La norma di legge è chiara:
Chiunque vi ha interesse (2) può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine [749 c.p.c.] entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità. Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde [2694 c.c.] il diritto di accettare [488, 650 c.c.].

Sono di nuovo a chiederVi aiuto per avere informazioni.
Sono stato contattato dal Tribunale perchè si farà l'inventario cui ho diritto a partecipare.

Pare che il de cuius possedesse un immobile, una quota (1/6) di un altro immobile,** liquidità in banca** ma pure possibili e probabili debiti.

Il mio obiettivo primario è evitare rogne, ancor prima di avere un vantaggio economico. Poniamo che io accetti (con riserva) l'eredità: potrei chiedere -anche a mio economico svantaggio- di non ottenere di parte degli immobili?
Mi spiego. Mettiamo che il valore sia 100.000 fra i due immobili e 50.000 in liquidità. Poniamo che esista anche un debito di 30.000 (cifre immaginarie). Insomma, un valore pari a 150.000 gravato da 30.000 di eredità.
A me spetta un terzo. Potrei proporre agli altri eredi di rinunciare alle quote di immobili, compensandole con liquidità, cioè far corrispondere il mio terzo a 50.000 in liquidità e 10.000 di debiti? O sono per forza obbligato ad accettare quote immobiliari oppure rinunciare?

Ancora grazie