• User

    Incompatibilità del Professionista

    Salve, inanzitutto complimenti per il forum !!
    Volevo porre un quesito che probabilmente interesserà molte altre persone che si trovano nelle mie medesime condizioni.
    Ho conseguito l' abilitazione per l' iscrizione all' Albo dei ragionieri commercialisti ma contemporanemente ho trovato lavoro presso uno studio commerciale e sono stata assunta con regolare contratto.
    Sarei interessata ad iniziare l' attività professionale e volevo sapere se era possibile svolgerla mantenendo l' attuale posto di lavoro?
    Nutro dei dubbi relativi all' incompatibilità...
    Qualcuno può chiarirmi le idee..?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Monica76 e Benvenuta nel Forum GT
    se hai un'attività da lavoratrice dipendente e non hai incompatibilità contrattuale (o incompatibilità deontologica - ma questo puoi saperlo certamente meglio tu) puoi tranquillamente aprire partita iva per gestire una tua attività da libero professionista.
    ciao :ciauz:


  • User

    Ti ringrazio,

    ti chiarisco la mia posizione: sono inquadrata con il CCNL Studi Professionali come quadro di livello 4S (tempo pieno)... dal contratto non evinco alcuna clausola di incompatibilità.


  • User

    Non ritrovando elementi di conflittualità nel regolamneto dell' Albo e nel contratto di lavoro dipendente è giusto affermare che non sussite alcuna incompatibilità?
    Il lavoro dipendente a tempo pieno non potrebbe in qualche modo essere di impedimento allo svolgimento della libera professione?
    Mi sfugge qualche norma?
    Scusate l' insistenza sull' argomento.. ma non vorrei avere cattive sorprese!


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Monica76.
    Unica "incompatibilità" e come troverai il tempo :).
    Dai, scherzo, a livello strettamente legale non mi viene in mente nulla di particolare.
    ciao :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Monica 76 e benvenuta.
    Anche secondo me non dovrebbero sussistere problemi salvo al massimo un leggero conflitto di interessi dato che un cliente dello studio potrebbe essere un tuo potenziale cliente. E' anche vero che il tuo contratto di dipendente non ti richiede minimamente di procacciare clienti.
    Diverso potrebbe essere ad esempio un incarico di revisore di bilancio presso un ente pubblico, ma in questi casi le norme sulle incompatibilità sono molto precise. :ciaosai:


  • User

    Vi ringrazio per le risposte, ma dal contratto CCNL Studi Porfessionali evinco che è previsto il ilcenziamento in tronco per il mancato rispetto delle norme di concorrenza previste dall' art. 2105 del c.c.
    Credo, tuttavia, che il riferimento sia all' effettiva concorrenza e non alla potenziale. In poche parole iniziare l' attività, con l' iscrizione all' albo e l' apertura della partita IVA, non significa entrare automaticamente in concorrenza con il mio datore di lavoro, giusto??


  • Consiglio Direttivo

    Concorrenza è che tu consigli ai clienti dello studio di diventare tuoi.

    [INDENT]Ai fini della configurabilità di una violazione del divieto di concorrenza previsto, nei confronti del prestatore di lavoro subordinato, dall?art. 2105 c.c. - divieto che riguarda non già la concorrenza che il prestatore, dopo la cessazione del rapporto, può svolgere nei confronti del precedente datore di lavoro, bensì quella illecitamente svolta nel corso del rapporto di lavoro, attraverso lo sfruttamento di conoscenze tecniche e commerciali acquisite grazie al rapporto stesso - non sono sufficienti gli atti che esprimano il semplice proposito del lavoratore di intraprendere un?attività economica concorrente con quella del datore di lavoro, eventualmente in un momento successivo allo scioglimento del rapporto di lavoro, ma è necessario che almeno una parte dell?attività concorrenziale sia stata compiuta, così che il pericolo per il datore di lavoro sia divenuto concreto durante la pendenza del rapporto (Cass., 23 aprile 1997, n. 3528; conf., ex plurimis, id., 15 dicembre 2003 n. 19132 e, tra la giurisprudenza di merito, Pret. Arezzo, 22 gennaio 1999).
    [/INDENT]Ce ne sono altre ovviamente. Il senso è questo: occorre una motivazione specifica per licenziare, non puoi licenziare per un motivo generico, men che mai per una possibilità che un evento si verifichi. Occorre che tu durante il rapporto di lavoro ti sia preparato a fare concorrenza.

    Se nel tuo studio sanno che tu svolgi libera professione (e insomma sei iscritta: se lo possono immaginare!) senza attingere dal loro portafoglio clienti, con serietà ed onestà e non hanno niente in contrario non vedo il problema.
    Se non lo sanno e lo scoprono potrebbero non prenderla bene...

    Ma rimettere fattura allo studio? Per carità solo un'idea mia!