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- Il Mercato SEO: l'Italia come l'India
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Penso che in questo paese il lavoro è latitante...
Gli stipendi sono proporzionali alla mole di lavoro che circola.
Poco lavoro e troppa gente che cerca lavoro.
Non parliamo poi del PIL (altra buffonata).
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@bmastro said:
che se metti gli stipendi di ingegneri, medici, insegnanti, impiegati e operai... vedi lo stesso gap
Bmastro ha ragione.... e la cosa non rallegra certamente.... è proprio il caso di NON dire "mal comune mzzo gaudio".
E in India gli affitti non costano nulla in confronto a qua.
....viene da piangere......
.... in questo caso il mio avatar casca proprio a fagiolo....[/OT]
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Ciao,
non ho dubbi che in Italia gli stipendi siano bassi, è la nostra vergogna nazionale, però devo anche dire che non è facile trovare persone veramente preparate o almeno disposte ad imparare.
Mesi fa feci una ricerca per personale italiano disposto a trasferirsi a Dublino per 12 mesi, spesato e con uno stipendio molto più alto della media Italiana (a Dublino il costo della vita è come quello di Milano più o meno)...niente da fare.
Bene o male chi è in Italia ci sta bene...
Alla fine abbiamo ripiegato su Italiani già presenti in loco ma tutti da formare.
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Ma questa statistica si basa sulle dichiarazioni dei redditi?
- Potete ripetere, non ho capito...* Sì? Si basa sul 740?*
Ah beh, allora è chiaro il motivo per cui l'Italia è prossima all'India in fatto di stipendi medi per i SEO... L'unica differenza è che probabilmente in India gli stipendi e la dichiarazione dei redditi sono abbastanza allineate...- Potete ripetere, non ho capito...
Ah, ora ho capito, la classifica non si basa sul Modello UNICO, bensì sul famoso questionario che ci ha sottoposto SEOmoz qualche mese fa... Allora è un altro paio di maniche... Allora significa che ognuno dice quello che vuole ed i risultati non evidenziano l'effettivo livello degli stipendi, ma l'effettivo livello di sincerità nel compilare i questionari (in realtà anche con la dichiarazione dei redditi gli italiani sono molto creativi)...Gli italiani non sono nuovi a queste cose... Vi faccio un paio di esempi che mostrano come i questionari e le interviste non hanno senso (in Italia):
- gli ultimi 10 anni di EXIT POLL: fuori dalla cabina gli elettori hanno dichiarato il falso; la cosa atroce è che non è stato fatto sistematicamente, ma in modo spot (altrimenti sarebbe stato sufficiente invertire i valori).
- le famose quote latte: il casino è successo a causa di un'errata statistica dell'ISTAT negli anni 80; avevano previsto un consumo di latte decisamente inferiore... Ma guarda un po', gli italiani tendono a dichiarare meno di quello che dovrebbero: anche nel caso del consumo di latte... Ma che è una deformazione professionale ?
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Beh senza andare ot io guadagno meno di 10 euro l'ora .. Come vi pare?
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@veke87 said:
Beh senza andare ot io guadagno 6.1 euro l'ora circa... Come vi pare?
Se davvero guadagni 6.1 euro l'ora significa che guadagni circa 1.100 euro mensili...
CI sono due situazioni:
Situazione a)
Sei un lavoratore dipendente (con tredicesima, quattordicesima, TFR, 1 mese di ferie e fino a 6 mesi l'anno di malattia pagata) quindi non guadagni poco... Diciamo, che sei in linea con un impiegato generico... Se però occupi un ruolo da quadro/dirigente allora il discorso cambia...Situazione b)
I 6,1 euro l'ora che dichiari sono lordi (quindi spero siano come minimo +IVA) ci sono due possibilità:- guadagni almeno altri 10 euro l'ora che non dichiari
- sei stra-sottopagato (in realtà sei al limite dello schiavismo) e ti consiglio di guardarti intorno
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Io penso che sia una serie di ingredienti a determinare questi stipendi.
Tra questi sicuramente la situazione Italiana, ma anche il Mercato SEO/SEM in Italia.
Mi piacerebbe fare dei paragoni avendo tutti i numeri possibili degli altri mercati, non solo gli stipendi dichiarati.
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@Giorgiotave said:
...non solo gli stipendi...
Concordo in pieno con Giorgio.Di certo ogni SEO italiano sa quanto guadagna ed in molti casi sa quanto guadagnano i suoi colleghi...
Il problema riguarda i SEO freelance... Nel loro caso il guadagno non è fisso, ma dipende dal numero (e dalla qualità) dei clienti; di sicuro tutti gli stipendi dei freelance sono in constante ascesa...
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@fheller said:
Mesi fa feci una ricerca per personale italiano disposto a trasferirsi a Dublino per 12 mesi, spesato e con uno stipendio molto più alto della media Italiana (a Dublino il costo della vita è come quello di Milano più o meno)...niente da fare.
Beh se ricapita ci vado io a Dublino un anno..
Beh ragazzi.. io sono uno sviluppatore web freelance e mi sa che anche nel mio caso la cosa nn cambia molto.. poco lavoro, tanta concorrenza e a volte anche sleale...ciaooo
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@Giorgiotave said:
Cosa ne pensate?
Che andava meglio la Spagna e che è stato un bel peccato essere stato lì nel 2009 mentre andava in recessione.
Ma oggi alla fine del 2010 quanto guadagna un SEO in Italia in media? Io non riesco neanche a percepire come dovrebbe farsi pagare un SEO freelance per esempio.
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Secondo me è cambiato poco, ma andrà meglio i prossimi anni globalmente.
Questo perchè c'è un movimento molto forte di persone che lasciano le SEO Agency per fare i freelance.
Qualcosa si muove quindi.
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penso che andate a spiegare a 100 clienti cos'è un SEO , l'80% manco sa cosa sia. Non si paga per qualcosa di cui si ignora l'importanza se non addirittura l'esistenza..
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IO ho lasciato la mia agency per fare il freelance proprio la scorsa settimana
Scelta giusta? Lo scopriremo solo vivendo
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@yesWEBcan said:
IO ho lasciato la mia agency per fare il freelance proprio la scorsa settimana
Scelta giusta? Lo scopriremo solo vivendoImmagino che tu abbia già i tuoi contatti e la tua fama anche oltre il web, quindi potrebbe essere una buona strada.
Ma perché dire freelance e non "libero professionista" io credo che sia più corretto e psicologicamente rende meglio l'idea della professionalità.Io non so bene come potermi proporre al mercato dato che il mercato Palermitano è un po' scarso anche a livello di agenzie
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Sinceramente oltre il web ho scoperto di avere fama e contatti da una settimana
Non credevo che fornitori e clienti avessero questa reazione saputa la notiziaIn realtà il mercato anche qui non è dei migliori, ma ho dovuto forzare la mano perche la situazione non era delle migliori.
Speriamo bene, ma ti ripeto per ora le premesse sono niente male
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Ciao a tutti,
penso che quei dati, che magari alla fine possono rispecchiare anche la verità, siamo molto storpiati.
Come giustamente ho letto a parità anche di prezzi non si può neanche paragonare la vita in Italia da quella dell'India.
Quello della retribuzione di un SEO è un capitolo sempre aperto e tante ma proprio tante ne ho sentito dire.
Sicuramente i freelance (meglio "liberi professionisti") sono in ascesa ma anche qui a mio avviso va fatta una doverosa considerazione: quante aziende medio/grosse si affiderebbero ad un freelance?... a mio avviso (e per la mia esperienza) poche... pochissime.Un azienda grossa, sempre in base alla mia esperienza, difficilmente vuole rischiare di affidarsi ad un freelance che magari dopo un po di tempo abbandona. Che sia la realizzazioen di un sito web o un posizionamento sui motori di ricerca conta poco.... clienti di un certo tipo chiedono continuità e professionalità.
Naturalmente una webagency ha dei costi maggiori e quindi ci sta che faccia dei prezzi superiori anche se io ho sempre pensato che all'avere "giacca e cravatta" contano più i risultati.... :D.
L'ideale è avere un "giacca e cravatta" con i risultati e con i prezzi interessanti... :D.Interessante sarebbe capire a distanza di quasi 4 anni quale sia la situazione oggi nel mondo e in Italia in ambio SEO e retribuzioni.
Resta tuttavia sempre il problema della veridificità dei dati proprio per la mole di freelance a 360°.@micheleska said:
Immagino che tu abbia già i tuoi contatti e la tua fama anche oltre il web, quindi potrebbe essere una buona strada.
Ma perché dire freelance e non "libero professionista" io credo che sia più corretto e psicologicamente rende meglio l'idea della professionalità.Io non so bene come potermi proporre al mercato dato che il mercato Palermitano è un po' scarso anche a livello di agenzie
Ciao micheleska,
ma sei proprio sicuro "che il mercato Palermitano è un po' scarso anche a livello di agenzie" ?. Secondo me c'è ne stanno tante (... cosa diversa dire invece agenzie organizzate, professionali e serie... :D).
Purtroppo a Palermo è difficile lavorare per il semplice fatto che non c'è cultura in materia... figurati a parlare di SEO!....Ciao Seocolli.
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Io penso che in Italia all'università si studi poca ricerca operativa e poca semantica e che ci siano un sacco di persone che parlano di SEO e si credono espertoni senza capire cosa sia una matrice semantica o l'indice di leggibilità di una pagina.
Il SEO è una disciplina presa troppo alla leggera purtroppo e c'è carenza di persone pronte a capire che è necessario un approccio analitico alla questione e che non esistono bacchette magiche.
Vedo troppe aziende che fanno il loro business perchè hanno basato la loro strategia sull'exact match del nome di dominio, il che vuol dire sostanzialmente che non c'è un effettiva competizione e che è un territorio vergine per coloro che vogliono dedicarsi a questa disciplina con rigore e passione.
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Ciao carmichael84, in alcune parti potrei anche essere d'accordo con te, tuttavia io non capisco (e non mi vergogno a dirlo) cosa sia sia una matrice semantica o l'indice di leggibilità di una pagina eppure riesco a dare ai miei clienti dei buoni risultati da 16 anni.
Il seo è una disciplina che molti, non tanti per fortuna, prendono nel modo sbagliato, ovvero solo dal punto di vista tecnico o dal punto di vista informatico o analitico inteso come studio matematico degli algoritmi.Occorre invece smettere di pensare in questi termini, smettere di pensare all'utente (che non esiste più da anni) e iniziare a pensare a ciò che conta davvero, ovvero il pubblico (senza dimenticare gli aspetti tecnici, informatici, e matematici però).
Per quanto riguarda il dominio exact match con la query, pur non piacendomi come strategia e preferendone delle altre, visto che ancora funziona per alcune nicchie non vedo perché demonizzarla, non considerarla e non proporla se è il caso ai clienti.
Ricordiamoci sempre che dietro un sito ci sono delle persone, questi hanno una moglie o un marito, possono avere dei figli, poi ci sono gli impiegati, collaboratori e dipendenti con le loro famiglie, tutte persone che devono mangiare.Ora, se delle famiglie e dei ragazzini possono mangiare grazie a un dominio exact match, io non me la sento proprio di andare a togliere loro il cibo dalla bocca per fare una guerra santa contro questi domini.
Si può lavorare sul brand anche con questo tipo di domini.Valerio Notarfrancesco
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Ciò che dici è vero, è il motivo per cui i motori di ricerca negli aggiornamenti dei loro algoritmi non stanno ancora rivalutando in maniera significativa il valore di un nome di dominio basto sulle keyword, non vogliono far perdere il business a chi si è creato mercato anche, e ribadisco non solo, grazie a un fortunato tempismo.
Ma c'è da dire che cominceranno a farlo e una strategia oculata per il futuro penso sia un qualcosa di cui tenere conto se si tiene al cliente anche perchè se la situazione restasse tale si salverebbero alcune di queste realtà che basano la loro forza sull'exact match ma a molte, moltissime altre, forse anche più meritevoli, perchè forniscono contenuti migliori, non risulterebbe facile emergere.
(Anche se bisogna notare che da un punto di vista economico probabilmente le prime spenderanno anche un discreto budget in campagne pubblicitare e per i motori sarebbe controproducente perderle ).Secondo me ci sono due aspetti fondamentali cui un motore di ricerca, qualunque esso sia, non tascurerà mai: la facilità di lettura dei documenti parte di un agente non umano e il peso della pagina entrambi dovuti a limiti fisici degli spider che si occupano della scansione\classificazione.
Quindi secondo me un certo tecnicismo nell'ottimizzazione è necessario, come ad esempio saper anche individuare se una pagina è lenta o possa essere percepita come tale da un motore ( spesso le cose non coincidono ), iniziare a utilizzare markup semantico (p.o.s.h.), o aggiugnere i microformats per dare enfasi allo specchietto all'interno della pagina dei risultati o ancora l'uso corretto dei redirect e del tag link.Riguardo l'approccio a una disciplina ciascuno ha il suo, di suo il SEO non ha regole definibili in quanto abbiamo a che fare con enti privati che possono fare più o meno il bello o il cattivo tempo, quindi è molto importante avere un feeling anche di tipo non matematico\algoritmico come tu giustamente hai fatto notare.
Da un punto di vista commerciale, sull'immediato questo tipo di approccio rende e permette alle famiglie di mangiare come dici te e io non mi sento affatto di criticarlo.
Però la ricerca semantica è quello che ci da i motori di ricerca, grazie ai quali mangiamo noi e i nostri clienti quindi non mi sentirei nemmeno di criticare chi la usa per trarre conclusioni sul funzionamento dei search engine.Secondo me più di far trascendere questa discussione in un flame, si potrebbe pensare a come unire "the best of both worlds".
Michele