• Super User

    Mie opinioni. Prendile come tali.
    Innanzitutto hai tu stesso evidenziato i limiti del posizionamento "a chiave". In pratica vincoli il successo del tuo lavoro e del sito del cliente su un efficace posizionamento di una serie limitata di kw molto competitive quando è proprio su mercati particolarmente agguerriti che deve venire fuori il lato più creativo del Seo.
    Lo scopo del posizionamento infatti è portare accessi ad un sito, non intestardirsi sul conseguimento di risultati che è arduo ottenere nel breve periodo.
    **La scelta di parole chiave alternative **ad esempio, o **l'espansione della query (e la relativa ottimizzazione) **possono portare molte visite al sito da parte di utenti interessati ai servizi del cliente. E, piano piano, con l'aumento della popolarità, e con il tempo, potrai concorrere nelle serp anche con keyword più impegnative. E ciò avverrà gradualmente e naturalmente.

    @jackmaster said:

    le key: "albergo a roma", "roma albergo" e "alberghi a roma" vanno considerate come una sola o no? Stessa cosa per le key "vacanza a roma", "roma vacanza" e "vacanze a roma" o "soggiorno a roma", "roma soggiorno" e "soggiorni a roma" ecc
    Linguisticamente, e di fatto, non sono la stessa cosa. E infatti se noti le serp restituiscono risultati sensibilmente diversi per ogni keyphrase.
    Tuttavia, Google è perfettamente in grado di capire che un documento che parla di "vacanza a roma" e uno che parla di "roma vacanza" hanno contenuti simili o assimilabili. Quindi la produzione di contenuti (anche espandendo la query), aumento link popularity, ottimizzazione del codice e dei testi potrà far concorrere una stessa pagina con diverse keyword.

    @jackmaster said:

    Io sono del parere che singolari, plurali e inversioni dei termini sono comunque da considerare singolarmante e che necessitano di un lavoro di posizionamento specifico ognuna. In fase di preventivo vanno dunque considerate come key singole.
    Dipende da te e dai rapporti che hai con il tuo cliente. Non c'è una regola fissa e non c'è un tariffario stabilito dal CIP (Comitato Interministeriale Prezzi).
    Sono effettivamente key diverse, ma il lavoro che sta dietro è comunque unitario e coerente. E poi, potrebbe capitare che ti posizioni per tre o quattro keyword da te non preventivate (accade più spesso di quanto pensi), e non ti posizioni per le key da te vendute (cosa che ovviamente non ti auguro).

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    Ciao Stuart e grazie per la risposta.

    E' vero, non bisogna fossilizzarsi a voler posizionare determinate key, ne occorrerebbe vendere parole chiave "un tanto al chilo". Il lavoro di posizionamento, lo sappiamo, è di ampissimo respiro. Tuttavia occorre fare i conti con i clienti, che sono esigenti e vogliono "patti chiari" e non fumose promesse di posizionamento chissà dove e quando.

    E' poi difficile vendere key espanse e quindi poco richieste: alcuni iniziano ad essere già "scafati" e sanno benissimo che vendere una key del tipo: "hotel a roma" ha certo molto più valore di "hotel a roma vicino al centro".

    Intendiamoci, ho fatto esempio di key di un settore super-competitivo, ma lo stesso discorso vale anche per settori meno competitivi; tutti vorrebbero essere posizionati con key generiche appartenenti alla proprio categoria come ad esempio "produzione mobili" o "vendita vernici", piuttosto che con key espanse tipo "produzione moblili laccati" o "vendita vernici acriliche".

    Infine, il mercato è pieno di venditori di sogni (posizionamenti miracolosi), e mettersi in concorrenza con taluni "alchimisti" del web è molto arduo.

    Ciao


  • Super User

    Tutto attiene ad una corretta informazione al cliente.
    Se un cliente 'pretende' la prima pagina per 'hotel Roma', è sufficiente dirgli la verità:

    1. per essere primi con parole chiave competitive è necessario un lavoro approfondito che richiede tempo, diverse strategie, e espansione del sito.
    2. per essere primi con parole chiave competitive 'fra 15 minuti' è sufficiente iscriversi ad un programma pay-per-click.

    Se un cliente non ne vuole sapere del PPC, allora è più corretto (anche nei confronti del tuo lavoro, che ha un costo e un valore assoluto) ragionare per obiettivi: ottimizzazione - indicizzazione - risultati - mantenimento - miglioramento - accessi - link popularity/pagerank.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Se un cliente non ne vuole sapere del PPC, allora è più corretto (anche nei confronti del tuo lavoro, che ha un costo e un valore assoluto) ragionare per obiettivi: ottimizzazione - indicizzazione - risultati - mantenimento - miglioramento - accessi - link popularity/pagerank.

    Cordialmente,
    Stuart

    sinceramente non si capisce bene che proposta economica si puo' fare al cliente in questo modo. Puoi fare un esempio? Grazie mille

    Nik


  • Moderatore

    Ciao a tutti... Ho anche io lo stesso problema... Ma il settore è agrituristico (in Toscana !)... il cliente, con un sito di 8 paginette, vuole essere in alto su zio Google per chiavi come agriturismo toscana, agriturismo siena e simili :arrabbiato:

    :ciauz:


  • Super User

    @nikita said:

    sinceramente non si capisce bene che proposta economica si puo' fare al cliente in questo modo. Puoi fare un esempio? Grazie mille
    Semplicemente, mettere mano su un sito già fatto, ottimizzarlo, lavorare sulla link popularity, produrre contenuti, se necessario, e pianificare strategie di incremento traffico, ha un costo (1).
    Poi si verifica l'impatto che ha avuto nelle serp il lavoro (se il lavoro precedente è stato fatto regola d'arte, c'è sempre un impatto positivo), per quali chiavi si è posizionato il sito, quali no, quali bene, quali male.
    E si lavora per mantenere o migliorare i risultati ottenuti (costo 2).

    Se vengo denunciato, chiamo un avvocato che mi difenda, e poi perdo la causa, l'avvocato lo devo pagare comunque.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Semplicemente, mettere mano su un sito già fatto, ottimizzarlo, lavorare sulla link popularity, produrre contenuti, se necessario, e pianificare strategie di incremento traffico, ha un costo (1).
    Poi si verifica l'impatto che ha avuto nelle serp il lavoro (se il lavoro precedente è stato fatto regola d'arte, c'è sempre un impatto positivo), per quali chiavi si è posizionato il sito, quali no, quali bene, quali male.
    E si lavora per mantenere o migliorare i risultati ottenuti (costo 2).

    Cordialmente,
    Stuart

    Grazie, quindi giochi "al buio":
    ti ottimizzo, paghi, vediamo i risultati e, nel caso, li manteniamo e paghi.

    Non è male comunque...ma..., il cliente è puntato al risultato, che obiettivo gli dai? Un tot % di visitatori in piu', un tot di parole posizionate etc...ridai i soldi se non ci sono risultati...

    Cioè: che criteri di soddisfazione gli dai al cliente per poi giudicare? O non glieli dai?

    E' un metodo interessante, da approfondire commercialmente.

    Nik


  • Super User

    @nikita said:

    E' un metodo interessante, da approfondire commercialmente.
    Sicuramente non qui. Ma neanche altrove. Almeno per quanto mi riguarda.
    E non gioco al buio, fidati. 🙂

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Sicuramente non qui. Ma neanche altrove. Almeno per quanto mi riguarda.
    E non gioco al buio, fidati. 🙂

    Cordialmente,
    Stuart

    dove? pvt?

    Non dico, ne mi permetterei mai di dire che tu sei al buio!!

    è il cliente che potrebbe trovarsi o ri-trovarsi dopo qualche giorno al buio a cercare un cerino 🙂 dipende da che politica commerciale accogli.


  • Super User

    @nikita said:

    ...è il cliente che potrebbe trovarsi o ri-trovarsi dopo qualche giorno al buio a cercare un cerino 🙂 dipende da che politica commerciale accogli.
    Attimo.
    Probabilmente io e te inseguiamo lo stesso livello di soddisfazione del cliente (ci mancherebbe altro). E non pianifico i miei lavori in maniera meno puntigliosa e paranoica rispetto a chi promette un posizionamento 'a chiave'.
    Semplicemente non vincolo il successo del mio lavoro al raggiungimento della prima posizione 'Hotel Roma', quando posso ottenere gli stessi risultati in termini di visibilità e accessi per l'utente con "Hotel Roma zona tiburtina", "hotel roma quartiere parioli" e così via.

    Il lavoro (anzi, Lavoro) di Seo non è una scommessa ("mi paghi solo se..."), richiede professionalità, tecnologia, competenza, tempo. Serve a promuovere l'attività di un sito tramite accessi dai motori di ricerca. Con tutti i mezzi leciti possibili, perchè non puoi far rischiare un ban ad un cliente. La prima pagina in una serp non è un vessillo da esibire o un metro di misura della propria capacità.
    L'aumento di traffico dai motori di ricerca si.
    E se l'aumento di visibilità si ottiene tramite chiavi competitive, tanto meglio. In mancanza di queste, esistono centinaia di chiavi alternative che portano lo stesso risultato.

    Inoltre, tornando al metro di misura di soddisfazione del cliente: sai quanti hanno un sito che solo perchè un Santo ci ha messo una pezza finora non sono ancora stati bannati? Sai quante ore ho passato a cancellare testi invisibili, bonificare doorway, eliminare meta tags dall'inizio dell'anno? Pensa, la maggior parte delle volte, a seguito dei miei interventi , il sito perdeva pure un sacco di posizioni. Ma erano interventi necessari, e la 'soddisfazione del cliente' non era riposta nelle serp , ma la serenità di non essere più bannabili.

    E ancora, sai quanti e-commerce, CMS, forum, Google non se li fila manco di striscio? Lì i programmatori che lavorano con me devono intervenire sulla programmazione, sul mod_rewrite ecc ecc.... Capita quindi che successivamente i siti vengano indicizzati. Posizionati malissimo, ma indicizzati. Da lì si può fare un discorso di posizionamento.
    Fino a quel momento, e anche non proseguendo con il discorso, la soddisfazione del cliente è stata raggiunta.

    Potrei ancora andare avanti con gli esempi, ma era per rendere l'idea.
    Se sai fare il tuo lavoro (e sono sicuro che tu lo sappia fare benissimo) non hai bisogno di vincolarti contrattualmente con una o due o dieci parole chiave; il posizionamento è un processo naturale che segue l'ottimizzazione fatta a regola d'arte.

    E infine, per mia minima esperienza, la Seo keyword-based, (sono certo che non sia il tuo caso), porta alla fine a compiere ogni atto lecito E illecito per conseguire il risultato prefissato.
    Tra l'uovo oggi e la gallina domani, io preferisco vendere la gallina 🙂

    Cordialmente,
    Stuart


  • Moderatore

    Stuart, sulla liceità del posizionamento keyword based credo tutto dipenda da quanto è corretto il SEO cui ti affidi... io almeno la vedo così... non mi sognerei mai di vendere ad un cliente un posizionamento per una chiave che so da prima che non potrei mai raggiungere, magari perchè un sito è nuovo, e poi attuare spam a palla, font nascosti, ecc... non è corretto e metterei a rischio il sito e il business del cliente... poi si che sarei da denuncia!! :ciauz:


  • Super User

    @sitionweb said:

    Stuart, sulla liceità del posizionamento keyword based credo tutto dipenda da quanto è corretto il SEO cui ti affidi...
    Ma certamente. Non ho mica detto che il mio approccio è il migliore. Anzi, sicuramente è il più errato.
    La mia controbiezione era verso il ragionamento assoluto che la totale soddisfazione del cliente sia raggiungibile solo vendendo e posizionando la chiave A.
    E va benissimo la chiave A, ma non perdiamo di vista le chiavi A1, A2, A3...An
    Tanto più che un'ottimizzazione troppo specifica per una singola chiave potrebbe anche rivelarsi un boomerang in termini di risorse impiegate per il sito: backlink specifici, pagine di supporto, fattori onpage.
    Un'ottimizzazione ad imbuto insomma: tutto confluisce verso quelle poche parole chiave prescelte.
    **
    Io invece l'imbuto lo ribalto**: poche chiavi di partenza che generano chiavi alternative, su contenuti ottimizzati che possono adeguatamente competere nelle serp e portare tanti accessi quanti ne portano le chiavi più competitive. Mantenendo però una struttura aperta: se voglio aggiungere un domani un contenuto "Ristorante Roma Colosseo" posso farlo benissimo perchè non ho improntato l'intero sito al posizionamento di una o poche chiavi.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    @Stuart said:

    Io invece l'imbuto lo ribalto: poche chiavi di partenza che generano chiavi alternative, su contenuti ottimizzati che possono adeguatamente competere nelle serp e portare tanti accessi quanti ne portano le chiavi più competitive.
    Yeah! Go for the long tail! 😉


  • Moderatore
     Io invece l'imbuto lo ribalto 
    

    E' lo stesso metodo che uso anche io... parto da alcune parole chiave e ottimizzo il sito per il posizionamento... è vero che la soddisfazione del cliente si raggiunge se posizioni il sito per quelle date keys però da lì hai il sito sicuramente posizionato per altre keys che non avevi minimamente preso in considerazione...

    PS OT. Ma come si fa a far comparire la scritta Stuart ha scritto: con la citazione? 😢


  • Super User

    OT:
    basta che invece di

    [quote]Quello che l'utente ha scritto[/quote]
    

    scrivi:

    [quote="nome utente"]Quello che l'utente ha scritto[/quote]
    

    Ps: non preoccuparti, io ci ho messo 1 mese a capirlo 😄

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    @sitionweb said:

    PS OT. Ma come si fa a far comparire la scritta Stuart ha scritto: con la citazione? 😢
    Clicca sul bottone "Quota" in cima al messaggio a cui vuoi rispondere, oppure usa la sintassi:

    [quote="Stuart"]bla bla bla... un sacco di str...[/quote]
    

    😄


  • Super User

    D'OH! Mi hai preceduto!! 😄


  • Super User

    @ArkaneFactors said:

    [quote="Stuart"]bla bla bla... un sacco di str...[/quote]
    ```:D
    

    :ehehe:

    Cordialmente,
    Stuart


  • Moderatore

    Grazie :yuppi:


  • User Attivo

    @sitionweb said:

    Io invece l'imbuto lo ribalto 
    

    E' lo stesso metodo che uso anche io... parto da alcune parole chiave e ottimizzo il sito per il posizionamento... è vero che la soddisfazione del cliente si raggiunge se posizioni il sito per quelle date keys però da lì hai il sito sicuramente posizionato per altre keys che non avevi minimamente preso in considerazione...

    pero'...pero'

    il problema diventa commerciale: noi dobbiamo vendere un servizio che si è di ottimizzazione generale ma deve diventare anche particolare alla lunga (la gallina domani...).

    Come venderlo? Vendi la soddisfazione nel giro di un tot di mesi per un maggior numero di visite al sito? E se non è soddisatto? Magari ha una marea di visite ma non da quelle parole chiave che gli fanno vendere o portano contatti significativi...

    ad esempio: uno fa traslochi, gli arrivano una barca di visite dalla ricerca "noleggio furgoni" e lui li noleggia solo con il suo conducente, non è la Hertz...

    Insomma è interessante...che passi di vendita fate?

    1. il cliente paga all'inizio per l'ottimizzazione
    2. il cliente paga per il mantenimento delle parole posizionate (sempre che lo soddisfino)
      ....
      E quando gli posizioni parole chiave molto competitive, che fare, paga il solito? Mica è sempre festa 🙂

    Nik