Rettifico quanto da me detto prima, la deduzione forfettaria per le opere di ingegno con la finanziaria 2007 è stata elevata al 40% per i giovani fino a 35 anni, 25% per i + vecchi.
In soldoni avrete il 40% di sconto sulle tasse oltre alle detrazioni per lavoro autonomo, un tale trattamento fiscale non lo trovate manco all'estero.
Non vi è alcun obbligo contributivo, non serve il commercialista (ammenochè non siate fraccomodi) e non bisogna pagare alcun balzello.
Resterete dei PRIVATI cittadini.
Quello che non potete fare è vendere il software, questo significa che in caso di software "su commissione" ne cederete l'usufrutto al committente a titolo oneroso secondo le condizioni contrattuali (canone annuale,una tantum, etc),
il compenso non è assoggettabile ad IVA.
In caso si tratti di software "di largo consumo" potete cedere a terzi lo sfruttamento dell'opera il quale lo venderà al posto vostro e vi riconoscerà
una percentuale (royalty).
Anche in questo caso il compenso non è assoggettabile ad IVA ma, come è ovvio, questa condizione non vale per coloro che acquistano il software dal terzo.
In conclusione, se volete trarre profitto da software autoprodotto vi conviene
restare "programmatori freelance" senza aprire inituli posizioni commerciali.
Quello che vi serve, in caso di software di largo consumo, è un terzo che venda al posto vostro (es: share-it, regnow, etc.. ma anche il negozio sotto casa)
Nulla vi vieta di dare supporto e farvi pubblicità sul vostro sito web personale.
Tale trattamento di favore non puo essere sfruttato da professionisti o soci che operano nel settore IT.
@i2m4y said:
Come dico sempre se a far paura sono i contributi fissi minimi Inps da versare forse è opportuno rimeditare l'intera idea di business che potrebbe non valer la pena realizzare.
Per fortuna in questo caso vale la pena anche per 10 €.