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'No al laicismo senza compromessi'
Il Papa ha lanciato una nuova campagna contro il laicismo, da lui stesso definita "senza compromessi".
Sono laico, (qualcuno cioè che, pur professando un dato culto, non è appartenente alla gerarchia del suo clero), o forse potrei meglio definire la mia posizione in agnostico, (chi cioè sente di non avere risposte pronte e credibili sulla religione, o comunque percepisce che non siano umanamente conoscibili date risposte su Dio)
Non sono certo di potermi considerare ateo, ed in effetti vi sarebbe una certa differenza tra atei ed agnostici; mentre l'agnostico sostiene l'impossibilità di conoscere la verità sull'esistenza di Dio, l'ateo, al contrario, afferma con certezza che non esiste alcun Dio o un qualsiasi altro tipo di forza superiore.
Non è facile vivere senza un Dio, pensare alla propria fine senza il conforto di qualcosa che possa sopravvivere al nostro corpo mortale, alla materia che prima o poi si disgregherà togliendoci la vita.
Comprendo che possa essere di grande conforto avere forte e chiara la cerezza dell'immortalità dell'anima, di un "aldilà", di qualcosa dove andare dopo e non cessare di esistere come spirito.
Ma non ci riesco.E questo è doloroso lo ammetto, a volte nei momenti bui è pure oggetto di forte disperazione, che pensare di scomparire, di "morire" e non esserci più è terribile a volte. Ma gli elementi in mio possesso, quel minimo di conoscenza che mi è stao concesso sino ad ora di ottenere, non me lo consente di credere. Non ci riesco.
A volte tento, ma sento che mi inganno, che mi illudo su qualcosa che mi piacerebbe ci fosse e che invece tutto mi dice non esserci.
Mi sento di autoilludermi in quei momenti come se mi volessi convincere che sì, Babbo Natale verrà, e mi porterà ancora un bel dono.
L'immortalità dell'anima.E' insomma doloroso ed angosciante questo stato di laicismo, ma ad esso non trovo soluzioni nè risposte.
Ed ora arriva pure Benedetto XVI che mi dichiara guerra, a me e a quelli come me.
Quindi che dovrei fare secondo lui, autoconvincermi per forza?
Altrimenti che fa, mi scomunica?
Mi manda al "suo" inferno?Mi piacerebbe leggere un commento di un Sacerdote a queste mie confuse e sconsiderate riflessioni; ce n'è qualcuno in questo forum?
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Ciao Fabysnet.
Bello il tuo post...peccato che a quanto pare non ci sono sacerdoti in questo Forum.
Non sono un sacerdote, ma mi permetto ugualmente di rispondere a quanto hai detto.Sono d'accordo con quanto hai detto tu: vivere senza un Dio non è facile, e non lo è non solo per la questione dell'immortalità dell'anima (per quello possiamo anche affidarci a Platone!); io trovo che le difficoltà siano principalmente altre, o per lo meno sono altre le difficioltà che io incontro nel mio essere agnostica come te. Sai, quando credi in Dio hai sempre un conforto, in momenti difficili, in momenti critici sai di poterti affidare a lui...a me sembra assurda come idea, ma mi rendo conto che chi ci crede effettivamente trae conforto dal potersi affidare a Dio. Inoltre i Cattolici hanno una rilevanza diversa nella nostra società, e nel nostro Stato, che si dichiara laico ma di laico ha ben poco.
Le difficoltà sono tante, le vivo io stessa sulla mia pelle, le vivo io che sono donna e che se mai avessi la malsana idea di mettere al mondo un figlio senza essere sposata sarei considerata un essere inferiore, come infimo sarebbe considerato mio figlio... Pensa poi se fosse lesbica, lì sarebbe proprioi l culmine, qualcuno potrebbe anche dirmi che la mia "malattia" è incurabile e che mi marchierà a vita!Scusa Fabysnet, la mia risposta non è forse adatta al tuo post così bello e profondo... però io non riesco a pensare al futuro della mia anima, alla fine che farà quando morirò. Non ci riesco in un momento come questo, in cui il mio essere agostica porta a conseguenze come quelle sopra elencate, non ci riesco quando il rappresentante della Chiesa Cattolica, colui che dovrebbe insegnare anche a me l'amore e la tolleranza annuncia una campagna senza compromessi contro il laicismo.
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Non sono certo di potermi considerare ateo, ed in effetti vi sarebbe una certa differenza tra atei ed agnostici; mentre l'agnostico sostiene l'impossibilità di conoscere la verità sull'esistenza di Dio, l'ateo, al contrario, afferma con certezza che non esiste alcun Dio o un qualsiasi altro tipo di forza superiore.Cavoli, sai quanto ci sto pensando anchio...
Non è facile vivere senza un Dio, pensare alla propria fine senza il conforto di qualcosa che possa sopravvivere al nostro corpo mortale, alla materia che prima o poi si disgregherà togliendoci la vita.
Comprendo che possa essere di grande conforto avere forte e chiara la cerezza dell'immortalità dell'anima, di un "aldilà", di qualcosa dove andare dopo e non cessare di esistere come spirito.
Ma non ci riesco.E terribile ci ho pensato molte volte anche io, e una sensazione che non auguro a nessuno, invidio i credenti che nel momento che cesseranno di vivere avranno la speranza di continuare la propria vita.a me basterebbe la certezza che possa continuare a pensare dopo la morte, non vorrei il paradiso ma solo pensare.Ed ora arriva pure Benedetto XVI che mi dichiara guerra, a me e a quelli come me.
invece di sciogliere i dubbi che vengono dalle religione, la impone come credo assoluto.La mia mentalita' scientifica non si covincera' mai con gli stessi discorsi e le stesse accuse a chi non crede.Questo e il principio di tutte le guerre del mondo:Io sono "perfetto" e tu che sei diverso da me sei "imperfetto".
Quando non ci sara' piu' questa regola gli uomini si staccheranno dal regno animale e finalmente saranno degli esseri superiori...
Xgaetanuzza?
C'e un libro particolare di platone su questo argomento?
Sto leggendo "La Repubblica" acquistata proprio alcuni giorni fa..
Forse la filosofia potra' aiutare...
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@Angelbit88 said:
Xgaetanuzza?
C'e un libro particolare di platone su questo argomento?
Sto leggendo "La Repubblica" acquistata proprio alcuni giorni fa..
Forse la filosofia potra' aiutare...Eh si, la Filosofia aiuta molto...
Per quanto riguarda Platone mi riferivo all'iperuranio, ossia a quel mondo nel quale l'anima si trova prima di calarsi nel corpo. La questione è strettamente collegata alla gnoseologia platonica che si può riassumere in un semplice concetto: per Platone conoscere è ricordare. Le idee infatti sono innate, ciò vuol dire che l'uomo possiede già in sè tutti i fondamenti delle conoscenze e che il processo gnoseologico e conoscitivo consiste solo nel ricordare idee che la nostra anima ha già conosciuto (questo processo è chiamato Anamnesi). Quindi per Platone l'anima è immortale, e quando il corpo muore si reincarna in un altro corpo.
Per quanto riguarda un libro di Platone (anche se sarebbe più corretto il termine "dialoghi"), potresti leggere il fedro. In questo dialogo Platone tratta i propri argomenti servendosi del Mito; nella fattispecie tale metodo consiste nello spiegare i concetti servendosi di immagini, quindi nel Fedro troviamo il Mito della Biga Alata: l'anima è rappresentata da una biga alata. I due cavalli che la trainano, uno bianco e uno nero, stanno a rappresentare rispettivamente la parte razionale e quella sensibile dell'uomo. Quando l'anima si incarna nel corpo dimentica quel volo nel quale ha potuto contemplare il mondo delle idee, quindi all'uomo non resta che "ricordare", ossia attuare quel processo secondo il quale le idee riaffiorano e ci permettono di conoscere; tale processo consiste nell'esperienza sensibile.
Comunque il tema dell'immortalità dell'anima si trova un po' dappertutto nelle opere di Platone: nel Fdero, nel Fedone e anche nella Repubblica.
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Io sono cresciuta in una famiglia laica (in realtà mia madre è credente, mio padre no), non ho ricevuto il battesimo, e di conseguenza nemmeno comunione e cresima. Non ho mai creduto in Dio, anche se il mio spirito di ricerca mi ha sempre fatto riflettere sulla vita e sui suoi perchè.
Sinceramente (e scusate la franchezza) di quello che dice il Papa non me ne frega nulla...e non è giusto che lui "faccia la guerra" ai laici. Non è detto che dobbiamo essere tutti cattolici e credenti...alla fine, credo che la fede (in qualsiasi Dio o essere) è una cosa personale, che ognuno porta e coltiva dentro di sè. C'è chi ha bisogno di "aggrapparsi" a qualcosa nei momenti di dolore e chi invece no.
Non nego che in passato avrei tanto voluto anche io credere in un "dio"...ma proprio non era una cosa che avevo nel cuore, non so come spiegarlo.
Ora ho trovato qualcosa che più si avvicina alle mie linee di vita e sto perseguendo (più o meno costantemente) una delle tante filosofie buddiste.
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Io non voglio offendere nessuno ma purtroppo credo che credere in Dio sia qualcosa da cui la Chiesa Cattolica stia allontanando sempre più i suoi fedeli.
Mi viene da credere in Dio quando mi tornano alla mente grandi preti che hanno aiutato le loro piccole comunità, quando hanno amato senza distinzione di razza, di sesso, di peccato commesso i propri parrocchiani etc etc...
Ma quando sento parlare il Papa e alcune alte cariche ecclesiastiche tutto mi viene fuorchè credere in Dio. Davvero non voglio offendere chi è credente, è semplicemente una mia considerazione, prendetela come tale.
Anche io sono atea/agnostica ancora non ho capito quale dei due, propendo più per la prima. Ma stranamente credo in una vita dopo la morte, credo nell'anima e che non tutto finisca dopo la morte. Sicuramente è meglio credere in Dio ma non rientra nelle mie caratteristiche mentali e intellittive che non accettano dogmi purtroppo. Non sono come San Tommaso, è una cosa diversa che probabilmente non so spiegare!
Io credo che bisognerebbe sforzarsi tutti di essere laici, per non imporre al prossimo cose che magari non fanno parte di lui.
@Angelbit88 said:
Questo e il principio di tutte le guerre del mondo:Io sono "perfetto" e tu che sei diverso da me sei "imperfetto".
Quando non ci sara' piu' questa regola gli uomini si staccheranno dal regno animale e finalmente saranno degli esseri superiori...
Molto vero! Anche se gli animali non pensano che gli altri animali siano inferiori o imperfetti. Ma è chiarissimo il tuo concetto!!!
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Ma quando sento parlare il Papa e alcune alte cariche ecclesiastiche tutto mi viene fuorchè credere in Dio. Davvero non voglio offendere chi è credente, è semplicemente una mia considerazione, prendetela come tale.
Rispetto nel modo piu' assoluto tutte le religioni del mondo.Ma quando sento nominare i papi come santi in terra ho la nausea sembra che tutto quello che dice il papa sia giusto e chi osa contreddirlo viene considerato un bestemmiatore,un eretico e questo sinceramente non lo capisco, e un uomo come un altro?in questo caso credo che possa sbagliare come tutti o no?
E facile affaciarsi da una finestra e condannare i mali del mondo.
Ma perche la chiesa non vende le sue immense richezze e dona il ricavato a quelle milioni di persone che ogni giorno muoiono di fame?
Perche' il papa la messa non va a dirla nel darfur o nelle baraccopoli?
Perche i santi sono ricoperti d' oro e poi ci vengono a cercare le offerte a noi(uno con 1000 euro al mese non credo si possa permettere di fare la carita') per aiutare i poveri?
Perche' non vendono quei calici d' oro che hanno tutte le chiese e usano i calici di legno come quello usato da gesu'?Perche' il papa invoca la pace nel mondo quando le crociate sono state un invenzione dei cattolici?
perche' il Papa dice di non rubare quando le indulgenze le ha introdotte la chiesa cattolica?
Non lo capisco proprio tutte le religioni del mondo seguono i loro fedeli secondo quanto dice il loro dio.Tranne i cattolici... se seguissero le parole di Gesu' si che sarebbe una bella religione ma sinceramente al momento io vedo solo ipocrisia..
Mi viene da credere in Dio quando mi tornano alla mente grandi preti che hanno aiutato le loro piccole comunità, quando hanno amato senza distinzione di razza, di sesso, di peccato commesso i propri parrocchiani etc etc...Se tutti i preti fossero cosi' forse non sarei qui a domandarmi se esiste un qualche dio...
Quote: ***Angelbit88*** [![image](http://www.giorgiotave.it/forum/images/kirsch/buttons/viewpost.gif)](http://www.giorgiotave.it/forum/la-fede-e-le-religioni/78910-no-al-laicismo-senza-compromessi-post492871.html#post492871) *Questo e il principio di tutte le guerre del mondo:Io sono "perfetto" e tu che sei diverso da me sei "imperfetto".
Quando non ci sara' piu' questa regola gli uomini si staccheranno dal regno animale e finalmente saranno degli esseri superiori...*
Molto vero! Anche se gli animali non pensano che gli altri animali siano inferiori o imperfetti. Ma è chiarissimo il tuo concetto!!!
Si hai ragione mi scuso con gli animali(non-umani)non era mia intenzione offenderli
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se seguissero le parole di Gesu' si che sarebbe una bella religione > Mi viene da credere in Dio quando mi tornano alla mente grandi preti che hanno aiutato le loro piccole comunità, quando hanno amato senza distinzione di razza, di sesso, di peccato commesso i propri parrocchiani
Ecco, lasciando stare polemiche e porcate varie, perchè qui non proviamo di parlare di questo Dio?