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tracciabilità conto corrente professionista
Buongiorno e grazie per le risposte:
Se non ho capito male tutti i movimenti contabili devono essere tracciabili su conto corrente. A me pagheranno tutto con bonifico bancario visto che sono incarichi su fondi Fondo Sociale Europeo e su fondi interprofessionali. Quindi per i movimenti in entrata tutto ok. Ma se io volessi prelevare ad esempio 5000 euro dal mio conto per spese personali devo fare un giustificativo o posso disporre dei miei soldi regolarmente fatturati e tassati come meglio credo. Faccio un discorso paradossale ma in caso negativo perchè io non dovrei poter prelevare 5000 euro ed andare al Casinò (gioco legale gestito dallo Stato) visto che quei soldi sono frutto del mio lavoro?
Grazie
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La norma regolante la cosa è l'art. 19 del dpr 600/73.
In pratica è richiesto che ogni incasso ed ogni pagamento transiti su c/c del professionista.
Quindi per le spese professionali in contanti devi prima prelevare apposita somma dal C/C.... in linea teorica.
La realtà dei fatti è che potrei anche prelevare 3000 euro e poi diluire nel tempo le spese professionali per cassa.... rispettando la legge e dunque tornare ad una più flessibile gestione finanziaria.
Per i prelievi pre la vita privata indicherai nella causale di prelievo: prelievo personale professionista.... prendendoti in pratica lo "stipendio" con cui poi sperperare al Casinò.
Paolo
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Buongiorno a tutti...sono nuovo su questo sito e mi permetto di intervenire per porre un quesito nella speranza di un vostro aiuto.
Stò per incominciare a lavorare come professiionista a regime IVA, il mio commercialista mi dice che devo garantire una trasparente tracciabilità riportando la causale del prelievo fatto sul conto del professionista.
Questo vuol dire che non posso prelevare dal bancomat perchè non posso indicare la causale e non mi è neppure possibile ritirare esattamente la cifra spesa.
Se fosse veramente così allora non riesco a capire come sia possibile che:
@i2m4y said:La realtà dei fatti è che potrei anche prelevare 3000 euro e poi diluire nel tempo le spese professionali per cassa.... rispettando la legge e dunque tornare ad una più flessibile gestione finanziaria.
L'unica soluzione che mi viene in mente è quella di aprire un nuovo conto come professionista, su questo conto faccio versare il compenso.
Le spese per la professione che voglio per comodità pagare in contanti le pago prelevando dal mio conto personale (così anche se non prelevo l'esatta cifra di cui ho bisogno non ho problemi) e solo a posteriori faccio un bonifico dal conto professionale al conto personale dell'esatta spesa sostenuta a rimborsi spese.
Questo sistema mi pare funzionare anche se mi sembra stubido aprire un conto per questo motivo contando che sono costi aggiuntivi!!
Potete dirmi cosa ne pensate?...cosa mi consigliate?...voi come fate?
Vi ringrazio per l'aiuto che mi potrete fornire.
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La discussione che hai visto risale al 2008, la legge cui faceva riferimento Paolo non esiste più e dunque non stare a preoccupartene. In generale, ricorda che le leggi fiscali cambiano rapidamente e dunque non prendere mai per oro colato discussioni che non siano recentissime.
Detto questo, il tuo commercialista ha fatto riferimento ad un'altra legge: in fase di controlli, l'Agenzia delle Entrate può chiedere ad un professionista di giustificare i movimenti sul conto corrente in entrata e in uscita, e dunque è buona norma premunirsi e tenersi pronti a giustificare il più possibile. Ma non è che devi pensare che il bancomat non lo puoi più usare, o che se esegui un bonifico con causale troppo generica poi sei rovinato! Non esageriamo, non c'è un controllo così asfissiante!
Inoltre, i movimenti più modesti (quelli legati alle esigenze personali e professionali di tutti i giorni) non sono oggetto di particolare attenzione. Insomma, sei tu che devi trovare un equilibrio fra le tue esigenze e le cautele necessarie per non avere problemi in seguito.Quanto ai due conti correnti, non c'è nessun obbligo di averli. Io personalmente ne ho due (professionale e privato, rigidamente separati) ma è solo una mia scelta dovuta a questioni di chiarezza e nulla più.
Inoltre, se ti faranno dei controlli, te li faranno su tutti i c/c a te intestati, qualunque sia l'uso a cui li vorrai destinare.
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Ciao,
Ti ringrazio per il suggerimento, mi sei stato molto utile.
Sfrutto la vostra disponibilità per farvi ancora una domanda.Siccome vorrei anche scaricare i pasti che faccio in giro per lavoro...molto spesso questi pasti li faccio in un bar in cui è difficile pagare con bancomat o carta e, quando si mangia fuori quasi tutti i giorni è anche parecchio scomodo farsi fare una ricevuta intestata tutte le volte...mi era giunta la voce che un buon modo per sopperire a questo problema si potrebbero comprare dei ticket restaurant per noi stessi in modo da avere una ricevuta di un solo ordine di ticket con una sola fattura.
Questo sistema risolverebbe veramente il problema? non dovrei obbligatoriamente affiancare l'utilizzo di ogni singolo ticket con la data dell'utilizzo mediante uno scontrino non fiscale?
Premetto che io pranzo quasi tutti i giorni in posti differenti e questo sistema botrebbe svincolarmi.
Quello che stò dicendo è stupido o ha un qualche fondamento?
Fatemi sapere.
Grazie per il vostro aiuto.