• Bannato User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    Scusami...
    visto che siamo colleghi vorrei capire meglio la faccenda.

    1. o hai emesso la fattura, e quindi sei obbligato a versare l'iva nel trimestre di riferimento, indipendentemente o no che tale fattura sia stata pagata
    2. o hai emesso una fattura pro-forma (e se tu dici di aver riportato l'iva sospesa immagino che ci troviamo in questo caso) e allora verserai l'iva con l'emissione della fattura "vera".

    Ai fini irpef se tu verrai pagato nel 2008, quei redditi verranno contabilizzati in unico 2009

    ciao :ciauz:

    Lorenzo la fattura è stata emessa nei confronti di un COMUNE..... ergo..... è corretta l'esposizione di IVA ad esigibilità differita.

    Quindi il ns amico/a pagherà le tasse nel momento in cui incasserà la fattura e nel contempo verserà l'IVA.


  • Consiglio Direttivo

    @Contabile said:

    Lorenzo la fattura è stata emessa nei confronti di un COMUNE..... ergo..... è corretta l'esposizione di IVA ad esigibilità differita.

    Quindi il ns amico/a pagherà le tasse nel momento in cui incasserà la fattura e nel contempo verserà l'IVA.

    grazie giuseppe per la precisazione
    non si finisce mai di imparare - ti rubo il tuo motto!
    e naturalmente mi scuso con l'utente! :rollo:

    ps: rispetto all'avviso di parcella che differenze ci sono? Che al momento del pagamento non deve essere emesso altro documento fiscale?


  • Bannato User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    grazie giuseppe per la precisazione
    non si finisce mai di imparare - ti rubo il tuo motto!
    e naturalmente mi scuso con l'utente! :rollo:

    ps: rispetto all'avviso di parcella che differenze ci sono? Che al momento del pagamento non deve essere emesso altro documento fiscale?

    I professionisti sono soliti far precedere la fattura dalle cosiddette note pro forma, avviso di parcella, notule, ecc. compilando le stesse con gli stessi elementi della fattura. Occorre fare particolare attenzione, in quanto prima di tutto la fattura non è detto che si debba chiamare solo così, l?articolo 21 prevede infatti che debba essere emessa una fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili, e che debba contenere gli elementi costitutivi della stessa elencati dal n. 1 al n. 5 del comma 2. Pertanto un avviso di parcella emesso anticipatamente alla riscossione del corrispettivo, contenente tutti gli elementi della fattura, costituisce una vera e propria fattura. Scatta perciò l?obbligo della sua annotazione nel registro delle fatture. (Commissione Tributaria Centrale sezione I sentenza n. 3592 del 12/5/1990). Occorre quindi esplicitare bene la natura del documento evitando se possibile lo specifico addebito dell?IVA.


  • User Newbie

    Quindi CONTABILE scusami per la testa di coccio che ho, facciamo un esempio. Incasso ad aprile 2008, l'iva la pago ad agosto 2008 (perchè trattasi di II trimestre ) e l'IRPEF lo pago in sede di dichirazione dei redditi UNICO2009 quindi giugno 2009.GRAZIE E SCUSA PER LA TESTA DURA.


  • Bannato User Attivo

    @SCARPEDIEM said:

    Quindi CONTABILE scusami per la testa di coccio che ho, facciamo un esempio. Incasso ad aprile 2008, l'iva la pago ad agosto 2008 (perchè trattasi di II trimestre ) e l'IRPEF lo pago in sede di dichirazione dei redditi UNICO2009 quindi giugno 2009.GRAZIE E SCUSA PER LA TESTA DURA.

    Testa dura ma hai ben compreso.


  • User Newbie

    Grazie mille per l'aiuto


  • User Attivo

    Ciao Lorenzo tale procedura è possibile anche senza lettera d'incarico? ma inviando in prima fase una fattura pro-forma (se ditta) o un avviso di parcella (professionista) e se non paga o non vuole pagare dopo vari solleciti gli si invia cmq la fattura e se ancora si ostina a non pagare si può intraprendere la via legale, giusto?


  • Consiglio Direttivo

    @Contabile said:

    I professionisti sono soliti far precedere la fattura dalle cosiddette note pro forma, avviso di parcella, notule, ecc. compilando le stesse con gli stessi elementi della fattura. Occorre fare particolare attenzione, in quanto prima di tutto la fattura non è detto che si debba chiamare solo così, l?articolo 21 prevede infatti che debba essere emessa una fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili, e che debba contenere gli elementi costitutivi della stessa elencati dal n. 1 al n. 5 del comma 2. Pertanto un avviso di parcella emesso anticipatamente alla riscossione del corrispettivo, contenente tutti gli elementi della fattura, costituisce una vera e propria fattura. Scatta perciò l?obbligo della sua annotazione nel registro delle fatture. (Commissione Tributaria Centrale sezione I sentenza n. 3592 del 12/5/1990). Occorre quindi esplicitare bene la natura del documento evitando se possibile lo specifico addebito dell?IVA.

    no cari :nonono:
    qua ad avere la testa dura sono io 😄

    Caro Giuseppe, tutto quello che hai detto è giustissimo; ne ho emessi diversi di avvisi di parcella, omettendone la voce iva e anche la numerazione!
    Questa fattura con iva ad esigibilità differita è tutt'altra cosa dall'avviso di parcella? :mmm:

    Per poldo77.
    Senza lettera di incarico sarà più difficile dimostrare di essere stati incaricati; conservati al limite documenti che attestino l'accordo avuto col cliente (e-mail ed altro), non si sa mai!

    ciao :ciauz:


  • Bannato User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    no cari :nonono:
    qua ad avere la testa dura sono io 😄

    Questa fattura con iva ad esigibilità differita è tutt'altra cosa dall'avviso di parcella? :mmm:
    ciao :ciauz:

    Scusa Lorenzo non avevo capito a cosa ti riferissi con "avviso di parcella".

    Allora, la fattura con Iva ad esigibilità differita è una normale fattura (con data, numero, imponibile, IVA, ritenuta) nella quale va scritto riportandolo in bella evidenza che l'IVA è ad esigibilità differita.

    Tutto qua


  • Consiglio Direttivo

    Grazie Giuseppe 🙂