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mi accodo a questa discussione
da quello che ho capito... materiali a pagamento NO!
ma se io sviluppo un sito che mi porta retribuzione indirettamente??cioe' tutti i contenuti sono contenuti pubblicitari, affiliazioni..... i contenuti nel mio sito sono gratis, se poi si clicca per vedere altro si va ad un altro sito (non mio) dove si acquistano i servizi...
questo e' legale?
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Ma chi l'ha detto che in Italia è illegale aprire un sito adult?
Non scherziamo!!!
Illegali semmai saranno alcuni tipi di siti del genere tipo escort, webcam con *remunerazione * alle ragazze e via dicendo.Puoi tranquillamente aprire un sito internet della tua amica, con i suoi filmati a pagamento. Per quanto riguarda i suoi live show, in teoria può farli (e a pagamento) a patto che nessuno riceva una percentuale sui guadagni dei suoi show (in quel caso subentra lo sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione!) e che solo lei ne sia l'unica e diretta "sfruttatrice".
Pensa agli strip club
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Occhio ragazzi!
Si fa presto a dire "amica disinibita" che vuole solo mostrarsi !
Il confine tra il solo mostrarsi e "promuoversi" è molto sottile ed in quest'ultimo caso il reato è favoreggiamento della prostituzione che contempla anche i casi in cui il sito glielo realizzate gratis senza neppure il compenso di un bacetto sulle guance (semmai qualcuno pensasse ad un compenso "in natura") o un panino al bar sotto casa sua.
C'è chi a San Vittore c'è andato per molto meno.Anche a me una amica mi ha chiesto di realizzargli il sito, anzi due amiche visto che lo vuole pure la sorella !
Però... tutte queste amiche così disinibite che improvvisamente vogliono il sito hard!
Che cosa... singolare!Meditiamo, gente, meditiamo!
Bye
GiorgioP.S.1:
Io il sito non glielo realizzo.
Gli ho proposto di realizzarne di un'altro tipo e cambiare mestiere.PS. 2:
Di questi messaggi sul forum ne ho già trovati diversi anch'io e mi chiedo se sia lecito o quanto meno eticamente corretto che per fare un po' di grana ci si butti in attività illegali e si chieda consigli su come evitare la galera.
Siamo così attenti a non parlare di evasione ed elusione per poi...
Mah!
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa il Giorgio Tave
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Ne ho già parlato con lui, esattamente nei termini in cui l'hai fatto tu.
Vediamo ora....
Paolo
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@paolo said:
ciò che mi stupisce e' che Giorgio non ti abbia cancellato questo paragrafo, volete andare in galera?
Paolo, la prossima volta puoi segnalarmi il messaggio in pvt
@SommyJo said:
Di questi messaggi sul forum ne ho già trovati diversi anch'io e mi chiedo se sia lecito o quanto meno eticamente corretto che per fare un po' di grana ci si butti in attività illegali e si chieda consigli su come evitare la galera.
Siamo così attenti a non parlare di evasione ed elusione per poi...
Mah! Sarei curioso di sapere cosa ne pensa il Giorgio TaveIl Giorgio Tave sa che questo è un forum internazionale. Lui stesso, posta dalla Thailandia e tra un anno avrà una sede Thailandese.
Spero che per questo, le leggi Thailandesi non vengano derise.
Come non vengano derise quelle Olandesi e Tedesche.
Questo Forum ha già ospitato messaggi di ragazzi provenienti da:
Francia, California, Russia, Bulgaria, Thailandia, Spagna, Portogallo, Brasile, Argentina, Canada e altri ancora.
Presto avremo una versione in Inglese.
Essendo un Forum prettamente Italiano, rispettiamo la legge italiana.
La legge Italiana non vieta di parlare delle regolamentazioni delle altre leggi e sopratutto non vieta di parlare di come creare un'attività in un altro paese. Sia questa attività porno o ristorante.
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ciò che mi stupisce e' che Giorgio non ti abbia cancellato questo paragrafo, volete andare in galera? A stupire sono questi post; di solito questo succede per aver infranto una legge.
Quale legge qui infranta ci porterebbe in galera?SommyJo arriva a chiedersi se sia lecito o quanto meno eticamente corretto postare questi messaggi, e chiedendosi infine che ne penserà mai Giorgio Tave.
Che deve mai pensare GiorgioTave?
Forse che la legge italiana vada rispettata, non discussa, qualsiasi essa sia?Forse SommoJo ritenendosi un censore o comunque un portatore della giusta etica e della giusta leicità, vorrebbe che tal censore fosse anche GiorgioTave.
Noi no invece.
Abbiamo la nostra opinione certo, ... ma è la nostra, e trattandosi di etica, questo non ci autorizza a criticare quella degli altri quando diversa.Non me la sento di dire se aiutare un'amica a mostrarsi in internet senza veli sia eticamente lecito o meno.
Nè me la sento di criticare chi, non gradendo questo tipo di esibizioni, preferisca non farlo.
In sintesi il nostro compito qui non è quello di prendere una posizione etico-morale di fronte ad un problema, ma di discuterlo in modo tecnico e laico, al disopra dei moralismi ma nel pieno rispetto della legge italiana e ... delle varie posizioni etiche soggettive.
In questo caso, la legge italiana pur tollerando la prostituzione, ne condanna lo sfruttamento.
Condannare e punire lo sfruttamento della prostituzione è una legge italiana; non spetta a noi discutere come ora sia regolamentata ed applicata questa legge, se sia bene o male svilupparla o contenerla.
Non serve a nulla qui.Resta dunque da comprendere dove esattamente sia il confine tra questi due aspetti (prostituzione tollerata e sfruttamento della stessa condannato) e non superarlo.
Discutere e comprendere questo, davvero vogliamo far credere che sia esso stesso reato?
Dice Bukowski:> Ma chi l'ha detto che in Italia è illegale aprire un sito adult?
Non scherziamo!!!
Illegali semmai saranno alcuni tipi di siti del genere tipo escort, webcam con *remunerazione *alle ragazze e via dicendo. Puoi tranquillamente aprire un sito internet della tua amica, con i suoi filmati a pagamento. Per quanto riguarda i suoi live show, in teoria può farli (e a pagamento) a patto che nessuno riceva una percentuale sui guadagni dei suoi show (in quel caso subentra lo sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione!) e che solo lei ne sia l'unica e diretta "sfruttatrice". Perfetto.
Cosa la legge considera reato e cosa no.Vi sono poi Paesi che regolamentano la prostituzione con diverse leggi, differenti concetti ed applicazioni.
Ognuna di esse, in quanto legge di uno Stato, ha una sua rispettabilità.Il nostro Paese stesso definisce con clausole molto chiare come il cittadino italiano debba sottostare all'una o all'altra legge in base se operi o risieda in questo o in altro Stato, o di come a volte debba rispettare entrambe.
Nel caso ad esempio di importazioni di capitali, se il cittadino italiano può dimostrare di aver prodotto un capitale all'estero in modo lecito, averlo dichiarato e sottoposto a quel regime fiscale pagando le dovute imposte (qualsiasi esse siano) non deve più essere ritassato e può importare liberamente qualsiasi importo free of tax.
Esistono come detto regole chiare che vanno rispettate.
Ricorderemo ad esempio i guai fiscali subiti da alcuni noti personaggi italiani dello sport e della canzone che avendo ottenuto la residenza a Montecarlo pretendavano di applicare 'quella' legge alle loro entrate generate in Italia.
Come diceva giustamente GiorgioTave, ora lui trasmette dalla Tailandia e deve farlo rispettando sia le leggi Thai (severissime) sia quelle italiane.
Il discorso quindi è ampio, complesso ed articolato.
Inoltre questo stesso forum ospita utenti di almeno una decina di nazioni e presto avrà una sua versione in inglese.
Far conoscere le leggi, individuare cosa sia reato e cosa no in un Paese invece che un'altro è più che lecito; è dovuto.Possiamo se vogliamo (se lo riteniamo moralmente riprovevole, per una nostra soggettiva visione etica) astenerci dal farlo.
Ma sono da evitare critiche moralistiche e condanne gratuite.
Ognuno si tenga la propria e con il rispetto pieno di tutti gli altri
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@Andrez said:
Quale legge qui infranta ci porterebbe in galera?
....SommyJo arriva a chiedersi se sia lecito o quanto meno eticamente corretto postare questi messaggi
....
Forse che la legge italiana vada rispettata, non discussa, qualsiasi essa sia?
....
Forse SommoJo ritenendosi un censore o comunque un portatore della giusta etica e della giusta leicità, vorrebbe che tal censore fosse anche GiorgioTave.Nessuno qui ha voluto anteporre una questione etica ad altro.
Esistono attività eticamente riprovevoli ma perfettamente legali.Il concetto di "Eticamente riprovevole" è comunque ovviamente personale e quindi opinabile.
Resta il fatto che uno può ritenere tale una determinata attività e poi comunque realizzare un sito che la reclamizzi.
Io non intendevo questo e quindi non mi mettete per favore in bocca cose che non ho detto, né farmi passare per censore che è un abito che non mi si addice.
La legge italiana non punisce solo il reato di "Sfruttamento della Prostituzione", come citi tu, ma anche il "Favoreggiamento".
Il cliente che si apparta con le prostitute incorre nel reato di "Sfruttamento", il tizio che accopagna la vicina di casa a battere perchè, poveretta, ha scoperto di avere una gomma a terra, incorre nel reato di "Favoreggiamento".
A mio modesto avviso realizzare un sito per Escort è "Favoreggiamento".
Punto!
Se poi ne ricava un introito in denaro a mezzo dei banner, sbaglierò, ma potrebbe essere anche "Sfruttamento".L'etica qui non c'entra una mazza ed il mio messaggio non si riferiva all'etica dell'attività, ma a chiedere se c'era il modo di farla franca in presenza di un reato.
Dopo di che non mi riferivo affatto al post sulla donnina disinibita (leggi bene il mio), ma in generale ai vari messaggi già comparsi qui.
Esprimo comunque un dubbio personale che la signorina in questione desideri aprire un sito solo per mostrarsi con tutto ciò che già c'è di disponibile su Internet per poterlo fare.
Basta così che il sito riporti nell'angolino in basso a sinistra il cellulare della signorina ed ecco che si potrebbe configurare come il sito di una escort e quindi, di conseguenza reato di favoreggiamento per chi l'ha realizzato.Il mio post iniziava con "Occhio ragazzi!".
Inoltre, sempre a mio parere, le opinioni qui espresse sono molto sottili e non affermate da diffusa giurisprudenza quindi si corre il rischio di doversi difendere (in sede Penale).
Proprio in un ottica di servizio rispondo al collega se il gioco vale la candela.
Ed ancora l'etica c'entra una mazza.In quanto al discorso sulla Thailandia, francamente non l'ho ben capito.
Mi riprometto di rileggerlo bene perchè se si intende che essendo il Forum pubblicato in un altro paese posso scrivere ciò che voglio ho i miei dubbi.Se invece si intende che è lecito parlare di come aggirare la legge italiana aprendo il sito altrove, beh allora il problema è veramente etico perchè alla stessa stregua posso chiedere se qualcuno mi sa aiutare a come realizzare un sito dove acquistare droga, evadere le tasse, rendere in schivitù delle persone.
Potrei incominciare io chiedendo, chessò, se apro un sito a kabul posso reclamizzare 100 modi di pestare la moglie?
Eticamente riprovevole, ma poi a me interessa solo farci dei dané con AdSense...Bye.
GiorgioPS In quanto al "IL Giorgio Tave" che evidentemente gli deve aver dato fastidio, è conseguente ad una cancellazione riuscita male.
Avevo scritto "Il moderatore", ho sostituito l'ultima parola con "Giorgio Tave" e senza accorgermi è rimasto "il".
Mi sembra che ci si fa venire la mosca al naso per nulla.
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@Giorgiotave said:
La legge Italiana non vieta di parlare delle regolamentazioni delle altre leggi e sopratutto non vieta di parlare di come creare un'attività in un altro paese. Sia questa attività porno o ristorante.
Visto che l'ho riletto... ora commento.
Scusa, ma qui non si trattava di parlare di un sito porno o di un ristorante.
Personalmente, visto che sono stato trascinato in una discussione etica mio malgrado, se la legge italiana vieta di pubblicare un sito porno, eticamente mi sembrerebbe giusto che non lo si affronti in un forum italiano.
Dato che però il sito porno potrebbe essere edito in Olanda e magari il forum è pubblicato negli USA si aprirebbe qui una discussione che preferirei non fare.
Il problema è un altro.
Il sito di una Escort, anche se pubblicato negli USA, è diretto ad una attività svolta in Italia e quindi, a mio parere soggetto alla legislazione italiana che punisce il reato di favoreggiamento.Resta il fatto che il mio è un parere; per quello che mi riguarda anche il tuo e quello dell'altro collega che è intervenuto sono solo dei pareri; ma non vedo interventi di chi potrebbe prendere una posizione più autorevole in merito alla legislazione o comunque citazioni di qualche articolo o norma.
E la cosa mi sembra un tantino delicata per affidarsi solo ai pareri personali sebbene sorretti da fatti di vita vissuta.
Ciao
Giorgio
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La posizione espressa da Andrez mi sembra molto chiara:
In sintesi il nostro compito qui non è quello di prendere una posizione etico-morale di fronte ad un problema, ma di discuterlo in modo tecnico e laico, al disopra dei moralismi ma nel pieno rispetto della legge italiana e ... delle varie posizioni etiche soggettive.
Altrettanto quella del nostro Regolamento:
10. Responsabilità
... - ...
Si ricorda che tutti gli utenti sono tenuti al rispetto assoluto delle vigenti Leggi italiane.
La sua polemica SommyJo appare inutile e sterile.E' invitato a non ripetersi.
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@GameOver said:
La posizione espressa da Andrez mi sembra molto chiara:
Altrettanto quella del nostro Regolamento:
La sua polemica SommyJo appare inutile e sterile.
E' invitato a non ripetersi.
Ma me guardo bene !
Resta il fatto che:
- il mio era un intervento tecnico e non moralistico
- che non me ne può fregar di meno di come la gente passa il suo tempo
- Ciò non di meno mi sento dare del moralista e poi pure tacitato
- che la questione tecnica (se cioè sia lecito o meno operare su determinati siti, anche se solo per lo sviluppo) resta aperta.Più che un "Game Over" questo mi sembra un "Tilt !"
Bye
Giorgio
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Più che un "Game Over" questo mi sembra un "Tilt !"Non è in effetti da escludere.
Evidentemente i nostri inviti non sono di suo interesse.
Buonasera SommyJo.
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@SommyJo said:
Nessuno qui ha voluto anteporre una questione
A mio modesto avviso realizzare un sito per Escort è "Favoreggiamento".
Punto!
Se poi ne ricava un introito in denaro a mezzo dei banner, sbaglierò, ma potrebbe essere anche "Sfruttamento".Questa è una minchiata spaziale ...
Aprire un sito per escort pagandosi esclusivamente la pubblicità offerta sulle proprie pagine non è assolutamente configurabile come favoreggiamento ne tantomento come sfruttamento della prostituzione ( tra le altre cose legale in Italia...la prostituzione ovvio non il suo sfruttamento o favoreggiamento ) ... Nel testo degli annunci non si fa rigorosamente riferimento a mercimonio ne tantomeno a tariffe ...... guardati un pò in giro .... ci sono siti ovunque con fotoannunci di ogni tipo...... chi ha host in paesi pornfriendly addirittura ha fotoannunci di nudo integrale.......
Ci si dovrebbe scandalizzare più che altro per la legge che regolamenta la materia in questione.. la Merlin ... Obsoleta , che induce all'errore tanto il magistrato quanto il giudice che applica il caso concreto ...
ti spiego anche meglio se vuoi
la trasformazione dell’occasionale frequentatore di una prostituta nel potenziale responsabile del grave reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione è una pura invenzione di qualche magistrato e di qualche responsabile delle forze di Polizia, e contrasta con il codice penale nella sua lettera e nella sua costante interpretazione.L’invenzione per via giurisprudenziale di una ipotesi di reato non contemplata dalla legge fa venire i brividi ad un cittadino come ad un magistrato.
Accusare un cliente del reato di favoreggiamento della prostituzione è un’aberrazione giuridica. É una forzatura così violenta, da suscitare molto più che perplessità. Queste iniziative possono nascere perché ci sono pressioni di carattere politico o non necessariamente laico, legate alla cultura sociale come anche figlie di vecchie leggi obsolete e lacunose .......
Ergo accusare un fornitore di spazi pubblicitari ( perchè quella è la categoria ) di sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione è veramente una cosa che non sta ne in cielo ne in terra ......
tanto vi dovevo...
hasta luego hombres.........
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Ciao a tutti,
scriverò con il capo cosparso di cenere e la modestia che contraddistingue l'ultimo arrivato.
Ho seguito iil forum sull'argomento dell'eros online, webcam, foto, ecc.
in particolare prendo a riferimento quanto scritto dagli esimi "sommy jo" (che ha una visione fondamentalista a mio modesto parere) e "creolo" (forse più liberalista). Credo che sia necessario andare oltre le considerazioni personali le quali dovrebbero essere valutate attraverso una riflessione più oggettiva e giuridicamente dotta; sarebbe il caso di esaminare qualche sentenza della cassazione in merito all'argomento, servirebbe un'opinione professionale di un avvocato o giurista forense (io non lo sono e, suppongo che neanche sommy jo e creolo lo siano).
Desidero a questo punto mettere a fuoco la legge italiana inerente ala prostituzione (legge merlin, già menzionata da altri partecipanti).
Parliamo dunque di effetti correlati ad attività che coinvologno persone maggiorenni.
La legge mi sembra che tolleri la prostituzione con minime ripercussioni penali,
sul soggetto che la esercita, certamente le ripercussioni sono più gravi per le persone coinvolte nello sfruttamento e relativi favoreggiamenti (con pene diverse secondo la gravità dei fatti ecc.) ma questo è il punto ed il nodo gordiano da sciogliere se rapportiamo l'argomentazione alle attività online; nella fattispecie di chi desidera creare un sito web erotico o hard e fare le cose legalmente, traendone profitto e pagare le tasse dovute all'erario.
Viene definta "prostituzione" un'attività dove un soggetto (uomo o donna)
cede prestazioni sessuali in cambio di denaro.
Ok, dove sta lo scambio di prestazioni sessuali se un soggetto esibisce se stesso via internet? Non c'è fisicità di contatto tra le parti, giusto?
Poi riflettiamo su argomenti di questo tipo:
In italia è vietato realizzare film porno, però paradossalmente vengono venduti legalmente sia nei pornoshop, sia nelle edicole.
Quindi essi devono essere considerati degli sfruttatori o favoreggiatori del settore pornografico? Certo che no! Quanti andrebbero in galera!
E i giornali dove le massagiatrici (meretrici e prostitute d'appartamento)
eseguono i loro annunci, incluso quotidiani di tiratura nazionale, dovrebbero chiudere e mettere in galera i loro redattori di rubrica? Certo che no!
E... allora perchè quando si parla di un'attività su internet, basata su argomenti errotici e hard, si deve cambiare l'unità di misura?
Sapete perchè e vietato realizzare film porno in Italia (anche se ne fanno una cifra lo stesso) perchè le prestazioni sessuali tra gli attori sono remunerate, e tutte le prestazioni sessuali in cambio di denaro, in italia sono piunibili ai sensi di legge. La cosa si aggrava perchè esiste una produzione che paga gli attori per concedersi sessualmente dietro pagamento in denaro. Basta dire che il film è stato prodotto all'estero e tutto e a posto. " Possiedi il concetto e le parole seguiranno" diceva il filosofo; oggi si dice "I furbetti del quartierino la fanno sempre franca". Allora chi vuole fare le cose in regola è bandito dalla
cerchia?
Se la prestazione attori non fosse remunerata sarebbe legale allora?
Il legislatore dunque, per non scontentare nessuna componente politica e religiosa, ha pensato di trattare questi argomenti attenendosi alla legge (primitiva) esistente in Italia e non migliorare o evolvere la materia normativa che regola la legge attuale.
Tornando al soggetto giuridico commerciale di chi vorrebbe realizzare un sito
basato sull'erotismo e immagini hard, utilizzando l'immagine di persone anche in webcam, sono convinto che ci siano gli strumenti giuridici e commerciali per realizzare le cose in Italia senza dover ricorrere a paraventi in altri stati e via discorrendo.
Io personalmente sarei interessato a realizzare un sito di conoscenze interpersonali su internet; dove le ragazze possono esibirsi online con una foto o webcam. (traendone profitto dal pagamento di chi naviga all'interno del sito).
Questo genere di siti esistono già ma sono decentrati all'estero anche se operano nel segmento di marketing erotico rivolto all'Italia.
Io vorrei fare lo stesso pagando le tasse in Italia e rientrare nella legalità.
D'altronde, se la prima conoscenza di contatto online tra due persone diventa poi conoscenza fisica e reale per volontà dei due, cosa c'entra il gestore del sito? E vi prego, chiunque voglia rispondere, di non rispondere in maniera semplicistica: "Perchè questa è legge!"
Ognuno, al di fuori dell'ambito del sito online si comporta secondo il libero arbitrio rispondendo delle sue azioni alla legge. Cosa c'entra il gestore del sito nella sua vita privata. Si è scelto di creare un'attività lavorativa con un sito erotico, non si è scelto di fare i moralizzatori o predicatori delle pie anime immacolate.
Certamente la legge sarà questa, ma un gestore di un sito del genere, prima di essere implicato in reati quali favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione dovrebbe essere oggetto di un indagine, risultando sicuramente estraneo a qualsiasi tipo di implicazione e interessenze sull'attività sessuale svolta da una ragazza iscritta al sito, verrebbe scagionato da ogni responsabilità. (Parlando naturalmente di soggetti in buona fede e realmente estranei a fatti implicativi):
Il punto è che non si dovrebbe neanche avere il timore di essere coinvolti; perchè altri fatti avvengono al di fuori del sito (quindi al di fuori della virtualità) .Concludo ringraziando tutti coloro che hanno letto questo messaggio e desiderano rispondermi su qualsiasi cosa (purchè non mi si mandi a quel paese).
Se esiste qualcuno che possa darmi fattivi consigli giuridici e commerciali su come realizzare l'attività di un sito di contatti con foto e immagini online con webcam (navigazione a pagamento, sennò che ci guadagno?) e soprattutto come remunerare le operatrici; gli sarei molto grato.
Il mio commercialista sta diventando matto e non sa dove sbattere la testa.
Ci sarà un sistema legale per non spostare tutto all'estero e fare le cose per bene in Italia, nonostante il Vaticano.......o no?
Ciao a tutti da Alfix.
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Ciao a tutti,
scriverò con il capo cosparso di cenere e la modestia che contraddistingue l'ultimo arrivato.
Ho seguito iil forum sull'argomento dell'eros online, webcam, foto, ecc.
in particolare prendo a riferimento quanto scritto dagli esimi "sommy jo" (che ha una visione fondamentalista a mio modesto parere) e "creolo" (forse più liberalista). Credo che sia necessario andare oltre le considerazioni personali le quali dovrebbero essere valutate attraverso una riflessione più oggettiva e giuridicamente dotta; sarebbe il caso di esaminare qualche sentenza della cassazione in merito all'argomento, servirebbe un'opinione professionale di un avvocato o giurista forense (io non lo sono e, suppongo che neanche sommy jo e creolo lo siano).
Desidero a questo punto mettere a fuoco la legge italiana inerente ala prostituzione (legge merlin, già menzionata da altri partecipanti).
Parliamo dunque di effetti correlati ad attività che coinvologno persone maggiorenni.
La legge mi sembra che tolleri la prostituzione con minime ripercussioni penali,
sul soggetto che la esercita, certamente le ripercussioni sono più gravi per le persone coinvolte nello sfruttamento e relativi favoreggiamenti (con pene diverse secondo la gravità dei fatti ecc.) ma questo è il punto ed il nodo gordiano da sciogliere se rapportiamo l'argomentazione alle attività online; nella fattispecie di chi desidera creare un sito web erotico o hard e fare le cose legalmente, traendone profitto e pagare le tasse dovute all'erario.
Viene definta "prostituzione" un'attività dove un soggetto (uomo o donna)
cede prestazioni sessuali in cambio di denaro.
Ok, dove sta lo scambio di prestazioni sessuali se un soggetto esibisce se stesso via internet? Non c'è fisicità di contatto tra le parti, giusto?
Poi riflettiamo su argomenti di questo tipo:
In italia è vietato realizzare film porno, però paradossalmente vengono venduti legalmente sia nei pornoshop, sia nelle edicole.
Quindi essi devono essere considerati degli sfruttatori o favoreggiatori del settore pornografico? Certo che no! Quanti andrebbero in galera!
E i giornali dove le massagiatrici (meretrici e prostitute d'appartamento)
eseguono i loro annunci, incluso quotidiani di tiratura nazionale, dovrebbero chiudere e mettere in galera i loro redattori di rubrica? Certo che no!
E... allora perchè quando si parla di un'attività su internet, basata su argomenti errotici e hard, si deve cambiare l'unità di misura?
Sapete perchè e vietato realizzare film porno in Italia (anche se ne fanno una cifra lo stesso) perchè le prestazioni sessuali tra gli attori sono remunerate, e tutte le prestazioni sessuali in cambio di denaro, in italia sono piunibili ai sensi di legge. La cosa si aggrava perchè esiste una produzione che paga gli attori per concedersi sessualmente dietro pagamento in denaro. Basta dire che il film è stato prodotto all'estero e tutto e a posto. " Possiedi il concetto e le parole seguiranno" diceva il filosofo; oggi si dice "I furbetti del quartierino la fanno sempre franca". Allora chi vuole fare le cose in regola è bandito dalla
cerchia?
Se la prestazione attori non fosse remunerata sarebbe legale allora?
Il legislatore dunque, per non scontentare nessuna componente politica e religiosa, ha pensato di trattare questi argomenti attenendosi alla legge (primitiva) esistente in Italia e non migliorare o evolvere la materia normativa che regola la legge attuale.
Tornando al soggetto giuridico commerciale di chi vorrebbe realizzare un sito
basato sull'erotismo e immagini hard, utilizzando l'immagine di persone anche in webcam, sono convinto che ci siano gli strumenti giuridici e commerciali per realizzare le cose in Italia senza dover ricorrere a paraventi in altri stati e via discorrendo.
Io personalmente sarei interessato a realizzare un sito di conoscenze interpersonali su internet; dove le ragazze possono esibirsi online con una foto o webcam. (traendone profitto dal pagamento di chi naviga all'interno del sito).
Questo genere di siti esistono già ma sono decentrati all'estero anche se operano nel segmento di marketing erotico rivolto all'Italia.
Io vorrei fare lo stesso pagando le tasse in Italia e rientrare nella legalità.
D'altronde, se la prima conoscenza di contatto online tra due persone diventa poi conoscenza fisica e reale per volontà dei due, cosa c'entra il gestore del sito? E vi prego, chiunque voglia rispondere, di non rispondere in maniera semplicistica: "Perchè questa è legge!"
Ognuno, al di fuori dell'ambito del sito online si comporta secondo il libero arbitrio rispondendo delle sue azioni alla legge. Cosa c'entra il gestore del sito nella sua vita privata. Si è scelto di creare un'attività lavorativa con un sito erotico, non si è scelto di fare i moralizzatori o predicatori delle pie anime immacolate.
Certamente la legge sarà questa, ma un gestore di un sito del genere, prima di essere implicato in reati quali favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione dovrebbe essere oggetto di un indagine, risultando sicuramente estraneo a qualsiasi tipo di implicazione e interessenze sull'attività sessuale svolta da una ragazza iscritta al sito, verrebbe scagionato da ogni responsabilità. (Parlando naturalmente di soggetti in buona fede e realmente estranei a fatti implicativi):
Il punto è che non si dovrebbe neanche avere il timore di essere coinvolti; perchè altri fatti avvengono al di fuori del sito (quindi al di fuori della virtualità) .Concludo ringraziando tutti coloro che hanno letto questo messaggio e desiderano rispondermi su qualsiasi cosa (purchè non mi si mandi a quel paese).
Se esiste qualcuno che possa darmi fattivi consigli giuridici e commerciali su come realizzare l'attività di un sito di contatti con foto e immagini online con webcam (navigazione a pagamento, sennò che ci guadagno?) e soprattutto come remunerare le operatrici; gli sarei molto grato.
Il mio commercialista sta diventando matto e non sa dove sbattere la testa.
Ci sarà un sistema legale per non spostare tutto all'estero e fare le cose per bene in Italia, nonostante il Vaticano.......o no?
Ciao a tutti da Alfix.
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Ciao a tutti,
scriverò con il capo cosparso di cenere e la modestia che contraddistingue l'ultimo arrivato.
Ho seguito iil forum sull'argomento dell'eros online, webcam, foto, ecc.
in particolare prendo a riferimento quanto scritto dagli esimi "sommy jo" (che ha una visione fondamentalista a mio modesto parere) e "creolo" (forse più liberalista). Credo che sia necessario andare oltre le considerazioni personali le quali dovrebbero essere valutate attraverso una riflessione più oggettiva e giuridicamente dotta; sarebbe il caso di esaminare qualche sentenza della cassazione in merito all'argomento, servirebbe un'opinione professionale di un avvocato o giurista forense (io non lo sono e, suppongo che neanche sommy jo e creolo lo siano).
Desidero a questo punto mettere a fuoco la legge italiana inerente ala prostituzione (legge merlin, già menzionata da altri partecipanti).
Parliamo dunque di effetti correlati ad attività che coinvologno persone maggiorenni.
La legge mi sembra che tolleri la prostituzione con minime ripercussioni penali,
sul soggetto che la esercita, certamente le ripercussioni sono più gravi per le persone coinvolte nello sfruttamento e relativi favoreggiamenti (con pene diverse secondo la gravità dei fatti ecc.) ma questo è il punto ed il nodo gordiano da sciogliere se rapportiamo l'argomentazione alle attività online; nella fattispecie di chi desidera creare un sito web erotico o hard e fare le cose legalmente, traendone profitto e pagare le tasse dovute all'erario.
Viene definta "prostituzione" un'attività dove un soggetto (uomo o donna)
cede prestazioni sessuali in cambio di denaro.
Ok, dove sta lo scambio di prestazioni sessuali se un soggetto esibisce se stesso via internet? Non c'è fisicità di contatto tra le parti, giusto?
Poi riflettiamo su argomenti di questo tipo:
In italia è vietato realizzare film porno, però paradossalmente vengono venduti legalmente sia nei pornoshop, sia nelle edicole.
Quindi essi devono essere considerati degli sfruttatori o favoreggiatori del settore pornografico? Certo che no! Quanti andrebbero in galera!
E i giornali dove le massagiatrici (meretrici e prostitute d'appartamento)
eseguono i loro annunci, incluso quotidiani di tiratura nazionale, dovrebbero chiudere e mettere in galera i loro redattori di rubrica? Certo che no!
E... allora perchè quando si parla di un'attività su internet, basata su argomenti errotici e hard, si deve cambiare l'unità di misura?
Sapete perchè e vietato realizzare film porno in Italia (anche se ne fanno una cifra lo stesso) perchè le prestazioni sessuali tra gli attori sono remunerate, e tutte le prestazioni sessuali in cambio di denaro, in italia sono piunibili ai sensi di legge. La cosa si aggrava perchè esiste una produzione che paga gli attori per concedersi sessualmente dietro pagamento in denaro. Basta dire che il film è stato prodotto all'estero e tutto e a posto. " Possiedi il concetto e le parole seguiranno" diceva il filosofo; oggi si dice "I furbetti del quartierino la fanno sempre franca". Allora chi vuole fare le cose in regola è bandito dalla
cerchia?
Se la prestazione attori non fosse remunerata sarebbe legale allora?
Il legislatore dunque, per non scontentare nessuna componente politica e religiosa, ha pensato di trattare questi argomenti attenendosi alla legge (primitiva) esistente in Italia e non migliorare o evolvere la materia normativa che regola la legge attuale.
Tornando al soggetto giuridico commerciale di chi vorrebbe realizzare un sito
basato sull'erotismo e immagini hard, utilizzando l'immagine di persone anche in webcam, sono convinto che ci siano gli strumenti giuridici e commerciali per realizzare le cose in Italia senza dover ricorrere a paraventi in altri stati e via discorrendo.
Io personalmente sarei interessato a realizzare un sito di conoscenze interpersonali su internet; dove le ragazze possono esibirsi online con una foto o webcam. (traendone profitto dal pagamento di chi naviga all'interno del sito).
Questo genere di siti esistono già ma sono decentrati all'estero anche se operano nel segmento di marketing erotico rivolto all'Italia.
Io vorrei fare lo stesso pagando le tasse in Italia e rientrare nella legalità.
D'altronde, se la prima conoscenza di contatto online tra due persone diventa poi conoscenza fisica e reale per volontà dei due, cosa c'entra il gestore del sito? E vi prego, chiunque voglia rispondere, di non rispondere in maniera semplicistica: "Perchè questa è legge!"
Ognuno, al di fuori dell'ambito del sito online si comporta secondo il libero arbitrio rispondendo delle sue azioni alla legge. Cosa c'entra il gestore del sito nella sua vita privata. Si è scelto di creare un'attività lavorativa con un sito erotico, non si è scelto di fare i moralizzatori o predicatori delle pie anime immacolate.
Certamente la legge sarà questa, ma un gestore di un sito del genere, prima di essere implicato in reati quali favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione dovrebbe essere oggetto di un indagine, risultando sicuramente estraneo a qualsiasi tipo di implicazione e interessenze sull'attività sessuale svolta da una ragazza iscritta al sito, verrebbe scagionato da ogni responsabilità. (Parlando naturalmente di soggetti in buona fede e realmente estranei a fatti implicativi):
Il punto è che non si dovrebbe neanche avere il timore di essere coinvolti; perchè altri fatti avvengono al di fuori del sito (quindi al di fuori della virtualità) .Concludo ringraziando tutti coloro che hanno letto questo messaggio e desiderano rispondermi su qualsiasi cosa (purchè non mi si mandi a quel paese).
Se esiste qualcuno che possa darmi fattivi consigli giuridici e commerciali su come realizzare l'attività di un sito di contatti con foto e immagini online con webcam (navigazione a pagamento, sennò che ci guadagno?) e soprattutto come remunerare le operatrici; gli sarei molto grato.
Il mio commercialista sta diventando matto e non sa dove sbattere la testa.
Ci sarà un sistema legale per non spostare tutto all'estero e fare le cose per bene in Italia, nonostante il Vaticano.......o no?
Ciao a tutti da Alfix.
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Io non capisco.
Il webmaster che professionalmente realizza il sito alla signorina in questione esaurisce il suo compito con la consegna della ricevuta fiscale. Dove sta lo sfruttamento o il favoreggiamento?
Allo stesso modo il commerciante che vendesse un completino intimo sexy alla stessa signorina la quale dichiari la volontà di farne un uso "professionale" non credo incorrerebbe in alcun reato.
Qui si tratta di prestazioni legate alla propria attività professionale non di partecipazioni attive e volontarie verso il favoreggiamento o lo sfruttamento di condotte particolari e personali.
Se io faccio il tassista e una prostituta mi chiede di portarla in qualche posto, quello è il mio lavoro, cosa centro io con la sua attività? Situazione diversa sarrebbe se lo facessi a titolo di favore personale.
questo è il mio parere.
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@paolino said:
purtroppo in Italia è vietato produrre contenuti pornografici a pagamento, gli Stati UE che la accettano senza troppi problemi sono la Germania e l'Olanda (oltre a molti paesi dell'est)....non conosco la legislazione di questi Paesi, conosco invece quella USA ed è un casino inimmaginabile....ci sono pacchi di documenti da conservare (praticamente ogni cosa riguarda le ragazze, le transazioni, ecc....) con l'ultima legge voluta dai fondamentalisti cristiani, poi, ad ogni sito web per adulti viene imposto di conservare in loco i dati riguardanti il gestore dei records (cioè chi detiene i dati riguardanti le ragazze).....
se ti servono info su società intermediarie (che vengono contenuti ai webmaster dei siti per adulti) contattami in pvt....in pratica nel tuo caso o apri una società in uno dei Paesi in cui è legale la cosa o ti affidi a società già esistenti e in pratica gli vendi i filmati fatti dalla tua amica, che risulteranno ovviamente prodotti all'estero....
Hai notizie sulla legge inglese?
società inglesi, possono gestire siti porno?
Grazie
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Salve,
spero di postare nella sezione giusta.
Vorrei aprire un sito/blog di contenuti per soli adulti dove le persone possano postare immagini e/o video propri di vario genere (escluso pedopornografia,sesso con animali, violenza, ecc.), a cui in futuro pensavo di aggiungere uno spazio per lo scambio di opinioni. La pagina iniziale indicherà chiaramente il tipo di sito e non è mia intezione trarre nessun profitto da tale sito/blog, diffonderne i contenuti ecc. Tramite un pop-up o pagina dedicata renderò visibili vari disclaimer realitivi al tipo di sito, privacy ecc. Detto questo mi è possibile procedere o rischio di incorrere in qualche atto illecito punibile legalmente e/o penalmente? Grazie