• User

    Bisogna vedere per quanto tempo sarà così.
    Il problema rifiuti c'è da almeno 20 anni,non è una cosa nuova.
    E ancora una cosa: le strade saranno anche pulite,ma questo non significa necessariamente che i cittadini di Napoli siano diventati più coscienti; non mi scorderò mai dello schifo che ho visto nel mare al porto di Napoli nel 2001, oltre al topo morto in mezzo alla strada.
    Se si parla di puluzia se ne deve parlare in tutti i sensi,a mio avviso.


  • Super User

    La tristezza è che ormai è diventato impossibile pure difenderli i napoletani, si rischia il linciaggio, specialmente da chi non li conosce neppure e non è mai passato a meno di 200 km da Napoli.
    L'annuncio è stato una operazione per lo più di facciata, tanto che la comunità europea ha detto che la procedura di infrazione contro le leggi in materia di rifiuti fatte dal governo nel 2003 va avanti lo stesso, finchè non vedranno dei risultati seri.
    Chi ci vive sa che adesso la "produzione" è calata di oltre il 50%, data la stagione, ed è difficile andare a vedere esattamente come stanno le cose.
    Indubbio che in pochi giorni il centro è stato ripulito, cosa che fa domandare come mai in 15 anni non lo si sia potuto fare, allora.
    Ma il resto non ha cambiato gran ché faccia.

    Di fatto, non è cambiato nulla nella gestione dei rifiuti, in Campania si aprono una notevole quantità di discariche ogni anno. Quest'anno se ne sono aperte di nuove, tutte più o meno contestate, a differenza degli anni scorsi quando vi erano meno contestazioni, ma anche negli anni passati la solfa era la stessa. Nuove discariche, discariche abusive, ecc...
    Nulla di nuovo. Allora perchè adesso il centro è pulito e prima non lo era ?

    Risposte non ne ho, dovrebbero dircelo chi ha gestito per 15 anni la cosa, a livello locale e nazionale, in amorevole ed appassionato accordo.
    Da parte mia, ho il timore che alle prossime tornate elettorali, come è sempre accaduto, il problema tornerà di moda.
    L'Italia si dimentica, ma chi ci vive lo sa bene quando questo problema si affaccia nelle nostre case, e quante volte è già accaduto negli anni passati.


  • Super User

    Giusto per mettere i classici puntini sulle i, invito a leggere la puntata di report del 16/11/08, dove si spiega chi ha fatto i primi passi (poi ci si è fermati a quelli evidentemente!) per pulire Napoli (per quello che si è pulito!). E si spiega pure come stanno in realtà le cose adesso (a ottobre per essere precisi) al di là della demagogia.
    C'è anche il video, se interessa.


  • Super User

    Certo che interessa.

    ... posta pure. 😉


  • Consiglio Direttivo

    Aggiornamenti dal fronte (vivo a Napoli, zona ospedaliera, su una collinetta un po' all'interno)...

    Le cose vanno appena un po' meglio, specie al centro storico; tuttavia è sempre bene precisare che la conurbazione Napoli-e-provincia conta oltre tre milioni di abitanti: liberare un quartiere tradizionalmente più esposto e "turistico" come il centro storico è solo il primo passo che, se privato di un seguito organico e costruttivo, non avrà significato altro che uno spot elettorale.

    Abbiamo finalmente la raccolta differenziata, ma non è attiva ovunque e manca del tutto in zone particolarmente sensibili - ad esempio Pianura, cioè la periferia vicina a discariche e sversatoi. La selezione e la divisione dei materiali, però, sembra un po' cervellotica e, nel medesimo quartiere, cambia da palazzo a palazzo: sospetto che ci sia sotto qualche possibile imbroglio.

    La situazione nelle province, temo, è rimasta del tutto inalterata, con lievissimi miglioramenti ma molto, troppo da fare (ai bordi delle strade si deposita ancora di tutto, e intendo davvero di tutto, dai sanitari in materiali ceramici ai televisori alle gomme alle lastre di eternit agli stracci ai residui ospedalieri...).

    Come è stato risolto il problema (là dove è stato risolto)? Semplice: con la raccolta porta a porta del pattume. Un'idea banale che era alla base dello smaltimento rifiuti negli anni Cinquanta e Sessanta, successivamente abbandonata per motivi che ignoro.

    Nessun progresso, dunque, ma solo un ritorno all'antico - quello dotato di criterio e raziocinio.

    Speriamo che funzioni, e che i responsabili dello scempio vadano presto a casa. Tutti, anche i politici locali di sinistra (che di sinistra non sono: ex-democristiani e popolari qui si spalmano ovunque) e i responsabili delle varie agenzie governative.

    Consiglio anch'io la visione delle puntate di Report, che a più riprese si è occupato del problema, restituendo un quadro di desolazione mostruosa e di vuoto istituzionale increscioso.


  • Super User

    @Andrez said:

    Certo che interessa.... posta pure. 😉

    Il video della parte della puntata che interessa è QUI. Sono circa 15 minuti.


  • User Attivo

    Napoli sarà anche pulita, ma il resto della Campania ancora oggi si presenta così.


  • Community Manager

    :ciauz:


  • Super User

    Sembra che oltre le promesse ed i proclami nemmeno Berlusconi, l'uomo del fare, sia riuscito ad andare.

    Il termovalorizzatore di Acerra, inaugurato in pompa magna a marzo non funziona.

    All'inaugurazione dell'impianto, nel suo discorso trionfale, il Premier loda il presidente di Impregilo Massimo Ponzellini:
    «Sono eroi questi uomini, qualcuno ha cercato di ostacolarli ma hanno tenuto duro».

    Quel qualcuno è la Magistratura, in quanto questi eroi sono sotto processo a Napoli, accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato.

    Ma la regia dell'evento berlusconiano prevede colpi di scena e sberleffi.
    Con un colpo di teatro sul megaschermo appaiono brani da una puntata di Annozero del 22 maggio 2008 dove uno scettico Santoro sfida Maurizio Belpietro: «Se riescono nell' impresa di aprire Acerra in otto mesi, mi metto in mutande».

    Arriva anche gongolante il sottosegretario Guido Bertolaso al quale il Premier solleva il braccio in segno di vittoria: «il sogno di vedere Napoli e la Campania pulita è realizzato».

    Sembra di no invece, e che fossero solo gli ennesimi proclami. 😞

    image


  • Super User

    La situazione a Napoli attualmente è peggiorata. In alcune zone non si ritirano i rifiuti da tempo. Ma non è una novità, questo accade SEMPRE in prossimità delle elezioni. Il motivo è semplice, si usano i rifiuti come strumento di pressione politica sugli elettori ("vedete la vecchia gestione come vi ha ridotto ? votate per noi"), e dopo le elezioni si riattiva il ciclo di raccolta dei rifiuti (secondo alcuni il ciclo viene bloccato apposta!) e così si può dire di aver ripulito Napoli...... fino alla prossima tornata elettorale.
    Sinceramente spero che nessuno se ne venga col dire che Napoli è stata ripulita da questo governo e che dopo sono stati i napoletani, zozzi, a sporcarla di nuovo, perchè sarebbe la più grande balla mai sentita sulla terra, nonchè un'offesa colossase. In alcuni paesi della Campania, ed alcune zone di Napoli, dove il ciclo dei rifiuti funziona, si è giunto a punte di riciclo del 56%.

    Per quanto riguarda il termovalorizzatore di Acerra a me risulta che funzioni solo in parte (minima parte), e sarebbe ancora in fase di test. Il problema maggiore è che quell'impianto è oggetto di indagini da parte della Magistratura.
    Ricordo ancora, casomai la notizia fosse sfuggita, che per quanto riguarda la gestione dei rifiuti è sotto indagine l'attuale capo della Protezione Civile, Bertolaso, per il periodo in cui era commissario ai rifiuti. Qualche tempo fa tutto il suo staff fu posto sotto indagine per la gestione dei rifiuti in Campania, tranne lui. Solo da poco si è saputo che il Procuratore Capo di Napoli chiese (secondo alcuni "impose") che non venisse iscritto nel registro degli indagati, "per non turbare il governo". Dopo forti polemiche in seno alla Procura di Napoli anche Bertolaso è stato iscritto al registro degli indagati.
    Le mie riserve permangono su tutta la gestione dei rifiuti in Campania, visto che le stesse persone che sono sotto indagine, e che presumibilmente hanno contribuito (insieme ai commissari, aziende e uomini precedenti, sia chiaro) a realizzare un disastro ambientale di proporzioni colossali, sono le stesse persone che gestiscono attualmente il ciclo dei rifiuti, compreso ovviamente i dirigenti della Fibe, partecipata Impregilo, che sono sotto processo nel famoso processo che generalmente viene definito come processo Bassolino (anch'egli commissario ai rifiuti).
    Rimango dell'idea che, a parte le responsabilità penali che temo non si accerteranno mai (probabilmente si arriverà a prescrizione), una vera e propria svolta non si potrà mai avere se non si cambiano gli uomini che gestiscono la situazione, e cioè non è avvenuto.