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Sinceramente non ti so dire il perchè la legislazione tedesca dia quel modus operandi... posso solo commentare quella italiana, che vuole la fatturazione con Iva sulla base di tutto quanto ho scritto (interpretando) nel mio topic in rilievo.
In fondo comunque, reputo solo una piccola complicazione questa cosa..... perchè comunque GG paga anche l'ulteriore Iva al publisher.
Paolo
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@i2m4y said:
In fondo comunque, reputo solo una piccola complicazione questa cosa..... perchè comunque GG paga anche l'ulteriore Iva al publisher.
Cerco di evitare le complicazioni inutili...
Vedo però un'altra implicazione molto più problematica: assumiamo che possa "controllare" le pubblicità pubblicate tramite il programma AdSense, solo perché apparentemente sul mio sito (ignoriamo per adesso la scritta "Ads by Google" all'interno dell'area AdSense), ne devo assumermi anche le responsabilità!
Ma posso io essere responsabile per le pubblicità fornite da Google?Ho appena letto di un caso (in Germania - toh!), dove il webmaster di un sito che partecipa al programma Adsense, ha ricevuto un'avviso da un'avvocato per aver pubblicato pubblicità illecita (un prodotto dimagrante...). Il webmaster/publisher ora cosa deve fare? Cestinare l'avviso, perchè estraneo ai fatti? L'avviso avrebbe dovuto riceverlo Google...
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In casi come questi, che esulano dal mio lavoro per trascendere in quello degli avvocati, non posso che richiamare una sentenza del tribunale di Aosta che condannò il titolare di un blog (a memoria) perchè su suo sito era stato pubblicato da un utente un messaggio diffamatorio.
Io non sono del tutto contrario a questa impostazione responsabilizzante per i titolari dei siti.... soprattutto se poi da quanto è pubblicato traggono guadagni..... dunque non sarei contrario alla responsabilità (mediata) anche per i publisher.... in fondo possono sempre rimuovere i riquadri adsense.
Paolo
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@i2m4y said:
... una sentenza del tribunale di Aosta che condannò il titolare di un blog (a memoria) perchè su suo sito era stato pubblicato da un utente un messaggio diffamatorio.
Io non sono del tutto contrario a questa impostazione responsabilizzante per i titolari dei siti.... soprattutto se poi da quanto è pubblicato traggono guadagni..... dunque non sarei contrario alla responsabilità (mediata) anche per i publisher.... in fondo possono sempre rimuovere i riquadri adsense.
Chi gestisce un forum, un blog o un guestbook può rimuovere messaggi diffamatori, siccome questi messaggi si trovano sul suo sito.
Chi invece aderisce ad AdSense non può togliere l'eventuale pubblicità illecita, siccome non ne ha alcun controllo.
Se i publisher si devono assumere le responsabilità per quello che Google pubblica nella "propria" area, vedo nero!
Assurdo!!! Io affitto un'appartamento ad una coppia di Chissadove... Lui uccide lei nel "mio appartamento", ed io come "proprietario" dell'appartamento vado in galera?!?
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No, direi che la cosa è leggermente diversa e riguarda il messaggio.... se tu ti accorgessi che adsense pubblica annunci illeciti dovresti rimuovere l'adesione al sistema adsense.... cosa di 5 minuti.... altrimenti ne saresti co-diffusore al pubblico.
A mio giudizio sarebbe corretto valutare una corresponsabilità, vista la facilità con cui è possibile eliminare tale co-diffusione.
Paolo
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@i2m4y said:
No, direi che la cosa è leggermente diversa e riguarda il messaggio.... se tu ti accorgessi che adsense pubblica annunci illeciti dovresti rimuovere l'adesione al sistema adsense.... cosa di 5 minuti.... altrimenti ne saresti co-diffusore al pubblico.
A mio giudizio sarebbe corretto valutare una corresponsabilità, vista la facilità con cui è possibile eliminare tale co-diffusione.
Paolo
sei un pò drastico, Paolo
più che rimuovere l'adesione ad Adsense io rimuoverei il banner pubblicitario illecito usando i filtri che si hanno a disposizione (cosa che tra l'altro testimonia il fatto che un certo controllo sulla pubblicità si ha veramente)
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@bmastro said:
sei un pò drastico, Paolo
più che rimuovere l'adesione ad Adsense io rimuoverei il banner pubblicitario illecito usando i filtri che si hanno a disposizione (cosa che tra l'altro testimonia il fatto che un certo controllo sulla pubblicità si ha veramente)
Il problema rimane: non posso sapere quali banner Google visualizza, e quindi non posso sapere quali filtri aggiungere.
Inoltre nel mio paese potrebbe essere vietato fare pubblicità per tabacchi, alcoolici, giochi d'azzardo e case chiuse... ma Google mi permette di filtrare solo un massimo di 200 "concorrenti". Sappiamo bene, che i produttori di suddetti "beni" a livello mondiale sono ben più di 200 (e gran parte di loro sono sicuramente clienti AdWords di Google), e quindi mi è impossibile filtrarli tutti.Cosa mi resta a fare allora?
Semplice, basta vedere le cose come sono: la responsabilità per quanto visualizzato nell'area "Ads by Google" è di Google, non mia - ed io ne esco pulito.
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@kruk said:
Il problema rimane: non posso sapere quali banner Google visualizza, e quindi non posso sapere quali filtri aggiungere.
Inoltre nel mio paese potrebbe essere vietato fare pubblicità per tabacchi, alcoolici, giochi d'azzardo e case chiuse... ma Google mi permette di filtrare solo un massimo di 200 "concorrenti". Sappiamo bene, che i produttori di suddetti "beni" a livello mondiale sono ben più di 200 (e gran parte di loro sono sicuramente clienti AdWords di Google), e quindi mi è impossibile filtrarli tutti.Cosa mi resta a fare allora?
Semplice, basta vedere le cose come sono: la responsabilità per quanto visualizzato nell'area "Ads by Google" è di Google, non mia - ed io ne esco pulito.beh, adesso non esagerare
la pubblicità che viene visualizzata è correlata al contenuto del sito. Se tu nel tuo sito parli di PC non ti appare di sicuro la pubblicità di alcolici, siti porno, casinò o altro. E comunque la policy di Google è molto restrittiva e attenta a non ledere le leggi locali. I casi del genere sono più unici che rari.In ogni caso, è evidente che sia possibile un controllo sulla pubblicità, sarà anche molto ridotto per te, ma a tutti gli effetti è possibile attuarlo e quindi questa responsabilità attiva, pur se piccola, sta a dimostrare che la pubblicazione degli adsense non è un semplice lavoro di programmazione.
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@bmastro said:
In ogni caso, è evidente che sia possibile un controllo sulla pubblicità, sarà anche molto ridotto per te, ma a tutti gli effetti è possibile attuarlo e quindi questa responsabilità attiva, pur se piccola, sta a dimostrare che la pubblicazione degli adsense non è un semplice lavoro di programmazione.
Evidente dici? Ti do 1000 Euro, se mi fai vedere come faccio ad avere "controllo sulle pubblicità" che Google inserisce nei propri spazi AdSense.Ripeto: io come webmaster non ho alcun controllo sugli annunci AdSense. Decide tutto Google. Posso solo scegliere tra un numero limitato di contenitori (posizione, dimensione e colore - che tra l'altro vengono approvati da Google), ed indicare un limitato numero di concorrenti. E naturalmente posso decidere di non partecipare più al programma AdSense.
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@kruk said:
Cosa mi resta a fare allora?
Semplice, basta vedere le cose come sono: la responsabilità per quanto visualizzato nell'area "Ads by Google" è di Google, non mia - ed io ne esco pulito.Non concordo.
Ti resta da fare altro.... ad esempio eliminare la tua iscrizione al sistema adsense.... sarebbe troppo comodo altrimenti.
Pensi che se tu locassi un appartamento a terroristi, consapevole di farlo, non saresti tacciato di favoreggiamento ?!?!!? Non penso proprio.... quindi anche in una visione come la tua di "pura locazione di spazi", non puoi permetterti di disinteressarti di quello che fa Google, ma lo devi monitorare e resta a te la scelta se accettare il rischio di esserne corresponsabile un domani per eventuali violazioni di norme.
Sono un po' drastico perchè non conosco alla perfezione Adsense sotto il profilo tecnico. E' logico che se esistono sistemi per evitare di far visualizzare gli ads incriminati si dovranno usare quelli.
Paolo
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@kruk said:
Evidente dici? Ti do 1000 Euro, se mi fai vedere come faccio ad avere "controllo sulle pubblicità" che Google inserisce nei propri spazi AdSense.
se vuoi ti dò la dimostrazione pratica sul mio sito.
Non mi piace la pubblicità di una certa compagnia aerea perchè il giorno che dovevo prendere l'aereo erano in sciopero e mi hanno rovinato la vacanza?
La sego all'istante usando un filtro che elimina il loro URL di destinazione del banner.
Questa è una forma di controllo della pubblicità, seppur semplice. Il controllo non deve essere necessariamente totale per dimostrare che non si tratta di lavoro di semplice programmazione
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@kruk said:
Evidente dici? Ti do 1000 Euro, se mi fai vedere come faccio ad avere "controllo sulle pubblicità" che Google inserisce nei propri spazi AdSense.
Ripeto: io come webmaster non ho alcun controllo sugli annunci AdSense. Decide tutto Google. Posso solo scegliere tra un numero limitato di contenitori (posizione, dimensione e colore - che tra l'altro vengono approvati da Google), ed indicare un limitato numero di concorrenti. E naturalmente posso decidere di non partecipare più al programma AdSense.
scusa kruk, già che ci sei, mi dai l'indirizzo del tuo sito?
così vado a dare un'occhiata alla pubblicità che hai (o che ha Google
magari mettilo in firma, così non fai spam
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@i2m4y said:
Non concordo.
Pensi che se tu locassi un appartamento a terroristi, **consapevole **di farlo, non saresti tacciato di favoreggiamento ?!?!!? Non penso proprio....Ho enfatizzato la parola "consapevole" - e su ciò sono d'accordo. Ma nel caso di Google purtroppo non sono consapevole.
quindi anche in una visione come la tua di "pura locazione di spazi", non puoi permetterti di disinteressarti di quello che fa Google, ma lo devi monitorare e resta a te la scelta se accettare il rischio di esserne corresponsabile un domani per eventuali violazioni di norme.
Sono un po' drastico perchè non conosco alla perfezione Adsense sotto il profilo tecnico. E' logico che se esistono sistemi per evitare di far visualizzare gli ads incriminati si dovranno usare quelli.
Ripeto per l'ennesima volta:- non posso monitorare quello che fa Google, Google mi vieta addirittura di generare page-impression artificiali sulle mie pagine. Posso andare a visitare le mie pagine, ma i banner che vi trovo sono di volta in volta diversi e diversi da quelli che vedono gli altri visitatori. Google infatti sceglie i banner non solo in base al contenuto del sito, ma anche in funzione di chi visita il sito.
- non esistono sistemi per evitare di far visualizzare ads incriminati (è una richiesta di molti webmaster poter mantenere una specie di blacklist - ma finora Google non l'ha implementata. Google permette solo di filtrare i siti di alcuni concorrenti)
- non ho modo di sapere, se Google pubblica un banner illecito sul mio sito (lo scopro solo grazie ai visitatori che mi avvertono a posteriori o grazie ad un eventuale ingiunzione...)Se vuoi sapere come funziona Adsense "sotto il profilo tecnico", lascia che ti dica, che l'analogia col display che io noleggio al negoziante è molto azzeccata: io posso semmai essere responsabile per il corretto funzionamento del display, man non per il contenuto che vi inserirà il negoziante stesso. Quello che fa il negoziante con il mio display esula dal mio controllo.
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@bmastro said:
se vuoi ti dò la dimostrazione pratica sul mio sito.
Non mi piace la pubblicità di una certa compagnia aerea...?
La sego all'istante usando un filtro che elimina il loro URL di destinazione del banner.- Stai abusando delle funzioni che Google ti mette a disposizione, siccome i filtri sono pensati per evitare di pubblicizzare concorrenti non per altro.
- Puoi eliminare solo una URL alla volta (ed al massimo 200), ma non puoi dire a Google di eliminare tutte le pubblicità che riguardano ad esempio prodotti dietologici.
- per applicare un filtro devi prima sapere quali sono gli inserzionisti. Ma questo lo scopri **solo a posteriori **(quando cioè i relativi banner sono già apparsi sul tuo sito). Google infatti non ti svela quali sono i propri clienti.
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@bmastro said:
scusa kruk, già che ci sei, mi dai l'indirizzo del tuo sito? così vado a dare un'occhiata alla pubblicità che hai (o che ha Google
magari mettilo in firma, così non fai spam
Spiacente. Evito di invitare gente sul mio sito, qualcuno di voi potrebbe fare troppi click...
E Google potrebbe reagire escludendomi dal programma AdSense per click-fraud.Dopo tanti mesi ho finalmente raggiunto i 100 dollari, e non vorrei rovinarmi questa piccola festa.
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@kruk said:
- Stai abusando delle funzioni che Google ti mette a disposizione, siccome i filtri sono pensati per evitare di pubblicizzare concorrenti non per altro.
veramente nel regolamento adsense c'è scritto:
"Il filtro per gli annunci della concorrenza ti consente di bloccare la pubblicazione di determinati annunci sulle tue pagine, ad esempio gli annunci della concorrenza."
E queste sono parole testuali del regolamento.Non specifica che devono essere utilizzati esclusivamente per la concorrenza. E comunque è molto generico anche sul termine concorrenza, volendo cavillare non specifica nemmeno la concorrenza di chi. Insomma io volendo potrei bloccare i banner della concorrenza di una compagnia aerea che mi piace, pur non possedendo nessuna compagnia aerea.
Il regolamento originale in lingua inglese è ancora più chiaro.
Ti riporto sempre le parole testuali:
"Google AdSense provides the functionality to block specific ads from appearing on your pages. Although Google ads are highly targeted to the content of your page, there may be situations in which you don't want to display particular advertisements -for example, you may wish to block ads leading to competitors' sites."
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@bmastro said:
veramente nel regolamento adsense c'è scritto:...
Veramente non si tratta del regolamento (li non c'è menzione di filtri), ma della pagina help con le istruzioni su come usare i "Competitive Ad Filter".
Ed anche in italiano il servizio si chiama "Filtri per gli annunci della concorrenza".Quindi è chiaro: Google ha introdotto questi filtri per filtrare i concorrenti, ma "accetta", che vengano usati a propria discrezione - quindi, se vuoi, per escludere qualsiasi url che non ti piace.
Ma ripeto, questa funzione è ben lontana da darci un controllo, e può solo essere utilizzata a posteriori, quindi su banner che già sono stati pubblicati. Nelle istruzioni stesse Google ci spiega come individuare gli url da escludere: "To block an ad, you'll need to enter either the display URL or the destination URL into your filter. The display URL is the URL shown within the text of the ad..." Quindi Google presuppone che il banner che vogliamo escludere già è stato visualizzato.
Inoltre il filtro avrà effetto solo dopo qualche ora...
(nel frattempo chi si assume le eventuali responsabilità?)
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@kruk said:
Veramente non si tratta del regolamento (li non c'è menzione di filtri), ma della pagina help con le istruzioni su come usare i "Competitive Ad Filter".
Ed anche in italiano il servizio si chiama "Filtri per gli annunci della concorrenza".Quindi è chiaro: Google ha introdotto questi filtri per filtrare i concorrenti, ma "accetta", che vengano usati a propria discrezione - quindi, se vuoi, per escludere qualsiasi url che non ti piace.
Ma ripeto, questa funzione è ben lontana da darci un controllo, e può solo essere utilizzata a posteriori, quindi su banner che già sono stati pubblicati. Nelle istruzioni stesse Google ci spiega come individuare gli url da escludere: "To block an ad, you'll need to enter either the display URL or the destination URL into your filter. The display URL is the URL shown within the text of the ad..." Quindi Google presuppone che il banner che vogliamo escludere già è stato visualizzato.
Inoltre il filtro avrà effetto solo dopo qualche ora...
(nel frattempo chi si assume le eventuali responsabilità?)vedo che continui a credere fermamente in quello che dici, pur essendo chiaramente evidente che si tratta di pubblicazioni pubblicitarie e non di programmazione.
Purtroppo per te sarà praticamente impossibile convincere quelli del fisco
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@bmastro said:
vedo che continui a credere fermamente in quello che dici, pur essendo chiaramente evidente che si tratta di pubblicazioni pubblicitarie e non di programmazione.
Sono convintissimo di quello che dico: io non pubblico pubblicità - le pubblicità le pubblica Google "sulle proprie pagine web". Io non pubblico nient'altro che un codice Javascript, e non ho alcun controllo sulle pubblicità che gestisce Google. E io non mi reputo una persona qualunque, ma sono laureato in scienze dell'informazione, ho fatto la tesi sul web, sono stato uno dei primi in Italia a sviluppare siti web, e ho io stesso scritto un piccolo browser e contribuito alla prima versione di Netscape. Quindi conosco molto bene il funzionamento tecnico del web.
Chiarimento tecnico: Gli "ads" di Google sono in verità delle vere e proprie pagine web, gestite, generate ed inviate al visitatore direttamente da Google. Queste piccole "pagine HTML" dette anche IFrame vengono sovrapposte alla mia pagina. Quindi queste pubblicità (contrariamente a quanto può sembrare) non fanno parte del contenuto delle mie pagine, ma vengono sovrapposte alle mie pagine (simile ai Popup - solo che la posizione è fissa)... Questo dettaglio tecnico é fondamentale per capire come funziona AdSense.
I visitatori (compresi il fisco e voi, che fate fatica a capire il funzionamento) potrebbero credere che quei banner fanno parte della pagina, quando in verità non è così. Google stessa sa, che è difficile capire questo dettaglio, quindi fa bene a indicare **chiaramente **in ogni proprio IFrame che si tratta di "Ads by Google", per distinguere questa "area" dal resto della area visiva nel browser.
Quindi la **responsabilità **per il contenuto delle aree pubblicitarie le deve prendere Google o semmai l'inserente (che è cliente di Google, non mio), ed io fatturo a Google un servizio di "inserimento codice Javascript" e non un servizio pubblicitario.
Purtroppo per te sarà praticamente impossibile convincere quelli del fisco
Sarà difficile, questo l'ho capito anche discutendo con voi. Ma la verità sta dalla mia parte. Se sarà necessario, combatterò fino in fondo per aver ragione.
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Riconosco in pieno le tue capacità e conoscenze tecniche... ma non capisco, cordialmente, il perchè ti voglia incaponire sull'aspetto tecnologico, quando ai fini fiscali conta il solo risultato finale.
Anche la pagna di giornale è tecnicamente una "stampa offset a 256k colori" che "sta sopra" un foglio di carta grezzo.... epuure l'editore che è l'artefice di tutto ciò fattura a chi vuole quella pagina un "servizio pubblicitario".
Come lo fa anche la TV che tecnicamente trasmette un segnale in modulazione di frequenza che manipola la luminosità dei pixel di uno schermo del ricevente.
Quello che conta non è la tecnica che sta sotto, sopra o di fianco.... quello che conta è la sostanza finale... tu sul tuo sito fai comparire un messaggio commerciale per cui vieni pagato.... questo già solo basta.
Paolo