La polizia postale è composta da gente laureata, molto esperta in materia, quindi non pensiate di avere a che fare con 50enni che non sanno accendere nemmeno un pc.
Inoltre, l'IP non è l'elemento esclusivo che porta all'eventuale condanna od escussione di una persona; prima di procedere a ciò, gli inquirenti hanno delle prove, rimarco la preposizione articolata DELLE.
Come ho antecedentemente asserito, sarebbe troppo facile trincerarsi dietro la storia dell'IP bucato oppure ancora, degli amici, parenti, che sovente utilizzano il pc di casa.
Se c'è stata un'escussione, oppure in caso di elezione di domicilio, avviso, condanna, insomma nei vari casi, deve sussistere un quadro indiziario grave, preciso e concordante e spetterà all'indagato confutarlo con controprove.
In caso contrario, non esisterebbero le condanne penali.
Il punto però, è un altro.
Per capirci, io credo che la polizia sappia chi sia stato il colpevole ma, trattandosi di reati bagatellari, di fattispecie tenui che non comportino gravi pene, sarebbe troppo dispendioso, farraginoso e lungo accertare la colpevolezza. Insomma, in mancanza di una dichiarazione di colpevolezza o di prove chiarissime, si tende a dimenticare il caso.