Buongiorno,
qualcuno potrebbe gentilmente mandarmi dei link a delle leggi/articoli in cui viene spiegato come viene regolamentato il principio di territorialità per ciò che riguarda il web?
Grazie
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@divinachicka
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Territorialità del web
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RE: Cosa succede se l'azienda non mi versa la R.A.?
Ho avuto il tuo stesso problema: non ho ricevuto la certificazione dei compensi soggetti a ritenuta dall'agenzia.
Se dopo vari solleciti non te la mandano devi fare un'autocertificazione (fatti aiutare dal commercialista/Caf per la stesura) in cui dichiari di aver collaborato con l'Agenzia X e di aver percepito 800 euro al netto della ritenuta. Scrivi inoltre di non aver ricevuto la certificazione e alleghi copia del contratto di collaborazione con gli importi, o comunque con scritto che vieni pagata al NETTO della ritenuta. Inoltre alleghi copia dei bonifici/assegni dei pagamenti.
Ho comunque letto che se l'Agenzia risulta non aver versato la ritenuta in caso di controllo potrebbe essere richiesto a te di versarla al fisco (poi ti rivali sull'agenzia). Questo per evitare che società che falliscono prima di aver versato le ritenute creino un ammanco di entrate allo Stato. Se un'agenzia omette i versamenti di 200 euro di ritenuta per 1000 collaboratori e fallisce, lo Stato dovrà attendere chissà quanto prima di riprendersi questi 200.000 euro, quindi farà anticipare a questi 1000 collaboratori i loro 200 euro. Secondo questa teoria è meglio avere 1000 lavoratori con 200 euro in meno (che recupereranno forse, chissà quando) piuttosto che uno Stato con 200.000 in meno.
Comunque la maggior parte delle volte la ritenuta risulta versata, stai tranquilla. -
RE: Regime dei minimi + fatturazione a soggetti esteri
Puoi aderire al regime dei minimi e selezionare i clienti (solo comunitari), magari collaborare con qualche agenzia (Italiana o comunque di un paese UE) e vedere come va, se vedi che potresti guadagnare molto anche Extra-Cee, nulla ti vieta in futuro di passare al regime ordinario.
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minimi e artigiani
Per chi aderisce al regime dei minimi il versamento dei contributi (se artigiano) si calcola in base al fatturato o anche nel regime dei minimi si deve versare comunque l'importo minimo?
Nel caso di svolgimento di due attività, l'una rientrante nella gestione separata e l'altra rientrante nell'attività artigiana, tenendo presente che in base ai periodi e ai lavori svolti si alterneranno e non è possibile prevedere quale sarà l'attività principale, come ci si comporta? Gestione separata o artigiani? -
RE: Contribuenti minimi fatture estero, extra-ue, fortettone fattura extracomunitaria
Testo richiesta informazioni:Buongiorno,..per lavori svolti in Italia da contribuente italiano e
possibile accedere al regime minimi anche se il committente a cui si fatturera
e` extra Ue? Si tratta di prestazioni di servizi svolte on line.Testo risposta:Gentile Signora, il regime dei minimi cessa di avere efficacia quando alternativamente il contribuente: a) consegue ricavi o compensi conseguiti nell'anno solare precedente e determinati secondo il criterio previsto dal Testo unico non superiori a ¿ 30.000;b) effettua esportazioni ed operazioni assimilate ex artt. 8, 8bis, 9, 71 e 72, D.P.R. 633/1972; c) sostiene spese per lavoro dipendente o per collaboratori di cui all'art. 50, co. 1, lett. c) e c-bis) (borsisti o tirocinanti, collaboratori a progetto o coordinati e continuativi), anche se familiari; d) eroga quote di utili ad associati in partecipazione con apporto di solo lavoro; e) effettua acquisti, anche mediante appalto, locazione o leasing nei 3 anni precedenti all'adozione del regime beni strumentali di valore superiore a ¿15.000. Da quanto da Lei prospettato, il Suo caso rientra in quanto specificato sopra al punto b). Distinti saluti. La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
Questo è ciò che hanno scritto a me... ma ad altre persone hanno invece risposto l'esatto contrario... e queste risposte, come scritto in fondo, non hanno validità "legale"...cioè, se sbagliano a risponderti e tu agisci seguendo le loro indicazioni, un domani non potrai attaccarti a queste risposte per giustificarti in caso di multe, o altro.
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RE: AdSense e contribuenti minimi
a me invece hanno risposto così:
Testo richiesta informazioni:
Buongiorno,..per lavori svolti in Italia da contribuente italiano epossibile accedere al regime minimi anche se il committente a cui si fatturera
e` extra Ue? Si tratta di prestazioni di servizi svolte on line.Testo risposta:Gentile Signora, il regime dei minimi cessa di avere efficacia quando alternativamente il contribuente: a) consegue ricavi o compensi conseguiti nell'anno solare precedente e determinati secondo il criterio previsto dal Testo unico non superiori a ¿ 30.000;b) effettua esportazioni ed operazioni assimilate ex artt. 8, 8bis, 9, 71 e 72, D.P.R. 633/1972; c) sostiene spese per lavoro dipendente o per collaboratori di cui all'art. 50, co. 1, lett. c) e c-bis) (borsisti o tirocinanti, collaboratori a progetto o coordinati e continuativi), anche se familiari; d) eroga quote di utili ad associati in partecipazione con apporto di solo lavoro; e) effettua acquisti, anche mediante appalto, locazione o leasing nei 3 anni precedenti all'adozione del regime beni strumentali di valore superiore a ¿15.000. Da quanto da Lei prospettato, il Suo caso rientra in quanto specificato sopra al punto b). Distinti saluti. La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
Nel mio caso la prestazione di servizi è considerata cessione all'esportazione....
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RE: Petizione reg minimi
Per i chiarimenti, non so accettare le "cose" finchè non ne ho motivazioni coerenti e chiare e grazie a te e alla tua spiegazione semplice ho capito perfettamente il punto 1.
Per quanto riguarda il punto 2 invece comprendo l'impossibilità di effettuare cessioni all'esportazione inteso come ad esempio "produco costumi da bagno e li invio in blocco in USA per la vendita", ma per ciò che riguarda una vendita al dettaglio non capisco perchè un negozio fisico italiano possa in regime dei minimi vendere a Mr Brown americano un costume, mentre un negozio on line non possa... così è esattamente il contrario di quanto detto da te...
Da ciò che ho capito un servizio (per stabilire se internazionale o meno) si valuta in base al principio della territorialità, in base a dove il servizio viene utilizzato... per ciò che riguarda il web non trovo possibile identificare un luogo in cui un servizio venga utilizzato... ovvero... se pubblicizzo sul web un sito USA e mi vengono dati compensi in percentuale alle visite che il sito riceve grazie a me... come si stabilisce la territorialità?? -
Petizione reg minimi
Secondo voi sarebbe utile una petizione firmata da mandare all'AdE che richieda:
- possibilità di detrazione spese mediche (personalmente trovo assurdo che questo diritto venga tolto...)
- articolo, legge, circolare o quello che è che dica CHIARAMENTE che nel regime dei minimi è possibile fatturare extra cee per tutte le attività svolte tramite il web: affiliazioni, eleborazione di materiale spedito via web all'estero (es. traduzioni, musiche), telelavoro, commercio al dettaglio (es. negozio e-bay), elaborazione e costruzione siti web.
Se si qualcuno più bravo ed esperto si prende la briga di stendere una petizione formale e magari di incrementare la mia bozza con altro che io magari ho omesso (es. altre attività)?
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RE: costo commercialista
parole sagge.
A mio parere gli utenti si lamentano perchè non si trovano bene col proprio consulente, non tanto per il costo in sè...
Il costo è un giramento di balle, qualunque esso sia se paghiamo qualcosa che "non va bene"...
Se pago pretendo, se non ricevo ciò che mi spetta cambio, ma un po' di delusione rimane, come la paura di trovare un altro incompetente che si fa pagare oro.... allora scelgo il più economico, perchè se mi deluderà avrò almeno l'amara consolazione di aver speso poco... PSICOLOGIA DEGLI ACQUISTII ogni campo ci sono professionisti preparati e competenti, che si fanno carico di informarsi sempre al meglio per i loro clienti, che svolgono il lavoro per gli altri come se lo stessero svolgendo per loro stessi... e anche se sono più cari degli altri li paghiamo con il sorriso perchè siamo felici e soddisfatti, così come ci sono quelli che si fanno pagare tanto ma valgono poco... e quelli che valgono poco e si fanno pagare poco....
E' così in tutto! Se compro una maglietta dai cinesi per 5 euro e mi si scolorisce dopo 1 lavaggio mica ci resto male...
Se compro una maglietta da 100 euro e tra 5 anni ce l'ho ancora nell'armadio che sembra nuova penso "soldi ben spesi"
Se compro una maglietta da 100 euro e si scolorisce dopo un lavaggio....qui beh... qui son caxi...Purtroppo ci sono molti furbi in giro, la gente è diffidente (io compresa).
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RE: Partita Iva: quanto mi costi?
sanguisughe che ci sono in giro!!! Scusa, di ai tuoi capi che se apri p.iva non possono darti la stessa cifra... se ora a tua disposizione mettono 875 euro - 20% = i 700 tuoi devono tener conto che se apri p.iva 875 non bastano, devono darti un tot che ti permetta (tolte spese commercialista contributi etc) di avere in tasca almeno i 700 che ti davano prima! Anche perchè se lavori da loro come spese per il lavoro avrai al massimo la benzina (di cui coi minimi detrai il 50%) e i pasti...
Chiedigli almeno il doppio lordo! Fai i conti come se tu non potessi dedurre niente: 1400x27%inps=378 1400x20%=280
Cos' ti rimarrebbero 742 euro, se deduci spese, commercialista e altro ti rimane qualcosina in più... che comunque non è abbastanza per essere il compenso di un professionista che NON ha ferie e malattia e che finite le 8 ore di lavoro ha pure lo sbattimento di dover pensare al commercialista, riordinare le fatture....
Se non gli sta bene ti fanno un bel contratto a progetto. e che caxo.
Se non gli sta bene nemmeno così vai dai sandacati e fai vedere che sei stata lì a lavorare come collaboratrice occasionale mentra di occasionale c'era ben poco... ti prendi un po' di soldini e fai ferie per un mese.
Non sono una sindacalista sfegatata, ma in questi casi siamo a livelli assurdi!!! -
RE: partita iva? generazione crisi
grande criceto!
ora tento una soluzione: ho svolto una collaborazione per circa 3000 euro, ma mi hanno calcolato la ritenuta solo su 2000 in quanto 1000 erano rimborsi kilometrici.
Il nostro amico non potrebbe fare metà compenso soggetto a ritenuta e metà farlo figurare come rimborso spese?
Comunque credo valga la pena di provare a mettersi in proprio... lo so, c'è la crisi, ma con gli stipendi che girano... mal che vada se lavorerai poco guadagnerai poco, ma almeno non ti farai sfruttare!
Io mi sono quasi convinta, anche perchè credo che una p.iva si possa utilizzare anche in altri lavori diversi dalla propria attività principale, se vedi che il lavoro non decolla ti fai attribuire dei codici ateco in più e inizi a dare lezioni private, a fare l'insegnante per i corsi della regione, o qualunque altra cosa tu voglia.
Io ci provo, mal che vada userò la mia p.iva per fare le pulizie... o la camgirl... auahauhau -
Considerazioni su minimi/extra cee
Appurato che NON si può esportare un bene materiale in paese extra-cee se si vuole usufruire del regime dei minimi, vorrei tornare sull'argomento riguardante invece la prestazione di servizi extra-cee.
Posso fatturare extra-cee se il servizio che svolgo viene utilizzato nella comunità europea... (in base agli articoli sulla territorialità) questo risulta difficile, infatti in questo caso la fattura sarebbe per un'azienda extra cee che fa solo da tramite tra me che offro il servizio ed un'altra azienda o privato europeo che ne usufruisce. Giusto?
Questo limita notevolmente le attività on line... infatti se vendo un bene materiale posso notare l'indirizzo di chi vuole acquistare e vedere se è cee o extra cee... ma nel caso della vendita di servizi/prodotti digitali/immateriali come è possibile limitare gli acquisti alla comunità europea? Se per esempio apro un sito italiano in cui vendo immagini, musica, video o consulenze... potrebbe acquistare il prodotto un extra-cee... non è possibile utilizzare il principio della territorialità nel web! Come si fa? Esiste qualche articolo sulla territorialità del web? -
Minimi e diverse attività
Salve esperti,
quest'anno ho consegnato la documentazione per la dich. redditi... composta da 3 cud, certificazioni varie per collaborazioni occasionali e un'autocertificazione per compensi occasionali di cui non ho ricevuto le certificazioni.
Pensavo di aprirmi un p.iva regime minimi in modo da evitare di trovarmi come quest'anno a pagare tasse su tutto e a non poter scaricare niente (tel., auto, pc...) di ciò che utilizzo per queste collaborazioni.
Dubbi:
1- L'eterno dilemma dei minimi e la prestazione di servizi verso paesi extra cee: se lavoro qui in italia, tramite pc e devo fatturare verso USA per "prestazione servizi on line"... sono in regola? Ho visto molte risposte dell'AdE che dicono di si... a me hanno risposto che esco dal regime... uff.
Mi date qualche link a leggi chiare dove posso verificare in prima persona cosa è corretto?
2- Credo che la maggior parte della mia attività sarà volta alla prestazione di servizi (lezioni private di make-up correttivo, vetrinista, servizi on line), ma faccio anche quadri e altri oggetti artistici che vorrei vendere.
In questo caso so che posso mettere più codici di attività, ma la vendita di un quadro (in questo caso so che al 100% non posso vendere all'estero) rientrerebbe nell'artigianato? O nell'enpals? O posso lasciarlo all'inps gestione separata? Se va in enpals ok, verserò i contributi di là per i compensi derivanti da queste vendite di quadri, ma se va in artigianato? Devo iscrivermi agli artigiani e versare contributi minimi fissi anche se è un'attività parziale??
3- Nel caso di compensi dall'estero è una cosa simile alle affiliazioni, cioè prendo una percentuale su ciò che il sito guadagna grazie al mio "aiuto"... questi soldini che arrivano sono obbligatoriamente già tassati all'estero o può darsi che mi arrivino lordi? -
RE: questione copyright
per ciò che riguarda il diritto di immagine e il diritto d'autore per la musica.
penso proprio che sia che si parli di fumetti, che di quadri, che di canzoni, film, fotografie, loghi o altro il principio sia sempre lo stesso: chiunque utilizzi una creazione di terzi deve pagare e in certi casi chiedere il permesso per l'utilizzo! se vuoi utilizzare dei fumetti editi in altro paese (es giappone) poco importa che qui non siano ancora stati pubblicati! Se scarichi questi fumetti per il tuo uso personale (che comunque è illegale) ancora ancora... ma di certo non pensare di poterli diffondere su internet magari pubblicandoli su un tuo sito! Qui si rischia veramente.... e giustamente!! -
RE: AUTOCERTIFICAZIONE dei compensi
gentilissimo. Mi sa che per l'estero li dichiarerò come lordi e vaffa... almeno sto tranquilla.
Grazie ancora -
AUTOCERTIFICAZIONE dei compensi
Salve,
siamo in fase dichiarazione dei redditi ed io non ho ricevuto:-
certificazione dei compensi di un'agenzia (compensi per coll. occasionale soggetta a rit. d'acconto).
Ho sentito che c'è un modulo per fare l'autocertificazione, mi date il link? -
certificazione dei compensi per 2 collaborazioni occasionali fatte per un'azienda UK e svolte on line dall'Italia. Queste collaborazioni saranno già state tassate o no? Per stare tranquilla posso fare un'autocertificazione anche di questi compensi? C'è un modo per sapere se mi hanno pagato un lordo o un netto?
Non ditemi di chiedere alle aziende agenzie perchè non mi risponde nessuno, è da 1 mese che provo con mail telefono e qui fan tutti finta di niente. Ufffff
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RE: Volantinaggio
I volantini li puoi fare anche da solo, certo che un grafico te li fa sicuramente più belli e professionali....
Come insegnante privato non credo tu abbia necessità di una bella grafica etc (mentre x un negozio sicuramente sarebbe indispensabile).
Per la legalità occorre pagare una quota all'ufficio affissioni se metti dei manifesti/locandine per le strade o sulle vetrine dei negozi/bar.
Per distribuire materiale pubblicitario nei centri commerciali e ANCHE NEI PARCHEGGI DEI CENTRI COMMERCIALI occorre permesso della direzione.
Per imbucare i volantini nelle cassette della posta o per metterli ad esempio in un negozio sul banco della cassa non dovrebbero esserci problemi. Questo è ciò che so, comunque chiedere in comune o all'ufficio affissioni non ti costa nulla e stai tranquillo al 200%. -
RE: Regime dei minimi + fatturazione a soggetti esteri
Ciao carissima,
anche io sono in dubbio come te. Da una parte vi è questo:
"Il Legislatore nazionale precisa all'art. 3, c. 1, D.P.R. 633/1972 che, affinché un'operazione sia rilevante ai fini dell'applicazione del tributo come "prestazione di servizi", debba consistere in una prestazione a titolo oneroso, resa in dipendenza di alcuni dei contratti tipici di cui al Codice civile e, in via più generale, in adempimento di un'obbligazione di fare, non fare o permettere, indipendentemente dalla sua fonte, sia essa un rapporto negoziale o un atto amministrativo.Sussistono, però, profili di maggiore criticità in riferimento alle prestazioni di servizi "internazionali".
PRINCIPIO di TERRITORIALITA': come noto, il nostro sistema tributario è improntato sul principio della territorialità che, insieme al requisito soggettivo e a quello oggettivo, costituisce il presupposto per l'applicazione dell'Iva. L'art. 7 D.P.R. 633/1972, in particolare, da un lato descrive confini territoriali nazionali e dall'altro determina i criteri in base ai quali è possibile configurare un'operazione come "territoriale" e, dunque, imponibile.
In riferimento alle prestazioni di servizi, l'art. 7, c. 3, D.P.R. 633/1972 stabilisce che il criterio di collegamento ai fini della determinazione della rilevanza dell'operazione in tema di Iva è rappresentato dal luogo in cui si trova il soggetto prestatore.
Più precisamente, il citato art. 7, c. 3, sancisce il generale principio in base al quale una prestazione di servizi si ritiene territorialmente rilevante laddove sia resa:
- da un soggetto passivo di imposta che nel territorio nazionale ha il domicilio (la sede legale, se si tratta di persona giuridica) o la residenza (la sede effettiva, se si tratta di persona giuridica) qualora non abbia stabilito all'estero il proprio domicilio, ad eccezione dei servizi resi dal medesimo soggetto fuori dal territorio nazionale per il tramite di una propria stabile organizzazione costituita all'estero;
- da un soggetto che non ha domicilio (o sede legale) in Italia per il tramite di una propria stabile organizzazione costituita in Italia.
DEROGHE alla TERRITORIALITA': a fianco della citata regola generale, il Legislatore ha dettato, nel successivo c. 4 dell'art. 7, una serie di ipotesi in cui, in deroga al principio generale dettato nel comma precedente, vengono individuati una vasta congerie di diversi criteri di collegamento che ancorano una prestazione di servizi nel territorio nazionale, rendendole rilevanti ai fini dell'applicazione del tributo.
I criteri di collegamento dettati dall'art. 7, c. 4, possono essere sintetizzati come segue:
a) prestazioni di servizi relative a beni immobili siti nel territorio dello Stato (rileva il sito dell'immobile);
b) prestazioni di servizi eseguite in Italia:- se sono relative a beni mobili situati in Italia;
- se si tratta di prestazioni di carattere culturale, scientifico, artistico, ricreativo, sportivo e didattico;
- se si tratta di prestazioni di carico, scarico, manutenzione e simili, accessorie a trasporti di beni;
c) prestazioni di trasporto in proporzione alla distanza percorsa;
d) luogo di domicilio o residenza del committente, limitatamente a date specifiche categorie di servizi (concessioni, cessioni e licenze relative a diritti d'autore; prestazioni pubblicitarie, di assistenza tecnica e legale; operazioni bancarie, finanziarie e assicurative; prestazioni relative a prestiti di personale; leasing, noleggio di beni diversi dai mezzi di trasporto; servizi di telecomunicazione, elaborazione e fornitura di dati; servizi di radiodiffusione e televisione -fino al 2006- ecc.).
Le operazioni indicate nella citata lettera d) possono dunque essere considerate prestazioni di servizio internazionale poiché, limitatamente alle categorie ivi prescritte, il criterio di collegamento viene traslato in capo al soggetto committente o in riferimento al luogo di utilizzazione del servizio stesso quando le parti contraenti siano domiciliate o residenti in Paesi diversi.
Io prendo ad esempio l'elaborazione e fornitura di dati che è la più simile al mio caso...quindi prima dicono che in base al luogo in cui si effettua la prestazione (quindi io che lavoro da casa tramite pc) viene stabilita la territorialità... quindi sarebbe operazione svolta in Italia...
poi invece dicono che è servizio internazionale perchè lo utilizzano all'estero... -
RE: Partita iva con regime dei minimi GRAFICO - WEB MASTER - PROGRAMMATORE - MUSICISTA
Sia meglio chiedere direttamente all'Agenzia delle Entrate! Anche i commercialisti hanno opinioni diverse in base a molteplici aspetti di questo nuovo regime... non per colpa loro, ma perche gli articoli sono scritti in modo incomprensibile.
Ho letto che si può fatturare fuori cee per prestazioni svolte in italia per committente estero (servizi) e per la vendita di materiale digitale, praticamente non si possono esposrtare beni materiali.
Questo è ciò che si capisce dai "chiarimenti" dell'Ag. Entrate stessa... ma per sicurezza chiederei all'ufficio più vicno a te, magari facendoti rilasciare in forma scritta un documento che attesti la consulenza che ti è stata data.
Per i codici di attività non dovrebbero esserci problemi.... cioè, se ho 20 codici di attività e per ogni tipo di lavoro faccio 1 fattura da 1000 euro all'anno sono 20.000 euro totali... nei 30.000 ci si sta alla grande.... questa dei codici mi sa che è una caxata che ti ha detto qualcuno che non ne sa molto..
Nel tuo caso fai la ricerca sul sito dell'Ag. Ent. per i codici, secondo me entrano tutti nello stesso (tranne ovviamente le composizioni musicali).
Se i brani li vendi fatturi, mentre per i proventi siae non devi farlo, li porti dal commercialista e basta come se tu non avessi p.iva.
Fonti: compositrice/cantante nonchè vetrinista che sta diventando scema con queste istituzioni ...