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agevolato o minimi: quale conviene di più?
Alla stregua delle modifiche riportate in finanziaria, relativamente ai contribuenti minimi, quale risulta più conveniente adesso, il regime fiscale agevolato, oppure quello dei contribuenti minimi ?

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Senza dati alla mano non è possibile dare una risposta.
Contabile
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La mia era più che altro una domanda generica, giusto per aprire un dibattito sui pro e contro dell'una e dell'altro regime fiscale. Nulla di specifico.
Comincio io...
A me sembrano molto simili con le seguenti differenze:- L'agevolato è a scadenza (3 anni) mentre, se ho capito bene, l'altro è per sempre;
 - Entrambi hanno più o meno lo stesso limite di reddito (o forse ho capito male, nel senso che il mimino si basa sul fatturato e non sul reddito?);
 - Il "minimo" è esente da IVA mentre l'altro no (domanda: può essere un vantaggio gestire l'iva ?)
Dato che sono profano in materia, correggetemi se sbaglio. 
Domanda: nel caso uno optasse per l'agevolato (avendone i requisiti), alla scadenza può passare a quello dei minimi o deve per forza passare all'ordinario ?
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ciao zzy9v4 e benvenuto nel Forum GT
analizziamo per punti (considera comunque che questo regime è una novità per tutti

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L'agevolato è a scadenza (3 anni) mentre, se ho capito bene, l'altro è per sempre;
per ora si... sempre se in futuro non interverranno nuovamente modifiche - 
Entrambi hanno più o meno lo stesso limite di reddito (o forse ho capito male, nel senso che il mimino si basa sul fatturato e non sul reddito?);
si, più o meno i limiti sono quelli - calcolati sui compensi - 
Il "minimo" è esente da IVA mentre l'altro no (domanda: può essere un vantaggio gestire l'iva ?)
Dato che sono profano in materia, correggetemi se sbaglio.
Mah, di primo acchito direi che è un vantaggio non averla l'iva ai fini degli adempimenti fiscali - lo svantaggio può essere quello di non potersi detrarre l'iva dagli acquisti; sono tutte cose da valutare comunque caso per caso 
Domanda: nel caso uno optasse per l'agevolato (avendone i requisiti), alla scadenza può passare a quello dei minimi o deve per forza passare all'ordinario?
Se hai i requisiti potrai passare tranquillamente a quello dei minimiciao

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@zzy9v4 said:
La mia era più che altro una domanda generica, giusto per aprire un dibattito sui pro e contro dell'una e dell'altro regime fiscale. Nulla di specifico.
Comincio io...
A me sembrano molto simili con le seguenti differenze:- L'agevolato è a scadenza (3 anni) mentre, se ho capito bene, l'altro è per sempre;
 - Entrambi hanno più o meno lo stesso limite di reddito (o forse ho capito male, nel senso che il mimino si basa sul fatturato e non sul reddito?);
 - Il "minimo" è esente da IVA mentre l'altro no (domanda: può essere un vantaggio gestire l'iva ?)
Dato che sono profano in materia, correggetemi se sbaglio. 
Domanda: nel caso uno optasse per l'agevolato (avendone i requisiti), alla scadenza può passare a quello dei minimi o deve per forza passare all'ordinario ?
Aggiungerei:
4) Nel caso dei contribuenti minimi l'imposta sostitutiva del 20% comprende IRPEF, IRAP e IVA mentre nel caso del RFA l'imposta sostitutiva del 10% copre solo l'IRPEF ma l'IRAP e l'IVA le devi pagare;- Il contribuente in regime dei minimi non dovrà presentare lo studio di settore mentre il contribuente in RFA è tenuto alla compilazione.
 
"Domanda: nel caso uno optasse per l'agevolato (avendone i requisiti), alla scadenza può passare a quello dei minimi o deve per forza passare all'ordinario ?"[/quote]
*Vi può passare anche se non è scaduto il triennio di esercizio dell'opzione (vedi circolare 73/E del 21/12/2007 punto 2.3.1)
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@Rubis said:
Aggiungerei:
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Nel caso dei contribuenti minimi l'imposta sostitutiva del 20% comprende IRPEF, IRAP e IVA mentre nel caso del RFA l'imposta sostitutiva del 10% copre solo l'IRPEF ma l'IRAP e l'IVA le devi pagare;
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Il contribuente in regime dei minimi non dovrà presentare lo studio di settore mentre il contribuente in RFA è tenuto alla compilazione.
 
"Domanda: nel caso uno optasse per l'agevolato (avendone i requisiti), alla scadenza può passare a quello dei minimi o deve per forza passare all'ordinario ?"
Vi può passare anche se non è scaduto il triennio di esercizio dell'opzione (vedi circolare 73/E del 21/12/2007 punto 2.3.1)[/quote]
aggiugerei anche che il regime dei minimi prevede pure la deduzione dei contributi previdenziali...
in generale credo che abbiano convenienza a passare al regime dei minimi chi opera con soggetti privati o comunque soggetti per cui l'IVA è indetraibile ( esempio enti pubblici come nel mio caso...) poichè se prima gli fatturavi 100+IVA ( per cui di compenso avevi 100) ora puoi fatturare 120 ( per cui di compenso avrai 120).. tanto al cliente non cambia nulla..
ciao
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