Vorrei riportare in vista questa vecchia discussione per chiarire un mio dubbio: se si decide di offrire alle librerie i propri libri, da privato, e senza intermediari dotati di partita Iva (come editori print on demand), al solo scopo di recuperare le spese di stampa (certificate tramite ricevute della tipografia), avviando quindi un'attività senza alcuno scopo di lucro, è comunque necessario avere una P.IVA o si può ovviare in qualche modo? Se non è possibile operare da "semplice" privato, si potrebbe pensare a fondare un'associazione culturale senza scopo di lucro, così da evitare di dover aprire la P.Iva e dunque di dover pagare l'Inps (alla fine l'unico "problema" della p.iva è l'inps)?
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acemax
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