• User

    Secondo me si stanno mischiando due problemi diversi.

    1. lo sfruttamento del lavoro

    2. la qualità del lavoro.

    Per quanto riguarda il primo punto io sono daccordo con voi che il lavoro delle persone, qualunque esso sia, va pagato. Se lavoro tre ore mi paghi tre ore, se ne lavoro sei me ne paghi sei e così via. Quello che però c'entra come i cavoli a merenda è il discorso sulla qualità. Ieri sono andata a comprare un phon... il negoziante mi ha chiesto: "quale desidera?" e io: "quello che costa di meno". Acquistandolo sapevo che era di qualità più scadente.. ma volevo comunque quello! se la maggior parte degli acquirenti compra il prodotto più scadente, vorrà dire che i produttori di Phon dovranno adeguarsi a fare Phon più economici oppure chiuderanno. QUeste sono le regole del mercato. Ora non capisco perchè una persona che acquista un sito web non può farsi due conti in tasca e dire "voglio quello che costa meno" senza essere tacciato di ignoranza. Sicuramente sa bene che sta acquistando un prodotto più scadente, ma non ritiene di doverci spendere di più.


  • User

    @Il gatto ha nuove co said:

    QUeste sono le regole del mercato. Ora non capisco perchè una persona che acquista un sito web non può farsi due conti in tasca e dire "voglio quello che costa meno" senza essere tacciato di ignoranza.

    Il mercato è libero, ma se chiedi un prodotto X con un dato "capitolato" e hai come preventivi 10 e 100, un motivo ci sarà non credi?

    Uno dei due non ti consegna il prodotto X ma Y oppure uno dei due ti sta truffando.


  • User Newbie

    @ziobudda said:

    Ma suvvia, cosa mai vorrai che sia scrivere 100 parole in croce... Suvvia. Lo puo' fare anche mio figlio.

    M.

    PS: E' OVVIO CHE STO SCHERZANDO!!!!!! Pero' secondo me quello che ho scritto è quello che pensano molti di quelli che chiedono un articolo di 100 parole per 1 euro. Io ho un termine per raggrupparli, inizia per la seconda consonante dell'alfabeto italiano finisce per ONI e non è di 7 lettere.

    PS2: Non vi preoccupate, richiesteassurde.it è in fase di arrivo e dopo ci faremo tutti delle grandi risate a leggere le richieste più assurde che abbiamo ricevuto o letto. Come quello che voleva rifare casa.it con 600?.

    Eh già... però siamo un po' ONI anche noi che accettiamo. Quando accettiamo. Anche se noi siamo in buona fede e lo facciamo per "iniziare pure da qualche parte".


  • User Newbie

    @federico.fratta said:

    Ehhh...basta avere il coraggio di rifiutare i lavori sottopagati.
    Poi siamo d'accordo che qualcuno sarà sempre pronto a farsi sfruttare, ma se non si fissano dei limiti non c'è futuro.

    Si, lo so, è disperante.

    Appunto: quello che dicevo nel post dell'altro giorno è che nessuno dovrebbe più accettare, così il mercato cambierebbe offerte se nessuno accetta più pagamenti (sempre se vengono fatti) più che offensivi.
    E poi al fatto che non ci sono soldi ormai non ci crede più nessuno. La verità è che il mercato ha preso questa piega e cavalca l'onda, altro che non avere soldi.
    Certo, finché noi glielo permetteremo sarà così.


  • User

    Sono d'accordo con le ultime due "note" e anche io sono un "fuggito" da 4 anni per mettermi in proprio; sembra che il lavoro cel creativo e del programmatore php o mysql sia alla portata di tutti ma poi in certi forum trovi smanettoni disperati che per fare il sito "da sè" a costo zero chiedono soluzioni a problemi banalissimi di codice che ovviamente "da sè" non sanno risolvere (figuriamoci se mai provassero a scrivere ex-novo una paginetta in HTML puro senza CSS, JS e quant'altro: a quale riga pensate che arriverebbero, quella prima o quella dopo <head>?)... Vedere siti belli coerenti coi contenuti e con tutti i "pulsanti" che funzionano non è facile ma anche se qualche svista capita a tutti, eliminiamo la spazzatura la web, facendo sì che il lavoro di webdesigner e webmaster sia adeguatamente riconosciuto e "compensato"!


  • User

    Sono d'accordo con le ultime due "note" e anche io sono un "fuggito" da 4 anni per mettermi in proprio; sembra che il lavoro cel creativo e del programmatore php o mysql sia alla portata di tutti ma poi in certi forum trovi smanettoni disperati che per fare il sito "da sè" a costo zero chiedono soluzioni a problemi banalissimi di codice che ovviamente "da sè" non sanno risolvere (figuriamoci se mai provassero a scrivere ex-novo una paginetta in HTML puro senza CSS, JS e quant'altro: a quale riga pensate che arriverebbero, quella prima o quella dopo <head>?)... Vedere siti belli coerenti coi contenuti e con tutti i "pulsanti" che funzionano non è facile ma anche se qualche svista capita a tutti, eliminiamo la spazzatura la web, facendo sì che il lavoro di webdesigner e webmaster sia adeguatamente riconosciuto e "compensato"!


  • User

    Ma se non sono indiscreto, il vostro tariffario orario quant'è? Io non scendo mai sotto i 25€/h


  • User

    @El Nino said:

    Ma se non sono indiscreto, il vostro tariffario orario quant'è? Io non scendo mai sotto i 25?/h

    Voglio sperare netti.


  • User

    No, generalmente in fattura ci metto sopra "solo" il 25% (in modo che quando tolgo la R.A. sono a 25?/h precisi.
    Dici che è troppo basso?


  • User

    @El Nino said:


    Sotto i 50 Euro i.e. è un suicidio.


  • User

    Buono a sapersi 😉
    Adeguo le tariffe, grazie! 🙂


  • Super User

    Oddio, 50€ mi sembrano un po' tante. Io non riesco mai a trovare clienti per quella tariffa.

    Ma ovviamente la professionalità si paga.

    M.


  • User

    Scusate eh...ma fatturare 50 Euro + iva per un'ora di lavoro può riflettere due situazioni.

    1. Dislocamento di una risorsa interna, con un costo aziendale medio di 20-30 Euro: rimane il restante, a cui togliere le quote di costi di lavorazioni eccedenti la manodopera e le imposte.
      Rimangono 10-20 Euro.

    2. Vendita della propria manodopera: in questo caso rimarranno 25-3 Euro nette.

    Se vi sembra tanto...:?


  • Super User

    Ma si parlava di un "subalterno" o di se stessi come liberi professionisti ?

    M.


  • User

    Io sono un libero professionista


  • User

    @ziobudda said:

    Ma si parlava di un "subalterno" o di se stessi come liberi professionisti ?

    M.

    Entrambe le cose, si parlava del costo orario di un servizio: tieni conto che 20-25 Euro è la tariffa di rivendita di un freelancer ad un'azienda interessata ad ingaggiarlo.

    Verso un privato o il cliente finale si potrebbe/dovrebbe alzare.


  • User

    Entrambe le cose, si parlava del costo orario di un servizio: tieni conto che 20-25 Euro è la tariffa di rivendita di un freelancer ad un'azienda interessata ad ingaggiarlo.Verso un privato o il cliente finale si potrebbe/dovrebbe alzare.

    Ma se c'è questa differenza di costi così grande.. perchè un cliente dovrebbe rivolgersi a un'azienda e non direttamente a un professionista? a cosa dovrebbe servire l'intermediazione?


  • Super User

    Perché molte aziende pensano che avendo a che fare con un'altra azienda le cose siano fatte meglio, ma il più delle volte non è per nulla vero.

    Conosco aziende costituite da una sola persona e poi non è che serva molto per far sembrare di essere a capo di N persone: basta un ufficio con 2 comparse e farsi fare un po' di telefonate "finte".

    M.


  • User

    Appunto Ziobudda (ma che nick sfizioso! :1:

    Quello che non capisco è:

    • è vero che un'azienda ha tutte queste spese in più rispetto a un libero professionista e nessuna spesa in meno?
    • e se è vero: mettere sù una società è utile solo per questioni di immagine?
    • e se anche questo è vero.. come fanno le aziende ad essere competitive sul mercato?

  • Super User
    1. una azienda ha molte più spese rispetto ad un freelance, ma molte più possibilità e sgravi. Per capirci: il freelancer non si deve iscrivere per forza alla CCNNA, l'impresa SI e quindi deve pagare anche un TOT di INPS a prescindere da quanto ha realmente guadagnato.

    2. sicuramente di immagini e di possibilità. Le grandi aziende o comunque quelle che pensano di essere grandi storgono il naso se ti presenti come freelancer, ma non lo fanno se ti presenti come azienda. Poi io ho lavorato moltissimo con aziende che mi presentavano come un loro "dipendente", pero' poi il lavoro lo facevo tutto io come consulente

    3. come lo fanno i freelancer: qualità, professionalità ed una gran botta di cul... hem dose di fortuna nel riuscire a trovarsi nel posto giusto (una riunione) al momento giusto (un cliente che ha molta voglia di spendere).

    M.