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@i2m4y said:
Non è l'impossibilità di controllo dei singoli contenuti pubblicitari di quello che si pubblica che esime dall'aver compiuto servizi pubblicitari.
L'azione di pubblicare aree a contenuto pubblicitario di terzi è, come dice anche la sentenza della corte di giustizia UE, l'ultimo anello di una più complessa campagna pubblicitariaSe io sono una ditta, che noleggia macchine da stampa, e ne noleggio una ad una tipografia che stampa un giornale per una casa editrice... Il mio "noleggiare la macchina" è considerato un anello di una campagna pubblicitaria?
Io infatti noleggio solo la macchina, ma non ho alcun controllo di quello che la tipografia o casa editrice vi stamperà.
A proposito: sulla macchina da stampa è incorporato un contatore. Ed il fruitore mi paga l'uso. Più stampa, più paga. Non so a priori quanto guadagnerò.
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@kruk said:
Se io sono una ditta, che noleggia macchine da stampa, e ne noleggio una ad una tipografia che stampa un giornale per una casa editrice... Il mio "noleggiare la macchina" è considerato un anello di una campagna pubblicitaria?
Io infatti noleggio solo la macchina, ma non ho alcun controllo di quello che la tipografia o casa editrice vi stamperà.
A proposito: sulla macchina da stampa è incorporato un contatore. Ed il fruitore mi paga l'uso. Più stampa, più paga. Non so a priori quanto guadagnerò.
Kruk nel caso del sito offri uno spazio, un area, in cui vengono visualizzati annunci pubblicitari. Se poi gli annunci vengono visualizzati tecnicamente tramite un codice di programmazione da inserire nelle pagine poco importa, l'effetto finale che l'utente vede e' uno spazio ben preciso dove viene visualizzata pubblicita'. E' come un cartellone (display) elettronico piazzato in una strada in cui viene visualizzata pubblicita' a rotazione, tecnicamente viene inviato un file, quindi codice di programmazione, ma l'effetto finale e' un immagine pubblicitaria.
Ciao
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@danleo said:
Kruk nel caso del sito offri uno spazio, un area, in cui vengono visualizzati annunci pubblicitari. Se poi gli annunci vengono visualizzati tecnicamente tramite un codice di programmazione da inserire nelle pagine poco importa, l'effetto finale che l'utente vede e' uno spazio ben preciso dove viene visualizzata pubblicita'. E' come un cartellone (display) elettronico piazzato in una strada in cui viene visualizzata pubblicita' a rotazione, tecnicamente viene inviato un file, quindi codice di programmazione, ma l'effetto finale e' un immagine pubblicitaria.
Bene, se ti piace il paragone con il display elettronico:
Io sono un negozio di elettrodomestici e noleggio tra l'altro televisori e display giganti. Un negoziante noleggia uno di questi display, lo mette nella vetrina del proprio negozio e lo usa per pubblicizzare vari prodotti.Il display (l'area su cui viene visualizzata la pubblicità) è mio - l'ho solo dato in noleggio.
Io metto a disposizione il mezzo, il contenitore. Il contenuto lo fornisce, gestisce e fattura qualcun' altro (il negoziante o in analogia Google). Non vedo alcuna responsabilità mia. Il negoziante potrebbe benissimo utilizzare quel monitor per giocare a Doom o per vedersi le foto di famiglia. Io so, che il negoziante lo usa per la pubblicità, come anche so, che Google sfrutta quel codice per inviare messaggi pubblicitari ai visitatori.
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@kruk said:
Gli editori possono controllare cosa stampano. Chi partecipa ad AdSense invece non ha nessun controllo sulle pubblicità che vengono visualizzati nei browser. Il tutto è sotto il controllo e quindi responsabilità di Google.
Ripeto: gli editori pubblicano le pubblicità, io invece no.mi dispiace ma qua il tuo ragionamento ha una falla: Adsense ha dei filtri che possono essere utilizzati per scegliere quali annunci pubblicare e quali no
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@kruk said:
Bene, se ti piace il paragone con il display elettronico:
Io sono un negozio di elettrodomestici e noleggio tra l'altro televisori e display giganti. Un negoziante noleggia uno di questi display, lo mette nella vetrina del proprio negozio e lo usa per pubblicizzare vari prodotti.Il display (l'area su cui viene visualizzata la pubblicità) è mio - l'ho solo dato in noleggio.
Io metto a disposizione il mezzo, il contenitore. Il contenuto lo fornisce, gestisce e fattura qualcun' altro (il negoziante o in analogia Google). Non vedo alcuna responsabilità mia. Il negoziante potrebbe benissimo utilizzare quel monitor per giocare a Doom o per vedersi le foto di famiglia. Io so, che il negoziante lo usa per la pubblicità, come anche so, che Google sfrutta quel codice per inviare messaggi pubblicitari ai visitatori.
Infatti il negoziante che ha il contratto di noleggio e che gestisce il display sara' responsabile del contenuto pubblicitario visualizzato sul display, e non la società di nleggio, ma non vedo l'attinenza con la questione.
Tu metti a disposizione pubblicitaria uno spazio all'interno di un sito web gestito da te che mostra contenuti tuoi.
Essendo tu il proprietario dei contenuti e il gestore del sito sei anche colui che mostra su un supporto media pubblicita' di terzi.
Il risultato finale e' una pagina elettronica che in mezzo ai contenuti visualizza pubblicità e non codice di programmazione.
Ciao
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@bmastro said:
mi dispiace ma qua il tuo ragionamento ha una falla: Adsense ha dei filtri che possono essere utilizzati per scegliere quali annunci pubblicare e quali no
No, AdSense permette solo di filtrare quali siti NON possono inviare pubblicità, ma non il contrario. Non c'è modo che io possa decidere quali annunci Google debba pubblicare.
Sarebbe una pacchia: sceglierei solo quelli che rendono di più!In analogia col negoziante posso mettere nel contratto, che costui non può pubblicare immagini erotiche sul mio display. E sperare, che il negoziante rispetta le clausole del contratto... Ma non posso veramente controllarlo (a meno di recarmi costantemente alla vetrina e controllare di persona - o in analogia continuare a fare refresh sulla pagina web - cosa peraltro proibita dal contratto con Google, perché genererebbe un numero di impression artificialmente alto)
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@danleo said:
Infatti il negoziante che ha il contratto di noleggio e che gestisce il display sara' responsabile del contenuto pubblicitario visualizzato sul display, e non la società di nleggio, ma non vedo l'attinenza con la questione.
Non vedi l'attinenza? Mai stato a Milano in Piazza Duomo, a Londra sul Piccadilly Circus o a New York sul Time Square? Quei palazzi appartengono a qualcuno, ma sicuramente c'è una società che ne gestisce le pubblicità e rumunera il proprietario della casa.
Anni fa a Milano c'era un'enorme insegna pubblicitaria della Benetton che ha suscitato l'interesse pubblico... Chi pensi ne era responsabile? Il proprietario del palazzo che ha NOLEGGIATO la parete o la società che ha VENDUTO lo "spazio espositivo"?Essendo tu il proprietario dei contenuti e il gestore del sito sei anche colui che mostra su un supporto media pubblicita' di terzi.
Il risultato finale e' una pagina elettronica che in mezzo ai contenuti visualizza pubblicità e non codice di programmazione.Sono proprietario dei contenuti che metto io, ma non dei contenuti all'interno di spazi gestiti da altri. Infatti in ogni "area AdSense" c'è scritto chiaramente nell'angolo in basso a destra chi ne è responsabile: "Google".
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@kruk said:
No, AdSense permette solo di filtrare quali siti NON possono inviare pubblicità, ma non il contrario. Non c'è modo che io possa decidere quali annunci Google debba pubblicare.
Sarebbe una pacchia: sceglierei solo quelli che rendono di più!Se si può decidere quali banner non mettere, vuol dire che c'è un controllo sulla pubblicità. Non sarà un controllo totale, nel senso che non puoi scegliere i clienti, ma a tutti gli effetti è un controllo parziale perchè puoi scegliere chi non pubblicizzare nella rosa a disposizione.
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@bmastro said:
Se si può decidere quali banner non mettere, vuol dire che c'è un controllo sulla pubblicità. Non sarà un controllo totale, nel senso che non puoi scegliere i clienti, ma a tutti gli effetti è un controllo parziale perchè puoi scegliere chi non pubblicizzare nella rosa a disposizione.
Non si può "decidere" quali banner mettere o non mettere. Si può solo specificare un insieme limitato, anzi limitatissimo di filtri per evitare che vengano pubblicati banner indesiderati (come i banner di alcuni concorrenti).
Questo filtro non può essere considerato un "controllo sulla pubblicità".Il numero massimo di filtri che possiamo mettere è 200. Il numero dei clienti AdWords di Google invece si aggira sui milioni! Quindi non abbiamo gran che di scelta! Come Google stesso dice: il filtro è pensato per evitare di pubblicare pubblicità sulla concorrenza.
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Il controllo esiste.
Nel caso che tu affitti display avrai affittato un bene;
L'affittuario lo metterà nella vetrina del suo negozio.... ipotizzando che ci faccia passare spot di terzi.... egli starà facendo servizi pubblicitari.Il publisher (come l'affittuario) si trova ancora nel momento in cui può decidere se mettere o non mettere la pubblicità, il publisher compie l'iniziativa... il publisher compie servizi pubblicitari.... anche se il sito (display) non fosse suo, ma l'avesse affittato da terzi con libertà di riempimento.
Paolo
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@i2m4y said:
Il controllo esiste.
Nel caso che tu affitti display avrai affittato un bene;
L'affittuario lo metterà nella vetrina del suo negozio.... ipotizzando che ci faccia passare spot di terzi.... egli starà facendo servizi pubblicitari.Il publisher (come l'affittuario) si trova ancora nel momento in cui può decidere se mettere o non mettere la pubblicità, il publisher compie l'iniziativa... il publisher compie servizi pubblicitari.... anche se il sito (display) non fosse suo, ma l'avesse affittato da terzi con libertà di riempimento.
Paolo, stimo molto il tuo parere, ma...
Io mi vedo proprio nei panni di chi affitta il display. I servizi pubblicitari li fa/gestisce/fattura il negoziante (Google) non io. Non posso decidere se mettere pubblicità - decido solo se affittare il display (partecipare ad AdSense) o meno.
Dal momento che ho "affittato" quell'area a Google, è Google la sola persona a decidere sul contenuto. Google a volte inserisce messaggi non pubblicitari o link a siti di associazioni onlus (che non pagano). Google detiene i contatti con gli inserzionisti, Google invia le inserzioni ai browser dei visitatori del sito... Insomma: fa tutto Google.
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Ti ringrazio e mi piace discorrere di questa questione perchè imparo anche io.
Purtroppo però devo nuovamente dissentire..... tu sei l'ultimo anello della catena che porta il messaggio al navigante e dunque tu fai servizi pubblicitari.
Questo non lo dico io ma è un principo stabilito da una sentenza della corte di giustizia UE che cito nel topic top..... e quindi principio quasi equivalente a legge in Italia.... ed immediatamente applicabile.Credo che qualsiasi verificatore vedrebbe in primis il contenuto pubblicitario, poi forse parteciperebbe a discussioni tecniche/informatiche varie, ma penso che un bel verbale l'avrebbe già scritto.
Alle volte la testa al toro la taglia la prassi quotidiana..... PURTROPPO.
Paolo
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@i2m4y said:
... tu sei l'ultimo anello della catena che porta il messaggio al navigante e dunque tu fai servizi pubblicitari.
No, non "porto il messaggio" al navigante - ne sono completamente estraneo. Il messaggio viaggia direttamente dai server di Google al browser del navigante. Non ho modo di vedere/controllare quali messaggi Google visualizza nell'area sulla "mia pagina web". Non solo non posso controllare cosa combina Google, ma addirittura mi è vietato controllarlo! Google non mi fornisce l'elenco dei propri clienti inserzionisti, e mi vieta addirittura di generare "impressioni artificiali" sulle pagine per ottenere un'elenco dei hostname pubblicizzati...
Non a caso Google inserisce nell'angolo in basso a destra di ogni area banner o sopra la lista dei link testuali la scritta "Ads by Google" (ovvero "Annunci Google" nella versione italiana), per dire chiaro e tondo, che questi annunci sono forniti da Google e non da me.
Questo non lo dico io ma è un principo stabilito da una sentenza della corte di giustizia UE ... e quindi principio quasi equivalente a legge in Italia...
Come spieghi allora, che in Germania (paese UE) si deve fatturare esente IVA? Gli introiti AdSense sono esenti tasse siccome provenienti da servizio reso online a ditta extra-UE (legge tedesca: § 3a IV UStG).
Credo che qualsiasi verificatore vedrebbe in primis il contenuto pubblicitario, ... Alle volte la testa al toro la taglia la prassi quotidiana..... PURTROPPO.
Quindi mi dai ragione?!?
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Sinceramente non ti so dire il perchè la legislazione tedesca dia quel modus operandi... posso solo commentare quella italiana, che vuole la fatturazione con Iva sulla base di tutto quanto ho scritto (interpretando) nel mio topic in rilievo.
In fondo comunque, reputo solo una piccola complicazione questa cosa..... perchè comunque GG paga anche l'ulteriore Iva al publisher.
Paolo
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@i2m4y said:
In fondo comunque, reputo solo una piccola complicazione questa cosa..... perchè comunque GG paga anche l'ulteriore Iva al publisher.
Cerco di evitare le complicazioni inutili...
Vedo però un'altra implicazione molto più problematica: assumiamo che possa "controllare" le pubblicità pubblicate tramite il programma AdSense, solo perché apparentemente sul mio sito (ignoriamo per adesso la scritta "Ads by Google" all'interno dell'area AdSense), ne devo assumermi anche le responsabilità!
Ma posso io essere responsabile per le pubblicità fornite da Google?Ho appena letto di un caso (in Germania - toh!), dove il webmaster di un sito che partecipa al programma Adsense, ha ricevuto un'avviso da un'avvocato per aver pubblicato pubblicità illecita (un prodotto dimagrante...). Il webmaster/publisher ora cosa deve fare? Cestinare l'avviso, perchè estraneo ai fatti? L'avviso avrebbe dovuto riceverlo Google...
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In casi come questi, che esulano dal mio lavoro per trascendere in quello degli avvocati, non posso che richiamare una sentenza del tribunale di Aosta che condannò il titolare di un blog (a memoria) perchè su suo sito era stato pubblicato da un utente un messaggio diffamatorio.
Io non sono del tutto contrario a questa impostazione responsabilizzante per i titolari dei siti.... soprattutto se poi da quanto è pubblicato traggono guadagni..... dunque non sarei contrario alla responsabilità (mediata) anche per i publisher.... in fondo possono sempre rimuovere i riquadri adsense.
Paolo
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@i2m4y said:
... una sentenza del tribunale di Aosta che condannò il titolare di un blog (a memoria) perchè su suo sito era stato pubblicato da un utente un messaggio diffamatorio.
Io non sono del tutto contrario a questa impostazione responsabilizzante per i titolari dei siti.... soprattutto se poi da quanto è pubblicato traggono guadagni..... dunque non sarei contrario alla responsabilità (mediata) anche per i publisher.... in fondo possono sempre rimuovere i riquadri adsense.
Chi gestisce un forum, un blog o un guestbook può rimuovere messaggi diffamatori, siccome questi messaggi si trovano sul suo sito.
Chi invece aderisce ad AdSense non può togliere l'eventuale pubblicità illecita, siccome non ne ha alcun controllo.
Se i publisher si devono assumere le responsabilità per quello che Google pubblica nella "propria" area, vedo nero!
Assurdo!!! Io affitto un'appartamento ad una coppia di Chissadove... Lui uccide lei nel "mio appartamento", ed io come "proprietario" dell'appartamento vado in galera?!?
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No, direi che la cosa è leggermente diversa e riguarda il messaggio.... se tu ti accorgessi che adsense pubblica annunci illeciti dovresti rimuovere l'adesione al sistema adsense.... cosa di 5 minuti.... altrimenti ne saresti co-diffusore al pubblico.
A mio giudizio sarebbe corretto valutare una corresponsabilità, vista la facilità con cui è possibile eliminare tale co-diffusione.
Paolo
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@i2m4y said:
No, direi che la cosa è leggermente diversa e riguarda il messaggio.... se tu ti accorgessi che adsense pubblica annunci illeciti dovresti rimuovere l'adesione al sistema adsense.... cosa di 5 minuti.... altrimenti ne saresti co-diffusore al pubblico.
A mio giudizio sarebbe corretto valutare una corresponsabilità, vista la facilità con cui è possibile eliminare tale co-diffusione.
Paolo
sei un pò drastico, Paolo
più che rimuovere l'adesione ad Adsense io rimuoverei il banner pubblicitario illecito usando i filtri che si hanno a disposizione (cosa che tra l'altro testimonia il fatto che un certo controllo sulla pubblicità si ha veramente)
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@bmastro said:
sei un pò drastico, Paolo
più che rimuovere l'adesione ad Adsense io rimuoverei il banner pubblicitario illecito usando i filtri che si hanno a disposizione (cosa che tra l'altro testimonia il fatto che un certo controllo sulla pubblicità si ha veramente)
Il problema rimane: non posso sapere quali banner Google visualizza, e quindi non posso sapere quali filtri aggiungere.
Inoltre nel mio paese potrebbe essere vietato fare pubblicità per tabacchi, alcoolici, giochi d'azzardo e case chiuse... ma Google mi permette di filtrare solo un massimo di 200 "concorrenti". Sappiamo bene, che i produttori di suddetti "beni" a livello mondiale sono ben più di 200 (e gran parte di loro sono sicuramente clienti AdWords di Google), e quindi mi è impossibile filtrarli tutti.Cosa mi resta a fare allora?
Semplice, basta vedere le cose come sono: la responsabilità per quanto visualizzato nell'area "Ads by Google" è di Google, non mia - ed io ne esco pulito.