Ciao robertowow,

Bella testimonianza che ci rincuora

Premetto che non conosco Admanager...

@robertowow said:

Ovvero molti erano veri e propri MFA, una volta capita questa cosa ho iniziato con admanager a gestire la posizione , gli annunci etc. insomma ho iniziato a non subire più passivamente gli annunci ma a rendermi partecipe del tipo di annunci .

Per ottenere questo risultato hai agito sul filtro della concorrenza su adsense, o c'è la possibilità di gestirlo tramite Admanager?

@robertowow said:

Per chi mi chiedeva guide , in rete ce ne sono troppissime

Potresti indicarcene qualcuna fatta bene?

Ti ringrazio.

Ciao,
grazie per il suggerimento.

Francamente sono molto in dubbio sull'uso del redirect su di un sito già esistente.
Secondo logica l'unico motivo per cui un dominio si reindirizzi su di altro senza alcun nesso apparente è una forzatura dei suo posizionamento.

Penso che i motori di ricerca la interpreterebbero così.

E non solo temo che non ne abbia alcun beneficio ma che magari mi penalizzino pure.

Il minisito indipendente mi sembra la soluzione più ottimale, ma non sono sicuro che anche questa sia una soluzione giusta.

Salve a tutti.

Per puro caso mi sono imbattuto in un dominio istituzionale di una città italiana e l'ho registrato immediatamente.

Adesso il mio dubbio è cosa farci e come sfruttarlo al meglio.

Questo dominio ha circa 30 backlink, tra cui:

• Un link a pr7 da uno dei più importanti ministeri italiani.
• Un link da un sito Rai con pr4
• Qualche link da comuni e provincie con vari pr ma sotto il 5
• Link da vari siti.
• Due link senza pr dal portale della commissione europea. Tale portale ha in home pr9.

Cosa farne di tutto questo trust?

Il dominio è composto da due parole: istituzione+località. E tutti i link che riceve possiedono il nome della località

Io posseggo due portali su tale località.

Come utilizzarlo al meglio?

Ho pensato:

1. di fare un redirect 301 dal dominio istituzionale al mio sito locale.
2. Farci un mini sito di poche pagine e concedermi un link da una pagina a tema al mio portale.

Voi cosa mi consigliate? Come potrei sfruttare al meglio questo dominio?

Io sono letteralmente stupito. Guardo il mio sito e non ci credo ancora. Dopo aver registrato decine di domini .it con fax, attese di ricezione, giorni e giorni, domini perduti per fax non arrivati leggibili...

Oggi finalmente ho registrato un dominio .it in mezz'ora.

Registrazione da parte dell'hosting pochi minuti. Propagazione dei dns in mezz'ora.

Mi sembra il passaggio dalla tv in bianco e nero alla tv a colori.

Per la verità i problemi Todomondo erano noti da tempo, anche a livello dei media. Le tv di denuncia ci erano andate sotto già ad Aprile 2009.

Striscia la Notizia

Mi Manda Raitre

Lato seo?

• Assenza di contenuto in home. (Se non fosse per il benvenuto del primo ministro) Bah.
• Meta tag Title uguale per tutte le pagine con "Italia.it"
• Description Assente.
• Poco contenuto in ogni pagina.

Ma la chicca più bella:

• Posizionamento float dei contenuti.

In tutte le pagine il menu di destra viene prima del blocco dei contenuti perché è posizionato a destra solo tramite float.

Lato non seo

• Spero che Alitalia figuri come sponsor del sito, altrimenti mi sembra un regalo eccessivo per una compagnia aerea privata avere link e logo in tutte le pagine.

@zeus31 said:

Impressions251Clicks112Utenti unici91Lead26Vendite40CommissionEUR 368,80

Ciao Zeus31,

Così, un po' a naso, un po' per esperienza, ritengo sia stato bannato da ebay e ti hanno chiuso quella affiliazione. I 368 euro credo proprio che non te li pagheranno, semplicemente perché ritengono le tue conversioni dei fake. Cioè false. Come se le avessi generate tu o chi per te, per intenderci.

E se vuoi un mio parere 26 lead e 40 vendite su 91 unici sono veramente sproporzionate. Non metto in dubbio il tuo operato, magari hai un sito di nicchia ed i tuoi utenti appena vedono ebay si registrano e comprano o rilanciano aste, ma con quei numeri il sospetto da parte loro è legittimo.
D'altronde per loro è facile capire se quei 26 lead sono account vivi o abbandonati. Inoltre possono vedere gli indirizzi ip di chi si connette.

Per la risposta dubito che lo faranno. Su Tradedoubler devi avere gli indirizzi mail degli account manager per avere assistenza. Ed in genere sono loro che ti contattano ed apri un canale preferenziale.

Ti auguro buona fortuna.

Ciao,

@Phate said:

Per quanto ne so io eDintorni paga meno di 1,5 cent a click!!!

Confermo quanto dice Phate. Anche per me era 1,5 centesimi a click.

Avevo creato una nuova sezione di un mio sito che mi ha aumentato le visite di un terzo. Appena ho inserito adsense in queste pagine nuove il sito crolla da 0,12 centesimi di media a click a 0,01.

Rimuovo Adsense da questa sezione nuova e i valori medi dei click tornano sui 0,12.

Mi son detto: come monetizzo queste pagine?

Ho provato Edintorni nella forma contextual adv. Ctr del 17% contro 6% di adsense, ma remunerazione per click a 1,5 centesimi.

L'ho testato due giorni e poi ho tolto tutto. Non faccio beneficenza per di più sporcandomi la pagina con tutte quelle parole sottolineate.

Confermo che hanno un programma di affiliazione, ma non in Italia.

Play.com è un merchant di affiliate windows che opera nel mercato Uk.

Qui trovi la conferma:

affiliatewindow .com/ our_merchants.php

Consentono l'accesso alle landing, ma non so se hanno un catalogo.

Puoi avere maggiori informazioni se fa click su "merchant directory" e poi entri in "electronics".

Dalle loro condizioni due dati su tutti:

• Conversion rate of 8.5%
• Approval percentage of 97%

Spero d'esserti stato utile.

@archeoita said:

Io decido questa sera, probabilmente inserirò la nota, ma valuto anche la possibilità di informare gli utenti (quelli registrati), devo ancora rifletterci su.

Credo che informare gli utenti possa essere eticamente corretto, ma commercialmente parlando estremamente deleterio. Gli utenti potrebbero essere più diffidendi non solo a cliccare gli annunci ma anche a visitare i tuoi siti quasi "si sentissero spiati". Ovviamente non da te.

Credo che la maggior parte dei webmaster faccia passare in sordina la cosa. Non conviene a nessuno sventolarla in faccia.

Il problema non siamo noi, semmai Google e le sue tecniche non proprio "don't be evil".

Siamo in Italia. In teoria c'è un garante della privacy che dovrebbe intervenire semmai.

Google se ne lava le mani scaricando sui webmaster sue responsabilità. Paga una miseria, fa ciò che vuole da monopolista assoluto e poi le grane le mette sulle spalle dei piccoli webmaster. Già, perchè i grossi vanno dai loro azzecca garbugli così da non far capire niente agli utenti di tutto ciò.

@bonzer1 said:

Ciao a tutti, volevo chiedere come mai molti danno ancora così molta importanza al Pagerank, io dal mio punto di vista lo considerò una "risorsa" ormai sorpassata, non ho il minimo interesse a vedere come procede il pagerank dei miei siti.

Perché se vuoi avviare collaborazioni con altri siti, la barretta verde è e rimane uno status del quale tutti ne tengono conto.
Un mio sito nuovo a pr0 è stato rifiutato stizzito da un pr3, quasi avessi fatto una proposta oscena. Io parlavo di un progetto mentre lui vedeva solo il verde. Se mi fossi presentato con un pr5 avrebbe accettato, con un 7 mi stendeva il tappeto rosso.

Suggerito.

Complimenti per la directory.

Francamente io dubito sulla vera efficacia del **Behavioural targeting.
**
Molto dipenderà dalla qualità e dalla capacità degli algoritmi, ma sostanzialmente non credo che nel lungo periodo porterà un incremento dei guadagni agli editori ed a Google stesso.

Io pongo questo esempio.

Sono appassionato di calcio. Frequento spesso i siti con tematiche di calcio.

Google così punterà sugli annunci calcistici, perfetto.

Io non parto mai, ma devo partire e devo comprare un biglietto aereo. Google che fa dice sei appassionato di calcio beccati quegli annunci.

Devo comprarmi il cellulare, non lo compro sempre, non sono appassionato, ma adesso devo comprarlo... annunci di calcio?

Ovviamente queste sono semplificazioni.

Ma io lavorando nella pubblicità online dico per la mia esperienza che gli utenti si muovono a bisogni. Mi necessità un computer, un paio di scarpe firmate o l'albergo delle prossime vacanze.

Io credo nella contestualità del bisogno della ricerca, non negli interessi generali dell'utente.

Quante visite potrà fare il tuo sito nei primi mesi?

Metti una cifra di previsione.

Ehm...

Io per tutti i siti nuovi metto sempre occhio e croce quante visite possono fare da qui a 6 mesi.

@Luigi^ said:

Cito quanto hanno scritto:
"La pubblicità erogata da Simply viene retribuita a perfomance CPC o CPA...

Ma nell CPA si sa chi sono gli sponsor e quanto pagano o fanno tutto loro?

@micheleska said:

Ragazzi, buongiorno a tutti, ieri sera quasi non riuscivo a staccare dal pc per dormire da quanto ero confuso e cercavo informazioni in merito.

Ciao micheleska,

Provo a darti una mano, purtroppo all'inizio è quasi sempre complicato.

Dalle mie tabelle come programmi di affiliazione che vendono biciclette ci sono: Eprice, Nencini Sport, Oliviero e Ferrari Store. Questi li trovi tutti su Zanox. In Nencini ed Oliviero si trova pure l'abbigliamento e le attrezzature per il ciclismo.

Poi un'altra soluzione potrebbe essere qualche altro negozio online di biciclette e di trekking ma senza affiliazione. Provi a contattarli se vogliono acquistare spazi pubblicitari.

Non so se come cicloturismo la zona può essere valida per proporre magari agriturismi o bed and breakfast della zona.

Su Sprintrade non lo conosco in maniera approfondita, quindi non so se ci sono programmi adatti. Magari qualche affiliate manager che frequenta il forum saprà dirti di più.

Spero di esserti stato utile,

Ciao jackherer,

il prezzo lo decidi tu e il mercato.
Calcola il valore di tutti gli investimenti spesi nel sito, economici e tempo di lavoro e fatti una stima.

Fatto questo, se vuoi realmente venderlo devi valutare quanto realmente qualcuno può essere disposto a spendere per comprarlo.

Tu puoi chiedere la cifra che hai investito, ma chi deve acquistarlo perché lo fa?
Per hobby, passione, investimento, guadagno?

Di certo la maggior parte che intendono acquistare un sito vogliono trarne un reddito se l'investimento è notevole. E come ti diceva lagomago in genere il tempo di rientro per un affare è di circa due anni.

Devo lavorarci due anni per recuperare i soldi spesi ed iniziare ad avere un ricavo.

Difficilmete troverai qualcuno che acquista adesso per avere un ritorno economico da qui a 4/5 anni. Anche perché per il web 5 anni sono un tempo enorme, vista la rapida evoluzione del settore.

Spero di esserti stato utile.

@Phate said:

A parte fatturare senza IVA (se questo verrà confermato) non vedo nessun altro vantaggio, anzi....ancora altri motivi per arrabbiarsi!

Vuoi vedere che sono americani e sono abituati a contare in dollari?

La moneta ufficiale dello stato indipendente del web Google ha una moneta ufficiale in barba ai miseri publisher sfigati di nazioni sfigate.

Per quanto riguarda la sentenza della corte europea io non mi preoccuperei più di tanto, perché riguardo a Google non è minimamente applicabile per noi umani gestori di internet. Va al di là delle nostre competenze e del nostro lavoro sapere da dove provengono gli annunci visualizzati attraverso un codice javascript. Punto.

Se anche un domani l'agenzia delle entrate contestasse qualcosa, loro sarebbero in grado di stabilire la nazione di provenienza degli annunci? E se si, utilizzando tecniche e strumenti non competenti ad un gestore di un sito internet. Io faccio un contratto con Google Irlanda, nazione europea, contratto che non mi dice fino ad adesso vista la sentenza della corte europea i nostri banner partono da...

Quindi a mio giudizio il problema non esiste per noi.

Oltretutto siamo pure fortunati, perché la sentenza non vale solo per la provinciale tecnologica Italia, ma per tutti gli stati europei fra cui Uk e Germania. Magari lì c'è qualche politico che capisce la situazione e solleva il problema in sede comunitaria.

@d-force said:

Promuovere un territorio come una nazione è una cosa assai più complessa. Un territorio è composto da innumerevoli caratteristiche che variano da regione a regione e a volte anche nella stessa regione possono essere diverse.

Per raccogliere materiale di qualità (foto, notizie e informazioni su musei, eventi, luoghi da visitare, ecc....) catalogarlo e creare i contenuti, sono necessarie tante persone che prima o poi devono essere pagate.

Mi inserisco alla discussione portando la mia.
Da imprenditore web, io come tutti ho la difficoltà a produrre ottimi contenuti e di qualità. Investo e provo ad investire su questo.

Di certo creare contenuti di qualità per tutta l'Italia è difficile ed impresa immensa. E non si riesce, anche a prescindere delle competenze inette alla quale ci si è rivolti per Italia.it.

Ma se per ipotesi dovessi produrlo io italia.it e avessi lo stato alle spalle sarebbe semplicissimo.

Farei degli accordi commerciali con chi il materiale ce lo ha già. Perché produrlo? Busso alla De Agostini, alla Touring Club e a tanti altri piccoli o grandi editori e faccio degli accordi commerciali.

E poi non è detto che bisogna avere guide e descrizioni di ogni luogo esaustive. Un portale di quel genere deve dare input ai turisti, suggerire luoghi, emozioni, vacanze. Basta guardare i portali spagnoli e inglesi del settore.

L'immenso problema italia.it è semplicemente l'incapacità gestionale e le competenze della nostra classe politica e dirigenziale.