Buongiorno,
qualcuno saprebbe indicarmi una piattaforma editoriale, ovvero una piattaforma attraverso la quale poter invitare i miei copywriter a redigere contenuti e inviarmi le bozze dei loro elaborati.
L'esempio perfetto di quel che intendo è lo strumento messo a disposizione da seozoom, ma è sottoposto a limitazioni che la rendono inutilizzabile (puoi avere un solo copywriter e per aggiungerne altri si pagano sovrapprezzi folli a parte).
Ho visto che alcuni siti utilizzano delle piattaforme proprietarie e mi pare impossibile che non esista nulla del genere. Non pretendo che sia gratuita, ma almeno che abbia dei piani d'abbonamento che la rendano pienamente fruibile.
Grazie mille

Probabilmente ho scoperto l'acqua calda e certamente qui parlate di cose più avanzate, ma non sapevo proprio esistessero software che scrivessero contenuti o guidassero a scrivere contenuti.

Mi riferisco a jasper e relativi concorrenti.

Mi sto appena iscrivendo al servizio per capire meglio, almeno nei primi 5 giorni di prova gratuita, se è un prodotto valido o una menata. Cercando commenti in giro, si trovano solo youtubers, forse prezzolati, che ne tessono le lodi.

Anche se l'abbonamento non è per niente economico, se funzionasse davvero sarebbe interessante.

Mi domando se qualcuno abbia avuto esperienze in merito...

@la-elena ha detto in Recensioni per servizi:

@alekos le inoltro i dati. Sono sicura che troverai un piano adatto a te.

Ho appena parlato col tuo contatto ed è stata molto gentile e disponibile. Credo che entro i tempi minimi necessari prenderò la via che mi hai suggerito con feedaty.

a parte questo mi resta la curiosità da cui ero partito con la discussione: come va un sito che vende servizi e non prodotti fisici ad essere su Google Shopping?

@la-elena Ciao Elena, grazie per la tua risposta. Sarei felice di avere il contatto della tua referente feedaty.

Per venire subito al sodo della richiesta, parto dalla fine, ovvero al risultato che vorrei ottenere, cioè che google indicizzasse nella maniera più corretta le recensioni che ricevo dai miei clienti per i servizi di consulenza che offro.

Il risultato è qualcosa di simile a questo:
https://www.google.com/shopping/ratings/account/metrics?q=prestitionline.it&c=IT&v=9

Da qui vedo che google ha accorpato le recensioni pubblicate anche su siti di terze parti come feedaty.
Il dato ulteriormente positivo è che le stelline compaiono anche negli annunci google ads, come nello screenshot che allego.

Mi pare che per ottenere questo risultato, il sito in questione si sia iscritto a Google Merchants.
Ovviamente ho provato a farlo anche io, ma sono andato subito a sbattere contro il problema che Google Merchants è rivolto a siti che vendono prodotti fisici, tangibili e non servizi o consulenze.
Tuttavia, il sito che ho preso ad esempio (non a caso) si occupa di cessione del quinto e non credo che quindi abbia potuto inserire prodotti fisici, come se vendesse scarpe o cellulari.

C’è qualche “escamotage” a cui ricorrere?

Qual è, altrimenti, il modo più corretto attraverso cui un sito che vende servizi on line dovrebbe raccogliere recensioni?

Per il momento io le sto raccogliendo tramite Google My Business, ma (per le mie personali esigenze) mi piace poco la circostanza che le recensioni siano legate a google map e quindi ad una sede fisica.
Inoltre, malgrado ne abbia già raccolte più di un centinaio, nei miei annunci Google Ads non vedo comparire le stelline, come quelle dello screenshot pubblicato in alto.

In alternativa, ci sarebbero i vari trustpilot o feedaty, ma costano un occhio della testa e poi, senza l’iscrizione a Google Merchants avrei sempre il dubbio che google non le “digerisca”, non le faccia proprie e non mi faccia comparire le stelline sotto gli annunci.
Per digerirle mi riferisco anche all’aspettativa che un buon numero di recensioni positive possa influenzare almeno un minimo il posizionamento.

Spero che l’argomento, oltre ad essermi d’aiuto, possa essere di stimolo alla discussione giacché il problema credo sia diffuso e comune a tutti quelli che erogano servizi professionali attraverso internet e non hanno beni fisici da vendere ai propri clienti.
Grazie a tutti per l’aiuto

@kyle46 ha detto in pdf immagine e contenuto duplicato:

@alekos Di solito un PDF lo è tale, poiché colui che lo ha creato ci avrà anche creato un contenuto e pubblicato sul web. Puoi identificarlo semplicemente utilizzando un software antiplagio online come (Plagiarismdetector).

non conoscevo questo sito e ti ringrazio di avermelo segnalato.

mi pare che, a parte la "predica", tu non mi abbia risposto sotto il punto di vista tecnico...o se lo hai fatto sono io a non aver compreso.

per la predica non ti biasimo, ma non sono proprio di primo pelo.

per metterci tutti in pace con la coscienza e poter affrontare la questione tecnica, ti chiarisco che i testi che vorrai "copiare" sono sentenze della Cassazione.
Sono quindi testi pubblici, destinati, quindi semplicemente ad essere divulgati.

Sono pdf che una volta messi on line circolano su una infinità di siti e nessuno sa più chi ha rubato il file da chi. Ma in ogni caso il furto resta relativo alla circolazione del file e non alla proprietà intellettuale di chi ha redatto la sentenza.
Io vorrei semplicemente convertire questi pdf in formato testo e così forse (questo è il mio dubbio ed il succo della domanda) offrire a Google un contenuto inedito.

Oppure Google (mediante un suo sistema di ocr o non so che altro) potrebbe anche riuscire a leggere nei pdf immagine e penalizzarmi per aver copiato il testo?

Aggiungo che spesso questi pdf sono davvero scarsamente leggibili e anche l'ocr necessita di una certa correzione umana. Insomma, trasporli in modalità testo richiede lavoro e rende un servizio (rendendo questi testi stessi maggiormente fruibili).

Domanda a cui solo voi saprete rispondermi:
se prendo un "pdf immagine" pubblicato su un altro sito, lo passo all'ocr e ne pubblico il testo come articolo sul mio sito, Google lo considera un articolo copiato o lo prende per buono?
Chiaramente se fosse un pdf non immagine Google ne comprenderebbe il testo e non avrebbe piacere a vedere che è stato copiato e incollato.

è una pratica che mi sconsigliereste o che può funzionare?

Per chiarezza, l'esigenza non è semplicemente quella di ingolfare il mio sito di contenuti facilmente reperibili altrove, ma di pubblicare sentenze o parti di sentenze che sono funzionali all'argomento che tratto, nel senso che se esprimo un concetto nel mio articolo è bene citarne la fonte e magari pubblicarne la relativa documentazione.

@guadagnaeuro

Se il sito è per cazzeggio, ci scrive i post, li condivide sui social, fa il figo con gli amici e non si sa mai che uno di essi diventi virale e lo porti ad essere per una settimana la nuova star del web.

Se il sito non è per cazzeggio, si cerca di capire da dove arriva la grana, si fanno le landing page e si spende un patrimonio in advertising.

Il punto è che avere un sito allo stato dell'arte è molto poco gratificante. Sotto ogni punto di vista. Se lo fai è per promuovere il tuo brand on line e quel che ti deve importare non sono le visite ma le conversioni.

@cla83 la pagina interna del sito è destinata a contenere troppi elementi che potrebbero distrarre l utente dalla call to action, inoltre avendo l'aspirazione a posizionarsi sui motori tratterà l'argomento in modo più esaustivo e completo.
Viceversa, giacché le campagne pubblicitarie si pagano, devi essere certa che la tua pagina d'atterraggio sfrutti tutta la potenza possibile per generare la conversione.
Ovviamente l'ideale sarebbe riuscire a posizionare una pagina già pensata per ottimizzare la conversione, ma riuscire ad ottenere entrambi gli obiettivi in un'unica pagina è impresa più unica che rara.
Quindi, senza dubbio ti direi ti creare delle pagine ad hoc in cui fare atterrare i tuoi visitatori a pagamento

quindi del nome autore di un articolo google se ne sbatte? e tutte le seghe sulla autorevolezza specie per i siti YMYL?

ps: giorgio uno dei guru del del web in italia, non può avere quella foto.

Domanda probabilmente da principiante: come fa Google ad identificare l autore di un articolo, in senso reale? Poniamo il caso che io abbia un sito che tratti di seo, potrebbe pubblicare un articolo per il mio sito un tale Giorgio taverniti. Un omonimo oppure proprio lui...come fa Google a stabilirlo? La domanda la pongo chiaramente in ottica seo, perché l autorevolezza del nome dell'autore dovrebbe di per sé portare benefici.
Se abusassi del nome di Giorgio ci sarebbero dei risolvolti legali, ma a parte quelli potrei comunque ottenere un beneficio in termini di posizionamento?

Io tratto tematiche giuridiche. Potrei inserire come autore un nome importante del settore e Google che strumenti avrebbe per distinguere il vero dal falso?

...scusa Giorgio se ho preso il tuo nome com'è esempio

@Ettore-Verdi ha detto in acquistare solo nome dominio senza spazio (per redirect):

Occorre riflettere su come questa soluzione non porti benefici ai tuoi utenti, che si ritroverebbero spaesati all'interno di un sito diverso da quello in cui sono convinti di atterrare. Traffico non qualificato, che rimbalzerebbe alla velocità della luce, composto da persone che si sentirebbero prese in giro e probabilmente non ci vorrebbe molto affinché una segnalazione corregga l'errore.

Ti resterebbero i costi (simbolici, certo) sostenuti per l'acquisto del dominio e potenziali penalizzazioni per la tecnica di sneaky redirect. Per me è no.

prima di tutto grazie per la risposta.
ritengo che però nella tua valutazione hai detto per scontato degli elementi.

se mi interessa quel link è perché è a tema con ciò che tratto nel mio sito e proviene da un sito autorevole (che ha commesso un refuso nell'url).
nel mio sito ne ho approfittato per inserire un articolo a tema che risponda all'esigenza del link.

quindi, resta ovviamente un artifizio per guadagnare un backlink, ma ne guadagnano tutti: il sito che ha inserito il link sbagliato (che ha un broken link in meno), i visitatori che, atterrando sul mio sito, trovano la risorsa che cercavano.
Mi domando: ne guadagno anche io?

l'autorevolezza del link muore al primo passaggio o si trasferisce anche al mio sito grazie al redirect 301?

insomma, non mi pare una pratica tanto blackhat, però ben vengano consigli

dunque, mi è passato sotto gli occhi un articolo di un sito molto importante con un link che per un refuso punto ad un dominio inesistente.
secondo una pratica che mi risulta essere abbastanza diffusa (ma che temo a google possa non far piacere se comprende l'artefatto), pensavo di registrare quel nome di dominio e impostare un redirect verso il mio sito. Ovviamente lo scopo sarebbe quello di guadagnare un backlink in modo furfantello.

le domande:

1. posso acquistare solo il nome di dominio e poi impostare un redirect verso il mio sito che mi faccia guadagnare rank? generalmente acquisto insieme dominio e host, quindi non so bene come funziona comprando solo il dominio. Dovrei fare un redirect 301, ma senza lo spazio dove li appoggio i files contenenti il redirect?
2. è una tecnica poco pulita mi rendo conto. Qui siamo tutti duri e puri e ci meritiamo la stima di google grazie ai contenuti. Fatta questa premessa, un backlink del genere potrebbe farmi danni anziché benefici?

PS: è il mio primo posto dopo il cambio di piattaforma, spero di non aver commesso errori. Siate tolleranti

mi era parso di comprendere che fosse solo cloud nodebb. adesso ci guardo meglio.
grazie

@alisadec said:

Grazie Giorgio!
ho cercato un plugin wordpress che si possa adattare al tipo di prodotto che abbiamo "le vacanze in barca", ho trovato "events manager" che ha un sistema di booking. Ora provo ad utilizzarlo.

scusa se mi intrometto, dai uno sguardo a bookly, dovrebbe fare al tuo caso e l'ho usato per un po' di tempo. costa una ottantina di euro

ciao Giorgio, grazie sempre delle risposte.

ne approfitto per un'altra domanda prendendo a spunto da quello che ci siamo detti nel corso della diretta a proposito del forum da migrare da vbullettin maledetto ad una nuova piattaforma.

mi parlavi di tre possibili alternative verso cui migrare:

• nodebb.org
• discourse.org
• flarum.org

Nodebb ha un prezzo davvero proibitivo (anche rispetto al roi che può generare un forum allo stato attuale). Costerebbe 250 dollari al mese. Scartato

Flarum leggo nella pagina di istallazione che" Flarum is beta software. That means it still has some incomplete features and bugs ����, and at some point – sooner or later – it will probably break!".
Dopo i problemi che sto avendo con vbulletin passare ad un'altra piattaforma buggata non mi invoglia per niente. Scartato

L'ultima opzione è Discourse. , che non ho idea se sia possibile migrare da vbulletin.

Gradirei sapere se queste valutazioni ti paiono corrette.
Grazie in anticipo

ciao giorgio e ciao a tutti, nel corso della chiacchierata di qualche giorno fa mi hai consigliato di puntare sui backlinks.
ovviamente ottenerne di genuini e spontanei non è semplice.

mi domandavo se potesse aver senso proporre un gemellaggio a siti stranieri che offrono un servizio simile al mio.
il fatto che trattiamo lo stesso argomento dovrebbe avere importanza per google, ma ovviamente ci sono due cose che potrebbero non piacergli: il fatto che i siti sono di lingua differente e il fatto che i link dovrebbero essere reciproci.

qualcuno ha esperienze in merito?

non credevo fosse tanto competitiva, anche perché i siti che mi precedono sono siti abbastanza generalistici

ciao giorgio, grazie per la risposta.
il sito esiste da tanto (2007) e ovviamente ogni pagina ha subito infinite fluttuazioni. Nel corso degli ultimi giorni ho guadagnato circa 5 posizioni comunque.
qualcosa si muove forse...

anche se non mi si caga nessuno, do un po' di aggiornamenti, caso mai a qualcuno venga la voglia

Interventi sul sito

• come consigliatomi in un'altra discussione ho aggiunto una pagina chi siamo in cui ho elencato i nomi dei collaboratori, con una nota biografica di poche righe per ognuno.
• a pie' di pagina ho inserito l'indirizzo della sede legale dell'associazione
• ho migliorato l'usabilità del sito da mobile
• ho implementato la PWA del sito
• ho migliorato la velocità del sito (75 circa da mobile / 90 circa da desktop)

**Interventi sulla pagina (https://rico rsi.net/approf ondimenti/multe/multe-per-eccesso-di-velocita/)
**- ho ristrutturato la hp del sito in modo che linkasse alle pagine più importanti (tra cui quella oggetto di questa ricerca)

• i precedenti contenuti li ho smistati in altri articoli e ho fatto in modo che tutti questi articoli siano linkati alla pagina madre
• nella pagina ho inserito nuovi contenuti, cercando di focalizzarmi su quel che può interessare ai visitatori. Ho, quindi, inserito un modello di ricorso giacché ho visto che le pagine da cui ricevo più visite da google sono in generale quelle in cui ci sono modelli pronti all'uso;
• il modello di ricorso di cui al punto precedente l'ho reso anche scaricabile in formato pdf
• ho embeddato nella pagina il video a tema pubblicato sul canale yt
• ho migliorato la velocità della pagina portandola, secondo il pagespeed di google ad uno score di 32/84 (in realtà la velocità risente molto della presenza del video embeddato da yt, che costa almeno 20 punti)

PS:Prima di scrivere questo post ho fatto uno speedtest e e lo strumento di google ha rilevato l'url amp della pagina. Non succede per altre pagine che ho controllato ed è la prima volta che mi compare questo messaggio eseguendo il test (malgrado avessi implementato amp da un po' di tempo). A quanto pare la versione amp della pagina fa un po' pena, non è ottimizzata e anche per questo il risultato è abbastanza basso (47). **Mi conviene forse levare il plug in amp, in modo che google si prenda la normale pagina ottimizzata per mobile?

**P.P.S: attualmente sono in terza pagina alla terza posizione...la mia chiave non sarebbe tanto competitiva e sarebbe una bella sfida comprendere cosa ne impedisca un posizionamento decente, visto che i siti che prendono le prime posizioni non contengono contenuto di pari livello