• User Attivo

    bolle, ricevute fiscali, documenti di trasporto

    Ciao a tutti,
    ne approfitto per presentarmi, dato che non sono certa di aver trovato una sezione per farlo, e per porre un quesito che mi attanaglia da un po'.

    Io lavoro in un'aziendina di famiglia e dopo essermi laureata in economia (marketing) e girato un po' per aziende e alla fine sono tornata all'ovile per occuparmi della gestione ordini e clienti on line.
    Con tutta l'inesperienza del mondo, mi sto buttando in un'avventura che mi affascina, ma ho sempre alcuni dubbi "burocratici": i documenti con cui io accompagno le spedizioni, eccetto le fatture, che forma devono avere? Io normalmente faccio una ricevuta fiscale, in cui però non metto il C.F. perchè in quelle che rilasciano a me non l'hanno mai chiesto e perchè i clienti già fanno fatica spesso a lasciarti un indirizzo a cui spedire...che se gli chiedo pure il C.F. mi abbandonano l'acquisto.

    Qualcuno sa dirmi come devo regolarmi? Oppure dove posso trovare informazioni utili in tal senso?

    grazie a tutti quello che mi aiuteranno. 🙂


  • User Attivo

    nessuno riesce a darmi un mano? 😞


  • User Attivo

    nessun commercialista in zona che possa darmi una dritta? 😢


  • Super User

    Ciao mi devi proprio scusare ma il tuo post mi era sfuggito.

    Se per abitudine consolidata tu documenti qualsiasi tipo di vendita (a soggetti iva e privati) già con fattura agirei nel seguente modo:

    • Se il pagamento è successivo o contemporaneo all'operazione di spedizione: emetti fattura il giorno dell'operazione e la denomini "fattura immediata accompagnatoria", la metti nel pacco delle merci vendute e spedisci il pacco.

    • Se il *pagamento integrale lo hai ricevuto anticipato *emetti e spedisci una prima fattura al cliente datata il giorno del pagamento evidenziando che trattasi di acconto (con esposizione dell'iva sull'imponibile). Poi accompagni con una seconda fattura (denominata come sopra) il pacco compilandola così: imponibile 1000 - acconto 1000 ricevuto di cui alla fattura xyz del xx/xx/xxxx = 0 (e quindi iva = 0).

    A questo punto sei in regola.... e puoi seguire un unico modus operandi.... conosco tante società che emettono regolare fattura (e non ricevuta) anche se hanno clienti privati (possibilissimo).

    Ricordo che, come del cliente NON è obbligatorio mettere la partita iva in fattura (tranne che per le cessioni intracomunitarie), non è così nemmeno obbligatorio il codice fiscale (se privato italiano).... quindi il problema può non portisi anche se per sbaglio non hai la loro partita iva o c.f..
    Lo so, lo so che è abitudine di tutte le aziende farlo, ma non è obbligatorio.

    Un metodo questo che ti consente di omogeneizzare tutto con una unica procedura.... che però, fossi in te, vaglierei con il commercialista che segue la società, che potrà verificare eventuali diverse modalità applicative avendo sotto controllo probematiche tue specifiche che io qui non conosco.

    Paolo