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Perchè Artigiano e non Consulente?
sebbene un programmatore sia più correttamente inquadrato come "artigiano" ho notato che è prassi fallo rientrare nella figura "consulente informatico"
a questo punto, essendo soluzioni alternative, mi chiedo: dal punto di vista pratico e fiscale perchè optare per la figura di "artigiano" e non semplice "consulente"?
- posso forse così fatturare anche il cavo USB che cedo per installare una stampante?
- posso così fatturare una "riparazione" che invece come consulente mi stona un po'?
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Ciao e benevntuo,
ne abbiamo parlato "storicamente" e dunque potrai trovare approfondimenti in topic vecchi.
Con l'inquadramento da artigiano (impresa) potrai anche vendere beni (cavo) ed effettuare riparazioni hardware (tipicamente attività artigianale).
Con un inquadramento da consulente (lavoratore autonomo/professionista) potrai solo lavorate "di testa".... fare al limite riparazioni software, ma non harware e soprattutto non potrai vendere beni, neppure ricompresi in più ampie prestazioni consulenziali.
Esistono poi differenze fiscali, amministrative e previdenziali.
Paolo
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grazie dell'attenzione...
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nel forum qualcuno ha riportato l'ipotesi per un consulente di poter fatturare per una quota del fatturato anche qualche bene....è vero?
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ok... a quanto pare il tuttofare informatico deve per forza essere ARTIGIANO o al più COMMERCIANTE (d'obbligo anche se decido di fare un ecommerce che mi rende 1? all'anno) ...quindi a questo punto il problema diventa a quanto fatturato corrisponde il minimale INPS?
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sul fatto che queste sono cose trite e ritrite ti do ragione, ragion per cui sarebbe veramente ottimo riunire in 3 topic i 3 inquadramenti alternativi raggruppando tutto ciò che c'è da sapere.....tanto per noi lavoratori del web tutto gira attorno a queste 3 figure
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Non seistono possibilità per il professionista di vendere alcunchè.... tutto gli escamotages genererebbero problemi contabili seri.
Il miglior inquadramento è impresa individuale.... se prevale l'attività di manutenzione (artigiana) se prevale la mera compravendita (commerciante).
Verificherò l'ipotesi di accorpamento, grazie per l'idea.
Paolo
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@i2m4y said:
Non esistono possibilità per il professionista di vendere alcunchè.... tutti gli escamotages genererebbero problemi contabili seri.
Il miglior inquadramento è impresa individuale.... se prevale l'attività di manutenzione (artigiana) se prevale la mera compravendita (commerciante).
Verificherò l'ipotesi di accorpamento, grazie per l'idea.
Paolo
Però, Paolo, c'è la figura dell'artista, che può iscriversi all'iva come lavoratore autonomo/libero professionista, pertanto senza obbligo di iscriversi alla Camera di Commercio, e come tale vendere le sue opere d'arte a chiunque. Non è così?
Grazie e ciao.
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cioè? potrei fare l'artista del web e quindi vendere siti?
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IMPRESA INDIVISUALE ARTIGIANA se prevale l'attività di manutenzione: che significa "prevale"? se appunto aggiusto tutto il giorno computer e faccio siti (quindi non ci piove, sono artigiano) posso anche avere come artigiano un ecommerce che mi fa guadagnare 1?/giorno?
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@jarnoo said:
- cioè? potrei fare l'artista del web e quindi vendere siti?
- IMPRESA INDIVISUALE ARTIGIANA se prevale l'attività di manutenzione: che significa "prevale"? se appunto aggiusto tutto il giorno computer e faccio siti (quindi non ci piove, sono artigiano) posso anche avere come artigiano un ecommerce che mi fa guadagnare 1?/giorno?
Scusa, jarnoo, io mi ero inserito soltanto per obiettare, cortesemente, alla frase di Paolo "Non esistono possibilità per il professionista di vendere alcunchè...."
Grazie.
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Infatti io ho parlato di professionista.... l'artista seppur assimilato nella fattispecie reddituale è una altra cosa.
Un artigiano è imprenditore e dunque può anche compravendere oltre che fa manutenzioni e siti.... basta ben inquadrare le cose e valutare le prevalenze.... l'impresa è certamente la forma più flessibile per le attività informatiche varie.
Paolo