• User Newbie

    Regime agevolato o regime dei minimi? un consiglio su misura.

    Ciao a tutti,
    sono un nuovo utente di questo forum e vorrei cominciare col chiedervi un consiglio...sono laureato in Architettura e attualmente mi divido tra co.co.pro. come docente all'università e prestazioni occasionali nel settore della comunicazione per alcuni studi professionali...sono ormai costretto ad aprirmi la partita IVA ma non so se in regime agevolato o regime dei minimi. Premetto che il mio guadagno annuo si aggira attorno ai 14-15 mila euro, sono iscritto alla gestione separata inps e non sono iscritto all'albo degli architetti. Le mie domande sono queste:

    • a maggio devo rinnovare il mio contratto di affitto (700 € mensili); se mi apro la partita IVA come professionista (in R.A. visto che in tre anni superei il tetto dei 15.000€ del regime dei minimi) posso scaricare l'affitto intero e le bollette?...e suff. che il contratto sia intestato a me come persona o deve essere intestato a me come professionista?...o dev'essere per forza un ufficio?...non posso indicare come sede della mia attività di professionista il mio domicilio?
    • se mi iscrivessi all'albo pagherei 260€ anno + 168€ una tantum = 428€; in questo caso dovrei iscrivermi per forza all'inarcassa? se sì, dovrei togliermi dall'INPS?...mi converrebbe visto che non esercito la professione?
      ...insomma vorrei capire con la mia condizione economico-lavorativa se mi conviene di più il regime agevolato o il regime dei minimi...vorrei almeno poter scaricare l'affitto di casa se possibile (sono 8400€+bollette).
      grazie a tutti in anticipo.
      ciao

  • User

    @_luciano_ said:

    Ciao a tutti,

    • a maggio devo rinnovare il mio contratto di affitto (700 ? mensili); se mi apro la partita IVA come professionista (in R.A. visto che in tre anni superei il tetto dei 15.000? del regime dei minimi) posso scaricare l'affitto intero e le bollette?...e suff. che il contratto sia intestato a me come persona o deve essere intestato a me come professionista?...o dev'essere per forza un ufficio?...non posso indicare come sede della mia attività di professionista il mio domicilio?

    Potrai scaricarti sia le spese di locazione che quelle di gestione (luce,acqua,condominio,ecc., ma non al 100% comunque) supponendo un uso "promiscuo" dell'abitazione: cioè adibito anche a studio professionale. Il contratto credo sia sufficiente che sia intestato a te come persona; la sede legale dell'attività può coincidere con il domicilio.

    @_luciano_ said:

    Ciao a tutti,

    • se mi iscrivessi all'albo pagherei 260? anno + 168? una tantum = 428?; in questo caso dovrei iscrivermi per forza all'inarcassa? se sì, dovrei togliermi dall'INPS?...mi converrebbe visto che non esercito la professione?

    L'iscrizione a Inarcassa è obbligatoria se sei iscritto all'albo e possiedi la partita IVA, indipendentemente dal tipo di attività. Consolati con il fatto che i contributi sono meno onerosi di quelli della gestione separata Inps. In futuro potrai comunque totalizzare le due fasi contributive.

    @_luciano_ said:

    ...insomma vorrei capire con la mia condizione economico-lavorativa se mi conviene di più il regime agevolato o il regime dei minimi...vorrei almeno poter scaricare l'affitto di casa se possibile (sono 8400?+bollette).

    In ogni caso conviene sempre il regime agevolato. La deduzione delle spese di affitto, in entrambi i casi la potrai fare solo se i locali sono anche sede dell'attività. E comunque non al 100%, ma al 50%.


  • User Newbie

    ciao e grazie della pronta risposta...da quanto mi dici se sul mio contratto di affitto inserisco questa voce "...l'immobile è locato ad uso abitazione, restando per altro consentito al conduttore di svolgere nell'immobile l'attività del tutto secondaria, causale o accessoria di ... " posso scaricarmi almeno metà spese (canone, luce, acqua, gas, riscaldamento, spazzatura). Il contratto però ha validità annuale e non di 4 anni o più ... vale comunque ai fini delle spese scaricabili?...non ho capito se cambia qualcosa tra il regime agevolato e il regime dei contribuenti minimi ai fini della tipologia di spese scaricabili...sono le stesse per entrami?
    Altra domanda: ma se mi iscrivo all'albo degli architetti, posso togliermi dalla gestione separata INPS e pagare soltanto l'Inarcassa?
    grazie a tutti.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Luciano e benvenuto nel Forum Gt
    @_luciano_ said:

    Il contratto però ha validità annuale e non di 4 anni o più ... vale comunque ai fini delle spese scaricabili?

    A livello fiscale potrai dedurre le spese di affitto e bollette ad uso promiscuo indipendentemente dal tipo di contratto.

    @_luciano_ said:

    ...non ho capito se cambia qualcosa tra il regime agevolato e il regime dei contribuenti minimi ai fini della tipologia di spese scaricabili...sono le stesse per entrambi?

    Ci sono delle differenze!
    La più grande differenza, ad esempio, è che con il regime dei contribuenti minimi non potrai portare in deduzione i contributi previdenziali versati, mentre con il regime dei contribuenti minimi si.

    @_luciano_ said:

    Altra domanda: ma se mi iscrivo all'albo degli architetti, posso togliermi dalla gestione separata INPS e pagare soltanto l'Inarcassa?

    Se non hai altra contribuzione obbligatoria, se ti iscrivi all'albo e apri partita iva DEVI obbligatoriamente iscriverti ad inarcassa.
    Per l'argomento inarcassa, se clicchi sul link verde potrai avere un quadro più chiaro!
    Ciao :ciauz:


  • User

    **come su..

    **[INDENT]La più grande differenza, ad esempio, è che con il regime dei contribuenti minimi non potrai portare in deduzione i contributi previdenziali versati, mentre con il regime dei contribuenti minimi si.
    [/INDENT]ciao lorenzo.. mi sfugge qualcosa sulla tua precedente affermazione..

    Hai modo di sottolineare altre differenze tra i 2 regimi?
    A seconda di quale aspetto principale si dovrebbe scegliere uno o l'altro?

    grazie 🙂

    ciao


  • Consiglio Direttivo

    ciao G.D.
    scusa per il lapsus
    volevo dire:

    "La più grande differenza, ad esempio, è che con il regime agevolato non potrai portare in deduzione i contributi previdenziali versati, mentre con il regime dei contribuenti minimi si"

    ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Se non hai altra contribuzione obbligatoria, se ti iscrivi all'albo e apri partita iva DEVI obbligatoriamente iscriverti ad inarcassa.
    ciao Lorenzo,
    quindi per chiarire, se non sono lavoratore dipendente ma collaboratore a progetto (co.co.pro.) e apro la p.IVA, posso iscrivermi all'albo e quindi a Inarcassa e togliermi dalla gestione separata INPS giusto?

    Inarcassa per chi avvia la propria professione come architetto e ha meno di 35 anni paga per i primi tre anni il 5% del reddito professionale dichiarato ai fini IRPEF (sino a 80.850,00?) come contributo soggettivo e 1/3 del 2% del del volume d'affari dichiarato ai fini IVA. Ci sono dei limiti minimi obbligatori da versare (che cambiano di anno in anno) e sono pari a 1.200,00? (contr. soggettivo) e 360,00? (contr. integrativo).
    Ciò significa che pagherei il 5,6% (5%+(2%*1/3))come contributo previdenziale obbligatorio rispetto al 24,72% INPS?...è giusto? .... in questo modo guadagnerei un 19,12% in +?

    Ipotizzando quindi di aprirmi la p.IVA con il regime dei contribuenti minimi e togliendomi dalla gestione separat INPS iscrivendomi a Inarcassa, pagherei un tot. di tasse (detratte le dovute spese dai miei guadagni) pari al 20%+5,6%=25,6%?...oppure pagherei solamente il 20% perchè i contributi previdenziali (5,6% nel mio caso) risulterebbero spese da detrarre?

    Altra domanda: mi confermi che il canone mensile per il contratto di affitto ad uso promiscuo è deducibile per il 50%?
    Facendo due conti:

    • 1 anno di affitto a 700,00? al mese = 8.400,00 ?
      --> 50% = 4.200,00 ?
    • tot bollette di 1 anno (gas, acqua, luce, spazzatura) = 600,00 ?
      --> 50% = 300,00 ?
    • abbonamento Fastweb annuo (flat 24h su 24h...mi serve per lavoro) 540,00 ?
      --> 50% = 270,00 ?

    tot. 4.770,00 ? (toali spese deducibili per affitto ad uso promiscuo)

    è giusto il mio calcolo?
    Nell'ipotesi di p.IVA contribuenti minimi la somma dei beni strumentali di 15.000,00 ? da non superare nel periodo di tre anni può essere ripartita in 7.000 ? (primo anno) - 5.000 ? (secondo) - 3.000 ? (il terzo) o devono per forza essere suddivise in 5.000 ? all'anno?...si va a previsione oppure è un limite fisso?
    grazie e scusate per la lunghezza eccessiva...ciao.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Luciano

    @_luciano_ said:

    quindi per chiarire, se non sono lavoratore dipendente ma collaboratore a progetto (co.co.pro.) e apro la p.IVA, posso iscrivermi all'albo e quindi a Inarcassa e togliermi dalla gestione separata INPS giusto?

    Se con l'apertura della partita iva lasci di conseguenza il contratto a progetto, il concetto è giusto: aprirai la posizione inarcassa e non ti verrà versato nulla alla gestione separata inps;
    viceversa, se intendi proseguire il contratto a progetto in essere, ed aprire in contemporanea una partita iva, devi preliminarmente verificare presso inarcassa se ciò non ti precluda l'iscrizione (ossia se i contributi che ti versa il datore di lavoro per il contratto a progetto rientrino o no in quello che inarcassa chiama "Non assoggettamento ad altra forma di previdenza obbligatoria").
    Oltrechè, ricorda che se la prestazione a progetto ricade nelle mansioni fatturabili col codice attività di architetto, va comunque fatturata!

    @_luciano_ said:

    Inarcassa per chi avvia la propria professione come architetto e ha meno di 35 anni paga per i primi tre anni il 5% del reddito professionale dichiarato ai fini IRPEF (sino a 80.850,00?) come contributo soggettivo e 1/3 del 2% del del volume d'affari dichiarato ai fini IVA. Ci sono dei limiti minimi obbligatori da versare (che cambiano di anno in anno) e sono pari a 1.200,00? (contr. soggettivo) e 360,00? (contr. integrativo).
    Ciò significa che pagherei il 5,6% (5%+(2%*1/3))come contributo previdenziale obbligatorio rispetto al 24,72% INPS?...è giusto? .... in questo modo guadagnerei un 19,12% in +?

    Si, è esatto; considera inoltre che sono abbattuti di 1/3 anche i contributi minimi.

    @_luciano_ said:

    Ipotizzando quindi di aprirmi la p.IVA con il regime dei contribuenti minimi e togliendomi dalla gestione separat INPS iscrivendomi a Inarcassa, pagherei un tot. di tasse (detratte le dovute spese dai miei guadagni) pari al 20%+5,6%=25,6%?...oppure pagherei solamente il 20% perchè i contributi previdenziali (5,6% nel mio caso) risulterebbero spese da detrarre?

    Pagherai il circa 5,6% (per essere precisi c'è anche il contributo di maternità); in dichiarazione pagherai il 20% dei compensi meno i contributi versati e meno le spese deducibili. essendo prevista la ritenuta d'acconto in fattura, conguaglierai l'imposta sostitutiva con le ritenute versate.... (e praticamente andrai a credito!)

    @_luciano_ said:

    Altra domanda: mi confermi che il canone mensile per il contratto di affitto ad uso promiscuo è deducibile per il 50%?
    Facendo due conti:

    • 1 anno di affitto a 700,00? al mese = 8.400,00 ?
      --> 50% = 4.200,00 ?
    • tot bollette di 1 anno (gas, acqua, luce, spazzatura) = 600,00 ?
      --> 50% = 300,00 ?
    • abbonamento Fastweb annuo (flat 24h su 24h...mi serve per lavoro) 540,00 ?
      --> 50% = 270,00 ?

    tot. 4.770,00 ? (toali spese deducibili per affitto ad uso promiscuo)

    è giusto il mio calcolo?
    Nell'ipotesi di p.IVA contribuenti minimi la somma dei beni strumentali di 15.000,00 ? da non superare nel periodo di tre anni può essere ripartita in 7.000 ? (primo anno) - 5.000 ? (secondo) - 3.000 ? (il terzo) o devono per forza essere suddivise in 5.000 ? all'anno?...si va a previsione oppure è un limite fisso?
    grazie e scusate per la lunghezza eccessiva...ciao.
    Si, giusto! Per il limite di 15000 euro, non mi pare che ci siano dei sotto-limiti di 5000 euro l'anno; l'importante è che nei tre anni non sfori i 15000 euro; al limite qualche esperto commercialista mi smentirà.

    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    grazie Lorenzo per la tua disponibilità...ne approfitto per chiederti:

    ...ricorda che se la prestazione a progetto ricade nelle mansioni fatturabili col codice attività di architetto, va comunque fatturata!

    • dove posso trovare la "lista" delle mansioni fatturabili come architetto?

    • dove posso trovare il codice attività di architetto (vorrei collaborare con l'università come docente a contratto e con gli studi per progetti di comicazione tipo modellazione 3D, rendering, video, ecc.. ma non voglio aprirmi uno studio)

    • I co.co.pro. che faccio con l'università sono come collaboratore alla didattica e come docente a contratto. Sai indicarmi se queste rientrano nelle mansioni fatturabili col codice attività di architetto?

    • Volevo aggiungere che per quanto riguarda il tetto dei 30.000 ? annui per chi come me, aprirà la p.IVA (regime dei contribuenti minimi a questo punto) entro il mese di aprile, la somma da non superare sarà di 30.000*8/12 = 20.000 ? .... mi confermate questa cosa?

    grazie mille!

    PS: alla fine, quando avrò risolto i miei problemi, vorrei stilare il mio caso come esempio per chi magari si trova nella mia stessa situazione e metterlo a disposizione di tutti.
    credo che sarebbe utile avere una sezione nel forum dove inserire esempi concreti basati sulla propria esperienza...
    ciao a tutti.


  • Consiglio Direttivo

    @_luciano_ said:

    • dove posso trovare la "lista" delle mansioni fatturabili come architetto?

    Beh... potresti scaricarti qui lo studio di settore inerente il vecchio codice attività 7420e (studi di architettura); li sono riportate (quadro D - tipologie di attività) le varie aree di competenza dell'architetto.
    ps: devi naturalmente tener conto del tuo tipo di laurea e dei settori di abilitazione (se vecchio ordinamento, se architetto nuovo ordinamento, se pianificatore, paesaggista, se senior, se junior, ecc...)
    @_luciano_ said:

    • dove posso trovare il codice attività di architetto (vorrei collaborare con l'università come docente a contratto e con gli studi per progetti di comicazione tipo modellazione 3D, rendering, video, ecc.. ma non voglio aprirmi uno studio);
      clicca su codice attivita (è il wiki in cui c'è anche il nuovo codice degli architetti)

    @_luciano_ said:

    • I co.co.pro. che faccio con l'università sono come collaboratore alla didattica e come docente a contratto. Sai indicarmi se queste rientrano nelle mansioni fatturabili col codice attività di architetto?

    Si, le docenze dovresti fatturarle; rientrano nell'ambito di attività dell'architetto

    @_luciano_ said:

    • Volevo aggiungere che per quanto riguarda il tetto dei 30.000 ? annui per chi come me, aprirà la p.IVA (regime dei contribuenti minimi a questo punto) entro il mese di aprile, la somma da non superare sarà di 30.000*8/12 = 20.000 ? .... mi confermate questa cosa?

    Puoi controllare il topic in evidenza sui contribuenti minimi, in cui sono riportate tutte le recenti circolari applicative e la preziosa guida dell'agenzia delle entrate
    (comunque i compensi vanno ragguagliati all'anno
    @_luciano_ said:

    PS: alla fine, quando avrò risolto i miei problemi, vorrei stilare il mio caso come esempio per chi magari si trova nella mia stessa situazione e metterlo a disposizione di tutti.
    credo che sarebbe utile avere una sezione nel forum dove inserire esempi concreti basati sulla propria esperienza...
    ciao a tutti.
    Ti ringrazio per il tuo interesse.
    Ora nel forum sono attive due aree, in cui chiunque può proporre allo staff propri originali contributi:

    ps: visto che l'argomento è più inerente l'area dei contribuenti minimi, sposto questo tuo thread nell'altra sezione!

    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Si, le docenze dovresti fatturarle; rientrano nell'ambito di attività dell'architetto
    piccolo upgrade della mia situazione..mi hanno confermato che posso fatturare le docenze e che posso togliermi dalla gestione separata INPS se mi iscrivo all'albo professionale (quindi Inarcassa)...ora chiederò conferma a Inarcassa...ribadisco la mia intenzione di postare alla fine il mio esempio a disposizione degli utenti del forum...ciao


  • User Newbie

    Ciao a tutti, sono nuovo del forum e mi sono ritrovato in parte nelle problematiche di luciano.
    Vista la competenza e la disponibilità volevo sottoporre qualche quesito;
    Premetto che sono laureato in Architettura e non iscritto all'albo professionale.
    Aprirò partita iva con il regime dei minimi a breve in questi giorni, ed ho da poco acquistato casa, che userò come sede legale ed operativa del mio lavoro di consulente in architettura per le imprese.
    Posso portare in detrazione il 50%, visto l'uso promiscuo, delle rate del mutuo e delle bollette relative alle forniture (acqua,luce, gas, condominio, fastweb)?
    Inoltre per lavoro uso l'auto intestata a mio fratello, ma la manutenzione ordinaria oltre il carburante ovviamente è a mia spesa visto che la uso io, posso detrarre anche in questo caso i costi per il carburante? In caso affermativo ho necessità di farmi fatturare i rifornimenti o è sufficiente lo scontrino fiscale?

    Grazie


  • Super User

    Per ENEL, telefono, condominio e altre spese della casa promiscua, la risposta è sì.

    Per l'automobile, è no. Ci sono due soluzioni: o chiedi a tuo fratello di cederti la macchina e quindi la intestate a te (che, per intenderci, è la medesima cosa che ho fatto io quando ho aperto la partita IVA) oppure fate un atto in cui egli te la cede in comodato d'uso... su questa seconda strada io non sono ferrato, è un suggerimento di qualche altro esperto qui nel forum ad un altro utente che aveva un problema simile.

    Ricorda, però, che per dedurre i costi del carburante non c'è scontrino che tenga. Devi procurarti e compilare le apposite schede-carburante, che trovi in cartoleria.


  • User Newbie

    Grazie della risposta rapidissima.
    Riguardo alla rata del mutuo di casa invece com'è?
    Posso considerare il 50% come spesa visto che svolgerei li la mia attività?