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- Le offerte a basso prezzo uccidono il mercato?
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@ziobudda said:
Ma suvvia, cosa mai vorrai che sia scrivere 100 parole in croce... Suvvia. Lo puo' fare anche mio figlio.
M.
PS: E' OVVIO CHE STO SCHERZANDO!!!!!! Pero' secondo me quello che ho scritto è quello che pensano molti di quelli che chiedono un articolo di 100 parole per 1 euro. Io ho un termine per raggrupparli, inizia per la seconda consonante dell'alfabeto italiano finisce per ONI e non è di 7 lettere.
PS2: Non vi preoccupate, richiesteassurde.it è in fase di arrivo e dopo ci faremo tutti delle grandi risate a leggere le richieste più assurde che abbiamo ricevuto o letto. Come quello che voleva rifare casa.it con 600?.
Eh già... però siamo un po' ONI anche noi che accettiamo. Quando accettiamo. Anche se noi siamo in buona fede e lo facciamo per "iniziare pure da qualche parte".
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@federico.fratta said:
Ehhh...basta avere il coraggio di rifiutare i lavori sottopagati.
Poi siamo d'accordo che qualcuno sarà sempre pronto a farsi sfruttare, ma se non si fissano dei limiti non c'è futuro.Si, lo so, è disperante.
Appunto: quello che dicevo nel post dell'altro giorno è che nessuno dovrebbe più accettare, così il mercato cambierebbe offerte se nessuno accetta più pagamenti (sempre se vengono fatti) più che offensivi.
E poi al fatto che non ci sono soldi ormai non ci crede più nessuno. La verità è che il mercato ha preso questa piega e cavalca l'onda, altro che non avere soldi.
Certo, finché noi glielo permetteremo sarà così.
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Sono d'accordo con le ultime due "note" e anche io sono un "fuggito" da 4 anni per mettermi in proprio; sembra che il lavoro cel creativo e del programmatore php o mysql sia alla portata di tutti ma poi in certi forum trovi smanettoni disperati che per fare il sito "da sè" a costo zero chiedono soluzioni a problemi banalissimi di codice che ovviamente "da sè" non sanno risolvere (figuriamoci se mai provassero a scrivere ex-novo una paginetta in HTML puro senza CSS, JS e quant'altro: a quale riga pensate che arriverebbero, quella prima o quella dopo <head>?)... Vedere siti belli coerenti coi contenuti e con tutti i "pulsanti" che funzionano non è facile ma anche se qualche svista capita a tutti, eliminiamo la spazzatura la web, facendo sì che il lavoro di webdesigner e webmaster sia adeguatamente riconosciuto e "compensato"!
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Sono d'accordo con le ultime due "note" e anche io sono un "fuggito" da 4 anni per mettermi in proprio; sembra che il lavoro cel creativo e del programmatore php o mysql sia alla portata di tutti ma poi in certi forum trovi smanettoni disperati che per fare il sito "da sè" a costo zero chiedono soluzioni a problemi banalissimi di codice che ovviamente "da sè" non sanno risolvere (figuriamoci se mai provassero a scrivere ex-novo una paginetta in HTML puro senza CSS, JS e quant'altro: a quale riga pensate che arriverebbero, quella prima o quella dopo <head>?)... Vedere siti belli coerenti coi contenuti e con tutti i "pulsanti" che funzionano non è facile ma anche se qualche svista capita a tutti, eliminiamo la spazzatura la web, facendo sì che il lavoro di webdesigner e webmaster sia adeguatamente riconosciuto e "compensato"!
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Ma se non sono indiscreto, il vostro tariffario orario quant'è? Io non scendo mai sotto i 25€/h
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@El Nino said:
Ma se non sono indiscreto, il vostro tariffario orario quant'è? Io non scendo mai sotto i 25?/h
Voglio sperare netti.
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No, generalmente in fattura ci metto sopra "solo" il 25% (in modo che quando tolgo la R.A. sono a 25?/h precisi.
Dici che è troppo basso?
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Buono a sapersi
Adeguo le tariffe, grazie!
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Oddio, 50€ mi sembrano un po' tante. Io non riesco mai a trovare clienti per quella tariffa.
Ma ovviamente la professionalità si paga.
M.
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Scusate eh...ma fatturare 50 Euro + iva per un'ora di lavoro può riflettere due situazioni.
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Dislocamento di una risorsa interna, con un costo aziendale medio di 20-30 Euro: rimane il restante, a cui togliere le quote di costi di lavorazioni eccedenti la manodopera e le imposte.
Rimangono 10-20 Euro. -
Vendita della propria manodopera: in questo caso rimarranno 25-3 Euro nette.
Se vi sembra tanto...:?
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Ma si parlava di un "subalterno" o di se stessi come liberi professionisti ?
M.
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Io sono un libero professionista
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@ziobudda said:
Ma si parlava di un "subalterno" o di se stessi come liberi professionisti ?
M.
Entrambe le cose, si parlava del costo orario di un servizio: tieni conto che 20-25 Euro è la tariffa di rivendita di un freelancer ad un'azienda interessata ad ingaggiarlo.
Verso un privato o il cliente finale si potrebbe/dovrebbe alzare.
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Entrambe le cose, si parlava del costo orario di un servizio: tieni conto che 20-25 Euro è la tariffa di rivendita di un freelancer ad un'azienda interessata ad ingaggiarlo.Verso un privato o il cliente finale si potrebbe/dovrebbe alzare.
Ma se c'è questa differenza di costi così grande.. perchè un cliente dovrebbe rivolgersi a un'azienda e non direttamente a un professionista? a cosa dovrebbe servire l'intermediazione?
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Perché molte aziende pensano che avendo a che fare con un'altra azienda le cose siano fatte meglio, ma il più delle volte non è per nulla vero.
Conosco aziende costituite da una sola persona e poi non è che serva molto per far sembrare di essere a capo di N persone: basta un ufficio con 2 comparse e farsi fare un po' di telefonate "finte".
M.
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Appunto Ziobudda (ma che nick sfizioso!
Quello che non capisco è:
- è vero che un'azienda ha tutte queste spese in più rispetto a un libero professionista e nessuna spesa in meno?
- e se è vero: mettere sù una società è utile solo per questioni di immagine?
- e se anche questo è vero.. come fanno le aziende ad essere competitive sul mercato?
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una azienda ha molte più spese rispetto ad un freelance, ma molte più possibilità e sgravi. Per capirci: il freelancer non si deve iscrivere per forza alla CCNNA, l'impresa SI e quindi deve pagare anche un TOT di INPS a prescindere da quanto ha realmente guadagnato.
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sicuramente di immagini e di possibilità. Le grandi aziende o comunque quelle che pensano di essere grandi storgono il naso se ti presenti come freelancer, ma non lo fanno se ti presenti come azienda. Poi io ho lavorato moltissimo con aziende che mi presentavano come un loro "dipendente", pero' poi il lavoro lo facevo tutto io come consulente
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come lo fanno i freelancer: qualità, professionalità ed una gran botta di cul... hem dose di fortuna nel riuscire a trovarsi nel posto giusto (una riunione) al momento giusto (un cliente che ha molta voglia di spendere).
M.
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Premetto che un progetto non va valutato solo ad ore ma a corpo.
Quindi esiste una parte di operatività pura che ha una tariffazione a cui associare il surplus dovuto, ad esempio, all'idea creativa o all'innovazione della soluzione (e così via).
Per la teoria della specializzazione, un progetto composito richiede più risorse (ad esempio un sito web solitamente richiede un progetto grafico + la stesura del codice = almeno 2 risorse, ossia grafico e sviluppatore): queste risorse vanno coordinate, il lavoro va integrato, teoricamente va testato/benchmarkato, ....
Tutte queste attività contemplano costi addizionali, quindi non si rivende mai il semplice costo di produzione (non ci sarebbe utile).
Anche un libero professionista che segue un progetto dall'inizio alla fine e ne diviene responsabile, quindi è facile abbia una composizione di costi diversa dall'esecutore puro che si occupa di un singolo segmento.
L'esempio del freelancer è palese; un programmatore viene ingaggiato per sviluppare una singola funzionalità e svolge un lavoro da "manovale".
Tanto più che recentemente sta spingendo molto la delocalizzazione a programmatori indiani o stranieri per micro task...costano poco e non affrontano le stesse responsabilità inerenti a tutto il prodotto che va consegnato.E' quindi chiaro che il freelancer che si offre alla data azienda è equiparabile più ad un lavoratore dipendente che, appunto, mediamente guadagna un netto di 15-20 Euro l'ora...ma è dipendente appunto.
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@federico.fratta said:
Premetto che un progetto non va valutato solo ad ore ma a corpo.
Sentita e risentita questa affermazione, ma alla fine sempre ad ore si inizia e poi si passa a corpo. "bello questo progetto, ci metto X giorni, ogni giorno costo Y quindi XY", ma Y non è altro che Z8 (o per le ore che si lavora giornalmente). Se dico che al giorno costo 400? è perché ogni ora costo 50? quindi sempre "ad ora" si pensa quando si stila il costo di un progetto. Per realizzare la funzionalità X impiego Y ore che per Z costo orario diventa XYZ.
Tanto più che recentemente sta spingendo molto la delocalizzazione a programmatori indiani o stranieri per micro task...costano poco e non affrontano le stesse responsabilità inerenti a tutto il prodotto che va consegnato.
Costano poco = valgono poco. Avete mai visto un codice scritto da queste persone ? Io si ed ancora tremo nel pensare se mai dovro' metterci mano...
Oh, non che molta gente nostrana che si spaccia per "grande conoscitore del linguaggio o dell'html" sia diversa, ne ho giusto toccato con mano l'altro giorno la situazione (in questo caso era la trasformazione da PSD a HTML).M.