Ciao Belant e benvenuto nel Forum GT

Ho letto con estremo interesse il tuo post e apprezzo l'idea di discutere del modello educativo e formativo della scuola, e se questo sia al giorno d'oggi aggiornato con la realtà che viviamo, caratterizzata da progresso e continua innovazione tecnologica.

Non posso che condividere quando parli di rendere più divertente (io direi "sereno") il percorso scolastico, e quindi di azzerare lo stato di terrore che hanno (ed hanno avuto) gli alunni nei confronti dei compiti in classe, delle interrogazioni, ecc; pur se non avevo ai tempi delle scuole superiori grandissimi problemi di rendimento scolastico, anche io vivevo (e ti parlo degli anni 83-88) un continuo stato di stress, ansia e preoccupazione; il tutto completamente dissolto con l'iscrizione all'Università (è psicologicamente differente il poter pianificare con la massima libertà quando studiare, come studiare, quando fare gli esami, ecc, e in generale senza essere vessati dai professori).
Certo, converrai con me che è assai difficile applicare il modello di studio universitario alle scuole medie e superiori, visto che il grado di maturità degli alunni non lo consente.
Arrivato al termine del mio percorso di studi (anche se in realtà non si finisce mai di studiare) devo dire comunque di essere grato a quei professori che mi hanno tenuto sotto torchio permettendomi in quel modo di colmare lacune e di non trascurare lo studio.

L' altro aspetto che hai esposto invece non lo condivido:

A cosa ti è servito fare le proiezioni ortogonali imparate alle scuole medie o piuttosto utilizzare lo schema di risoluzione dei problemi che ti propongono anche ora alle scuole elementari. Pensi forse che per risolvere un problema di vita ti devi mettere a fare uno schemino pensando che da solo ti risolva la questione?

A parte che evidentemente a me le proiezioni ortogonali sono servite (quindi non tutti danno la stessa utilità alle materie che hanno studiato), non concordo che la scuola debba adeguarsi a:

un mondo moderno, fatto come detto di internet di televisione di you tube, di grande fratello o isola dei famosi, di veline, di amici (ma dove!) di tette e di sederi allo sbaraglio, di fubetti del quartierino, di intercettazioni e di contro intercettazioni, di scandali calcistici, di ciclismo malato e di campioni del mondo (po..poropopopopo). I giovani hanno in mente di fare i fighetti imitando i tronisti, e tutti sperano di appartenere un giorno alla categoria dei vip!
La scuola pensa di voler fare ancora lezione in modo tradizionale dimenticandosi che fuori c'è un mondo fatto di luci, di suoni, di telefonini multimediali, di gente che corre e che parla con un linguaggio tutto nuovo.

Io sono fortemente convinto che la scuola debba continuare ad insegnare quell'antipatico di Dante, quella lingua inutile che è il latino, un pò di chimica, un pò di storia e filosofia, e un pò di storia dell'arte, oltre all'educazione musicale.

Io aborro (come disse qualcuno) le tre I (inglese, informatica, impresa).

La scuola deve aprire le menti, provvedere alla formazione culturale degli studenti; non voglio dire che le cose pratiche non servano, ma non debbono portare in subordine quelle che sono le materie tradizionali.
Non voglio assolutamente fare lo snob, ma credo che solo chi ha studiato il latino possa comprendere quanto sia utile; non tanto per imparare una lingua desueta, quanto per l'allenamento mentale, il ragionamento, la logica, ecc...
Vogliamo poi parlare dello studio della filosofia?

Il fatto che il mondo sia cambiato rispetto alla scuola anni '40 ci autorizza per caso a "legalizzare" quell'obbrobrioso modo di "skrivere con le kappa xchè fa tanto figo ed è tanto moderno"?
No, sinceramente non ci stò, anzi, io dico che a questo punto serva il raddoppiare le ore di insegnamento di Dante e triplicare quelle di latino! Chissà che non sia utile ad estirpare questa abitudine di oltraggiare in continuazione la lingua italiana!

Poi per le tre I ci sarà sempre tempo!

Altrimenti, se non si è d'accordo esistono, e sono sempre esistite, le Scuole Professionali, che ti insegnano il cosiddetto "mestiere"; ma più di quello non ti offrono!

Ovviamente è una mia opinione!