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disperazione!!
Salve a tutti,cerco disperatamente un consiglio.Molto in breve espongo il problema.Due soci al 50% in una sas immobiliare rompono i rapporti in quanto il socio amministratore un bel giorno decide di prelevare dalle casse sociali una cifra di circa 60 mila euro per utilizzo personale e contestualmente leva delega bancaria e commerciale al socio accomandante il quale si limita a denunciare l'accaduto alle autorità competenti.4 anni dopo la denuncia,il processo a carico dell'amministratore termina con una assoluzione.Nei quattro anni di amministrazione unica da parte dell'accomandatario,sebbene siano stati certificati utili all'accomandante e la societa immobiliare percepisca delle rendite costanti,mai nulla e' stato dato all'accomandante.
A chi bisogna rivolgersi per ottenere qualcosa dato che la principale fonte di rendita di quest'ultimo era derivante dall'attività sociale dal quale e' stato estromesso?L'amministratore sta inoltre procedendo in una gestione molto personale della cosa con il solo scopo di ricavare benefici per se ed ignorando qualsiasi richiesta del socio.
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Salve
l'accomandante può e deve gestire la società senza intromissione dell'accomandante, se non in comune accordo e senza far risultare mai l'accomandante (che rischia di perdere il beneficio della limitazione del rischio societario). L'accomandante non ha alcun diritto di intromissione nella gestione sociale.L'accomandatario deve redigere e firmare il bilancio sociale; tu hai diritto alla tua parte di utile su quel bilancio in base alle quote sociali. Visto i rapporti controlla le varie voci di bilancio (hai pieno diritto ad esaminare tutti i documenti fiscali e sociali).
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Un consiglio: se le cose non vanno bene tra i soci di una s.a.s. la cosa più saggia è rompere la società; le sas sono fonti di litigi giudiziari con grossa goduria per i soli legali (esperienza vissuta).
Cordiali saluti
Pino