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Conto fiscale - contribuenti minimi
Ho aperto la partita iva (contribuente minimo, 20000 ? annui) e ho ricevuto una lettera dalla Gerit Spa (Agente per la riscossione della provincia di Roma) dove mi dicono che mi hanno aperto un conto fiscale.
Mi invitano poi a portare in banca un foglio allegato alla lettera, che
la banca deve passare alla gerit con i dati del mio c/c.
La domanda è : posso usare il mio conto personale ? La mia banca
dice di no, vuole che apra un conto apposito.
Voi che ne dite ? Sono altri 200 ? da spendere in più all'anno.
Ma è una cautela utile ?Grazie
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Mi pare che l'obbligo del conto fiscale non sia più obbligatorio per tutti. Io non lo ho. Uso il mio personale.
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Non mi sembra che vi sia l'obbligo per chi ha partita iva di aprire un c/c bancario (prima della manovra d'estate era obbligatorio per i professionisti). Per i pagamenti con F24 online è obbligatorio effettuarli attraverso un c/c bancario o postale, ma può anche essere fatto da altra persona utilizzando il suo c/c per conto del titolare di partita iva.
Comunque, è sempre buona cosa avere un c/c dedicato alla propria attività di impresa e su quello far confluire entrate e uscite inerenti l'attività.
Per quanto concerne il conto fiscale, esso è un conto virtuale tenuto dal concessionario in cui confluiscono tutti i dati relativi ai pagamenti effettuati, compensazioni e rimborsi ottenuti dai titolari di partita iva.
Non mi sembra vi sia obbligo di indicare un c/c bancario al concessionario (visto che non esiste un obbligo fiscale alla sua apertura) se non quando si richieda un rimborso di crediti di imposta, appunto, tramite c.d. conto fiscale.
Quando fu istituito l'obbligo di versamento delle imposte in via telematica, ricordo che le banche provarono (come al solito), e in parte vi riuscirono, a fare aprire ai loro clienti un c/c dedicato all'attività di impresa. Subito dopo, però, vi fu una circolare ministeriale che smentì le banche e confermò la possibilità di utilizzare anche il proprio conto corrente personale.
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Scusate, ma io avevo capito un'altra cosa: sulle istruzioni pubblicate dall'Agenzia delle Entrate è riportato esattamente quanto segue: "ATTENZIONE
Resta obbligatorio, per gli esercenti arti e professioni, essere titolari di un conto corrente bancario o postale nel quale
far confluire le somme riscosse nell?esercizio dell?attività e dal quale devono essere prelevate le somme occorrenti per
il pagamento delle spese (per ulteriori informazioni vedi l?articolo 9, D.P.R. n. 600 del 1973)."
Per questo motivo ho inteso che un conto bancario o postale è obbligatorio. Ho forse capito male? Un saluto
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L'obbligo per i professionisti della tenuta di un conto corrente bancario, per gli incassi e i pagamenti, era stato previsto dal decreto legge 223/2006.
Tale obbligo non sussiste più in seguito alla manovra d'estate del 2008 (D.L. 112/2008 - Legge 133/2008) che ha abrogato tali previsioni per i professionisti.
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Magnifico, serdep! Una rottura/spesa in meno. Grazie molte e ciao
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dunque va bene anche un cc postale? In tal caso, cosa bisogna fare con questa lettera della gerit?
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Si, va bene anche il c/c postale.
Oggi non è più necessario avere un conto dedicato all'attività, tuttavia io lo consiglio sempre per ordine.