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- impresa individuale - senza posizione inps - contribuente minimo
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Guardando sul sito dell'inps ho trovato la figura dei "parasubordinati":
CHI SONO
I lavoratori parasubordinati sono tutti coloro che, svolgendo attività di tipo autonomo, hanno redditi derivanti da: collaborazione coordinata e continuativa o a progetto attività professionale lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro) vendita a domicilio (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro) associazione in partecipazione
e sono pertanto iscritti alla Gestione separata dell’Inps.
QUANTO SI PAGA Per gli iscritti alla Gestione separata sono previste due aliquote contributive:
24,72% dal 1° gennaio 2008 per i non iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria oltre alla Gestione separata e che non siano pensionati. Il contributo è comprensivo dell'aliquota dello 0,72% per finanziare l'indennità di maternità, l'assegno per il nucleo familiare e l’indennità di malattia che, a partire dal 1° gennaio 2007, spetta anche per i periodi di malattia che non comportano il ricovero ospedaliero;
17% per:
· i collaboratori e i professionisti iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
· i titolari di pensione diretta, cioè quella derivante da contributi versati per il proprio lavoro;
· i titolari di pensione di reversibilità.
Gli assicurati hanno la possibilità di riscattare fino a cinque anni di collaborazioni coordinate e continuative precedenti l'inizio dell'assicurazione. Il riscatto viene pagato in base all'aliquota contributiva vigente al momento della domanda ed è a completo carico del lavoratore. Un lavoratore autonomo che fa i lavori sopracitati può fare parte di questa figura?
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Buongiorno.
Nel modello della partita IVA va barrata la casella relativa a contribuenti minori per comunicare che si intende aderire al regime dei minimi. L'opzione si effettuerà in tal modo fino a quando da parte dell'Amministrazione Finanziaria non saranno cambiati i modelli.
Non sono per l'iscrizione in CCIAA ma occorre iscriversi alla Gestione separata INPS e pagare la contribuzione al 17% per la quale non esiste un minimale e per la quale si paga sulla differenza tra ricavi e costi sostenuti.
Nel caso in cui invece si ritiene ci si debba iscrivere in CCIAA è previsto un minimale contributivo INPS fino ad un reddito (differenza ricavi costi) di circa 14 mila ?uro. Superata tale soglia sulla differenza la contribuzione si paga in percentuale.
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Quindi a questo punto resta solo il dubbio se occorre aprire una ditta individuale x forza per fare lavori di creazioni di siti, banner, campagne di marketing, seo e hosting oppure se si possono fare anche come lavoratore autonomo. Se si possono fare come lavoratore autonomo non dovrebbero esserci problemi, si pagano le tasse e inps solo sui guadagni. Se invece è necessaria la ditta individuale bisogna pagare minimo quasi 2500 € di inps all'anno ed a uno studente che lo fa solo per guadagnarci qualcosa penso che non sia sostenibile.
Attendiamo quest'ultima risposta....
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@Cont@bile said:
Buongiorno.
Nel modello della partita IVA va barrata la casella relativa a contribuenti minori per comunicare che si intende aderire al regime dei minimi. L'opzione si effettuerà in tal modo fino a quando da parte dell'Amministrazione Finanziaria non saranno cambiati i modelli.
Non sono per l'iscrizione in CCIAA ma occorre iscriversi alla Gestione separata INPS e pagare la contribuzione al 17% per la quale non esiste un minimale e per la quale si paga sulla differenza tra ricavi e costi sostenuti.
Nel caso in cui invece si ritiene ci si debba iscrivere in CCIAA è previsto un minimale contributivo INPS fino ad un reddito (differenza ricavi costi) di circa 14 mila ?uro. Superata tale soglia sulla differenza la contribuzione si paga in percentuale.
Non vorrei essere insistente, ma dopo aver letto centinaia di documenti e di post ero convinto di due cose:- L'erogazione di servizi (pubblicità online e creazione di siti web) è considerata attività d'impresa e prevede l'iscrizione in camera di commercio.
- Di recente ho sentito un commercialista che mi ha confermato che, essendo la mia attività di lavoratore dipendente prevalente su quella di ditta individuale non ho l'obbligo di aprire un'altra posizione inps e di versare altri contributi. Gli unici contributi inps saranno versati dal mio datore di lavoro.Confido in altri chiarimenti. Grazie mille per la collaborazione
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Mi servirebbe qualche altro parere!
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da quello che mi è sembrato di capire anche da altri post mi risulta che se uno lavora gia come dipendente non deve pagare un altro inquadramento INPS per la partita iva.
Ma in caso di lavoro a tempo determinato come funziona la cosa???
Uno che ha lavoro indeterminato non ha problemi ma uno con contratto precario come fa???
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Usando la funzione Cerca del forum non ho trovato risposte esaurienti al mio quesito.
In quanto questo argomento è sempre stato saltato. Non so, forse la maggioranza sara lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o autonomi ecc ecc e percio non avra questi problemi
Ma a me cio non interessa. In italia esiste anche una buona fetta di lavoratori precari che non sa se la volta successiva gli verra rinnovato il contratto o meno
In ogni caso vorrei delucidazioni sul mio quesito. Uno con contratto precario puo aprire partita iva evidentando i costi di un nuovo inquadramento inps oppure no??
Se magari tirate fuori che in altri post ci sono risposte esaurienti a cio invece di dire semplicemente che in altri post ci son gia risposte date pure i link a tali post no? se no a cosa serve il forum? Comunque in ogni caso una risposta datemela Grazie
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@jucas said:
Usando la funzione Cerca del forum non ho trovato risposte esaurienti al mio quesito.
In quanto questo argomento è sempre stato saltato. Non so, forse la maggioranza sara lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o autonomi ecc ecc e percio non avra questi problemi
Ma a me cio non interessa. In italia esiste anche una buona fetta di lavoratori precari che non sa se la volta successiva gli verra rinnovato il contratto o meno
In ogni caso vorrei delucidazioni sul mio quesito. Uno con contratto precario puo aprire partita iva evidentando i costi di un nuovo inquadramento inps oppure no??
Se magari tirate fuori che in altri post ci sono risposte esaurienti a cio invece di dire semplicemente che in altri post ci son gia risposte date pure i link a tali post no? se no a cosa serve il forum? Comunque in ogni caso una risposta datemela Grazie
Anche io sono nella tua stessa situazione: contratto di apprendistato con scadenza dopo 4 anni (questo è il terzo). Comunque non penso che la cosa sia rilevante perchè nel momento in cui apro la partita iva sono lavoratore a tempo pieno, quindi la mia attività principale è quella di lavoratore dipendente. Ma se non mi rinnovano il contratto cosa succede? Devo cominciare a versarmi i contributi I.N.P.S.? Attendiamo il parere di qualche esperto.
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sarei interessato anch io alla risposta di questi quesiti! grazie;)
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esattamente freedom.. è proprio quello che mi chiedo anche io.. e in situazioni dove il contratto è di 2/3 o 5/6 mesi alla volta li la situazione è ancora piu difficile.. comunque è proprio quello che mi chiedo anche io.. molto probabilmente come dici te all'apertura non ci sono problemi perche c'è il lavoro che è predominante e ti evita di pagare l'inquadramento inps per la p.iva.. ma è proprio nell'eventualita di un mancato rinnovo del contratto di lavoro che non saprei cosa succede con i contributi inps per la posizione della p.iva. Attendiamo delucidazioni in merito da qualcuno esperto che se ne intende. GRAZIE
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up
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Per chi fosse ancora interessato:
essendo attualmente lavoratore dipendente (contratto di apprendistato a 4 anni con scadenza tra un anno e mezzo), ho aperto partita iva e mi sono iscritto in camera di commercio senza dover versare alcun contributo all'inps nè senza dover aprire un'altra posizione inps.
A rigor di logica, nel caso non mi fosse rinnovato il contratto e non trovassi un altro lavoro come lavoratore dipendente devo cominciare a versare i contributi inps di tasca mia.