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- Com'è finita con la storia della P. IVA in home page?
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Caro Bmastro, se vorrai fare un controllo in riferimento ai siti conosciuti attraverso la seguente utility vedrai gli effettivi assegnatari dei nomi a dominio. Potrai quindi verificare quali sono soggetti collettivi imprenditoriali e quali persone fisiche. I primi devono sicuramente avere l'indicazione della partita IVA, per i secondi bisognerà verificare di volta in volta se sono operanti in veste di professionisti o quali persone fisiche.
Confido di esser stato esaustivo.
Ciao
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@shapur said:
Ciao a tutti. La norma parla di imprese e professionisti.
Orbene, non mi risulta che la persona fisica Giorgio Taverniti sia impresa o lavoratore autonomo esercente libera professione.
Diversamente deve dirsi di altri siti dove opera in via imprenditoriale una società partecipata dal predetto webmaster. In quest'ultimo frangente mi risulta esser indicata in calce l'inerente partita iva.
Ciao.grazie per il chiarimento, però mi sembra che l'agenzia delle Entrate abbia un parere nettamente diverso. Ti riporto quanto inviato dall'Agenzia e che puoi vedere anche in un altro thread di questo forum. Purtroppo non mi ero accorto che c'era e così ho aperto questo.
"Gentile contribuente,
l'art. 4 dpr 633/72, stabilisce che l'esercizio di un' attività rientra nel campo di applicazione dell'Iva solo se viene esercitata per professione abituale. L'occasionalità, con la conseguente esclusione dall'Iva, si ha quando l'attività è posta in essere in modo accidentale o sporadico e senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla.
Proprio in riferimento a tale ultima precisazione, pare di poter affermare che l'apertura di un sito web, con inserimento di banner pubblicitari a pagamento, possa configurarsi come attività di prestazione di servizi non occasionali anche in presenza di accessi saltuari.
Di conseguenza per lo svolgimento di tale attività si renderà necessaria l'apertura della partita Iva con la conseguente costituzione di impresa individuale.
Rivolgendosi all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente potrà valutare il regime fiscale, anche agevolato, più adatto alla sua situazione."
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Ciao Bmastro.
Credo che Tu non abbia seguito il mio ragionamento. Ho detto che l'obbligo riguarda imprenditori e professionisti. Non ho mai affermato alcunchè sia inerente l'indivuduazione delle caratteristiche fondanti l'esercizio di una delle due attività. L'Agenzia delle entrate precisa invece quando si deve ritenere sussistente l'esercizio di attività imprenditoriale.Non ravvedo del resto come tu possa sapere se le pubblicazioni di un sito od un altro siano a pagamento o meno a favore del soggetto intestatario del dominio. A suffragio di quanto appena esposto Ti segnalo ad esempio, senza alcuna pretesa di esaustività, l'assegnatario persona fisica potrebbe aver comodato alcuni spazi gratuitamente ad altro soggetto imprenditore che ne fa un suo economicamente rilevante.
Un saluto.
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@shapur said:
Ciao Bmastro.
Credo che Tu non abbia seguito il mio ragionamento. Ho detto che l'obbligo riguarda imprenditori e professionisti. Non ho mai affermato alcunchè sia inerente l'indivuduazione delle caratteristiche fondanti l'esercizio di una delle due attività. L'Agenzia delle entrate precisa invece quando si deve ritenere sussistente l'esercizio di attività imprenditoriale.Scusa la mia ignoranza, ma sinceramente non mi è molto chiaro.
L'agenzia dice testualmente: "(si ritiene che) l'apertura di un sito web, con inserimento di banner pubblicitari a pagamento, possa configurarsi come attività di prestazione di servizi non occasionali anche in presenza di accessi saltuari.
Di conseguenza per lo svolgimento di tale attività si renderà necessaria l'apertura della partita Iva con la conseguente costituzione di impresa individuale."
Quindi si presume che la presenza di banner pubblicitari obblighi all'apertura della P. IVA e che si diventi così imprenditori a tutti gli effetti@shapur said:
Non ravvedo del resto come tu possa sapere se le pubblicazioni di un sito od un altro siano a pagamento o meno a favore del soggetto intestatario del dominio. A suffragio di quanto appena esposto Ti segnalo ad esempio, senza alcuna pretesa di esaustività, l'assegnatario persona fisica potrebbe aver comodato alcuni spazi gratuitamente ad altro soggetto imprenditore che ne fa un suo economicamente rilevante.
Un saluto.sarà... ma la cosa non mi convince proprio.
Mettiamo per assurdo che dalla gestione dei banner si ricavano 10 milioni di euro. Pensi che uno se la può cavare dicendo che i suoi spazi sono in comodato gratuito?
ma in questo caso non dovrebbe esserci la P. Iva dell'altro soggetto?
In definitiva le legge dice questo, se c'è qualcuno che tira su soldi, allora deve apparire una P. Iva grazie alla quale possiamo capire a chi ricondurre l'attività economica, oppure sbaglio?
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Ciao Bmastro.
**A. **In merito alla prima citazione del mio post credo che non ci sia altro da aggiungere, avendo precisato quale sono i parametri di riferimento della norma che prevede l'esposizione della PI (invero, non ho infatti affermato nulla circa gli elementi di presunzione dell'attività di impresa e l'estratto normativo che Tu riporti parla infatti solo di quest'ultima fattispecie).**B. **In riferimento alla seconda citazione ho precisato che non ravvedo presunzioni di onerosità delle pubblicazioni su tal sito o tal'altro e lascio aperte molteplici ipotesi.
Evidenzio che, dalla semplice disamina di un sito, non credo di poter capire se banner, immagini, articoli o links siano a pagamento o meno: a parer mio ci deve essere qualche indizio aggiuntivo che qualifichi gli spazi esposti come concessi dietro corrispettivo a terzi. E' del resto indubbio che, se un sito è sfruttato economicamente e produce reddito, esso rappresenta esercizio di attività d'impresa. Con ogni conseguenza del caso.
Se vuoi chiarimenti sul punto mi sembra però opportuno che Tu posti nel settore "Fisco sul Web".
Ciaop.s. Aggiungo che ho conosciuto diversi webmaster titolari di siti privi di banner o alcun segnale di pubblicità ad altri siti, e quindi apparentemente privi di qualunque indizio di impreditorialità, che però hanno rapporti di linkaggio oneroso verso terzi, attività quest'ultima per certo estremamente lucrosa. La sussistenza d'impresa può essere perciò difficilmente individuabile.
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Quanto riportato da Shapur mi pare chiaro ed esaustivo.
Sinceramente, non ho capito invece il tuo problema bmastro; lamenti l'assenza di PI sulla home sito giorgiotave.it ma la Legge recita chiaramente:
Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 "Attuazione della direttiva 2000/31/CE "
Art. 7
(Informazioni generali obbligatorie)- Il prestatore, in aggiunta agli obblighi informativi previsti per specifici beni e servizi, deve rendere facilmente accessibili, in modo diretto e permanente, ai destinatari del servizio e alle Autorità competenti le seguenti informazioni:
a) il nome, la denominazione o la ragione sociale;
b) il domicilio o la sede legale;
g) il numero della partita IVA ... ecc.
E questi lo sono sempre stati accessibili ed in modo permanente, nel footer di ogni pagina del forum.
Qual'è dunque il tuo problema bmastro?
- Il prestatore, in aggiunta agli obblighi informativi previsti per specifici beni e servizi, deve rendere facilmente accessibili, in modo diretto e permanente, ai destinatari del servizio e alle Autorità competenti le seguenti informazioni:
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@Andrez said:
Quanto riportato da Shapur mi pare chiaro ed esaustivo.
Sinceramente, non ho capito invece il tuo problema bmastro; lamenti l'assenza di PI sulla home sito giorgiotave.it ma la Legge recita chiaramente:
E questi lo sono sempre stati accessibili ed in modo permanente, nel footer di ogni pagina del forum.
Qual'è dunque il tuo problema bmastro?
io non ho nessun problema, tant'è vero che ho la P. Iva in home page del mio sito.
Volevo solo evitare problemi a chi non ha indicato la P. iva, cosa che si deve fare se ci sono banner che rendono soldi. L'agenzie delle entrate ha chiarito perfettamente la situazione.
Nell'home page di Giorgio Tave non avevo visto alcuna P. Iva e ho citato questo sito come esempio, visto che è conosciuto. Sinceramente non avevo notato la presenza della P. Iva nelle pagine del forum, di primo acchitto viene spontaneo andare in home-page per leggerla e io questo ho fatto.
Quindi io non lamento niente, voglio solo evitare che qualcuno possa avere problemi e porto a conoscenza della situazione i webmaster più inesperti.
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voglio solo evitare che qualcuno possa avere problemi e porto a conoscenza della situazione i webmaster più inesperti.
...filantropia insomma
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@Andrez said:
...filantropia insomma
beh, più che per filantropia lo faccio per cordialità, per farmi degli amici... anche se spesso passo per rompikoglioni
ti riporto un link interessante dove sono illustrate le sanzioni relative e dove c'è scritto che la pubblicazione dell'IVA "deve obbligatoriamente avere luogo sulla home page"
Presumo che questo particolare sia stato aggiunto alla legge per evitare che gli accertatori si mettano a girare nel sito per trovare le pagine giuste dove c'è l'indicazione che cercano
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@bmastro said:
beh, più che per filantropia lo faccio per cordialità, per farmi degli amici... anche se spesso passo per rompikoglioni
ti riporto un link interessante dove sono illustrate le sanzioni relative e dove c'è scritto che la pubblicazione dell'IVA "deve obbligatoriamente avere luogo sulla home page"
Presumo che questo particolare sia stato aggiunto alla legge per evitare che gli accertatori si mettano a girare nel sito per trovare le pagine giuste dove c'è l'indicazione che cercanotra l'altro stavo pensando che questo può essere un grosso problema per le aziende che hanno il sito in flash al 100% della pagina, ma allo stesso tempo può essere un'opportunità lavorativa da sfruttare per i webmaster
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Ciao a tutti. Preciso che l'assoggettamento al predetto obbligo vale solo per i siti che generano profitti imponibili. Per converso, non è invece riferibile a coloro che sono titolari un sito privo di rilevanza sotto il profilo tributario.
Ciao.
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@shapur said:
Ciao a tutti. Preciso che l'assoggettamento al predetto obbligo vale solo per i siti che generano profitti imponibili. Per converso, non è invece riferibile a coloro che sono titolari un sito privo di rilevanza sotto il profilo tributario.
Ciao.scusa l'ignoranza, che vuol dire privo di rilevanza sotto il profilo tributario?
qual'è la quota oltre la quale sei rilevante?
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Ciao Bmastro.
Vi è rilevanza sotto il profilo tributario quando i compensi sono da asogettare ad imposte; ovverossia quando le entrate non hanno carattere accidentale o sporadico.Per ogni miglior dettaglio sul punto Ti consiglio però di svolgere le richieste di precisazione nella sezione "Consulenza Fiscale".
Spero di esser stato utile. Ciao.
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@shapur said:
Ciao Bmastro.
Vi è rilevanza sotto il profilo tributario quando i compensi sono da asogettare ad imposte; ovverossia quando le entrate non hanno carattere accidentale o sporadico.Per ogni miglior dettaglio sul punto Ti consiglio però di svolgere le richieste di precisazione nella sezione "Consulenza Fiscale".
Spero di esser stato utile. Ciao.quindi su internet praticamente mai...un sito è sempre online, quindi qualsiasi cosa offra è ripetitiva o ripetibile
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Ciao Lirica.
Non mi trovi d'accordo. Dipende dal carattere della prestazione e del corrispettivo. Se la stessa è di durata, sicuramente si ha svolgimento di attività fiscalmente rilevante. Ma potresti anche avere tipologie alternative (ad esempio la vendita una tantum di un certo prodotto/servizio non replicabile).
Ciao
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@shapur said:
Ciao Lirica.
Non mi trovi d'accordo. Dipende dal carattere della prestazione e del corrispettivo. Se la stessa è di durata, sicuramente si ha svolgimento di attività fiscalmente rilevante. Ma potresti anche avere tipologie alternative (ad esempio la vendita una tantum di un certo prodotto/servizio non replicabile).
CiaoSai Shapur, io concordo con te se parli di prodotti che vendi una volta ogni 10 anni, tipo un'auto. Comunque mi sembra che l'Agenzia alle entrate la pensi in modo diverso quando affermano che "L'occasionalità, con la conseguente esclusione dall'Iva, si ha quando l'attività è posta in essere in modo accidentale o sporadico e senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla.".
Il fatto di proporre prodotti in vendita in un sito (oppure dei banner pubblicitari) non ha niente di accidentale o sporadico in quanto è una vendita pianificata e ipoteticamente continuativa. E' una vendita predisposta e il fatto che il venditore sia "scarso" non toglie il fatto che non sia soggetto al pagamento IVA.
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@bmastro said:
Sai Shapur, io concordo con te se parli di prodotti che vendi una volta ogni 10 anni, tipo un'auto. Comunque mi sembra che l'Agenzia alle entrate la pensi in modo diverso quando affermano che "L'occasionalità, con la conseguente esclusione dall'Iva, si ha quando l'attività è posta in essere in modo accidentale o sporadico e senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla.".
Il fatto di proporre prodotti in vendita in un sito (oppure dei banner pubblicitari) non ha niente di accidentale o sporadico in quanto è una vendita pianificata e ipoteticamente continuativa. E' una vendita predisposta e il fatto che il venditore sia "scarso" non toglie il fatto che non sia soggetto al pagamento IVA.Se mi rileggi scoprirai che il riferimento ai banner (prestazione di durata) è appunto quello a cui ho fatto cenno. Per le vendite, vorrai distinguere fra rapporti *una tantum *(ad esempio attraverso una vetrina od un mercatino on line) e rapporti aventi la caratteristica della continuità ed organizzazione (vero e proprio negozio - e commerce). Ciao
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Scusate,
sbaglio o mi pare da aver letto che Giorgio Tavertini risiede stabilmente in Thailandia? di consceguenza sarà soggetto alle leggi tailandesi e non a quelle italiane..