• User

    libero professionista e segnalazione clienti!

    E' ormai un pò di tempo che non posto anche se di tanto in tanto leggo il forum ma ahimè sto attraversando un periodo veramente intenso.

    Ora ho un problema che non riesco a inquadrare correttamente.

    Una premessa è d'obbligo.

    Sono un lavoratore dipendente e svolgo anche attività professionale tramite partita iva in regime agevolato nuove iniziative.
    Questo è il mio terzo anno e rimango tranquillamente nei limiti di reddito imposti dal regime agevolato. Ovviamente verso i contributi INPS gestione separata.

    Mi è capitata un'opportunità e cioè la possibilità di fare delle segnalazioni di clienti a un'azienda che non ha nulla a che fare col mio codice attività.
    Il problema nasce proprio da questo.
    L'azienda cui dovrei fare queste segnalazioni dice che basta firmare un loro contratto all'uopo predisposto e poi emettere delle notule periodiche.
    Nel contratto si parla di occasionalità della prestazione che si conclude con la mera segnalazione di un nominativo (come effettivamente è).

    Ora ragionandoci un pò su mi vengono molti dubbi e mi sembra questa cosa proposta alquanto "superficiale e sbrigativa".

    Esterno le mie perplessità e mi piacerebbe avere qualche consiglio e sentire le vostre opinioni.

    Primo punto.
    E' vero che la prestazione è "spot" e che si riduce a una mera segnalazione di nominativi ma io percepisco compensi periodici fin quando il cliente compra i servizi di quell'azienda (l'occasionalità non va a farsi friggere?).

    Secondo punto.
    Mi son fatto un conto veloce e con questa attività di segnalazione dovrei percepire un reddito ben superiore ai 5.000 euro delle prestazioni occasionali. Come si sposa questo con l'occasionalità della prestazione?

    Terzo punto.
    Penso dovrei aggiungere un ulteriore codice attività per accettare questo incarico o l'attività di segnalazione si può svolgere senza partita iva e senza alcun adempimento?
    E come si sposa questo con la mia attività professionale e con il regime agevolato che vorrei far transitare nel regime dei minimi l'anno successivo?

    Quarto punto.
    Con un contratto di questo genere come funziona la fiscalità? E i contributi inps? Sono dovuti? E se son dovuti devo versarli alla gestione separata o alla gestione commercianti aprendo un ulteriore posizione oltre a quella di dipendente e di gestione separata?

    Beh direi che è sufficiente per adesso.
    Spero che riuscirete a schiarirmi dubbi e idee e a spero di riuscire a capire se ha ragione l'azienda o sono io che mi faccio troppi problemi mentali!

    Grazie


  • User Attivo

    secondo me ti conviene (ed è probabilmente anche corretto) utilizzare la tua partita iva e fatturare i ricavi di quest'altra attività magari aggiungendo un codice attività in più.


  • User Attivo

    Quoto. Aggiungere un codice attività non ti costa nulla.


  • User

    Ok, aggiungo un codice attività.

    Ma per i problemi previdenziali qualcuno sa qualcosa?


  • Super User

    Esaminato il caso direi che: l'attività è inquadrabile quale "attività commerciale non esercitata abitualmente" (e genera redditi diversi di cui all'art. 67 del DPR 917/86) che però è cosa diversa rispetto alle note "collaborazioni occasionali" (redditi del comma successivo dello stesso articolo).

    In parole povere si tratta di una "mini attività attività d'impresa" (termine scorretto ma fa capiire). Esattamente di "procacciamento d'affari occasionale".

    Non è lavoro autonomo, non è soggetto dunque ad obblighi previdenziali particolari (gestione separata ad esempio).

    E' soggetto alla ritenuta d'acconto superiore prevista per i compensi di intermediazione dall'art. 25 bis del dpr 600/73.

    Non ha limiti di 5000 euro o diavolerie del genere.

    Il ragionamento fatto sulla continuità dell'erogazione del compenso è un po' forviante, amio modesto giudizio.

    E' l'attività che "non deve essere esercitata abitatualmente" (in parole povere deve essere occasionalisssima) e non l'erogazione del compenso che invece può essere abituale o comunque periodico o comunque continuativo in virtù della particolare pattuizione contrattuale iniziale.

    Si uscirà dal descritto inquadramento allorquando si uscirà dall'assoluta non occasionalità della cosa. E qui non c'è norma (come già sappiamo) che descriva quale sia il limite per l'occasionalità.

    Io giudico che oltre tre segnalazioni annue remunerate potrebbe già far scattare qualcosa di diverso (l'impresa appunto). Un verificatore può avere una sensibilità diversa.

    In ultimo è bene segnalare che importi davvero ragguardevoli possono comunque destare il rilievo dei verificatori.... seppur poi ci sarebbe da discutere.

    PS visto il compenso che sembra davvero interessante per la mera segnalazione di un nome, potresti anche tu segnalare a me il nome del tuo committente :D!

    Paolo


  • User

    Grazie Paolo...sempre illuminante. Mi hai dato elementi su cui riflettere.

    Se ho compreso bene l'attività che andrei a intraprendere viene classificata come attività commerciale non esercitata abitualmente.
    Tale attività produce un reddito diverso ai sensi e per gli effetti della lettera i) comma 1 del TUIR.

    Sempre se ho capito bene i compensi prodotti da questa attività vanno a sommarsi ai miei redditi IRPEF e come tali saranno soggetti alla mia aliquota marginale massima.
    Questi compensi sono esenti da INPS e assimilati, IRAP e ogni altro balzello.

    In definitiva andrei a pagare solo la mia aliquota marginale più alta e non dovrei aggiungere codici attività e pagare altre imposte.

    Corretto o ho capito male?

    PS: Potrei anche indicarti il fornitore ma per percepire il compenso il cliente deve chiudere il contratto. 🙂 Ma ovviamente la fase contrattuale non la segui visto che tu fai solo una segnalazione.


  • Super User

    Per la precisione "redditi diversi" di cui all'art. 67, comma 1, lettera i) del TUIR.

    Vanno solo a "infoltire" il tuo reddito complessivo (via dichiarazione dei redditi) e correttamente scontano la tua aliquota marginale massima irpef, scontano addizionali reg. e comun., nessun contributo previdenziale, no Irap, no Iva.

    Hanno ritenuta irpef quando ti vengono erogati.

    No nuovi codici istat.... finchè davvero occasionale (questo è il vero fattore da monitorare). Quando si passa l'occasionalità si diveine impresa individuale... oltre ad un nuovo codice iva ci sono anche adempimenti diversi ed ulteriori rispetto al tuo "lato" da libero professionista.

    Paolo


  • User

    Grazie.

    In questa situazione cambia poco perchè se metto l'aliquota al 20% nel regime dei minimi, i contributi previdenziali, irap e via dicendo arrivo tranquillamente alla mia aliquota marginale massima.

    Sull'occasionalità non c'è problema. Potrò fare 4-5 segnalazione in un anno e poi "campo" di rendita! 🙂

    PS: Poi ti scrivo in pvt e ti dico cos'è...forse interessa anche te.


  • User Attivo

    anche a me avevano proposto una specie di lavoro del genere, se scrivi anche a me vediamo se è nello stesso campo... solo per curiosità...


  • User

    Paolo da dove viene fuori che l'attività commerciale non esercitata abitualmente non ha la soglia dei 5.000 euro?