@OEJ said:

Pure io come Criceto.
Va solo ricordato che il discorso della riduzione non si applica ai professionisti, e che per gli imprenditori al primo anno di attività c'è l'obbligo di ridurre il coefficiente ai giorni effettivi (ora non ricordo i dettagli).

Confermo, art. 110, comma 5, Tuir.

Innanzitutto grazie per la risposta.
Nel merito della stessa, vorrei puntualizzare che l'aliquota del 25,72% si riferiva al calcolo da Unico 2010 - redditi 2009 avendo calcolato gli acconti al 26,72%.
Con la risposta quindi si conferma che la base imponobile di RR5 deriva da RE23 abbattendo i contributi solo il reddito complessivo ai fini IRPEF.
Non pagando attualmente l'IRAP in quanto professionista privo di autonoma organizzazione, a meno di redditi sensibilmente superiori con applicazione delle maggiori aliquote IRPEF, sembrerebbe quindi inefficace la costituzione di una SRL.
*Rassegnatamente *saluto.

In base alla mia esperienza in fattispecie simili come quella da te descritta non ho mai ritenuto opportuno proporre istanza di autotutela considerando i casi (non esaustivi, per la verità) contemplati dal DM 37/97 e considerando anche che molto difficilmente ti riesaminerebbero (o ti annullebbero) un atto che ritengono corretto. A questo punto devo valutare se sarebbe più conveniente per il cliente cercare un accordo con l'ufficio e quindi proporre istanza di accertamento con adesione (perché è questa la sede migliore, a mio avviso, ove prima di adire l'eventuale contenzioso potrebbero incontrarsi l'esigenza dell'erario di fare cassa e l'esigenza del contribuente accertato di verdersi ridotta la pretesa) ovvero proporre ricorso in CT, magari anche come conseguenza del mancato raggiungimento dell'accordo sperato in sede di contraddittorio da accertamento con adesione.
Saluti.

Buonasera edf
Se si tratta di una prestazione socio-sanitaria resa da un ente pubblico, la prestazione è esente art. 10 Dpr 633/72 (la legge 28/99 riporta generiche disposizioni tributarie e l’art. 4, unico comma, riguarda i servizi socio-sanitari in convenzione).
Comunque gli enti pubblici, nell’espletamento delle funzioni pubbliche assegnate dalla legge, non rientrano nella normativa Iva.
Gli enti pubblici restano quindi estranei all’ambito dell’applicazione dell’imposta per le operazioni effettuate nella propria attività istituzionale. In questo caso la registrazione va fatta come “non soggetta ad Iva”.
Saluti

Per quanto riguarda le fonti normative relative alla deducibilità degli interessi passivi, la Circolare Agenzia delle Entrate n. 17 del 2006 afferma che se il mutuo ha un solo intestatario mentre l’abitazione è di proprietà di entrambi i coniugi, l’intestatario del mutuo si potrà detrarre l’intera parte di interesse.

Grazie per l'opinione espressa.

OK, allora tutto quaglia!