• User

    Visione presa, grazie !

    Attendo delucidazioni sul mio problema...

    By Fabio.


  • User

    Tutti leggono e nessuno mi risponde ?????????????????????????????
    😞 😞 😞


  • Super User

    Ciao e benvenuto.

    1. il tuo attuale cocopro: il tuo terzo di inps te lo trattiene il committente e lo versa lui per te e non tu annualmente.

    2. La tua attività sarebbe attività commerciale a tutti gli effetti. Di vendita e quindi impresa. Necessita almeno di impresa individuale, con iscrizione alla Camera di commercio, p.iva ecc.

    3. Dovresti iscriverti alla gestione inps commercianti... questa gestione non potrebbe essere sostituita da quella del tuo attuale contratto cocopro.

    4. il lavoro occasionale non può essere utilizzato nel tuo caso. Eè utilizzabile prioritariamente per la prestazione di servizi e non per il commercio. In effetti esiste una forma di attività commerciale occasionale,ma il ministero non è mai entrato nel merito della norma che lo prevede e quindi risulta difficilmente utilizzabile con avvedutezza.

    Paolo


  • User

    Paolo, un grazie di cuore per la tua risposta !

    Effettivamente la mia futura attività sarebbe quella di farmi produrre dai maglifici t-shirt, felpe e giacche della mia marca (diventando stilista in proprio insomma...) così che poi io li venda ai vari negozi in italia e sul mio futuro sito internet anche a privati. Si può vendere sia ad imprese che privati giusto ?

    Come ti dicevo, i primi 2 anni non credo di ricavare troppi soldi essendo che entrare nel mondo della moda oggi è sempre più difficile...

    Sono andato sul sito dell'INPS ed ho visto i contributi che dovrei versare annualmente come commerciante. Se ho ben capito, dovrei versare all'anno il 20% del minimale di 13.133,00 ? anche se in realtà magari il primo anno questa cifra non la raggiungo affatto giusto ? E sempre secondo i miei calcoli, il 20% di quella cifra è 2.626,60? giusto ? Per cui all'INPS dovrò questa somma ogni anno giusto ? Si paga annualmente o trimestralmente l'INPS ?

    Se posso, volevo ancora approfittare della tua gentilezza visto che sei un dottore commercialista... 🙂

    Una tenuta contabile semplificata con tutte le varie dichiarazioni eccetra da un tuo collega qua in zona da me (Torino), quanto potrò pagarla annualmente ?

    Ed infine... Per l'INAIL cosa devo fare ? Quanto si paga ? ? (spero molto meno dell'INPS...) :mmm:

    P.S. siccome non posso ricambiare la tua gentilezza sul web, se hai figli, appena avrò i miei vari campionari ti invierò regalandoteli dei capi per loro. Promesso ! 🙂

    Fabio.


  • Super User

    Ti ringrazio molto per i capi d'abbigliamento, ma non c'è bisogno anzi un in bocca al lupo a te (Sono di Como e so cosa vuol dire tentare la strada della moda di questi tempi).

    Hai detto tutto giusto.

    Per l'inps pagherai trimestralmente dei contributi fissi e, in sede di dichiarazione dei redditi, un conguaglio.

    Il costo di consulenza/contabilità dipende dalla mole di lavoro e quindi di documenti che avrai, da eventuali vendite all'estero.... è un po' difficile dirti quanto ti verrebbe a costare (sarebbe poco attendibile).

    Ti do una dritta però.... vai da due o tre commercialisti per il preventivo.... potrebbe variare molto. NB non scegliere però subito quello che costa 200 euro in meno... guarda anche se ti sembra persona affidabile.

    Non mi intendo troppo di INAIL (demando normalmente al consulente paghe di studio), ma è molto basso l'eventuale contributo (potresti esserne esonerato - è da verificare) diciamo max 80-100 euro anno.
    Vai presso l'ufficio provinciale ti sapranno dare tutti le info che vuoi compresa l'idea di massima del costo annuo (dipende anche qui dai tuoi volumi, con minimi comunque).

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Ti do una dritta però.... vai da due o tre commercialisti per il preventivo.... potrebbe variare molto. NB non scegliere però subito quello che costa 200 euro in meno... guarda anche se ti sembra persona affidabile.

    Mi sono sempre chiesto una cosa Paolo, e visto che sei commercialista giro a te la questione senza pudore 😄

    Se io mi presento da un commercialista e parlo della mia situazione, e poi chiedo un preventivo... se tizio mi dice di seguire la strada X chiedendomi ***, mentre caio mi dice di fare la cosa Y chiedendomi ***... e via così... come orientarsi di fronte a soluzioni magari diverse?

    Per una prima consulenza quanto mi devo aspettare come richiesta? 100 euro?
    E' il caso di rivolgersi ad uno studio apparentemente importante (ha lo studio in uno dei più palazzi più nobili del centro storico di XX) per un'attività così marginale?

    ciao e grazie ancora
    AD


  • Super User

    Io mi rivolgerei a piccoli studi, dove a seguirti c'è ancora il dottore commercialista e non una signorina (pur bravissima).

    Non dico che quello che hai individuato non lo faccia, ma spesso negli studi grandi il commercialista ha altro di cui occuparsi piuttosto che di una piccola contabilità.

    Mi aspetterei 0 euro per il primo colloquio informativo, perciò ti dico di andare da più di un professionista. Comunque puoi chiedere al telefono preventivamente.

    Per le strade X ed Y ti dico di chiedere il perchè quella data stada in modo che TU acquisisca i dati per confrontare le due proposte e magari dopo il primo colloquio fissane anche un secondo per maggior approfondimento ed esponi le motivazioni di X a chi ti ha detto Y e viceversa.

    Paolo.


  • User

    Ancora grazie delle risposte Paolo !

    Mi hai tolto ogni dubbio e perplessità con una semplicità enorme anche in base al fatto che questi per me sono argomenti "nuovi". 🙂

    Grazie anche ad adrianus che, non volendo, mi ha tolto un altro dubbio con la sua domanda.

    Insomma, grazie a tutti e vi terrò informati su come procederanno le cose nei prossimi mesi. :yuppi:

    Fabio. 😄


  • User

    @Guppy said:

    Sono andato sul sito dell'INPS ed ho visto i contributi che dovrei versare annualmente come commerciante. Se ho ben capito, dovrei versare all'anno il 20% del minimale di 13.133,00 ? anche se in realtà magari il primo anno questa cifra non la raggiungo affatto giusto ? E sempre secondo i miei calcoli, il 20% di quella cifra è 2.626,60? giusto ?
    brutta notizia 😢
    questo è valido per qualsiasi tipo di reddito (es.: anche da Adsense)?
    credo sia superiore agli incassi di molti piccoli siti 😞


  • User

    Piero, non so cosa sia adsense, ma io quando mi ero andato ad informare all'ASCOM della mia zona sulla futura apertura della mia attività, loro mi hanno detto che se io avessi un lavoro con un contratto da dipendente, fin che non supero il reddito da dipendente con la mia futura impresa, l'INPS non devo pagarla io siccome me la pagherebbe già il mio datore di lavoro per il mio reddito maggiore (che sarebbe quello da dipendente).

    Per maggiori informazioni spero che reintervenga a delucidarci Paolo... 😄


  • User

    @Guppy said:

    Per maggiori informazioni spero che reintervenga a delucidarci Paolo... 😄
    In effetti lo spero anch'io, anche perché si sente tutto ed il contrario di tutto 😢
    ad esempio, non sembra che sia necessaria l'impresa individuale per Adsense, ma basti la libera professione (da tener ben distinta da commercianti ed artigiani, per i quali ci sono quote fisse da pagare) :mmm:


  • User

    @Guppy said:

    Piero, non so cosa sia adsense, ma io quando mi ero andato ad informare all'ASCOM della mia zona sulla futura apertura della mia attività, loro mi hanno detto che se io avessi un lavoro con un contratto da dipendente, fin che non supero il reddito da dipendente con la mia futura impresa, l'INPS non devo pagarla io siccome me la pagherebbe già il mio datore di lavoro per il mio reddito maggiore (che sarebbe quello da dipendente).

    mmm... non ho capito bene quello che intendi, ma la vedo dura.
    Se tu hai una tua attività e hai un reddito, l'INPS devi comunque pagarla, che poi tu debba iscriverti alla gestione separata, o abbia una cassa particolare ... questo non lo so... ma dubito molto che l'INPS si accontenti solo del tuo reddito da lavoratore dipendete 😞

    ciao
    AD


  • User

    @piero said:

    In effetti lo spero anch'io, anche perché si sente tutto ed il contrario di tutto 😢
    ad esempio, non sembra che sia necessaria l'impresa individuale per Adsense, ma basti la libera professione (da tener ben distinta da commercianti ed artigiani, per i quali ci sono quote fisse da pagare) :mmm:

    In attesa che il buon Paolo intervenga 😉 ... a quanto mi risulta per poter ospitare delle inserzioni pubblicitarie sul tuo sito, l'unica forma giuridica possibile è la ditta individuale. Non credo che come libero professionista tu possa far rientrare la vendita di spazi pubblicitari. 😢

    ciao
    AD


  • Super User

    La rivendita di spazi pubblicitari è attività d'impresa ed un libero professionista (lavoro autonomo e non impresa) non può realizzarla.

    Paolo.


  • User

    Adrianus...

    Detto in minimi termini tu devi per obblighi previdenziali pagare l'INPS solo sulla tua principale attività, cioè quella che ti rende maggior reddito annuo.

    Esempio lampante...

    Lavoro come operaio con un regolare contratto presso una ditta.
    Mettiamo che il mio reddito sia di 1.000,00 ? mensili per un totale annuo (compreso premi e tredicesima) di 15.000,00 ?.

    Poi mi apro la ormai famosa azienda di commercio e con quella arrivo a fatturare all'anno 3.000,00 ?.

    Il mio reddito di vita maggiore è, ovviamente, il lavoro da operaio e dunque i miei contributi maggiori sono questi ultimi e per cui, visto che il mio reddito maggiore è quello da dipendente, sono esente all'iscrizione alla gestione separata per commercianti all'INPS siccome ne ho già una che pago.

    Questo (sempre a quanto mi hanno detto quelli dell'ASCOM) vale solo per i contratti da dipendente che nell'ovvietà dei fatti contribuiscono sempre al reddito maggiore.

    Ovviamente, come mi diceva giustamente Paolo, se ho un contratto a co.co.pro e percepisco 3.000,00 ? annui e con la ditta individuale ne percepisco anche solo 1.000,00 ?, il discorso decade perchè un contratto a progetto non è un reddito stabile anche dal punto di vista contributivo previdenziale.

    Sempre allASCOM, mi hanno detto che qualora il mio reddito d'impresa superi il mio reddito da dipendente, ovviamente dovrei pagare l'INPS per la mia principale attività e per cui, in questo caso, sarebbe l'impresa individuale.

    Comunque magari l'ASCOM sbaglia, se qualcuno ne sa di più sarò felice di leggere chiarimenti... 🙂


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    vi espongo il mio problema e spero che possiate darmi maggiori delucidazioni sull'argomento.
    Ho un marchio già registrato e vorrei iniziare a commercializzare i miei modelli di abbigliamento.
    Volevo sapre:
    a) se apro un sito web, e mi pubblicizzo con volantini e altro immettendo dei recapiti per un eventuale richiesta sull'acquisto di un prodotto che propongo, è necessario che io sia in possesso della partita iva?

    b) Nel caso fosse necessaria la partita iva, come mai sul circuito di e.bay posso vendere anche da privato?

    c) So che c'è una procedura agevolata in merito alla partita iva, in cosa consiste?

    d) I pagamenti inerenti alla partita iva sono molto elevati?
    So che nn costa nulla richiederla e che i costi sono in termini di tasse e commercialista. Volevo sapere più o meno a quanto ammontavano e se c'è qualche metodologia per spendere meno.

    Vi ringrazio anticipatamente!
    p.s. datemi qualche speranza!


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    purtroppo posso solo dirti che vendere abitualmente è attività d'impresa e dunque non solo abbisogna di aprire la partita iva, ma anche di tutta una serie di adempimenti collaterali (registro imprese, comune ecc.).

    Ebay è solo un mezzo ed a lui non interessa chevoi siate ben inquadrati sotto il profilo fiscal-giuridco-previdenziale.

    Fatti seguire nelle valutazioni di apertura da un dottore commercialista di fiducia per partire con il piede giusto e non pagarlo in seguito con sanzionisu errori evitabili.

    Paolo


  • User Newbie

    Dunque, grazie innanzi tutto per la tempestività,
    cmq sono una donna ;).
    Volevo fare una domanda forse sciocca, Ma se io facessi un sito dove mi pubblicizzo soltanto e per comprare il prodotto (solo un pezzo) mettessi un link che manda il potenziale acquirente sul sito di e-bay dove potrebbe fare tranquillamente la sua offerta, nn violerei alcuna legge...
    La quantità venduta è di un prodotto soltanto, e.bay mi da la possibilità di vendere tutto quello che voglio (nn proprio tutto ovviamente) quindi nn farei nulla di 'illegale' diciamo.
    Mi comporterei semplicemente come un tipico privato che vuole vendere oggetti/vestiario ed altro su e bay...
    O sbaglio?
    Grazie comunque 😄


  • Super User

    E' l'abitualità/continuità/frequenza e l'organizzazione (addirittura siti web tuoi propedeutici alle vendite) con cui svolgeresti il tuo business a rivelare invece una impresa, seppur minima, ma sempre una impresa, con tutte le necessità di regolarizzazione/inquadramento.

    Poalo


  • User Newbie

    Buonasera,
    sono traduttrice/interprete e sono in procinto di aprire la partita iva (non riuscendo più a stare entro i 5000 euro della ritenuta d'acconto). Mi hanno detto che ci sono diversi tipi di partita iva a seconda del mestiere. Vorrei chiedervi un suggerimento sul tipo che dovrei aprire, tenendo conto che vorrei esercitare sia come traduttrice sia come interprete, ed inoltre vorrei sapere se sono obbligata ad avere un commercialista o se posso tenermi la contabilità da sola.

    Grazie a tutti coloro che vorranno darmi un consiglio!

    Ilenia