (produzioni cinematografiche e di video).
ho controllato la coerenza della descrizione anche per altri colleghi ma sono tutte diverse, e non appare da nessuna parte il codice attività corrispondente nella lista dell'Agenzia delle Entrate.:? Direi che da nessuna parte compaiono simili descrizioni di attività come ad es.:ATTIVITA': SERVICE PER VIDEORIPRESE IN QUALITA' PROFESSIONALE DIGITALE.
oppure
ATTIVITA': SERVICE DI MONTAGGIO TELEVISIVO
e ancora
ATTIVITA': SERVIZI DI RIPRESA VIDEO
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RE: Tecnici audiovisivi allo sbaraglio
@fausand said:
Credo che la tua attività possa anche inquadrarsi come libero professionista con codice di attività: 92.11.0
Non puoi lavorare negli studi televisivi, ma solo in proprio altrimenti devi aggiungere anche il codice 92.20.0
Ciaocaspita, avevo già il famigerato codice 92.11.0 quando mi imposero che dovevo iscrivermi come ditta individuale artigiana, e fu la mia rovina.
forse non esiste alternativa e la posizione segnalata dal mio collega è in parte illegale, in quanto lui è iscritto alla Camera di Commercio come piccolo imprenditore, sezione speciale, servizi di videoripresa, ma sembra non esistere tale inquadramento, eppure lavora per tutti, fa le fatture ed è nella gestione separata Inps. Quando gli ho chiesto il codice allegato alla partita iva mi ha detto che non c'è codice attività...ma forse risulta come lavoratore autonomo, anche se in questo caso non capisco l'iscrizione in Camera di Commercio. Secondo un commercialista non posso essere inquadrato tra i liberi professionisti ma soltanto come ditta artigiana. Povera Italia, poveri giovani di buoni propositi ma di tasca misera...!:( Il commercilista mi ha anche detto che secondo la legge italiana se io non ci rientro perché non posso permettermi di essere obbligatoriamente ditta artigiana con spese fisse non ho alternativa se non quella i rimanere un sognatore disoccupato, pronto a dover fare le valigie.