• User

    @i2m4y said:

    • autorizzazione amministrativa del comune per agenzia d'affari (vedere altro topic recente di questa sezione - normalmente ci pensa l'imprenditore in prima persona)

    ciao Paolo
    scusami se ritorno su questo tema, ma ho già sentito 2 commercialisti e nessuno dei due è riuscito a chiarirmi la situazione (da uno sto aspettando che approndisca il mio caso... dovrebbe contattarmi oggi o lunedì).

    Sei sicuro che sia necessaria la forma di agenzia di affari (o pubblicità)?
    Un commercialista mi ha detto di no chiaramente (lui non aveva dubbi) ed un'altro come ti ho detto deve approfondire la materia perchè non aveva avuto altri casi simili.

    Ritorno sui miei dubbi... ma l'agenzia di affari non è valida solo in caso di intermediazione? perchè nei clusters (ormai sto diventando esperto 😄 ... scherzo) si fa sempre riferimento a intermediazione?

    Ricordo a tutti che richiedere l'autorizzazione in comune (nel caso di agenzia di affari è obbligatoria per l'iscrizione in camera di commercio) non è una cosa così semplice:

    • predisporre un tariffario (nel mio comune mi hanno detto che non accettano "range", ma che bisogna indicare chiaramente il prezzo che ci si vuole fare pagare... e nel caso di internet mi sembra un'assurdità)
    • indicare un locale accessibile al pubblico e che abbia tutti i requisiti di legge (autorizzazione vigili del fuoco, sanità etc...)... quindi la vedo dura da casa
      etc...

    Mi sembra assurdo che per accettare sul proprio sito della pubblicità di Google (o da privati o ditte) sia necessario creare un'agenzia di affari.

    ciao
    AD


  • User

    Sulla materia credo che l'agenzia delle entrate dovrebbe dire qualcosa.
    Ad esempio, leggo questo:

    Domanda:
    Gentilissimo Dottore, le scrivo per una questione che diviene di giorno in giorno più spinosa e mi spinge a vagare da un forum ad un altro alla ricerca di risposte. Il quesito, al contrario del dubbio, è molto semplice. Disponendo di partita IVA come ditta individuale ed ospitando gli annunci di Google "adsense", bisogna (all'atto di ricevere il pagamento) emettere fattura nei confronti Google con o senza iva? Il mio commercialista sostiene di sì. Nel dettaglio mi fa applicare lo scorporo all'importo percepito. Molti colleghi, in rete, fatturano senza iva. Ho letto la sua precedente risposta in merito a spazi pubblicitari su siti italiani ma richiesti dagli USA. Mi sembra di capire che l'iva vada inserita. Può delucidarmi in merito al caso specifico? Nel ringraziarla la saluto cordialmente.

    Risposta:
    Se possiamo considerare l'inserimento degli annunci Google-adsense quali "spese di pubblicità" (dei siti inserzionisti) o comunque "prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici" si ricade nell'ipotesi di cui all'art. 7 - comma 4 - lett. D - del DPR 633/1972 (IVA) e pertanto le prestazioni in oggetto sono fuoti dal campo di applicazione dell'IVA in quanto rese ad un soggetto (Google) avente sede fuori dall'Unione Europea. Quindi l'IVA non ci vuole.

    Inoltre, se non sbaglio, l'agenzia delle entrate ha già risposto a un interpello NON considerando pubblicità qualcosa simile ad adsense (è così?).

    Dunque, io mi domando:
    supponiamo che da privato riceva soldi da adsense, li fatturo con CF e senza iva e poi li dichiaro nel modello unico come redditi extra. Qual è il rischio che corro se sbaglio a fare così?
    Aprire una agenzia di pubblicità è veramente assurdo. E poi che senso ha l'autorizzazione del mio comune quando i server stanno non so nemmeno bene dove e la pubblicità sarebbe in tutto il mondo su web? boh!
    Il mio comune che c'entra?


  • User

    @emanuelen said:

    Dunque, io mi domando:
    supponiamo che da privato riceva soldi da adsense, li fatturo con CF e senza iva e poi li dichiaro nel modello unico come redditi extra. Qual è il rischio che corro se sbaglio a fare così?
    Aprire una agenzia di pubblicità è veramente assurdo. E poi che senso ha l'autorizzazione del mio comune quando i server stanno non so nemmeno bene dove e la pubblicità sarebbe in tutto il mondo su web? boh!
    Il mio comune che c'entra?

    Se veramente è necessario aprire un'agenzia di pubblicità (e ripeto, dal mio punto di vista, no, considerato che non si fa intermediazione di pubblicità... essere agente pubblicitario significa proprio essere intermediario), allora la legge dice che per l'iscrizione al Registro Imprese è necessaria l'autorizzazione del comune dove si esercità l'attività di impresa.
    NON SI SCAPPA... che poi in comune non abbiano la minima idea di come far coincidere i requisiti di quest'autorizzazione con le caratteristiche di Google (o altri sistemi... tipo vendita di banner sul proprio sito) è un altro discorso.
    Ma il comune c'entra eccome, perchè senza la loro autorizzazione in camera di commercio non ti iscrivono.

    Detto questo, non penso che tu possa fatturare alcunchè senza avere partita iva e senza avere una forma d'impresa... in ogni caso come privato non lo puoi fare.

    Spero di saltarci fuori in tempi brevi :arrabbiato:

    AD


  • Super User

    Ciao a tutti,

    premesso che non sono uno specialista di licenze autorizzative e licenze, cui normalmente pensa il cliente devo dire che c'è molta incertezza sul tema dell'agenzia d'affari per vendere pubblicità sui siti propri.... dunque non intermediando per terzi.

    Il collega che si occupa di licenze che ho contattato, prima mi ha detto nooooo è solo intermediazione...... poi è tornato sui suoi passi facendo riferimento ad una circolare del ministero dell'industria che parla incidentalmente di tali agenzie d'affari e del relativo regolamento di attuazione.

    La trovate qui:

    http://www.lapraticaforense.it/articolo.php?idart=117

    Precisamente dove si dice:

    *Questa indicazione consente di considerare agenzie d?affari non solo i soggetti che si offrono quali intermediari, rispetto ad affari altrui, ma anche i soggetti che, attraverso tale forma di organizzazione dell?attività, intendono vendere anche beni propri. *

    Al paragrafo 4.

    Da lì discenderebbe, a suo giudizio, l'obbligo di considerarsi agenzia d'affari anche per la vendita di spazi conto proprio (anche se si tratta di servizi e non di beni).

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Ciao a tutti,
    premesso che non sono uno specialista di licenze autorizzative e licenze, cui normalmente pensa il cliente devo dire che c'è molta incertezza sul tema dell'agenzia d'affari per vendere pubblicità sui siti propri.... dunque non intermediando per terzi.
    Il collega che si occupa di licenze che ho contattato, prima mi ha detto nooooo è solo intermediazione...... poi è tornato sui suoi passi facendo riferimento ad una circolare del ministero dell'industria che parla incidentalmente di tali agenzie d'affari e del relativo regolamento di attuazione.

    Ok Paolo, però si parla di vendite all'asta... per me il discorso è:
    oltre all'attività di intermediazione, possono rientrare anche vendite dirette di beni (ho un sito d'aste e occasionalmente vendo anche beni miei)... ovvero se è prevalente comunque l'intermediazione.
    Ma se io non faccio MAI intermediazione (e non mi interessa farlo) vale ancora questo discorso?

    Ma se non rientrano nell'attività di agenzia di pubblicità, allora come vanno inquadrate? vendita di servizi?

    @i2m4y said:

    La trovate qui:
    http://www.lapraticaforense.it/articolo.php?idart=117
    Precisamente dove si dice:

    *Questa indicazione consente di considerare agenzie d?affari non solo i soggetti che si offrono quali intermediari, rispetto ad affari altrui, ma anche i soggetti che, attraverso tale forma di organizzazione dell?attività, intendono vendere anche beni propri. *

    qui si dice però
    "attraverso tale forma di organizzazione dell'attività, intendono vendere anche beni propri"

    non si dice "intendono vendere beni propri", ma "ANCHE" beni propri.

    uff :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato:

    Ma se, mettiamo il caso, io avviassi l'attività non come "agenzia di pubblicità", e poi la cosa di dimostrasse obbligatoria... cosa rischio?

    sigh!

    AD

    PS.
    sempre mille grazie per la tua disponibilità Paolo


  • Super User

    Figurati,

    ho pensato anche io alle cose che tu hai evidenziato.... alle stesse, anche prima di postare.

    Effettivamente anche io mi sto formando l'opinione che sia ragionevole non avere l'onere di tale inquadramento e di tale autorizzazione amministrativa se si vende servizi pubblicitari esclusivamente conto proprio e dunque su spazi propri.

    Se ci si ferma al dato letterale della norma ed anche del regolamento attuativo dell'art. 115 TULPS in effetti mi sembrerebbe applicabile alla sola intermediazione (esattamente come dici tu).

    Una idea potrebbe essere quella di fare un interpello diretto al ministero dell'industria, ma penso che la risposta arriverebbe (se arriverebbe) tra un anno.

    Un'altra..... trovare un altro codice attività sufficientemente vicino, ma che non parli di agenzia od intermediazione (cosicchè alla Camera commercio non sorgano sospetti di possibili autorizzazioni).

    Hai già fatto ricerca per simili codici????

    Paolo


  • Super User

    AVVISO:

    Per la questione dell'agenzia pubblicitaria / autorizzazioni si continua di qui:

    http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=7025

    Grazie

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Tranne qualche raro caso di bannerino ospitato per pochissimo tempo e raramente direi che le prestazioni occasionali (quelle che chiamate con ritenuta) non si possono usare per servizi pubblicitari. Questo è un mio parere, ma mi sembra ragionevole.

    Volevo porre una riflessione, ma siamo sicuri nel caso specifico di adsense che siano da considerarsi servizi pubblicitari?

    Io non prendo un soldo dagli annunci esposti sul sito, bensi' e' google che si fa pagare per questo servizio. E' Gooogle che fornice servizi pubblicitari, io, tramite l'inserimento dei codici dei banner, ho ceduto a lui i diritti di sfruttamento del mio sito. I soldi che google mi fornisce non possono essere inquadrati come diritti d'autore?

    Io ho pubblicato un libro una diecina di anni indietro e tuttora ricevo dei lauti compensi (circa 10 dollari di Singapore all'anno :P): un libro penso che sia del tutto paragonabile ad un sito web, contiene pubblicita' e vengo pagato periodicamente.

    M.


  • User

    A me sembra molto sensato dichiarare adsense come "proventi da opere d'ingegno", perché in fondo è di questo che si tratta.
    Un sito web è assimilabile a una pubblicazione, ha dei contenuti originali. Si tratta di un'opera d'ingegno, come un libro o un disco.
    Poter fare davvero così sarebbe una svolta, e il mio commercialista è possibilista (deve studiare meglio la cosa, ma la sua prima opinione è questa).


  • Super User

    Io ritengo un sito come una rivista da sfogliare.... come ovvio le sue pagine di pubblicità sono servizi pubblicitari e non opere dell'ingeno o diritti d'autore.

    Ritengo non percorribile altra strada se non quella della pubblicità (tranne in alcuni rari casi dove oltre ai link vi sono altri impegni del webmaster con lo sponsor ed allora si potrebbe finire nel procacciamento d'affari).

    Paolo