Non capisco la domanda in questione, Esattamente cosa vorrebbe sapere?

Il giudizio civile una volta iniziato, in parallelo, servirebbe per "bloccare" l'eventuale esecuzione del credito.

Anche se credo sia sempre preferibile lasciar fare al creditore l'esecuzione forzata, per l'ulteriore "eventuale" condanna penale.

Una volta iniziata la querela, il giudice del tribunale civile non ha autorità a riguardo, quindi si rimetterà tutto al pubblico ministero.

le sue cortesi considerazioni sono ben meditate

Ciao disole sandro.
Non sussistono in nessun modo gli elementi costitutivi della truffa.
Semmai, valutata le prestazione con un collega dopo attento vaglio degli atti, potrebbero (sottolineo il condizionale) ravvisarsi gli estremi di responsabilità professionale per colpa grave.

Non è possibile risalire ai procedimenti o sentenze per nome avvocato.
Se lei non se la sente di inviare la raccomandata è sufficiente che in sede di opposizione al decreto ingiuntivo citi i testimoni. Ricordi però che è una mera presunzione...non un illecito disciplinare ex se. L'avvocato ha solo l'obbligo di non difendere la parte avversa e non avere contatti con quest'ultima. Tocca a lei dimostrare che, mediante domiciliazione su altro procedimento, il suo ex avvocato ha avuto contatti o comunque favorito la sua controparte.