- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- Società estera e operazioni in Italia - Quadro confuso
-
Società estera e operazioni in Italia - Quadro confuso
Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi sopporterà la mia inesperienza. Premetto che ho cercato di informarmi su Internet (come sempre) ma quando si parla di fisco e tasse questa tattica fallisce quasi sempre (per me). Sottopongo a voi la mia domanda ad ampio respiro.
Voglio far partire un'attività di consulenza IT/fornitura servizi web ed escludo fin dall'inizio la possiblità di costituirla legalmente in Italia. Qualunque sia il paese che mi ospiterà sarà extra UE - mi stavo orientando sulla Svizzera. Ora, ho i seguenti dubbi:
- una società svizzera può operare in Italia liberamente? a che condizioni? ci sono requisiti/procedure speciali? o mi limito a emettere fattura svizzera e finita lì?
- per aprire un conto corrente in Italia, in modo da non infastidire i clienti con bonifici all'estero, devo seguire procedure speciali?
- in generale, è previsto che io abbia una presenza legale in Italia di qualche tipo? una sottosocietà? un rappresentante (me)? mi parlano di "presenza stabile", cos'è?
- dato che l'IVA svizzera è minore di quella italiana, uso quella minore e il cliente scarica solo quella? o come funziona?
- l'imposta sul reddito viene pagata in Svizzera?
-
@giorgiofr said:
Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi sopporterà la mia inesperienza. Premetto che ho cercato di informarmi su Internet (come sempre) ma quando si parla di fisco e tasse questa tattica fallisce quasi sempre (per me). Sottopongo a voi la mia domanda ad ampio respiro.
Voglio far partire un'attività di consulenza IT/fornitura servizi web ed escludo fin dall'inizio la possiblità di costituirla legalmente in Italia. Qualunque sia il paese che mi ospiterà sarà extra UE - mi stavo orientando sulla Svizzera. Ora, ho i seguenti dubbi:
- una società svizzera può operare in Italia liberamente? a che condizioni? ci sono requisiti/procedure speciali? o mi limito a emettere fattura svizzera e finita lì?
- per aprire un conto corrente in Italia, in modo da non infastidire i clienti con bonifici all'estero, devo seguire procedure speciali?
- in generale, è previsto che io abbia una presenza legale in Italia di qualche tipo? una sottosocietà? un rappresentante (me)? mi parlano di "presenza stabile", cos'è?
- dato che l'IVA svizzera è minore di quella italiana, uso quella minore e il cliente scarica solo quella? o come funziona?
- l'imposta sul reddito viene pagata in Svizzera?
Ciao e benvenuto,
la società Svizzera potrà tranquillamente operare verso soggetti italiani con rapporti di consulenza.
Peccato che per questi sorgerà un primo problema di Black list di quel paese e quindi indeducibilità del costo (aggirabile tramite una particolare documentazione).... ciò potrebbe metterti subito fuori mercato in Italia.Se così deve essere eviterei qualsiasi base fissa in Italia onde evitare la tassazione dei redditi prodotti in Italia.
Il profli iva sarà quello svizzero, integrato eventualmente da una particolare procedura sul soggetto italiano.
Attento dovrai espatriare realmente per la maggior parte del periodo d'imposta, dimostrare insomma che vivi la se non vorrai fare la fine di un noto cantante lirico pagando le tasse sia nel paradiso fiscale che in Italia.
Informati presso un commercialista.... fosse davvero facile abbattere il carico fiscale lo farebbero tutti.
Paolo
-
Falla in UK e nessuno ti rompe, le tasse si pagano (un pelino meno) ma in cambio non devi stare dietro ai balzelli italiani e non spendi un capitale in costi "morti" (notaio,CdC,Iciap,ilor,irap,tric,trac), non perdi giornate (=denaro) in burocrazia italiota, le regole sono semplici, con una Ltd puoi fare quasi tutto, la apri in 1-2 giorni. Puoi risiedere dove ti pare basta che le decisione vengano prese all'estero, fai una capatina di tanto in tanto per le assemblee. Ovviamente pagheresti le tasse Italiane sui dividendi percepiti....
Forse il commercialista ti costa un po (?) di piu... calcola 1200 £ + IVa l'anno, tutto incluso (indirizzo legale, costituzione, segratario nominato, bilancio annuale, VAT, etc etc)
-
@giorgiofr said:
Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi sopporterà la mia inesperienza. Premetto che ho cercato di informarmi su Internet (come sempre) ma quando si parla di fisco e tasse questa tattica fallisce quasi sempre (per me). Sottopongo a voi la mia domanda ad ampio respiro.
Voglio far partire un'attività di consulenza IT/fornitura servizi web ed escludo fin dall'inizio la possiblità di costituirla legalmente in Italia. Qualunque sia il paese che mi ospiterà sarà extra UE - mi stavo orientando sulla Svizzera. Ora, ho i seguenti dubbi:
- una società svizzera può operare in Italia liberamente? a che condizioni? ci sono requisiti/procedure speciali? o mi limito a emettere fattura svizzera e finita lì?
- per aprire un conto corrente in Italia, in modo da non infastidire i clienti con bonifici all'estero, devo seguire procedure speciali?
- in generale, è previsto che io abbia una presenza legale in Italia di qualche tipo? una sottosocietà? un rappresentante (me)? mi parlano di "presenza stabile", cos'è?
- dato che l'IVA svizzera è minore di quella italiana, uso quella minore e il cliente scarica solo quella? o come funziona?
- l'imposta sul reddito viene pagata in Svizzera?
Mi ero interessato della stessa questione. Dipende dal volume d'affari, ma per societa' piccole non conviene la Svizzera. O la societa' e' operativa ed allora paga imposte locali+cantonali+federali e non sono poche, oppure e' virtuale (black list), ed allora paga l'imposta (aliquota media, ma non inferiore al 27%) con tassazione separata sugli utili prima della tassazione (art. 167 dpr 22.12.1086). Ovviamente se ne dichiari l'esistenza...
Nel primo caso devi dimostrare la reale operativita' con bollette, contratti di affitto, etc. In generale di qua o di la' devi pagare. Di la' eviti l'INPS, che e' uno dei fattori discriminanti maggiori. Comunque su Internet trovi tutto.
-
Ok, grazie dell'aiuto, ora per favore fatemi capire bene...
Per i2m4y e tom: se la società viene blacklistata e i clienti non possono dedurre le spese, nessuno la vorrà usare. A quel punto non servirebbe non dichiararne l'esistenza. Non esisterebbe proprio! :bho:
Per Darkman: cosa vuol dire "Ovviamente pagheresti le tasse Italiane sui dividendi percepiti"? Che prima la società paga le tasse sugli utili in UK e poi io ripago le tasse sugli stessi utili a me distribuiti a fine anno in Italia? Se è così meglio evitare ogni illusione pseudoimprenditoriale. Non credo che le società in UK siano discrete come in Svizzera, per cui anche l'idea di una società sconosciuta al fisco italiano non funziona.
Ogni altro suggerimento sarà ben accetto e grazie ancora.
-
@giorgiofr said:
Ok, grazie dell'aiuto, ora per favore fatemi capire bene...
Per i2m4y e tom: se la società viene blacklistata e i clienti non possono dedurre le spese, nessuno la vorrà usare. A quel punto non servirebbe non dichiararne l'esistenza. Non esisterebbe proprio! :bho:
Per Darkman: cosa vuol dire "Ovviamente pagheresti le tasse Italiane sui dividendi percepiti"? Che prima la società paga le tasse sugli utili in UK e poi io ripago le tasse sugli stessi utili a me distribuiti a fine anno in Italia? Se è così meglio evitare ogni illusione pseudoimprenditoriale. Non credo che le società in UK siano discrete come in Svizzera, per cui anche l'idea di una società sconosciuta al fisco italiano non funziona.
Ogni altro suggerimento sarà ben accetto e grazie ancora.
Boh, l'art. 167 tratta le CFC dal punto di vista di chi le possiede, non da quello di chi ne utilizzi i servizi. Poi non capisco come un cliente che acquisti un servizio da una societa' estera possa capire se questa ha una "stabile organizzazione" o sia solo di facciata. E di conseguenza dedurne o meno i costi. L'acquisto di servizi potrebbe avvenire solo per via telematica.
Magari qualcuno puo' specificare meglio questo punto.
Inoltre non e' che una societa' "finisca" sulla black list: questa e' una lista ministeriale e stabilisce quali paesi abbiano una fiscalita' privilegiata. La Svizzera non c'e', tranne che per alcune forme societarie, in pratica quelle che non dimostrano una "stabile organizzazione" e pertanto non pagano le tasse in Svizzera. In questo caso il regime fiscale e' considerato privilegiato (beh, manca), e la tassazione degli utili in Italia avviene secondo l'art. 167: in pratica, 27% se non ci sono altri redditi.
Per le tasse sugli utili, di solito ci sono trattati contro la doppia imposizione. Non so per UK, ma ce n'e' uno fra Italia e Svizzera. Cioe' le tasse che paghi la', sono deducibili qua e quindi non le ripaghi.
-
@giorgiofr said:
Per Darkman: cosa vuol dire "Ovviamente pagheresti le tasse Italiane sui dividendi percepiti"? Che prima la società paga le tasse sugli utili in UK e poi io ripago le tasse sugli stessi utili a me distribuiti a fine anno in Italia? Se è così meglio evitare ogni illusione pseudoimprenditoriale. Non credo che le società in UK siano discrete come in Svizzera, per cui anche l'idea di una società sconosciuta al fisco italiano non funziona.
Si, i dividendi che dichiari.. sono soggetti a Irpef ordinaria sul 40% del totale, ovvero incassi 10.000 euro di dividendi e paghi le tasse solo su 4000. E' cosi anche per le SRL italiane.
La società paga la corporation tax (19% in UK, 33% in Italia) nello stato dove risiede e tu in qualità di socio che percepisce utili paghi le tasse personali nello stato in cui risiedi, tu e la società siete 2 entità diverse.Le società svizzere e/o offshore ti creerebbero solo problemi, per un volume d'affari medio-piccolo conviene pagare le tasse piuttosto che spendere gli stessi soldi in elusione fiscale di dubbio successo.
Cmq, ti consiglio di parlare con un commercialista, quello che ti ho spiegato è come dovrebbe essere, ma nella realtà la situazione è più rosea....ma il forum non è il luogo adatto per discuterne nè io posso/voglio parlarne, quindi un consulto è d'obbligo.
-
@Darkman said:
Le società svizzere e/o offshore ti creerebbero solo problemi, per un volume d'affari medio-piccolo conviene pagare le tasse piuttosto che spendere gli stessi soldi in elusione fiscale di dubbio successo.
Cmq, ti consiglio di parlare con un commercialista, quello che ti ho spiegato è come dovrebbe essere, ma nella realtà la situazione è più rosea....ma il forum non è il luogo adatto per discuterne nè io posso/voglio parlarne, quindi un consulto è d'obbligo.
Un po' alla volta mi ero formato anch'io questa opinione, temo che per accedere a strumenti seri di elusione fiscali servano mezzi che io non ho. Investigherò l'opzione ltd a Londra. Non insisto sull'argomento, ma ti sarei molto grato se potessi puntarmi verso qualche altra risorsa web che mi aiuti a capirne di più (specie in merito alla situazione "più rosea").
Grazie ancora e te e a tutti.
-
Sono cose abbastanza delicate, non troveresti molto di "scritto", quello che ti serve è un commercialista italiano in UK che sappia il fatto suo e parlarci per telefono o meglio ancora di persona... su google ne trovi diversi, chiamali e ti fai un idea, potrei al limite consigliertene uno io ma non in pubblico, non amo fare pubblicità ne la vogliono.
-
consiglio l'Irlanda.
Anche google europa ha sede in irlanda.. è una garanziaImposta del 12,5% in certi casi. per i dettagli lascio la parola a qualcuno più esperto di me
-
Irlanda? Si è vero.. peccato che debba avere un direttore residente o pagare 2-3000 € annui per qualcuno che lo faccia al posto tuo..
Inoltre li tutte le pratiche hanno un costo maggiore e gli adempimenti piu complicati...
Il posto migliore per "iniziare" un impresa resta UK, poi quando avrai un volume d'affari decente potrai girarti tutte le giurisdizioni con costi marginali rispetto al tuo utile.Magari quando cipro uscirà dalla Blacklist le cose cambieranno..
-
Facciamo un pochino di chiarezza su regime di deducibilità per una impresa italiana (ipotetica cliente) dei costi sostenuti da una società svizzera.
Se quest'ultima paga con il regime ordinario le imposte svizzere, potrà produrre una apposita documentazione che la escluderà dal novero delle imprese considerate "Black list".... il costo sarà dunque deducibile ordinariamente per l'impresa italiana.
Se invece la società paga in maniera agevolata (e/o con ruling) le imposte in svizzera, verrà considerata a tutti gli effetti una società black list (secondo la normativa italiana) e dunque si dovranno raccogliere le ulteriori prove previste dalla nostra normativa per poter procedere a deduzione di quel costo.
Tutto questo è stabilito dall'art. 110 del TUIR e non dal 167 che ha altre finalità.
Si consideri inoltre le norme poste da quest'ultimo governo per combattere l'"esterovestizione" societaria.
Il post lo chiudo in quanto non mi piace dare spazio a discussioni che abbiano quale tema anche solo latente l'evasione/elusione fiscale in Italia.
Paolo