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    cicikov

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    • RE: Permanenza nel vecchio regime di vantaggio (5%)

      @ascariello said:

      ciao cicikov,
      stiamo ancora parlando di un disegno di legge, finché non sarà approvata la legge di stabilità (fine anno) e poi emanato il decreto attuativo non avremo notizie certe.
      Pare, come hai già chiarito, che i minimi possano comunque rimanere minimi fino a scadenza, non dovrebbero comunicare nulla ma dovrebbe valere il comportamento concludente.
      Tieni presente che è ancora tutto in divenire :).
      Saluti

      Grazie mille Antonio, gentilissimo.
      Aspettiamo e vediamo...
      Buona serata.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Permanenza nel vecchio regime di vantaggio (5%)

      Buongiorno,
      mi sembra che la Legge di Stabilità abbia previsto un **periodo transitorio di salvaguardia **per i contribuenti che al 31 dicembre 2014 già applicano i regimi agevolati previsti dalla legge n. 388/2000 (nuove attività produttive) e dal dl n. 98/2011 (nuovi minimi).
      Per queste Partite IVA c'è la possibilità di avvalersi del regime in essere fino a naturale scadenza
      .
      **Quello che vorrei sapere e che non riesco a leggere da nessuna parte (e l'AdE non risponde per chiarimenti né al servizio SMS né al servizio eMail, che quindi deduco siano disservizi e non servizi) è se la decisione di rimanere nel vecchio regime agevolato fino alla sua naturale scadenza deve essere comunicata all'AdE in qualche modo.
      Non si capisce insomma che cosa accade se non comunico a nessuno la volontà di rimanere nel vecchio regime al 5% fino alla naturale scadenza: resto nel vecchio regime oppure passo "automaticamente" al nuovo?
      E se devo comunicare qualcosa, come devo fare e a chi?
      Qualcuno può essermi d'aiuto e darmi una risposta?
      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: da nuove iniziative a minimi

      Io ho appena comunicato la revoca del n.i.p. col modello AA9/10 e passo i minimi dal 1° gennaio 2012, con la benedizione (sempre traballante, lo riconosco) del'AdE e le conferme del Sole 24 Ore.
      Ritengo che la probabilità di errore da parte mia, sebbene sempre presente, sia a questo punto anche lei "minima".

      Auguri e buon 2012, che mi auguro prospero per tutti.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: da nuove iniziative a minimi

      @michelini said:

      Provvedimento 185820/2011 sul nuovo regime dei minimi:

      2.3. I soggetti in possesso dei requisiti di cui al punto 2.1, che hanno intrapreso un?attività di impresa, arte o professione successivamente al 31 dicembre 2007, e che hanno optato per il regime ordinario ovvero per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo di cui all?articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, possono accedere al regime fiscale di vantaggio per i periodi di imposta residui al completamento del quinquennio ovvero non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età. Resta fermo il vincolo triennale conseguente all?opzione per il regime ordinario.

      Per me si intende che il triennio non si può interrompere e che per i due anni conslusivi si può adottare il regime dei minimi nuovo (o fino ai 35 anni).

      Sì, fa riferimento a un triennio, ma poi specifica sempre (anche nella circolare 185825) che è il triennio dell'opzione "per il regime ordinario".

      Se il Sole 24 Ore non solleva eccezioni io tendo a fidarmi.

      Comunque la mia personalissima opinione da ignorante in materia (realmente) è che "l'opzione triennale per il regime ordinario" di cui parlano le circolari sia questa:
      "* Art. 1 comma 110 della L. 244/07 (Legge finanziaria per il 2008)

      1. I contribuenti minimi possono optare per l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte sul reddito nei modi ordinari.
        L'opzione, valida per almeno un triennio, è comunicata con la prima dichiarazione annuale da presentare successivamente alla scelta operata. Trascorso il periodo minimo di permanenza nel regime normale, l'opzione resta valida per ciascun anno successivo, fino a quando permane la concreta applicazione della scelta operata. In deroga alle disposizioni del presente comma, l'opzione esercitata per il periodo d'imposta 2008 può essere revocata con effetto dal successivo periodo d'imposta; la revoca è comunicata con la prima dichiarazione annuale da presentare successivamente alla scelta operata.
        Il comma 110 prevede la possibilità di non avvalersi della contabilità prevista per il regime dei minimi, ed in tal caso si può applicare il regime ordinario. Si precisa che per regime "ordinario" si intende quello normale, potendosi ovviamente applicare il regime "semplificato" previsto per le imprese ai sensi dell'art. 66 del TUIR 917.
        Dal 2009 resta però il vincolo triennale, che soltanto dal 2011 sarà possibile revocare, salvo il superamento dei limiti previsti dai commi 96-97-98-99 dell'art. 1 della Legge 244/07."*

      E non mi sembra che abbia a che fare con le n.i.p.
      Sbaglio?

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: da nuove iniziative a minimi

      La circolare 185825/2011 del 22/12/2011 consegnatami direttamente ieri all'Agenzia delle Entrate da un loro responsabile e assieme a lui commentata, al punto 1.2 comma a) e b) afferma che non c'è nessun problema nel passare dal regime delle nuove iniziative al nuovo regime dei minimi. Sempre che esistano i presupposti validi anche per chi vi accede per la prima volta, s'intende: questi devono continuare ad esserci.

      La circolare 13/E del 2008 dell'AdE al punto 1.4 e il recentissimo fascicolo (pochi giorni fa) del Sole 24 Ore (che la menziona esplicitamente) spiegano anche le modalità, anche qui molto chiaramente e con tanto di esempio pratico e immagine della casellina da barrare.
      Nessun'altra circolare uscita nel frattempo modifica quanto affermato nella 13/E riguardo alle modalità di passaggio tra regimi agevolati.

      Si revoca il regime delle nuove iniziative barrando la casella con la lettera "R" e si adotta l'atteggiamento concludente.

      Dopo aver sentito completa omogeneità di interpretazione di:

      • 2 Agenzie delle entrate (Verona e Caprino Veronese)
      • Il call center dell'Agenzia delle Entrate (848 8800444)
      • 2 commercialisti

      e dopo essermi letto tutta la documentazione menzionata, io sono abbastanza tranquillo.
      Al netto di circolari all'ultimo secondo, s'intende. Ma non ce ne saranno fino a Gennaio.

      Per quanto riguarda il TRIENNIO, sono andato a leggere il punto 4466 de "L'esperto risponde" del sole 24 Ore (leggo la data del 19/12/2011 sulla stampa che mi è stata lasciata dall'AdE), anche questo consultato assieme al responsabile dell'AdE: si afferma chiaramente al punto 4466 che il passaggio dal regime delle n.i.p. a quello dei minimi 2012 avviene direttamente per comportamento concludente e RICORDA come la circolare 73/E del 21 Dicembre 2007 espresse parere positivo all'accesso diretto al regime dei minimi anche senza attendere il decorso del triennio delle nuove iniziative produttive. Lo fa con tanto di esempio concreto tarato sul 2012 che non lascia adito a dubbi su che cosa intendano gli esperti del Sole 24 Ore.

      Se è chiaro al Sole 24 Ore e anche all'AdE (that's incredible!), sembra chiaro anche a me. Sarà contorto senz'altro ma non vedo molti dubbi, documenti alla mano.

      Ciao

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: da nuove iniziative a minimi

      Ho consultato un fascicolo allegato al Sole 24 ore di qualche giorno fa (non sono riuscito a "rubarlo" ma me lo sono letto bene).
      C'è un paragrafo dedicato espressamente al passaggio dal regime delle nuove iniziative al nuovo regime dei minimi.
      E' chiaro: in sintesi, occorre revocare il regime delle nuove iniziative presentando il modello AA9/10 con barrata la casella "R" (che sta per "Revoca") accanto alla scelta del regime per le nuove iniziative.
      Poi occorre adottare il "comportamento concludente" e quindi iniziare a fatturare secondo le modalità del nuovo regime dei minimi (quindi ritenuta d'acconto e niente IVA).

      Non esiste al momento un modo o un modulo per comunicare "positivamente" la propria intenzione di aderire al nuovo regime dei minimi: il comportamento concludente è fondamentale.

      Aggiungo che secondo la circolare 13/E del 2008 (punto 1.4) se qualcuno si dimenticasse di presentare il modello AA9/10 con la "R" barrata, non sembrano previste sanzioni: se viene adottato il comportamento concludente viene solo ricordato al contribuente di comunicare al più presto la revoca dal regime delle nuove iniziative, anche in un secondo momento.
      Quindi, ripeto, sembra che l'unica cosa che conta davvero sia il comportamento concludente, che in effetti per quanto riguarda il regime dei minimi mostra inequivocabilmente la scelta.

      Io ora sono tranquillo, anche se devo dire che all'AdE sono davvero messi malissimo...

      Ciao a tutti e buon 2012.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: Passaggio dal "Forfettino" ai "Nuovi minimi": quale procedura?

      @studionicola said:

      Per revocare il regime delle nuove iniziative occorre presentare il AA9/10.
      Per aderire al regime dei minimi, invece, non occorre presentare il medesimo modello (l'opzione per il regime dei minimi che trova sul modello è valida per chi apre partita iva e contestualmente indica l'adesione a tale regime agevolato).
      Consiglio: con buona probabilità, da Gennaio cesserà il regime nuove iniziative quindi in tal caso presumo non ci sia necessità di manifestare la revoca.

      Innanzitutto grazie per la risposta.
      Non mi è chiaro se dopo la revoca del regime per le nuove iniziative ci si ritrova "automaticamente" in quello dei minimi (ovviamente sempre che ne siano rispettati i requisiti) o se occorre presentare una richiesta esplicita all'AdE.
      Comprendo il discorso del comportamento concludente, ma abbiamo imparato tutti a non fidarci in nessun modo della capacità di "concludere" dell'AdE e voglio essere CERTO che nel 2012 sarò nel nuovo regime dei minimi.

      C'è una risposta a questo?

      Grazie di nuovo in anticipo.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Passaggio dal "Forfettino" ai "Nuovi minimi": quale procedura?

      Buonasera,
      intendo passare dal regime fiscale agevolato per le nuove iniziative produttive (forfettino) al nuovo regime dei minimi.
      Vorrei sapere qual'è la procedura corretta per poterlo fare.
      Mi spiego meglio:
      1 - è sufficiente presentare il modello AA9/10 con barrata la casella relativa al regime dei minimi,

      oppure...

      2 - occorre prima revocare il regime delle nuove iniziative produttive (barrando la casella "R" nell'apposito riquadro) e tre secondi dopo ripresentare un'altra copia dello stesso modello con barrata la casella relativa al regime dei minimi?

      So che sembra ridicolo, ma all'AdE non erano molto convinti: alla fine (dopo un interessante conciliabolo) hanno optato per un "fa lo stesso" che non convince nemmeno il mio criceto.

      Mi suggerireste la procedura corretta a prova di impiegato standard dell'AdE?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Nuovo regime semplificato per i minimi: i chiarimenti (?) di Telefisco

      Buongiorno,
      un interessante articolo con altrettanto interessanti contenuti sui chiarimenti di Telefisco di Ottobre sul nuovo regime agevolato dei minimi.
      Chiarimenti non chiarissimi, ma meglio del buio più fitto:

      studiosclavi.com/approfondimenti/minimi.php

      In particolare, per chi come me proviene dal regime agevolato per le nuove attività con inizio attività nel 2011, sembra interessante questa "situazione dubbia" ma confortante:
      "Contribuente che ha iniziato l'attività nel 2010 o nel 2011 con il regime delle nuove iniziative: dal 2012 può passare al regime dei nuovi minimi con comunicazione esplicita all'Agenzia delle entrate (CM 73/2007 paragrafo 2.3.1, CM 7/2008 paragrafo 1.4 e CM 13/2008 paragrafo 3.4), ma anche in questo caso non si sa se il periodo quinquennale decorre dall'apertura della partita IVA o dal passaggio al regime dei minimi"

      Spero aiuti a chiarire e mi piacerebbe avere un commento da qualche professionista iscritto al forum.
      Saluti.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: regime minimi / forfettone

      StudioCommercialista è sempre sulla breccia...
      Grazie mille e complimenti, attendo quindi il "chiarimento", munito all'uopo del Vocabolario della Crusca.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: regime minimi / forfettone

      @studio_marra said:

      Forfettone e minimi è la stessa cosa. Il nuovo regime dei minimi può essere utilizzano fino al compimento del 35° anno di età.
      Buonasera,
      secondo voi, per chi ha aderito proprio quest'anno (2011) all'oramai vecchio forfettino (quello al 10% di IRPEF) e ha già più di 35 anni, come stanno le cose?
      Ricade o meno nel nuovo regime agevolato al 5%? Tutti gli altri requisiti sono a posto, ma l'unico che mi "sballa" sono i 35 anni di età.

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Professionisti e Rivendita servizi Internet

      Buongiorno,
      sono un professionista, consuente informatico, ho aderito al regime agevolato (forfettino).
      Ho ricevuto da un noto fornitore di connettività Internet nazionale una proposta di "Accordo di distribuzione commerciale per la rivendita di abbonamenti e servizi Internet".
      Ho subito pensato che fosse un'attività di agente o procacciatore, che se non sbaglio non è compatibile con il mio status di professionista e non di impresa.

      Tuttavia leggo nel primo paragrafo del contratto: "Le parti si danno reciprocamente atto di non voler stipulare alcun accordo che rientri direttamente e/o indirettamente nello schema del contratto di agenzia e/o ad altri obblighi a questo assimilato o assimilabile".

      Questo significa che potrei prendere in considerazione la proposta anche come professionista?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: Professionisti: l'IVA indetraibile va considerata costo?

      Chiaro, semplice, esaustivo.
      Grazie mille!

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Professionisti: l'IVA indetraibile va considerata costo?

      Buongiorno,
      non sono riuscito a trovare nel forum un'informazione aggiornata al 2010 su questo tema: se mi sono sbagliato scusate.

      Mi sto chiedendo se, per un professionista, in tutti i casi in cui l'IVA è indetraibile (completamente o parzialmente) si può considerare la parte indetraibile come costo e quindi portarla in deduzione.

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: Esclusione dagli studi di settore: Consulente informatico

      E'il Co.Ri.De. Consorzio Rivenditori al Dettaglio di Roma.
      Anche a me sembra strano.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: P.IVA appena aperta: Dichiarazione dei redditi del 2010

      Buonasera e grazie per la risposta: peccato che lei sia così lontano.
      Sì, ho consultato un Commercialista (anche se intendo seguire da solo la mia contabilità, finché posso).
      La convenienza ci è sembrata esserci in quanto sono ancora lavoratore dipendente e quindi avrei solo un 17% di INPS. Poiché poi come dipendente guadagno decisamente bene (il mio desiderio è di mettermi in proprio e lanciare la mia professione, non meramente di "arrotondare") il cumulo IRPEF sarebbe svantaggiosissimo (tenuto anche conto del fatto che lavorando ancora come dipendente non farò moltissime consulenze, anche se chiederò il part-time appena sarà ragionevole farlo).
      Detrarre l'IVA mi permette poi di munirmi di qualche attrezzatura a prezzo vantaggioso. E non dimentichiamo il piccolo ma importante credito di imposta per un PC adeguato.
      Il reddito da lavoro dipendente mi consente poi di dedurre ancora gli oneri deducibili (spese sanitarie, rata del mutuo, ecc.)
      Nel complesso mi sembra ragionevole.

      Un ultimissima cosa: mi farebbe un esempio di "certificazione rilasciata da enti o aziende qualificate"?
      Io sono un sistemista certificato dai principali brand informatici (Cisco, Microsoft, Oracle, Checkpoint, Citrix): me le sono sudate ma ne è valsa la pena. Si riferisce a quelle? Indubbiamente mi certificano come esperto e non certo come "installatore" o "tecnico di assistenza".

      Saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: Regime agevolato + lavoro dipendente + INPS

      Ciao Chicco,
      grazie mille per la risposta.
      Ho letto in altri post all'interno del forum che qualcuno afferma esserci esenzione dai contributi INPS per chi è iscritto alla CCIAA ed è dipendente full-time.
      Vi risulta?

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Esclusione dagli studi di settore: Consulente informatico

      Buongiorno a tutti,
      ho trovato un documento (dai riferimenti sembra aggiornato) che pare escludere dagli studi di settore l'attività "62.02.00 - Consulenza
      nel settore delle tecnologie dell?informatica".

      Il documento si trova qui:
      coride.it/docs/download.asp?ID=63
      (mettete le tre w e il puntino prima di coride.it - Io non lo posso fare perché non sono utente premium del forum)

      e copio qui di seguito la parte interessante:

      "ALTRE CAUSE DI ESCLUSIONE"
      [...]
      "classificazione in una categoria reddituale diversa da quella prevista dal quadro degli elementi contabili del modello studi: i modelli studi di settore contengono, generalmente, un solo quadro degli elementi contabili che fa riferimento alla tipologia di reddito conseguita (d?impresa o di lavoro autonomo).
      Per taluni studi di settore sono previsti 2 quadri, alternativi, utilizzabili a seconda della tipologia di reddito. Può verificarsi il caso in cui il contribuente sia stato classificato in una categoria reddituale diversa da quella prevista dal quadro degli elementi contabili relativo allo studio approvato per tale codice attività. Ciò si riscontra ad esempio, per un soggetto esercente, in qualità di lavoratore autonomo, l?attività di ?consulenza nel settore delle tecnologie dell?informatica? (codice attività 62.02.00) per la quale lo studio UG66U contiene, per l?indicazione degli elementi contabili, il quadro F."

      Premesso che ho capito poco di questa storia dei quadri, qualcuno può spiegarmi in termini comprensibili di che si tratta?
      Penso sia davvero interessante per tanti in questo forum.

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • RE: Macchina fotografica e sviluppo siti web

      Buongiorno,
      riesco quindi a dedurre il costo e detrarre l'imposta per la fotocamera?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov
    • Regime agevolato + lavoro dipendente + INPS

      Buongiorno,
      è un tema che ho visto già affrontato in varie forme nel forum, ma non ho trovato tutta l'informazione che cercavo. Lo ripropongo quindi sperando di non annoiare.

      1 - Sono lavoratore dipendente Full-Time.
      2 - Ho aperto la P.IVA per attività in nessun modo inerenti al mio lavoro dipendente.
      3 - Ho appena aderito al regime agevolato per le nuove attività (forfettino).
      4 - Non sono iscritto alla Camera di Commercio e quindi al momento sono un professionista (oltre al lavoro dipendente).

      Le mie domande sono:

      A - In quanto lavoratore dipendente Full-Time, sono tenuto ugualmente all'iscrizione alla Gestione Separata dell'INPS pagando però contributi ridotti al 17% in quanto soggetto ad altra forma di contribuzione obbligatoria? O ne sono completamente esentato?
      B - Se fossi iscritto alla Camera di Commercio (anziché essere un professionista) sarei completamente esentato dai contributi INPS o dovrei pagarli ugualmente (e in questo caso: in che misura e se con dei minimi a prescindere dal reddito realizzato)?
      C - Se dovessi chiedere il Part-Time al mio datore di lavoro dipendente, come cambierebbe il mio rapporto con l'INPS per via dei contributi da versare eventualmente come lavoratore autonomo?

      Grazie mille in anticipo

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cicikov