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rescissione di contratto di agenzia: mi spettano comunque le indennità
Buonasera a tutti, io ho un problemino, non riesco a chiarire la mia situazione, e non so se questa è la sede giusta per farlo, ma forse, se non lo è, qulacuno può darmi qualche indicazione! Mi chiamo Giovanna , sono un agente di commercio , ho appena concluso un contratto d'agenzia , per motivi di salute, purtroppo, però, nella lettera di dimissioni, ho omesso di scrivere le motivazioni, anche se all'interno dell'ufficio, compresa la direzione, sono tutti a conoscenza del motivo per il quale sono andata via :bho:; vorrei, gentilmente, sapere se posso ancora far valere il mio diritto per l'indennizzo di portafoglio e meritocratico, attraverso un certificato medico che attesti la mia situazione, ed avendo lavorato il primo anno come procacciatore d'affari e non come agente di commercio, se ho diritto ad un'indennità di fine rapporto per tale periodo, dato che mi è stato riconosciuto solo l'accantonamento del firr per l'anno che ho lavorato come agente di commercio.
Io spero davvero che qulacuno possa aiutarmi. in ogni caso ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità
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Non é chiaro per quanto tempo hai lavorato per questa azienda, a mio parere non inficia la motivazione scritta e mi pare di aver capito comunque che un'anno lo hai fatto da procacciatore e un'altro da agente. Certo che hai comunque un diritto rispetto ad un premio finale anche perchè la tua prima posizione non era probabilmente corretta (avresti dovuta essere assunta sin dall'inizio come agente ed avere i versamenti ENASARCO e pertanto non hai gli stessi diritti rispetto al primo anno. Ti do un consiglio, se ti sei fatta apprezzare vai di persona e chiedi comunque un premio, una buona uscita, per il lavoro che hai svolto. Se sanno che hai lasciato per questioni di salute non sapranno negartelo. A proposito di ENASARCO lo sai che ci vogliono almeno 20 anni di versamenti e 60 di età per le donne. Auguri Giovanna
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Ciao Rapetti, grazie tante per la tua risposta, sai, io mi sono fatta abbondantemente apprezzare durante i miei due anni di lavoro presso l'azienda, solo che quando si va via, difficilmente poi, a meno che non sia previsto dalla legge, ti viene riconosciuto ciò che moralmente ti spetterebbe; pensa che, per un accordo agevolato, parte della mia contabilità, veniva gestita all'interno dell'azienda dal settore amministrazione, tale servizio era da me pagato euro 400 all'anno, hanno avuto il coraggio di chiedermi i 400 euro relativi all'anno 2007 ed anche entro il 31/12/2007, credi che se fossero disposti a riconoscermi un premio finale, mi avrebbero chiesto i 400 euro? Io ovviamente non glieli ho pagati, anche perchè, correggimi se sbaglio, ma la contabilità del 2007 si chude a giugno del 2008, giusto? Quindi al massimo avrebbero potuto chiedermi an acconto vero? Poi non mi è stata pagata la fattura di novembre, ultimo mese di lavoro, perchè dicevano che con gli acconti ero sotto scheda, ma da un conteggio da me effettuato, mi sono resa conto di essere sopra scheda , ora la situazione è in sospeso, perchè io li ho messi a conoscenza dei conteggi e mi hanno detto ch avrebbero fatto i loro e poi ci saremo risentiti, è per tutto questo comportamento che vorrei sapere se posso in qualche modo far valere il diritto all'indennizzo di cui sopra o meno!!!:x
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Ciao gioricca e benvenuta nel forum GT
sposto il topic in consulenza legale, e rinomino come da regolamento.
ciao
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Ciao gioricca ma credo ti dovrebbe spettare anche un'indennità suppletiva di clientela da calcolarsi sull'ammontare delle provvigioni corrisposte fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro.