• User

    Regolamentazione attività su sito internet come ritenuta d'a

    Ciao a tutti innanzitutto,

    La mia domanda è la seguente (ed è un po' simile a quanto postato da Alessandro in "Partita Iva, o basta r.a.")

    Vorrei vendere -o meglio dovrei dire noleggiare- l'accesso a una parte o a un servizio di un sito internet: ovvero, a fronte di un canone l'utente ha diritto a effettuare operazioni su una apposita sezione del sito per un tempo determinato (es: a scadenza temporale, oppure a forfait).

    Si tratta di importi minimi e non ho intenzione di aprire una partita iva.

    Cio che chiedo è :

    1. E' possibile configurare queste entrate come "compensi da lavoro autonomo occasionale" o "attività commerciali non esercitate abitualmente" (rigo D4, rif.7-8 del 730) ?

    2. Prevedo che la maggior parte dei miei clienti sarebbero persone fisiche, in questo caso è corretto se da parte mia emetto una ricevuta a fronte dell'importo incassato, senza applicare la ritenuta d'acconto? E nel caso, è obbligatorio emettere questa ricevuta?

    3. In caso di aziende cioè persone giuridiche, emetto ricevuta con r.a. E' corretto?

    4. In caso di liberi professionisti (individuali con P.Iva), come mi comporto? Se applico la r.a., li "costringo" a effettuare il relativo versamento, e potrebbero non accettare la cosa in quanto magari non lo fanno nell'arco dell'anno per nessuno.
      Guardando il punto 4 dal punto di vista dell'ipotetico "cliente", se gli faccio una ricevuta come persona fisica, quindi senza r.a., lui la può "scaricare" come costo?

    Grazie mille per l'aiuto e...
    complimenti per il sito! 🙂


  • Super User

    Ciao e benvenuta ely,

    avresti correttamente inquadrato tutto per ciò che concerne le ritenute, tranne il caso del professionista (punto 4) che sarebbe obbligato per legge ad operarti la ritenuta.... e sarebbe per lui unico modo di dedurre il costo dal reddito.

    Purtroppo però devo dire che la tua mi sembra attività poco inquadrabile nei redditi occasionali.... tu sottolinei l'esiguità degli importi, ma io penso al lasso temporale lungo in cui presteresti questi questi servizi e i numerosi committenti.... quindi qualcosa di poco occasionale e non minimo.

    ... mi sa tanto che l'unico modo per essere sicuri, fiscalmente, è quello di dotarsi di p.iva.

    Paolo


  • User

    Grazie Paolo della risposta!
    Acc... è vero! Nn avevo pensato alla "ripetitività" della cosa... 😞

    Però scusa, pensandoci: io in realtà farei qualcosa di simile a un "noleggio" o "affitto": cioè, mi farei pagare per dare un "permesso" a qualcuno di modificare una apposita sezione di un sito web di mia proprietà per un certo periodo di tempo. So che quando si parla di internet spesso si trattano classificazioni al momento poco ...classificabili... ma ciò che ora mi chiedo è : un affitto (reale, di una casa di mattoni) è per definizione ripetitivo, però trova spazio come compenso nel 730 . Ciò che vorrei fare io non potrebbe essere visto da un punto di vista alternativo a quello della "collaborazione occasionale" che come hai giustamente evidenziato tu, al di là dell'esiguo importo rischierebbe in effetti di sembrare poco occasionale?!

    Ciao e grazie! Ely


  • Super User

    Si ma lo faresti allora in maniera professionale (ovvero ripetitiva ed organizzata al fine di rendere quel servizio) ed anche in questo caso ritengo ci si allontani da noleggi, locazioni, affitti od occasionalità.... tenuta sempre in considerazione la difficile inquadrabilità della cosa.

    Paolo


  • User

    Ciao Paolo e grazie ancora!!
    I tuoi ragionamenti non fanno una grinza ma io sono un po' perplessa e scoraggiata... :

    1. E' verò che la previsione è quella di tante r.a. "ripetitive", ma l'importo complessivo sarebbe minimo e comunque al momento il progetto è in costruzione e aprire una p.iva apposita mi sembra un po' azzardato....
    2. Mi piaceva l'idea della r.a. perchè già devo fare un 730 "complesso" e quindi la cosa era gestibile facilmente...
    3. Ergo... Come fare?! Magari partire con le r.a. e vedere come va? Non c'è nessuna "scappatoia"?!
    4. Mi sono letta e riletta la guida al 730... che cos'è, tra i redditi diversi "l'obbligo di fare, non fare o permettere"? E' ancora un reddito occasionale? e se può accettare la "ripetitività" non potrebbe andar bene per me? (io do' a un terzo il permesso di modificare una parte del mio sito come gli pare, e questo permesso lo do' a un tot di terzi ognuno per la sua parte di sito)
      Lo so, forse riguardo al punto 4 sto un po' sclerando e inizio a vedere miraggi lo so... perdona se ho detto qualche stupidata!! Ely

  • Super User

    Figurati Ely,

    allora in effetti potrebbe essere un obbligo di permettere, come tale un reddito diverso e quindi da inserire nel 730 nel quadro dove inseriresti quelli occasionali.

    Ti posso solo dire che:

    1. anche io, fossi nei tuoi panni, vorrei partire con qualcosa di più semplice della p.iva.
    2. forse l'obbligo di permettere potrebbe essere la strada, al pari però di quella delle collab. occasionali con r.a. (nel senso: il top è la partita iva, ma per iniziare....)
    3. rischierei qualcosa inizialmente e poi, se va bene, aprirei un'attività con tutti i crismi.
    4. causa fondamentale: il web per ora è poco controllato, potrei effettivamente procedere con questi steps, visto che il rischio è tutto sommato non eccessivo.

    Però appena cresce il business, mi raccomando verso la p.iva

    Paolo


  • User

    Però appena cresce il business, mi raccomando verso la p.iva

    Questo sicuro..! Era solo per avere un'impostazione comunque più o meno inquadrata anche all'inizio...
    Ultimo dubbio ... l'obbligo di permettere deve avere anche lui i requisiti di "non professionalità" e "occasionalità" (come l'attività commerciale o il lavoro autonomo occaisonale)? Se no, sono a posto (!) (almeno per gli inizi..) se si, devo quindi stare "attenta" comunque (nel senso, non eccedere in quantità/importo)....

    E come la faccio una ricevuta per "obbligo di permettere"? ci scrivo "obbligo di permettere" nella descrizione ?!?

    Anzi no, penultimo dubbio : se mi capita di fare un lavoro in r.a. all'estero, lo devo fatturare senza r.a.?

    Ehhh... questi dubbi fiscali ... Amleto forse ne aveva di più semplici!
    Ciao buona giornata! Ely[/quote]


  • Super User

    Certo anche quello può essere soggetto a rilievo di altro tipo di attività se ripetuto in maniera professionale... farei ricevuta con "compenso per obbligo a permettere la modifica sito..." (anche se allora forse preferirei le collaborazioni occasionali all'inizio).... sei lì sul filo davvero difficile dare un giusto inquadramento extra p.iva.

    La ritenuta per lavori all'estero è cosa alquanto complessa e può dipendere dalle "convenzioni contro le doppie imposizioni" stipulate dall'Italia con ogni singolo stato... da studiare caso per caso.

    Paolo